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Fuori dalla struttura

Questo progetto prevede anche attività che possono avviare il partecipante verso l’acquisizione di competenze di livello superiore come il sapersi muovere nella città ed utilizzare i servizi che essa offre.

L’apprendimento di alcune abilità sociali prevede momenti di formazione teorica in luogo protetto (come il laboratorio sopra indicato) con la simulazione di alcune situazioni reali e la messa in atto delle informazioni ricevute nel contesto reale della città. Gli obiettivi generali, strutturati per questa attività, devono essere funzionali al singolo Progetto educativo (PEI) redatto dal gruppo di presa in carico (globale) del soggetto. In base alle persone che frequentano questo ambito formativo vengono perciò messe in atto delle attività specifiche e pensate “su misura” per ogni utente.

Le aree di intervento sono così suddivise:

Autonomie Sociali

  • Apprendere e mantenere l’uso funzionale dell’orologio e abilità di gestire ed organizzare in autonomia il tempo, anche solo per brevi momenti della giornata. Un obiettivo, per coloro che saranno inseriti in ambito lavorativo e che già sanno leggere l’orologio, è saper puntare la sveglia e svegliarsi in autonomia svolgendo entro un tempo definito le varie operazioni mattutine di igiene, cura della persona e alimentazione.
  • Apprendere e mantenere l’uso funzionale del denaro in riferimento agli acquisti personali.
  • Uso dei servizi: come comportarsi nei negozi, supermercati, bar, cinema, etc.
  • Apprendere e mantenere l’uso del telefono di rete fissa ed il cellulare.

Abilità Socio-Relazionali di base

Alcuni obiettivi educativi riguardano i contenuti delle abilità interpersonali di tipo verbale come:

  • Chiedere un favore a qualcuno, avviare una conversazione, invitare una persona, chiedere aiuto per risolvere un problema, rifiutare una richiesta irragionevole…
  • Curare le caratteristiche formali della comunicazione verbale stimolando nei soggetti una corretta modulazione del tono della voce e del suo volume, una maggior fluidità del pensiero e il rispetto di tempi adeguati per le risposte….
  • Altri obiettivi riguardano le abilità comunicative di tipo non verbale: mantenere il contatto oculare durante una conversazione, una corretta postura e un’adeguata espressione della mimica facciale.

Abilità Scolastiche Funzionali

  • Capacità di leggere e compilare con i propri dati personali moduli per varie scadenze burocratiche, utilizzo della rubrica telefonica…, utilizzando in alcune occasioni il computer.
  • Comprendere termini del codice della strada (stop…), parole in uso nei locali pubblici (aperto, chiusa, entrata, uscita…), parole di avvertimento/pericolo (attenzione, veleno…) con le corrispondenti rappresentazioni grafiche standard.

Come rinforzo alle attività e verifica di alcuni apprendimenti si può utilizzare il computer con giochi didattici e software specifici per sviluppare alcune abilità cognitive di base

Orientamento e mobilità nell’ambiente

Saper individuare i punti di riferimento; ritrovare una strada o un punto particolare.

  • Percorrere in autonomia un breve tragitto noto a piedi nella città.
  • Riconoscere i negozi di uso comune
  • Attraversare la strada rispettando la segnaletica e i semafori.
  • Riconoscere ed usare correttamente i passaggi pedonali; orientarsi e percorrere da soli tragitti nuovi.
  • Usare i mezzi di comunicazione.

 



Durante l’apprendimento di alcune di queste abilità possono essere utilizzate la macchina fotografica o la videocamera. Filmati e foto possono essere poi utilizzati come feedback per rielaborare e correggere alcuni comportamenti non adeguati o per rinforzare l’acquisizione di quelli corretti.

Ogni ragazzo viene messo nelle condizioni di poter intraprendere un particolare percorso mirato al raggiungimento di obbiettivi quanto più individualizzati, al fine di evitare frustrazioni nel caso di obbiettivi troppo difficili o scarsa motivazione nel caso di obbiettivi troppo facili.

La metodologia del lavoro prevede un apprendimento basato sulla verità, ci si confronta dunque di volta in volta con situazioni reali e non fittizie, poiché si rende evidente che quanto più la situazione è vera tanto più i ragazzi si sentono coinvolti, importanti e spinti ad agire.

 


Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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