Adattamento
L'adattamento in età evolutiva si riferisce alla capacità dei bambini di adattarsi alle situazioni nuove e alle sfide della vita quotidiana. L'adattamento è un processo continuo che coinvolge l'apprendimento di nuove abilità, la gestione delle emozioni e la capacità di risolvere problemi.
Durante l'infanzia, i bambini affrontano molte situazioni nuove e sfide, come il primo giorno di scuola, l'incontro con nuovi compagni di classe e l'apprendimento di nuove abilità. L'adattamento è un processo fondamentale per il successo e il benessere dei bambini in queste situazioni.
L'adattamento può essere facilitato attraverso una serie di strategie e di interventi. Ad esempio, i genitori e gli insegnanti possono incoraggiare i bambini a sviluppare la fiducia in sé stessi, l'autonomia e l'indipendenza. Inoltre, possono fornire ai bambini le informazioni e le risorse necessarie per affrontare le situazioni nuove e le sfide.
L'adattamento può anche essere supportato attraverso la promozione della resilienza e della capacità di recupero dei bambini. La resilienza si riferisce alla capacità dei bambini di superare le avversità e di adattarsi alle situazioni difficili. La promozione della resilienza può essere ottenuta attraverso l'incoraggiamento dei bambini a prendere decisioni autonome, a sviluppare le loro abilità sociali e a gestire le loro emozioni in modo efficace.
Inoltre, l'adattamento può essere facilitato attraverso l'utilizzo di tecniche di problem solving. Le tecniche di problem solving aiutano i bambini a identificare le sfide e a sviluppare strategie efficaci per affrontarle. Queste strategie possono includere la definizione degli obiettivi, la valutazione delle opzioni disponibili e la scelta della strategia più efficace.
Infine, è importante sottolineare che l'adattamento è un processo individuale e che ogni bambino ha bisogni unici. È importante fornire un supporto personalizzato ai bambini in modo che possano sviluppare le loro abilità di adattamento in modo efficace e raggiungere il loro pieno potenziale.
-
Schema Corporeo
Evoluzione storica del concetto
Innanzitutto va specificato che in passato si distinguevano: l'immagine corporea definita come rappresentazione mentale del proprio corpo, arricchita delle percezioni del vissuto, e lo schema corporeo concepito come rappresentazione mentale del corpo ovvero come entità spaziale, costituita sulle basi cognitive delle sensazioni somestesiche.
... -
Il trattamento degli aspetti neurologici e neuropsichiatrici
Diversi studi clinici stanno evidenziando l'efficacia e la sicurezza degli inibitori mTOR nel trattamento di diverse manifestazioni neurologiche e neuropsichiatriche associate alla sclerosi tuberosa.
Il trial EXIST-3 è uno studio internazionale di fase 3 che ha dimostrato l’efficacia e la tollerabilità di everolimus, un inibitore di mTOR, nel trattamento delle crisi focali resistenti
... -
I primi due mesi - Il pianto, primo dialogo; Il seno e la fame - Neurobiologia dell’onnipotenza infantile
L’illusione di essere onnipotente
I primi due mesi: abbozzo d’ordine dal caos e onnipotenza
Come ha definito Sander1, il compito primario di un datore di cure nei primi due mesi di vita è di regolare e stabilizzare i cicli sonno-veglia, fame-sazietà, giorno-notte (regolazione fisiologica o, come dice Greenspan, omeostasi). Generalmente i genitori, ai compiti primari di
... -
Strumenti di valutazione - La Partecipazione - coinvolgimento in situazioni di vita
Come già detto in precedenza solo di recente l'interesse dei tecnici si è concentrato sulla possibilità di valutare in maniera standardizzata la partecipazione.
In questo capitolo verranno illustrate quattro misure di partecipazione:
- Children's Assessment of Participation and Enjoiment (CAPE)
- School Function Assessment (SFA)
- Assessment of Life
-
CONCLUSIONI - Dall’idiozia mongoloide alla Trisomia 21: l’approccio terapeutico neuropsicomotorio in funzione dell’evoluzione della persona. Riflessioni sull’area emotivo-affettiva
Il lavoro di tesi fin qui esposto si è occupato di fare un’analisi dell’area emotivo-affettiva nel quadro della Trisomia 21, a partire dall’età evolutiva e fino all’età adulta, offrendo anche una cornice storica nella quale racchiudere i cambiamenti sociali e clinici che hanno portato all’odierno modo di intendere la disabilità e la Trisomia 21. L’interesse per le aree emotiva e affettiva
... -
La dimensione emotivo-affettiva
Che cos’è un’emozione?
“Tutti sanno cos’è un’emozione,
finché non gli viene chiesto di darne una definizione”
(Fehr & Russell, 1984)
Le emozioni costituiscono un’importante componente nel percepire se stessi, le persone, l’ambiente e gli oggetti nella quotidianità (Camaioni, 2007 p.203) e sono patrimonio di
... -
Aspetti generali della Trisomia 21 detta anche Sindrome di Down (SD)
Aspetti genetici
Tra le innumerevoli alterazioni genetiche attualmente conosciute, la Trisomia 21 si pone tra le più frequenti, rappresentando il principale fattore eziologico di disabilità intellettiva. Essa è un’anomalia cromosomica di tipo autosomico non ereditario, determinata da un eccesso di DNA nella dotazione genetica individuale, più precisamente dalla presenza di una copia
... -
RIASSUNTO - PREMESSA - Dall’idiozia mongoloide alla Trisomia 21: l’approccio terapeutico neuropsicomotorio in funzione dell’evoluzione della persona. Riflessioni sull’area emotivo-affettiva
...
-
Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo - Esperienze personali - Le scale di valutazione - Il trattamento - I pazienti
Esperienze personali
Introduzione
L’obiettivo di questo lavoro è quello di evidenziare la presenza di disturbi della regolazione e la loro evoluzione in bambini affetti da DPS. A questo scopo è stata somministrata una checklist dei sintomi che valuta il funzionamento in alcune aree, che possono essere deficitarie in questa patologia, di cinque piccoli pazienti che svolgono
... -
Trattamento dei Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo
Trattamento
La letteratura scientifica sugli interventi precoci nel disturbo autistico si sta progressivamente ampliando nel corso degli ultimi anni. Ciò è indubbiamente legato alle nuove conoscenze sul disturbo autistico nei primi anni di vita e al fatto che viene largamente affermato che un trattamento precoce può migliorare in modo significativo la sua prognosi. Tale
...