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Formazione Psicomotoria

PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE O RELAZIONALE??

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10 Anni 4 Mesi fa #609 da Alessandra Colucci
Salve colleghi,
qualcuno può spiegarmi se c'è e qual'è la differenza tra psicomotricità relazionale e funzionale?
Grazie :)

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10 Anni 1 Mese fa #625 da Francesco Cangioli
Gentile Alessandra, premetto che sono un neuropsicomotricista e che quanto sto per scriverti proviene unicamente dallo studio autodidattico e non da esperienze dirette in uno dei due ambiti. Detto ciò, la Psicomotricità Relazionale è l'approccio ideato da André Lapierre (a lungo collaboratore di Aucouturier, fondatore della Pratica Psicomotoria) intendendo la psicomotricità stessa come una forma di psicoanalisi a mediazione corporea. Le influenze psicoanalitiche sono dunque molto forti e l'approccio in questione si concentra sulle dinamiche psichiche intra ed interpersonali e poco sugli aspetti funzionali: il movimento è inteso soprattutto come espressione dei processi inconsci. La Psicomotricità Funzionale, invece, è l'approccio ideato da Le Boulch, altro padre della psicomotricità francese, a partire da un'idea olistica della persona. L'attenzione è posta più specificamente sulle interazioni tra le diverse funzioni dell'essere umano: il movimento è il risultato di fattori neurofisiologici, muscolari e psicologici. In Italia entrambi questi tipi di formazione permettono di lavorare in ambito educativo e preventivo, mentre la terapia è appannaggio esclusivo dei TNPEE. Il primo capitolo del libro "Il labirinto e le tracce" potrebbe esserti utile per cogliere ulteriori sfumature, come del resto anche diverse pagine in rete.

Un saluto,
Francesco Cangioli
I seguenti utenti hanno detto grazie : Alfredo Cavaliere Converti

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10 Anni 1 Mese fa - 10 Anni 1 Mese fa #626 da roberto soru
Cara Alessandra, mi permetto di risponderti e di integrare la risposta di Francesco Cangioli, in quanto Psicomotricista Relazionale, allievo di André e Anne Lapierre. Specificherei una distinzione tra Psicomotricità Relazionale e Analisi Corporea della Relazione (a cui fa riferimento Francesco), senza entrare in particolari troppo tecnici (che puoi approfondire con la lettura "Dalla Psicomotricità Relazionale all'Analisi Corporea della relazione " di A. Lapierre). Molto schematicamente, la caratteristica peculiare della P.R. consiste nella FORMAZIONE PERSONALE dello Psicomotricista, che deve riguardare l'esplorazione delle proprie strategie relazionali mediate dal corpo e dalla corporeità, per evitare di proiettare inconsapevolmente le proprie problematiche sull'utente in trattamento e per sviluppare, d'altro canto, le sue potenzialità comunicative, espressive e relazionali. Il fulcro della P.R. è il corpo emozionale, luogo e strumento di SIMBOLIZZAZIONE ed elaborazione, attraverso il GIOCO SPONTANEO, dei propri conflitti interni, spesso fonte di difficoltà cognitive, comunicative e relazionali, nel bambino come nell'adulto. Non avendo comunque una connotazione "ideologica", la P.R. prevede una formazione "tecnica" rigorosa e un'integrazione effettiva con altri indirizzi più funzionali(io stesso ho una formazione di base neuropsichiatrica). Sono a tua disposizione per ulteriori chiarimenti .
Roberto Soru
Ultima Modifica 10 Anni 1 Mese fa da Alfredo Cavaliere Converti.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Francesco Cangioli

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