Core Competence del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE)
Professioni Sanitarie della Riabilitazione
classe 2
Corso di Laurea in
Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Corso abilitante alla professione sanitaria di Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva
Core Competence
A cura della Commissione Nazionale del Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva
Gruppo di Lavoro
- Coordinato da Pierangelo Veggiotti e Fiorenza Broggi Celeste Acquafondata
- Daniela Bazzano Andrea Bonifacio Filippo Calamoneri Luisa Canella Emilio Clementi Mario Cocchi
- Maria Paola Colatei Angela De Luca Patrizia Doldo Luigi Frati
- Cinzia Galasso Antonella Luparia Civita Macone Rosa Marotta Ornella Milanesi Roberto Militerni Daniela Miraglia Filippo Muratori Francesca Neri
- Roberto Rigardetto Sara Vantaggioli Enzo Sechi
- Maria Giulia Torrioni
- Donatella Valente
- Giovanni Vismara
- Rappresentanti della professione ANUPI e AITNE Andrea Bonifacio e Maria Letizia Tossali
Indice
- Competenze Core del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva
- Ambiti di competenza del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva
- Ambiti Competenze Trasversali
- Gestione e Managment
- Formazione e Autoformazione
- Comunicazione e Relazione
- Responsabilità Professionale
- Ambiti Competenze tecnico professionali
- Valutazione Neuropsicomotoria
- Abilitazione
- Cura e Ri-‐abilitazione Neuropsicomotoria
- Prevenzione
- Educazione Terapeutica
- Ricerca e Formazione alla Ricerca
- Obiettivi per il raggiungimento di Competenze e Abilità nel Primo Anno di Corso
- Obiettivi per il raggiungimento di Competenze e Abilità nel Secondo Anno di Corso
- Obiettivi per il raggiungimento di Competenze e Abilità nel Terzo Anno di Corso
- Bibliografia
- Ringraziamenti
Competenze Core del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva
Il Core Competence del Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva è stato costruito a partire dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Linee Guida Nazionali inerenti la Professione, proponendo strategie di formazione e metodologie di valutazione innovative che facilitino i formatori nella definizione e nell’implementazione degli obiettivi educativi e di idonei strumenti di valutazione.
Il Core Competence è lo strumento attraverso cui meglio si esprime la competenza docente.
La programmazione del percorso formativo richiede, infatti, una precisa definizione degli obiettivi che gli studenti debbono raggiungere attraverso attività didattiche appositamente definite; ha bisogno di contenuti chiaramente selezionati e di una ragionevole identificazione dei tempi e dei setting formativi, ciascuno inquadrato nella sua specificità e valutato in rapporto alla sua efficacia.
Attraverso la programmazione dell’insegnamento tutoriale, si potrà garantire agli studenti la giusta centralità in un sistema in cui sono costantemente sollecitati ad impegnare le loro risorse intellettuali, etiche, relazionali, per acquisire progressivamente un controllo decisionale.
Un Core curriculum e un Core Competence ben tracciati aiutano a superare lo scollamento tra teoria e pratica nella mente degli studenti, perché questo è spesso conseguenza dello scollamento che rilevano tra principi ed azioni, tra indicazioni e realizzazioni dei docenti e professionisti coinvolti nel processo formativo.
In una organizzazione intelligente quindi lo sforzo di raccordare saperi teorici e saperi esperti è d’obbligo come ben sanno i tutori clinici. Tutto ciò ha una precisa valenza etica: l’etica della competenza formativa che comprende sia la competenza clinica che la competenza didattica.
L’ampio spettro degli ambiti di azione delle professioni sanitarie della riabilitazione, sia per campi di intervento che per fascia di età su cui si interviene, costituisce indubbiamente una ricchezza ma anche un ulteriore motivo della loro differenziazione.
Questa differenziazione, da una parte, pone l’esigenza di un ampio e diversificato ventaglio di competenze dei terapisti della riabilitazione implicati e, dall’altro, richiede di individuare all’interno del Core Competence alcune Competenze Trasversali comuni a tutta la filiera professionale e Competenze Tecnico Professionali specifiche per ogni professionista della Classe della Riabilitazione.
Il Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva, in termini di percorsi formativi deve prevedere una formazione che porti lo studente a poter pensare al lavoro terapeutico in termini di globalità, che vuol dire pensare ad un recupero che va al di là della disabilità fisica o psichica del bambino, coinvolgendo in modo sistemico l’intero processo di sviluppo della persona; cioè alla capacità di considerare, per ogni fascia d’età, l’equilibrio complessivo e l’integrazione di tutte le funzioni e le competenze nonché l’interazione tra evoluzione della patologia e stadio di sviluppo
Ciò è indispensabile in relazione a due ordini di motivi:
- il disordine per il quale il bambino viene inserito nel percorso riabilitativo rappresenta un compenso dinamico, che nasce dall’interazione di molteplici funzioni, ciascuna delle quali si trova in una fase di attiva maturazione, differenziazione e crescita .Questo perchè in ciascun disordine neuroevolutivo il percorso riabilitativo deve tener conto anche del compenso che si attiva per far fronte all’organizzazione delle funzioni che la patologia determina e contribuisce in modo dinamico alla definizione del profilo di disabilità e del profilo di sviluppo.
- la “persona” cui ci si vuole e ci si deve rivolgere è un individuo che sta faticosamente costruendo il suo Sviluppo. Pertanto il TNPEE dovrà considerare la differente organizzazione del profilo di sviluppo nelle diverse fasi evolutive in relazione al disturbo e alle funzioni emergenti.
L’intervento neuropsicomotorio richiede conoscenze e competenze tecniche specifiche per tutte le aree neuromotorie e psicobiologiche, neurosensoriali, fisiopatologiche e dell’assistenza/cura in età evolutiva nonché la conoscenza teorica e pratica specifica dello sviluppo del bambino nella norma e del ruolo che gioca la motricità in tale sviluppo.
Il terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva deve pertanto possedere conoscenze metodologiche specifiche per la valutazione dell’interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive, funzioni sensoriali e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico, neuropsicologico, neurosensoriale e psicopatologico dell’età evolutiva e per il loro recupero funzionale; deve inoltre possedere le conoscenze delle caratteristiche proprie delle patologie che si modificano in rapporto allo sviluppo; deve saper svolgere attività terapeutica per le disabilità neuropsicomotorie, neurosensoriali, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva utilizzando tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo. Deve conoscere l’intreccio tra le diverse funzioni cognitive, normali o alterate, nel corso dello sviluppo e le modificazioni dei quadri clinci e delle necessità di intervento nelle diverse fasce d’età.
La relazione terapeutico riabilitativa con un paziente in età evolutiva richiede pertanto anche una formazione personale e competenze specifiche di tipo trasversale e sistemico che vadano oltre il conoscere e padroneggiare tecniche specifiche per disturbi neuromotori, neurosensoriali, neuropsicologici e psicomotori.
La terapia neuropsicomotoria va a lavorare sul ripristino della capacità integrativa delle funzioni e rappresentativa, sul piacere, sull’intenzionalità e sulle abilità esecutive del movimento, e su quei complessi sistemi dinamici che consentono la realizzazione degli scopi richiesti dall’ambiente e presuppongono la capacità di prevedere, fare ipotesi, immaginare e rappresentarsi l’effetto dei propri atti per restituire al bambino l’idea e le competenze relative ad di una padronanza del proprio corpo, della propria motricità e delle proprie azioni. E’ una terapia globale perché se il corpo rappresenta la totalità della persona nella sua unità psicosomatica e se il movimento e le azioni sono l’origine ed è l’espressione esteriore dell’intera personalità, allora il lavoro terapeutico può essere pensato solo in una dimensione di totalità e unità al fine di ottenere la maggiore autosufficienza e la maggiore autonomia, sollecitando i mezzi più idonei per migliorare lo sviluppo globale; è il bambino l’elemento attivo del processo di crescita ed è essenziale stimolare al massimo le sue possibilità di adattamento rispetto alle limitazioni, primarie o secondarie e rispetto alle caratteristiche proprie dell’ambiente in cui vive.
L’intervento neuropsicomotorio richiede una forte complementarietà tra la dimensione abilitativa e riabilitativa. La dimensione abilitativa assume un valore centrale nell’intervento di presa in carico della persona quando è sostenuta da un modello integrato di promozione della salute e pone l’accento sullo stato di benessere individuale (inteso non solo come benessere soggettivo ma come possibilità di sviluppare le proprie potenzialità) e sulla garanzia di una qualità di vita: ciò richiede anche un’analisi proattiva delle condizioni abilitanti, volta ad individuare ed eliminare le criticità dell’ambiente e a prevedere ausili e facilitazioni.
La doppia valenza integrativa e abilitativa richiede che il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’ Età Evolutiva acquisisca competenze professionali basate su principi etici e su competenze psicosociali che travalicano il solo ambito delle competenze trasversali, per diventare oggetto di approfondimento e di costituzione sia delle competenze di base che di quelle tecnico professionale: la valenza etica degli atteggiamenti e della sostanza della professione contrasta i rischi di prevaricazione della tecnica e della pratica, mentre la dimensione psicosociale evita che la relazione terapeutica sia limitata al binomio terapista-‐paziente.
Ne deriva che anche il lavoro riabilitativo rivolto al raggiungimento dell’abilità, non deve mai perdere di vista la valenza “strumentale” di tale abilità tendendo verso la realizzazione di un progetto di sviluppo molto più generale: in definitiva, in riabilitazione dell’età evolutiva si lavora per favorire lo sviluppo del bambino sollecitando i processi integrativi delle funzioni e utilizzando il movimento e l'azione sia come strumento che come area di intervento privilegiata.
Facendo riferimento a quanto descritto finora sarà importante riflettere, a partire dalle competenze professionali del TNPEE, su cosa insegnare e come ad un neuropsicomotricista in formazione che dovrà confrontarsi con soggetti in età evolutiva e quindi su come costruire il Core Competence e il Core Curriculum del Corso di Laurea.
Il Corso di Laurea in TNPEE deve mirare non solo alla formazione di personale riabilitativo specializzato nell’area dell’età evolutiva, ma deve, soprattutto, promuovere il passaggio dal semplice studio delle discipline caratterizzanti i diversi ambiti della riabilitazione, alla capacità di connettere tra loro tali discipline, cogliendo le relazioni e i molteplici influssi dell’una sull’altra, per poi intervenire in un ambito specifico, quello del soggetto in età evolutiva dove le competenze sconfinano da un'area all'altra, in armonica e globale crescita, determinando, anche, e soprattutto in caso di patologia, un coinvolgimento globale.
E’ fondamentale partire dal Core Competence, ossia dagli obiettivi Terapeutici Riabilitativi propri della terapia neuropsicomotoria per poi implementare il Core Curriculum che va a descrivere gli obiettivi formativi dei nostri Corsi di Laurea.
Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva è una figura professionale che svolge attività di abilitazione, di riabilitazione e di prevenzione nei confronti di disabilità dell’età evolutiva (fascia di età 0 -‐ 18 anni) con riferimento alle categorie diagnostiche classificate nel ICD10.
La cornice teorica all’interno della quale opera il Terapista della NPEE è rappresentata dal Modello bio-psico-sociale della disabilità suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I riferimenti operativi per l’individuazione degli obiettivi dell’intervento del Terapista della NPEE sono forniti dalla Classificazione Internazionale del Funzionamento, delle Disabilità e della Salute - Versione Bambini ed Adolescenti (ICF-‐CY), elaborata dall’OMS.
L’area di intervento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva è, quindi, rappresentata dalle Disabilità dell’età evolutiva, intese come quelle situazioni in cui in conseguenza di una malattia, di un disturbo o di una menomazione -‐ comunque determinata -‐ il soggetto presenta difficoltà nella realizzazione delle abilità necessarie alle attività e alla partecipazione e, più in generale, alla realizzazione del suo processo di crescita.
L’intervento è attento non solo al disturbo ma anche alla trasformazione che questo subisce nei diversi stadi evolutivi e alla presenza di problemi associati; è necessario focalizzare ogni volta il sintomo emergente nella sua particolare fase evolutiva, per favorire soprattutto l’integrazione e l’armonizzazione delle competenze nelle diverse aree di sviluppo.
Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, pertanto, svolge:
Attività di prevenzione:
interviene nella duplice prospettiva: a) di “prevenire” sviluppi atipici nelle situazioni di rischio, sia biologico che sociale; b) di “prevenire” processi di esclusione del soggetto con disabilità, favorendo la generalizzazione delle competenze apprese nel setting terapeutico agli abituali contesti di vita. Il terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva dovrà quindi essere in grado di individuare i bisogni di salute e di effettuare attività di prevenzione nei confronti dei singoli e della collettività, sia in condizioni di salute che con problemi di disabilità; promuoverà le azioni necessarie al mantenimento dello stato di salute e contribuirà, attraverso le proprie competenze professionali specifiche, all’individuazione delle situazioni potenzialmente a rischio in età evolutiva.
Attività di abilitazione:
interviene sullo sviluppo di funzioni non ancora acquisite, favorendo l’emergere delle abilità: di motricità; di apprendimento e applicazioni delle conoscenze; di comunicazione; di interazioni e relazioni interpersonali, per svolgere compiti e richieste specifiche e generali, al fine di garantire le attività e la partecipazione del soggetto, compatibilmente all’età alla patologia e al livello di sviluppo rispettando l’originalità della crescita e le caratteristiche dell’ambiente.
Attività di ri-abilitazione:
interviene nel recupero delle funzioni che per ragioni lesive o patologiche sono state ridotte o compromesse attuando interventi terapeutici-‐riabilitativi nelle menomazioni delle funzioni mentali globali e specifiche, delle funzioni sensoriali, delle funzioni neuro-‐muscolo-‐scheletriche e correlate al movimento per favorire i processi di riorganizzazione funzionale svolge attività terapeutica per le disabilità neuromotorie, neuropsicomotorie e neuropsicologiche utilizzando tecniche specifiche per fasce d’età e per singoli stadi di sviluppo, adattando gli interventi alle particolari caratteristiche dei pazienti con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti.
IL TNPEE opera con persone in età evolutiva che stanno acquisendo quelle competenze intra-‐ ed inter-‐personali che garantiranno loro la partecipazione e l’inclusione sociale.
Le competenze sono molteplici ed interagenti in maniera complessa e riguardano:
- la presa di coscienza di Sé;
- la presa di coscienza dell’altro;
- la presa di coscienza delle regole che definiscono i rapporti interpersonali e, più in generale, del gruppo sociale;
- la capacità di elaborare e gestire strategie per affrontare le novità e le difficoltà;
- la pianificazione dei propri comportamenti in una prospettiva a breve, medio e lungo termine.
- la capacità di eseguire e adeguare i propri atti motori ai fini adattivi ( dagli spostamenti globali a quelli fini compreso la scrittura)
Si tratta di un percorso di “crescita” complesso ed articolato reso possibile, da un lato, dalla progressiva maturazione di strutture neurobiologiche che riescono ad organizzare le esperienze in sistemi di complessità crescente e, dall’altro, dalla progressiva acquisizione delle “abilità” emergenti dianzi descritte (motorie, prassiche, cognitive, linguistiche, relazionali e sociali). Tali abilità, rendendo possibile l’agire e l’interagire con e su l’ambiente, permettono al bambino di effettuare quelle esperienze necessarie per la realizzazione del suo percorso di sviluppo
Le considerazioni appena esposte hanno rilevanti ricadute sul piano pratico-‐abilitativo e contribuiscono a fornire connotazioni di originalità e specificità alla “Riabilitazione dell’età evolutiva”, che richiede una formazione altamente specifica.
Il core competence del Corso di Laurea deve essere l’ordito e la trama su cui tessere gli indirizzi e i contenuti degli insegnamenti teorico, teorico pratici e di tirocinio, quindi un documento di indirizzo dove vengono definiti gli ambiti che definiscono la COMPETENZE CORE nel percorso formativo di tirocinio dello studente nei tre anni di corso. E’ un documento le cui fonti di riferimento identificate evidenziano la necessità di coerenza con le normative: Profilo professionale, Codice deontologico, Classificazione ICF 2001, Riferimenti normativi (legge
42.251), Riforma Sanitaria ecc.), Piano Sanitario Nazionale e Linee Guida Nazionali. Linee Guida formazione Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva: legge n. 341/90, decreto legislativo n. 502, 1992 e successive modificazioni, decreto ministeriale n. 270, 2004.
Il documento è costruito secondo il modello logico-‐organizzativo per processi, identificando in particolare le seguenti fasi:
- definizione degli ambiti
- definizione delle aree di competenza
- definizione degli obiettivi di apprendimento
- definizione delle abilità/atteggiamenti attesi
Il documento si formalizza, per ciascuno degli ambiti individuati in una analisi di tipo descrittivo e successivo schema di processo.
In relazione agli ambiti definiti ed agli schemi di processo sono quindi stati evidenziati i principali obiettivi di apprendimento attesi, suddivisi per anno di corso, correlati ai principali criteri per la valutazione formativa, elementi utili per la progettazione e formulazione dei relativi progetti di tirocinio.
AMBITI di COMPETENZA del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Ambiti delle Competenze Trasversali:
- Gestione e Managment
- Formazione e Autoformazione
- Comunicazione e Relazione
- Responsabilità Professionale
Ambiti delle Competenze Tecnico Professionali:
- Valutazione Neuropsicomotoria
- Abilitazione
- Cura e Ri-‐abilitazione Neuropsicomotoria
- Prevenzione
- Educazione Terapeutica
- Ricerca e Formazione alla Ricerca
Ambiti Competenze Trasversali
GESTIONE e MANAGEMENT: comprende tutti gli strumenti gestionali (risorse umane/strutturali/tecnologiche, informazioni, aspetti organizzativi ed economici) indispensabili per la corretta attuazione dell’agire quotidiano del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, attraverso l’adozione dell’approccio per problemi e processi. In particolare si promuoveranno le seguenti azioni: analizzare e identificare il problema, scegliere e intraprendere le possibili azioni correttive, verificare il risultato delle azioni intraprese, interagendo in modo multiprofessionale; gestire in modo corretto, in relazione alla normativa vigente ed al codice deontologico, la privacy, il rischio clinico e la sicurezza; sviluppare la capacità di collaborazione multiprofessionale e l’attitudine al lavoro di gruppo; adottare le Linee Guida, i Protocolli e le procedure per uniformare le modalità operative professionali per quanto consentito, secondo i principi dell’Evidence Based Practice.
Tali aspetti sono fondamentali sia in ambito libero professionale che all’interno delle istituzioni e servizi nei quali il Terapista della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva si troverà ad operare.
FORMAZIONE e AUTOFORMAZIONE: è il contesto nel quale il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva si forma, sviluppa e consolida le proprie fondamenta culturali, e forma (ruolo docente) attraverso le seguenti competenze: saper identificare il bisogno formativo, gli obiettivi di apprendimento e formazione e valutarne il raggiungimento; assumere la responsabilità della propria e altrui formazione e sviluppo professionale; riflettere e autovalutarsi nella implementazione delle conoscenze, competenze e abilità.
COMUNICAZIONE E RELAZIONE: Questo ambito rappresenta il sub-‐strato comunicativo e relazionale attraverso cui il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva laureato realizzerà la propria pratica professionale nel contesto complessivo, attraverso: le competenze sviluppate nella comunicazione e nella relazione con il bambino, attraverso lo sviluppo di modalità verbali e non verbali; la comunicazione e costruzione di una proficua relazione con le famiglie e i caregivers, la comunicazione e costruzione di una proficua collaborazione interprofessionale.
RESPONSABILITA PROFESSIONALE: E’ l’ambito che traduce, a partire dalla consapevolezza del proprio ruolo professionale, l’impegno etico e deontologico, l’assunzione di responsabilità del professionista verso il singolo e verso la comunità, la sensibilità culturale e il rispetto dei valori e delle scelte delle persone.
In questo ambito le esperienze pratiche devono tradurre le istanze che derivano dal codice deontologico, dalla normativa vigente in comportamenti personali e professionali, finalizzate al raggiungimento di competenze e capacità utili a gestire con autonomia e responsabilità atti, tecnologie e procedure quali: assumere un impegno costante verso il benessere della persona, rispettando il cittadino e la comunità, la sensibilità culturale e l’autonomia dell’individuo; impegnarsi a mantenere una condotta professionale che, nel rispetto del codice deontologico e della normativa vigente, sia conforme al profilo professionale; sviluppare competenze specifiche nei riguardi del bambino e della famiglia, nel rispetto della dinamicità e flessibilità del processo di sviluppo e dei percorsi di crescita; agire nell’interesse del soggetto riconoscendo le sue capacità, abilità e possibilità di partecipazione; esercitare la propria autonomia nella pratica clinico -‐professionale nel rispetto degli interessi particolari del soggetto e negli interessi generali della collettività; sviluppare e agire la capacità di valutazione degli interventi ed autovalutazione professionale utilizzando in modo appropriato i criteri relativi alla efficacia, all’appropriatezza, alla sicurezza; tutelare la professione e la relativa immagine, in riferimento alle istanze che derivano dal codice deontologico e dalla normativa vigente.
L’assoluta trasversalità di applicazione di queste competenze all’interno dell’agire professionale rende, importante occasione di apprendimento, l’esperienza pratica e di tirocinio diversificata in ogni setting, tipologia di paziente o problema di salute e in ogni fascia di età evolutiva.
Lo studente deve acquisire questa consapevolezza e competenza in modo progressivo durante tutto il percorso formativo e di tirocinio nei tre anni di corso.
E’ importante pertanto che in rapporto alla propria vocazione e organizzazione ciascuna sede provveda a individuare ambiti specifici e diversificati in cui lo studente possa progressivamente entrare in diretto rapporto e contatto con comunità diverse e con i soggetti interessati e le loro famiglie in diverse situazioni di setting e complessità assistenziale.
Ambiti Competenze Trasversali
AMBITO del MANAGEMENT
Gestire il problema e saper prendere decisioni
- Identificare la natura del Problema
- Analizzare, interpretare,scegliere
- Individuare la risoluzione del problema ricorrendo ad eventuali collaborazioni
- Partecipare alla soluzione di problemi organizzativi proponendo modalità operative
- Partecipare e realizzare in collaborazione con altri professionisti LG per i processi di decision making
- Valutare il grado di soddisfazione dell'utente per un miglioramento continuo del servizio offerto
Gestire il proprio lavoro nel la struttura in cui si opera
- Riconoscere e rispettare ruoli e competenze
- Interagire e collaborare con equipe multiprofessionali
- Applicare i prinicipi della programmazione sanitaria regionale e nazionale che orientano gli obiettivi aziendali
- Utilizzare Linee Generali e Protocolli per uniformare le modalità operative
- Pianificare il proprio lavoro tenendo conto degli obiettivi del servizio e coordinandosi con l'organizzazione generale della struttura in cui si opera
- Fornire gli strumenti che permettono l'inserimento del nuovo assunto
- Progettare e realizzare anche in collaborazione attività dirette all'accreditamento e alla verifica e revisione della qualità
Identificare e gestire il rischio clinico
- Identificare e segnalare le difficoltà.
- Collaborare con altri profili per ridurre il rischio
- Rispettare le norme di sicurezza ambientale, personale e dell'utenza; individuarne il mancato rispetto e segnalarlo
- Applicare gli aspetti giuridici e deontologici della professione
- Individuare e segnalare i fattori di rischio derivanti da condizioni di sovraccarico lavorativo
- Identificare come possibile fattori di rischio le implicazioni della gestione di soggetti in minore età
- Identificare come possibili fattori di rischio le implicazioni delle differenze culturali e individuali nell'ambito della pratica TNPEE, della ricerca e della formazione
Operare con qualità gestendo tempi, spazi risorse e piani di lavoro
- Utilizzare i sistemi informativi e informatici per analizzare i dati
- Adattare le tecniche neuropsicomotorie in ogni variazione di situazione strutturale e organizzativa
- Registrare e trasmettere le informazioni necessarie a favorire la continuità del progetto riabilitativo nel passaggio tra i servizi, centri o professionisti diversi Definire le priorità dell'intervento sulla base delle esigenze organizzative e dell'uso ottimale delle risorse disponibili
- Interagire con pazienti, familiari e altri professionisti e organizzazioni sociali allo scopo di coordinare le attività per facilitare un efficace ed efficiente trattamento del paziente
- Definire in collaborazione gli strumenti funzionali all’incremento in efficienza del lavoro autonomo o in èquipe
AMBITO della FORMAZIONE
Formazione
- Identificare gli obiettivi di apprendimento e formazione nel percorso formativo con coordinatore e tutor
- Identificare gli obiettivi di apprendimento (competenze) raggiungibili nel percorso formativo in accordo con il discente e la sede formativa
- Definire gli obiettivi educativi in ordine di priorità, e il livello accettabile di performance
- Pianificare un sistema valutativo in accordo con gli obiettivi formativi
- Realizzare l'intervento formativo
- Verificare il raggiungimento del livello di performance per ciascuna competenza
- Verificare la soddisfazione del discente
- Monitorare l'intervento didattico e proporre modalità migliorative/alternative
- Valutare il raggiungimento degli obiettivi con coordinatore e tutor
Autoformazione
- Assumere la responsabilità della propria formazione e sviluppo professionale Identificare i propri bisogni formativi, tenendo conto anche dei feed-back Identificare le modalità di apprendimento più efficaci in base agli obiettivi
- Utilizzare fonti bibliografiche valide e pertinenti rispetto ai problemi sanitari irrisolti
- Autovalutare il raggiungimento degli obiettivi
- Riflettere e autovalutarsi nelle implementazioni delle proprie conoscenze e abilità
Autovalutazione
- Valutare il proprio livello di competenze professionali
- Valutare il livello di conoscenze necessarie per giustificare il proprio agire professionale
AMBITO della COMUNICAZIONE e RELAZIONE
Comunicazione e Relazione con pazienti e genitori
- Padroneggiare le competenze nel comunicare e relazionarsi con il bambino, soggetto privilegiato delle nostre cure
- Capacità di relazione e comunicazione attraverso modalità verbali e non verbali (postura, tono, mimica, sguardo, voce).
- Mantenere la relazione attraverso un ascolto attivo con la famiglia mediatore privilegiato ed indispensabile del progetto teraputico.
- Partecipare alla costruzione ed al mantenimento di un adeguato contratto terapeutico
- Favorire e partecipare all’informazione ed alla comunicazione del consenso informato
- Costruire e mantenere in modo flessibile ed adattabile un setting adeguato al contesto terapeutico specifico
Comunicazione e Relazione Interprofessionale
- Gestire le dinamiche relazionali con altri professionisti, coordinatori e tutor.
- Capacità di interagire con i colleghi in equipe multidisciplinare e con operatori di altre strutture.
- Utilizzare metodi di comunicazione efficace nel lavoro d'équipe
Negoziazione e gestione dei conflitti
- Negoziare gli obiettivi con gli altri professionisti e i diversi stake-holders nell'ambito di competenza del TNPEE.
- Riconoscere le necessità di supporto esterno in situazioni di particlare complessità conflittuale
AMBITO della RESPONSABILITA' PROFESSIONALE
Condotta Professionale
- Agire rispettando il profilo professionale, il codice deontologico, le norme e le leggi relative alla professione.
- Collaborare con altre professioni sanitarie sulla base delle conoscenze dei profili di competenze reciproci.
- Delegare ai collaboratori, sulla base della valutazione delle necessità del paziente, le attività conformi al loro profilo e specificità
Rispetto delle autonomie e individualità della persona
- Riconoscere e rispettare l'originalità di alcuni percorsi di crescita e delle specifiche dinamiche del bambino e della famiglia.
- Comprendere le motivazioni e individuare le risorse personali del bambino e della famiglia
- Identificare le implicazioni della pratica riabilitativa con soggetti in minore età (volontà/necessità della presenza in seduta di genitori/care givers e ripetto della privacy del bambino)
- Identificare le implicazioni delle differenze culturali nella pratica riabilitativa
Integrità professionale, impegno e benessere del paziente
- Agire nell’interesse del paziente riconoscendo le sue capacità e abilità, le risorse umane e materiali disponibili
- Esercitare la propria autonomia nella pratica clinica nel rispetto degli nteressi del paziente.
- Interrompere prestazioni che si dilatano nel tempo non necessarie od efficaci
- Individuare e segnalare le condizioni di "sovraccarico" lavorativo che non consentono la corretta presa in carico del paziente (in riferimento a ebm e ebp)
Ambiti Competenze Tecnico Professionali:
PREVENZIONE: il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva dovrà essere in grado di individuare i bisogni di salute e di effettuare attività di prevenzione nei confronti dei singoli e della collettività, sia in condizioni di salute che con problemi di disabilità; promuoverà le azioni necessarie al mantenimento dello stato di salute anche in ambito educativo e contribuirà, attraverso le proprie competenze professionali specifiche, all’individuazione delle situazioni potenzialmente a rischio, con particolare riferimento alle prime età della vita, alle azioni di prevenzione dei percorsi di sviluppo atipici in età prescolare e scolare.
VALUTAZIONE: la valutazione neuropsicomotoria attraverso l’osservazione dello sviluppo neuropsicomotorio e l’esame delle funzioni indaga l’interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive, funzioni sensoriali e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico, neuropsicologico, neurosensoriale e psicopatologico dell’età evolutiva.
Nella valutazione assume grande importanza l’osservazione dell’attività spontanea del bambino: la capacità di stabilire un rapporto con l’altro; se e come comunica utilizzando i mezzi che ha a disposizione: espressività motoria, verbale e grafica, come e per quanto tempo il bambino partecipa alle attività, come organizza il movimento, per quanto tempo controlla le posture, se controlla il movimento secondo le situazioni e le azioni, quanto materiale prende e usa, che tipo d’investimento fa e come si organizza nello spazio e nel tempo, il bisogno e l’adattamento del bambino a sperimentare, a classificare e a selezionare gli stimoli più importanti. Altrettanto importante è l’esame neuropsicomotorio attraverso l’uso di specifici strumenti di valutazione.
ABILITAZIONE: si parla di abilitazione in età evolutiva perché le competenze che il bambino progressivamente acquisisce nel corso dello sviluppo si configurano come abilità.
Pertanto in condizioni patologiche che disturbano il processo di maturazione il termine di abilitazione si riferisce agli interventi finalizzati a sviluppare una abilità non presente in precedenza di cui la lesione ritarda la comparsa o ne minaccia l’evoluzione.
In età evolutiva l’intervento abilitativo non deve configurarsi come un insieme di procedure tecniche, finalizzate allo sviluppo di determinate abilità, ma essere mirato a favorire il miglior adattamento possibile alla società in cui il bambino è inserito in termini di integrazione, autonomia e benessere. L’intervento abilitativo in età evolutiva deve permette al bambino di conoscere il mondo, agire su di esso e comunicare con gli altri.
Abilitare vuol dire attuare anche una relazione di aiuto attraverso un’interazione emotiva e comunicativa che ha come presupposto la messa in gioco della corporeità: postura, tono, azioni movimenti.
Abilitare vuole anche dire la capacità di costruire, per esempio nelle patologie neurosensoriali, un setting multimodale e cognitivo, adattato dal punto di vista percettivo in un contesto con valenza ludico-‐cognitiva che attivi l’interesse e la motivazione del bambino e la possibilità di sviluppare le attività in un contesto significativo.
L’ambiente terapeutico funziona, quindi, da rinforzo stimolando il bambino a muoversi e a comunicare utilizzando il suo patrimonio funzionale anche quando questi non sia completamente integro, permettendo l’uso adattivo di una funzione e trasformandola in abilità.
RI-ABILITAZIONE: Si intende per “riabilitazione” l’insieme di interventi terapeutici (cure) ed assistenziali (care) che hanno come finalità il recupero (parziale o totale) di abilità compromesse (a diversi livelli: lieve, medio, grave) a causa di patologie congenite o acquisite (neurologiche, neurosensoriali, cognitive, psichiche) e la valorizzazione delle potenzialità presenti (sensoriali, motorie, psichiche) per consentire e conseguire il migliore inserimento e integrazione nell’ambito della vita familiare e sociale. ( Presidenza del Consiglio dei Ministri ,Comitato Nazionale per la Bioetica, 17/03/2006)
In età evolutiva la riabilitazione ha un ruolo cruciale nel dare al bambino le informazioni capaci di fornire strumenti funzionali alle prestazioni (abilità). Per poter esprimere tutte le potenzialità, i bambini hanno bisogno di “strumenti e di tempi personalizzati”.
Nell’intervento neuropsicomotorio questo ambito di competenza si esplica nella collaborazione in équipe multidisciplinare alla stesura del progetto terapeutico-‐riabilitativo, nella capacità di costruire il programma riabilitativo a partire dal bilancio delle capacità e risorse emozionali, cognitive, motorie e funzionali del soggetto; nel saper raccogliere, analizzare e interpretare i dati significativi per i bisogni della persona assistita; a saper identificare le strategie e gli strumenti riabilitativi neuro psicomotori; a saper verificare la necessità di ausili per il miglioramento della vita quotidiana: ausili adattivi, ausili per l’assistenza, ausili informatici; a saper valutare il risultato dell’applicazione del piano di trattamento, a saper verificare l’efficacia complessiva dell’intervento; al saper adattare e modificare, quando necessario, l’intervento durante il percorso riabilitativo nel rispetto delle esigenze del soggetto; al saper stendere il progetto riabilitativo in forma scritta con definizione degli obiettivi e al saperlo verificare attraverso la registrazione periodica degli interventi effettuati, delle risposte e modificazioni intervenute, mediante utilizzo di appositi strumenti informativi; saper garantire la sicurezza del soggetto e l’applicazione di interventi privi di rischi, in relazione alla normativa vigente; saper fornire consulenza tecnica alla persona assistita, alla sua famiglia, ad altri professionisti e/o altri soggetti(enti ed istituzioni) per le specifiche competenze.
EDUCAZIONE TERAPEUTICA: è un’attività sanitaria tesa a sviluppare nella persona o nei gruppi, consapevolezza, responsabilità ed abilità in riferimento al concetto di disabilità e al relativo trattamento riabilitativo, all’adattamento e alla autogestione della stessa ed all’inserimento delle persone assistite in ambiti educativi o terapeutici.
Rappresenta parte integrante del programma riabilitativo e per questa area di apprendimento sarà necessario: saper identificare gli interventi educativi necessari al soggetto ed alla sua famiglia, contribuire alla stesura della Diagnosi Funzionale partecipare con le altre figure professionali alla stesura ed alla verifica del Progetto Educativo Individualizzato e del Profilo Dinamico Funzionale;
RICERCA E FORMAZIONE ALLA RICERCA: è l’ambito che traduce l’applicazione consapevole e responsabile in tutto l’agire professionale del laureato in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, delle conoscenze che derivano dalla metodologia della ricerca e dalla Pratica Basata sulle Prove di Efficacia, definita nei riferimenti internazionali e nazionali come la costante integrazione della miglior ricerca valida e rilevante disponibile, con l’esperienza clinica individuale e con i valori, i bisogni e la condizione della persona assistita. Tale apprendimento si svilupperà attraverso il raggiungimento delle seguenti competenze: analizzare e conoscere il proprio bisogno formativo, ricercare e individuare le migliori evidenze disponibili per soddisfare tale bisogno, valutare il peso delle informazioni raccolte rispetto ad un problema clinico assistenziale specifico, tenendo conto, sia delle preferenze ed aspettative della persona assistita, sia del contesto sociale, organizzativo/gestionale in cui opera.
Ambiti Competenze Tecnico Professionali
|
AMBITO della PREVENZIONE
Pianificare e realizzare attività di screening e follow up in rapporto al succedersi dell'emergenza delle varie funzioni evolutive
Saper redigere in forma scritta la valutazione clinico-funzionale
Saper individuare gli obiettivi per la presa in carico e il miglior adattamento all'ambiente
Individuare i bisogni di salute e di prevenzione secondaria nella disabilità.
Individuare autonomamente o in collaborazione con altri professionisti i fattori responsabili dell'evoluzione di: menomazioni strutturali e funzionali secondarie; limitazione delle attività; restrizioni della partecipazione alla vita sociale e relativi facilitatori/barriere
Individuare i segni premonitori di un aggravamento delle condizioni psicofisiche e sociali, del rischio di danno secondario e di recidiva della patologia del bambino
Pianificare e realizzare interventi preventivi rispetto ai fattori responsabili dell'evoluzione della malattia
Verificare in itinere l'efficacia dell'intervento preventivo e educativo realizzato
|
Prevedere azioni necessarie al mantenimento della salute
aderire al programma educativo
AMBITO della VALUTAZIONE
Identificare i bisogni della Persona
* Saper raccogliere i dati anamnestici di interesse terapeutico-riabilitativo, o desumerli dalla documentazione esistente, direttamente da paziente o famiglia o da altri membri dell'équipe
*Raccogliere i dati relativi alle attese, desideri, collaborazione e motivazione
* Saper effettuare la valutazione neuropsicomotoria attraverso l’uso di specifici sistemi di esame e strumenti di valutazione, quantitativi e qualitativi, diretti all'esame, in riferimento all'ICF CY, di: integrità strutturale e funzionale e sue menomazioni (sensoriali, motorie, cognitive, comunicative, neuropsicologiche); attività e loro limitazioni; partecipazione alla vita sociale; fattori ambientali e personali barriere o facilitatori.
*Saper effettuare la lettura critica dei risultati della valutazione, ricavandone il profilo dello sviluppo e il profilo del disturbo del bambino
* Saper effettuare la valutazione neuropsicomotoria attraverso l’uso di specifici strumenti di valutazione e la lettura critica dei risultati di tali strumenti
* Saper redigere in forma scritta la valutazione clinico-funzionale e tradurre i dati in termini di “codici” relativi ai sistemi di classificazione
*Identificare i problemi/bisogni della persona in ordine di priorità, correlati a tipo e grado di disabilità, alla sua pervasività, alle competenze emergenti, alla fase di
sviluppo e alle eventuali "finestre" evolutive
* Verificare la necessità di ausili per il miglioramento della vita quotidiana: ausili adattivi, ausili per l’assistenza, ausili informatici.
* Saper individuare degli obiettivi a breve, medio e lungo termine per la stesura
del progetto riabilitativo in equipe multidisciplinare e del programma terapeutico di competenza del tnpee
Restituzione Valutazione Clinico-Funzionale
* Saper discutere le valutazioni in equipe multidisciplinare
* Restiture alla famiglia la valutazione diagnostico-riabilitativa e la prognosi
Clinica e funzionale in collaborazione con altre figure professionali copinvolte
*Restituire la valutazione agli operatori scolastici, educativi, sociali, in collaborazione con le altre figure professionali coinvolte
Valutare l'outcome
Realizzare la valutazione degli outcome relativi a:integrità strutturale e funzionale e sue menomazioni (sensoriali, motorie, cognitive, neuropsicologiche); attività e loro limitazioni; partecipazione alla vita sociale; fattori ambientali e personali barriere o facilitatori
AMBITO della ABILITAZIONE
Intervenire sull’emergenza di abilità
Favorire l'emergere del patrimonio funzionale
Favorire l’uso adattivo delle funzioni trasformandole in abilità
Favorire l'utilizzo delle abilità nei vari contesti
Favorie l’integrazione psiche-soma del bambino
Favorire Interazioni e relazioni interpersonali
Garantire , uno spazio emotivo che permettere al bambino di sentirsi ascoltato, capito e accolto con tutte le sue difficoltà
Garantire l'attività e la partecipazione del soggetto, compatibilmente all’età e al livello di sviluppo e rispettando l'originalità della crescita
AMBITO della RI-ABILITAZIONE
Definire obiettivi terapeutici e priorità di intervento
* Definire il progetto terapeutico-riabilitativo a partire dalle capacità e risorse emozionali, cognitive motorie e funzionali del paziente.
* Identificare le strategie nella Cura eRiabilitazione di disordini evolutivi delle funzioni motorie,prassiche, cognitive, delle funzioni comunicativo-sociali e favorire l'emergere delle competenze emotivo/relazionali
* Verificare la necessità di ausili per il miglioramento della vita quotidiana: ausili adattivi, ausili per l’assistenza, ausili informatici.
* Stendere il progetto riabilitativo in forma scritta con obiettivi a breve, medio e lungo termune, condividerlo con la famiglia e il piccolo paziente. Stabilire il
contratto terapeutico
Realizzazione dell’intervento
* Garantire la sicurezza del paziente e l’applicazione di interventi privi di rischi, in relazione alla normativa vigente.
* Saper adattare e modificare l’intervento durante il percorso riabilitativo nel rispetto delle esigenze del paziente e della famiglia
*Costruire il setting riabilitativo: fisico, normativo e mentale
* Saper adattare e modificare l'intervento terapeutico-riabilitativo alle capacità e possibilità del paziente (compreso l'addestramento all'uso di ortesi e ausili)
* Interagire con il paziente e la sua famiglia ilustrando gli obiettivi del trattamento per raggiungere i risultati attesi
*Collaborare con altri professionisti per l'adattamento di protesi, ortesi e ausili al caso specifico
Valutazione de l ris ultato
* Capacità di valutare l’intervento neuropsicomotorio durante il percorso riabilitativo.
* Stendere in forma scritta la verifica del progetto riabilitativo
* Valutare la percezione del risultato da parte del bambino e della famiglia
AMBITO dell' EDUCAZIONE
Educazione Neuropsicomotoria
Individuare gli ambiti con reali possibilità di intervento di promozione della salute di competenza del TNPEE tenendo conto dei problemi prioritari di salute
Pianificare e realizzare un progetto di educazione alla salute per gli ambiti di
competenza del TNPEE (neuromotorio, psicomotorio, comunicativo-linguistico, neuropsicologico) per l’educazione di soggetti in età evolutiva a scuola, nei Centri Diurni, nei Centri Socio-Educativi supportando gli operatori scolastici .
Pianficare e realizzare interventi informativi ed educativi alla salute rivolti al
singolo, a gruppi e alla comunità per la promozione di stili di vita corretti negli ambiti di interesse del TNPEE (postura, movimento, comunicazione, linguaggio, apprendimento)
Educazione Terapeutica
Identificare e realizzare nell’ambito del progetto riabilitativo gli interventi educativi necessari al paziente e alla sua famiglia sul controllo dei fattori di rischio di insorgenza di menomazioni strutturali e funzionali
Stabilire una relazione di aiuto atta a sostenere il bambino e la sua famiglia nel definire aspettative realistiche e nell'integrare l'esperienza della malattia e della disabilità all'interno della propria vita
Educare, anche in collaborazione con altri professionisti, il bambino
all'autogestione e alla cura
Educare, anche in collaborazione con altri professionisti, i familiari del bambino
con menomazioni funzionali o limitazioni alle attività ad attivare strategie gestuali e relazionali mirate a favorirne la diminuzione delle limitazionie e l'autonomia Fornire al bambino e ai suoi familiari o ad altre persone-risorsa informazioni valide e mirate, in risposta a domande e bisogni, riguardanti le risorse e le opportunità
disponibili o accessibili
Saper stendere la Diagnosi Funzionale assieme ad altre figure professionali per l’inserimento del bambino a scuola.
Saper stendere e verificare il Profili Dinamico Funzionale e il Progetto Educativo
Individualizzato con altre figure Professionali per l’inserimento del bambino a scuola.
AMBITO della RICERCA
Identificare l'ambito di ricerca
Applicare i principi della ricerca in riabilitazione
Individuare possibili ambiti e progetti di ricerca clinica, di competenza della riabilitazione della neuro e psicomotricità dell'atà evolutiva, in considerazione dei Problemi Prioritari di Salute, nell'ambito dei Problemi di Qualità nei Servizi e in
ambito didattico, inclusi progetti di ricerca multiprofessionali e multidisciplinari
Consultare la letteratura
Saper utilizzare i motori ed i parametri di ricerca per la consultazione dei principali data base della letteratura biomedica
Reperire, interpretare e utilizzare i risultati della ricerca per ottenere un miglioramento della qualità delle prestazioni secondo una prospettiva evidence- based
Valutare in modo critico informazioni relative agli ambiti di competenza del
TNPEE
Organizzare la procedura
S c eg liere ed org a niz z a re la metodolog ia qua ntita tiva o qua lita tiva più a da tta
all'ambito di ric erc a individuato
Definire g li s trumenti, g li obiettivi, g li indic a tori di proc es s o e di ris ulta to
Collaborare alla progettazione e conduzione di progetti di ricerca clinica negli ambiti di competenza della riabilitazione della neuro e psicomotricità dell'atà evolutiva, in considerazione dei Piani Sanitari, nell'ambito dei PQS e in ambito
didattico, inclusi progetti di ricerca multiprofessionali e multidisciplinari
Analizzare i risultati
Va luta re in modo c ritic o i ris ulta ti della ric erc a per qua nto di c ompetenz a del TNP E E
C olla bora re a lla rea liz z a z ione di revis ioni e meta na lis i
Discutere per sviluppare le conoscenze
Doc umenta re e c ondividere i ris ulta ti della ric erc a , a nc he c on pubblic a z ioni
P a rtec ipa re a ta voli di la voro, a pprofondimenti, forum e g ruppi di dis c us s ione s u
a rg omenti di c ompetenz a del TNP E E
Sembra a questo punto fondamentale declinare gli obiettivi per il raggiungimento di competenze ed abilità Trasversali e Tecnico Professionali nei tre anni di Corso attraverso attività di Tirocinio, Laboratori professionalizzanti e attività di Formazione personale.
Nel primo anno lo studente dovrà acquisire le competenze per leggere e interpretare lo sviluppo tipico del bambino nei diversi settori dello neuropsicomotorio e per tutte le diverse funzioni, nonché le loro interrelazioni e il loro significato adattivo: motricità (aspetti quantitativi e qualitativi dell’organizzazione motoria e sensoriale) funzioni psicomotorie (organizzazione spazio-‐temporale, schema corporeo, prassie nei loro aspetti quantitativi e qualitativi); funzioni cognitive e neuropsicologiche; funzioni del linguaggio corporeo, preverbale, verbale, competenze relazionali e adattive, affettività e socialità.
Lo studente dovrà conoscere i servizi e le strutture riabilitative (professionalità, strumenti, procedure.
Nel secondo anno lo studente dovrà acquisire la competenze per utilizzare con l’aiuto del tutor gli strumenti necessari per l’osservazione e la valutazione dei pazienti che afferiscono ai Servizi Sanitari di Neuropsichiatria Infantile di Riabilitazione.
Dovrà essere aiutato a conoscere gli strumenti per l’osservazione e la valutazione di pazienti con patologie neuromotorie, psicomotorie, neurosensoriali, cognitive, neuropsicologiche e a stendere la diagnosi funzionale con l’aiuto e la supervisione del tutor.
Lo studente dovrà saper redigere una relazione clinica scritta dei casi osservati seguendo griglie di osservazione e valutazione indicate negli strumenti di tirocinio del Corso di Laurea.
Nel terzo anno lo studente dovrà essere in grado, con la supervisione del tutor di costruire e modificare nel tempo il setting terapeutico-‐riabilitativo adattandolo alle esigenze del paziente e all’emergere di nuove funzioni ed abilità.
Gli studenti devono essere aiutati ad individuare le aree di abilità e di debolezza del bambino e a stendere ipotesi progettuali in riferimento ai casi osservati
Gli studenti dovranno maturare la capacità di condurre, con la supervisione dell’assistente/tutor di tirocinio, una seduta di terapia e la verifica del progetto durante il percorso terapeutico riabilitativo. E’ importante aiutarli a saper applicare i fondamenti della metodologia ri-‐abilitativa e a saperla adattare per i pazienti in età evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti.
Gli studenti dovranno essere aiutati a scegliere ed utilizzare la metodologia riabilitativa che, sulla base delle evidenze scientifiche, sia più appropriata alla situazione e verificarne le rispondenze agli obiettivi del recupero funzionale e allo sviluppo evolutivo della persona.
La formazione personale deve iniziare lo studente alla lettura dei linguaggi dell’espressività corporea e alla capacità di adattare il linguaggio non verbale e verbale alle capacità del paziente.
Si dovrà inoltre aiutare lo studente ad utilizzare il feedback di docenti e tutor come momento di confronto e di crescita.
I° ANNO DI CORSO Obiettivi per il raggiungimento di Competenze e Abilità
Conoscere e osservare lo sviluppo neuropsicomotorio nell’età evolutiva
- Saper osservare e descrivere lo sviluppo neuropsicomotorio del paziente in età evolutiva con sviluppo tipico nelle diverse fasce d’età, ponendo attenzione all’aspetto motorio, sensoriale, affettivo, cognitivo, del linguaggio, dell’autonomia e della socializzazione, attraverso esperienze di tirocinio presso strutture specifiche.
Conoscere e osservare l’ambiente riabilitativo presso strutture sanitarie
-‐ Acquisire informazioni sull’organizzazione delle Strutture riabilitative
-‐ Sapersi inserire all’interno della Struttura in relazione alle caratteristiche peculiari della stessa ed all’area specifica di intervento
-‐ Saper osservare e descrivere oggettivamente i vari ambiti in cui si svolge il tirocinio
Verrà valutata:
-‐ La capacità dello studente di utilizzare gli strumenti di osservazione
-‐ La capacità di reinterpretare i dati dell’osservazione nella relazione scritta
-‐ La capacità di integrare le conoscenze teoriche nell’elaborato scritto
-‐ La capacità di interagire con adulti e bambini
-‐ La capacità di utilizzare le modalità di comunicazione sia verbale che non verbale
-‐ La capacità di porsi domande e chiedere aiuto quando è in difficoltà
-‐ La capacità di ascoltare e partecipare durante le supervisioni da parte dei tutor
-‐ La capacità di rispettare i tempi di tirocinio e di consegna dei lavori
-‐ La capacità di integrare le competenze nel processo di formazione personale utilizzando i rimandi del tutor
Le valutazioni devono prevedere una scala di valori che permettano allo studente di valutare il percorso di crescita e al tutor di utilizzare il feedback per aiutare lo studente ad agire in modo consapevole e attento durante la sua attività clinica quotidiana.
Questo è fondamentale per rendere consapevoli gli studenti delle loro modalità relazionali e comunicative. E’ importante per il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva formarsi a leggere il vissuto emozionale della propria corporeità per capire l’espressività del bambino.
Per le valutazioni si utilizzeranno schede che permettano ai tutors un feedback con lo studente sul suo processo di crescita professionale sia negli AMBITI di COMPETENZE TRASVERSALI che negli AMBITI di COMPETENZE TECNICO-‐PROFESSIONALI
Le schede possono essere elaborate autonomamente in ogni corso di laurea finalizzando lo strumento a far emergere i contenuti da valutare indicati sopra.
Formazione personale 1° anno
-‐ Attraverso uno stage teorico-‐pratico fare esperienza della comunicazione non verbale (postura, gesto, mimica, sguardo, voce) e dell’espressività corporea nella relazione interpersonale; riflessioni sull’importanza di tali canali di comunicazione.
-‐ Colloqui individuali e incontri di gruppo con i tutor assegnati dal Corso di Laurea.
Il processo di formazione personale prevede un feedback allo studente utile alla sua crescita personale e professionale, può essere misurato per valutare gli strumenti formativi ma non deve essere utilizzato per valutare lo studente.
II° ANNO DI CORSO Obiettivi per il raggiungimento di Competenze e Abilità
Individuare il bisogno del bambino
-‐ Saper osservare e valutare lo sviluppo neonatale neuropsicomotorio e neuropsicologico del bambino.
-‐ Saper utilizzare gli strumenti di valutazione (scale, schede, griglie, test, prove, esami) per le aree neuromotoria, neurosensoriale, neuropsicomotoria e neuropsicologica.
-‐ Saper individuare segni e sintomi dei principali disturbi dello sviluppo in età evolutiva.
-‐ Saper collaborare alla stesura, in équipe multidisciplinare, del PDF e del PEI
Verrà valutata:
-‐ La capacità di utilizzare e integrare gli strumenti di osservazione e di valutazione
-‐ La capacità di riconosce le aree di abilità e le aree di debolezza del bambino
-‐ La capacità di gestire la relazione con bambini e adulti
-‐ La capacità di costruzione e approccio al setting diagnostico
-‐ La capacità di stendere la diagnosi funzionale utilizzando i supporti forniti dai tutor
-‐ La capacità di presentare un caso clinico in forma scritta ( relazione di tirocinio)
-‐ La capacità di rispettare i tempi di tirocinio e di consegna dei lavori
Le valutazioni devono prevedere una scala di valori che permettano allo studente di valutare il percorso di crescita e al tutor di utilizzare il feedback per aiutare lo studente ad agire in modo consapevole e attento durante la sua attività clinica quotidiana.
Questo è fondamentale per rendere consapevoli gli studenti delle loro modalità relazionali e comunicative. E’ importante per il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva formarsi a leggere il vissuto emozionale della propria corporeità per leggere e capire l’espressività del bambino nel processo diagnostico.
Per le valutazioni si utilizzeranno schede che permettano ai tutors un feedback con lo studente sul suo processo di crescita professionale sia negli AMBITI di COMPETENZE TRASVERSALI che negli AMBITI di COMPETENZE TECNICO-‐PROFESSIONALI
Le schede possono essere elaborate autonomamente in ogni corso di laurea finalizzando lo strumento a valutare i contenuti indicati sopra.
Formazione personale 2° anno
-‐ Gli studenti sono guidati dai tutor nelle attività di osservazione e valutazione, attraverso la discussione di osservazioni cliniche.
-‐ Utilizzo di facilitatori dell’apprendimento di competenze relazionali con l’obiettivo di saper analizzare criticamente, discutere e/o modificare, nei diversi contesti, i propri comportamenti. A tale scopo verranno attivati stage di formazione pratica, role play, colloqui individuali e discussioni di gruppo.
Il processo di formazione personale prevede un feedback allo studente utile alla sua crescita personale e professionale, può essere misurato per valutare gli strumenti formativi ma non deve essere utilizzato per valutare lo studente.
III° ANNO DI CORSO Obiettivi per il raggiungimento di Competenze e Abilità
Progettare il percorso riabilitativo e realizzare il progetto terapeutico nei diversi quadri clinici
-‐ Saper utilizzare i dati della valutazione in funzione della stesura di un progetto terapeutico riabilitativo
-‐ Saper individuare i principali obiettivi abilitativi e riabilitativi
-‐ Saper progettare il percorso terapeutico ri-‐abilitativo
-‐ Saper comunicare ai genitori, in collaborazione con il medico specialista e il tutor, la valutazione neuro e psicomotoria e il progetto riabilitativo
-‐ Saper verificare il programma terapeutico riabilitativo anche attraverso indici di risultato
-‐ Saper comunicare ai genitori, in collaborazione con il medico specialista e il tutor, il percorso terapeutico, gli adattamenti degli interventi e le modificazioni nel tempo
-‐ Conoscere e verificare la necessità di adottare ortesi, ausili e protesi
Verrà valutata:
-‐ La capacità di riconoscere le metodologie di intervento applicate all’interno del tirocinio
-‐ La capacità di individuare i principali obiettivi riabilitativi e di stendere di conseguenza il progetto terapeutico
-‐ La capacità di critica e di individuazione delle aree di abilità e delle aree di debolezza del bambino
-‐ La capacità di sviluppare ipotesi progettuali in riferimento ai casi osservati
-‐ La capacità di condurre, con la supervisione dell’assistente/tutor di tirocinio, una seduta di terapia
neuropsicomotoria
-‐ La capacità di verificare gli esiti dell’intervento
-‐ La capacità di costruzione e gestione del setting riabilitativo
-‐ La capacità di presentare un caso clinico in forma verbale e scritta
-‐ La capacità di comunicare ai genitori la valutazione neuro e psicomotoria, il progetto riabilitativo neuro e psicomotorio e gli adattamenti e le modificazioni nel tempo in collaborazione con il medico e il tutor.
-‐ La capacità di rispettare i tempi di tirocinio e di consegna dei lavori
Le valutazioni devono prevedere una scala di valori che permettano allo studente di valutare il percorso di crescita e al tutor di utilizzare il feedback per aiutare lo studente ad agire in modo consapevole e attento durante la sua attività clinica quotidiana..
Questo è fondamentale per rendere consapevoli gli studenti delle loro modalità relazionali e comunicative. E’ importante per il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva formarsi a leggere il vissuto emozionale della propria corporeità per capire l’espressività del bambino così da poterlo aiutare a comunicare, ad evolvere e a dare un senso al suo agire.
Per le valutazioni si utilizzeranno schede che permettano ai tutors un feedback con lo studente sul suo processo di crescita professionale sia negli AMBITI di COMPETENZE TRASVERSALI che negli AMBITI di COMPETENZE TECNICO-‐PROFESSIONALI
Le schede possono essere elaborate autonomamente in ogni corso di laurea finalizzando lo strumento a far emergere i contenuti da valutare indicati sopra
Formazione personale 3° anno
-‐ Verranno discusse in gruppo le osservazioni cliniche e le conduzioni delle sedute di terapia
-‐ Utilizzo di facilitatori per consolidare abilità di comunicazione con pazienti e adulti, diventando progressivamente consapevoli del proprio stile di comunicazione (gioco dei ruoli, stage di formazione personale, colloqui individuali e di gruppo)
Il processo di formazione personale prevede un feedback allo studente utile alla sua crescita personale e professionale, può essere misurato per valutare gli strumenti formativi ma non deve essere utilizzato per valutare lo studente.
Bibliografia
Ajuriaguerra J.(1974), Manuale di Psichiatria del bambino, Paris, Masson
Bazzano D., Ravizzotti M, Siravegna D, Rigardetto R, La Cartella Didattica Neuropsicomotoria: uno strumento operativo per l’apprendimento professionale, Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (2007), vol. 74: 591-‐608
Bertolini M.(1984), La nascita psicologica, Atti del Convegno “La nascita psicologica e le sue radici neurobiologiche”, IES Mercury, Roma, 209-‐222.
Bertozzi L, Montanari L, Mora I. (2002), Architettura delle funzioni, Ed. Springer Verlag
Binetti P., Valente D.(1993), Tradizione e innovazione nella formazione Universitaria delle Professioni Sanitarie: Il
Core Curriculum, dal core contens al core competence, Roma, Società Editrice Universo
Boud D.J. (1989), “Come insegnare agli studenti ad apprendere dall’esperienza”,in Insegnare la Medicina,
Milano,Cortina.
Broggi F. (2008), Il setting pedagogico: la costruzione del progetto formativo nel Corso di Laurea della Neuro e
Psicomotricità dell’ Età Evolutiva, “Psicomotricità”, anno XII, n.33, Trento, Eririkson
Broggi F., Nacinovich R., Bomba M., Mazzi M. A., Bertolini M., Neri F., Ricci C., Valsecchi S., Rimondini M., (2009), La validazione di un intervento formativo in Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Trento, Medicina e Chirurgia, 47, 2052-‐2057.
Brunati E.,Fazzi E.,Iogà D., Piazza F.(1996) , Lo sviluppo neuropsichico nei primi tre anni di vita, Armando Ed. Cannao M. (1999), La mente con gli occhiali, Franco Angeli Ed.
Ewan C.(1989), Insegnare la medicina, Milano, Cortina
Fazzi E et al. (2000). L’approccio riabilitativo nel Deficit Visivo di Origine Centrale in età evolutiva. Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza; 67, pp. 699-‐712.
Fazzi E et al. (2003). Adattamenti neurocomportamentali nel Deficit Visivo di Origine
Centrale. Giorn Neuropsich Età Evol; 23, pp. 108-‐12.
Fedrizzi E. (2009) I disordini dello sviluppo motorio II-‐ Ed. Piccin
Ferrari A. (1997), Proposte riabilitative nelle paralisi cerebrali infantili,Edizioni del Cerro
Ferrari A., Cioni G. (2005), Le Forme Spastiche delle Paralisi Cerebrali Infantili, Springer Verlag
Guilbert JJ. Guida pedagogica per il personale sanitario. Dal Sud: Bari; 2002.
Kandel E. et al.( 2003), Principi di Neuroscienze, CEA
Knasel E, Meed J, Rossetti A. Apprendere sempre. L’apprendimento continuo nel corso della vita.
Raffaello Cortina: Milano; 2002.
Knowles M. Quando l’adulto impara: pedagogia e andragogia. Franco Angeli: Milano;1993.
Lanzi G –Balottin U. Argomenti di neuropsichiatria infantile La Goliardica pavese ,1999
Larocca F. (2000), Pedagogia speciale, Gardolo (Tn), Erickson
Mahler M.S.( 1978) La nascita psicologica del bambino,Torino, Boringhieri Ed
Massa R. (1992), La clinica della formazione, Milano, Franco Angeli Ed.
Mezirow J. (2003), Apprendimento e trasformazione. Il significato dell’esperienza e il valore della riflessione nell’apprendimento degli adulti, Milano, Cortina
Militerni R. (1999), Neuropsichiatria Infantile, Napoli, Idelson-‐Gnocchi Ed.
Mortari L. (2003), Apprendere dall’esperienza. Il pensare riflessivo nella formazione, Roma, Carocci Ed. Piaget J (1968), Lo sviluppo dell’intelligenza, Firenze, La Nuova Italia
Piccardo C, Benozzo A. Tutor all’opera. Ruolo, competenze e percorsi formativi. Guerini e Associati: Milano; 2002. Pisaturo C. (1996), Appunti di psicomotricità, Padova, Piccin
Sabbadini G. (1997) Manuale di Neuropsicologia dell’età evolutiva-‐ Ed. Zanichelli
Saiani L. ed al., Principi e standard del Tirocinio Professionale nei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie. Documento d’indirizzo approvato dalla Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie (Presidente: Prof. Luigi Frati). Settembre 2010. http://www.conferenzapermanentelaureesanitarie.unito.it
Sasso L, Lotti A, Gamberoni L. Il tutor per le professioni sanitarie. Carocci: Roma; 2003
Schilder P (1973), L’immagine di sé e schema corporeo, Milano, Franco Angeli Ed., Siegel D. (2001) La Mente Relazionale, Milano, Cortina.
Siegel D. (2009), Mindfulness e Cervello, Milano, Cortina.
Stella G. (2000), Sviluppo cognitivo, argomenti di psicologia cognitiva, Bruno Mondadori Ed.
Trevisiol G. Il Tutor dei processi formativi. Franco Angeli:Milano; 2002. Winnicott D.W. (1975), Dalla pediatria alla psicanalisi, Martinelli Ed.,Firenze,
Wallon H. (1976), Le origini del pensiero del bambino, Firenze, La Nuova Italia
Valente D. a cura di (2010), Fondamenti di Riabilitazione in età evolutiva” Roma, Carrocci Ed
Zanini L. (2005), La tutorship nella formazione degli adulti, Milano, Guerini Scientifica.
Ringraziamenti
Si ringraziano i docenti, i tutor, gli assistenti di tirocinio, i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva delle sedi Universitarie, delle Aziende Ospedaliere e delle Associazioni Professionali che a vario titolo hanno portato il loro contributo per la stesura del Documento.
Si ringraziano in particolar modo tutti gli studenti dei nostri Corsi di Laurea e i pazienti che abbiamo incontrato nel nostro cammino professionale, perchè ci hanno permesso di crescere e di far crescere la professione, attraverso il confronto e lo stimolo quotidiano.