Comunicazione
La comunicazione è il processo di trasmissione di informazioni da un individuo o un gruppo a un altro individuo o gruppo. La comunicazione può avvenire attraverso vari mezzi, tra cui il linguaggio verbale e non verbale, la scrittura, l'arte e i media. La comunicazione è essenziale per la vita quotidiana e per il funzionamento delle società.
La comunicazione può essere classificata in diverse categorie, tra cui:
- Comunicazione verbale: la comunicazione che avviene attraverso il linguaggio parlato o scritto. La comunicazione verbale può essere diretta o indiretta, formale o informale, e può includere parole, tono di voce, intonazione e gesti.
- Comunicazione non verbale: la comunicazione che avviene attraverso il linguaggio del corpo, l'espressione facciale, il contatto visivo e altri segnali non verbali. La comunicazione non verbale può trasmettere informazioni sullo stato emotivo, l'atteggiamento e l'intenzione della persona.
- Comunicazione interpersonale: la comunicazione tra due o più persone. La comunicazione interpersonale può avvenire in diversi contesti, come la famiglia, il lavoro o la scuola, e può essere influenzata dalla cultura, dalle norme sociali e dalle relazioni personali.
- Comunicazione di massa: la comunicazione a un vasto pubblico attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali e i social media. La comunicazione di massa può influenzare le opinioni, le attitudini e i comportamenti delle persone.
La comunicazione è un processo complesso che coinvolge la codifica di informazioni da parte del mittente, la trasmissione di queste informazioni attraverso un canale e la decodifica di queste informazioni da parte del destinatario. La comunicazione efficace richiede la capacità di ascoltare, comprendere e rispondere alle informazioni trasmesse.
La comunicazione può essere influenzata da diversi fattori, tra cui la cultura, la lingua, l'educazione, l'età, il sesso e lo stato emotivo. La comprensione di questi fattori è essenziale per una comunicazione efficace. La comunicazione può essere migliorata attraverso la pratica, l'ascolto attivo e la consapevolezza delle proprie abilità di comunicazione.
In sintesi, la comunicazione è il processo di trasmissione di informazioni da un individuo o un gruppo a un altro individuo o gruppo. La comunicazione può avvenire attraverso vari mezzi, tra cui il linguaggio verbale e non verbale, la scrittura, l'arte e i media. La comunicazione è essenziale per la vita quotidiana e per il funzionamento delle società e può essere influenzata dai fattori culturali, linguistici, educativi, di età, di sesso e di stato emotivo. La comunicazione efficace richiede la capacità di ascoltare, comprendere e rispondere alle informazioni trasmesse.
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PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO - Confronto interculturale della comunicazione nella diade Mamma-Bambino
SCOPO DELLO STUDIO
Lo studio effettuato parte dalla necessità di analizzare le modalità di relazione all’interno di diadi mamma-bambino di culture diverse da quella italiana e di valutare se le modalità di interazione materne influenzano i comportamenti del bambino.
Un primo obiettivo è quello di verificare la possibilità di utilizzo dello strumento Neuropsychomotor
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LE BASI TEORICHE DELLO STRUMENTO DI OSSERVAZIONE DELLA RELAZIONE MAMMA - BAMBINO
Negli ultimi trent’anni sono stati messi a punto diversi strumenti che permettessero di valutare la sensibilità materna all’interno della relazione mamma-bambino nel corso della prima infanzia.
La prima ad ideare una scala unidimensionale di valutazione della sensibilità materna, che permettesse di differenziare modalità di comportamento sensibili o non sensibili, fu Mary Ainsworth...
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ESSERE GENITORI NELLA MIGRAZIONE
LA MIGRAZIONE
Migrare è un fenomeno che non coinvolge solo l’individuo, ma anche la famiglia e la società in cui egli vive. È un evento sociologico nel quale, un individuo o una famiglia, lasciano il paese originario per trasferirsi in un altro luogo per ragioni multiple che possono essere politiche, economiche, personali, storiche: possono anche coesistere tutte queste ragioni.
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INTRODUZIONE - Confronto interculturale della comunicazione nella diade Mamma-Bambino attraverso il Neuropsychomotor Video Analysis
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Descrizione di casi (SAT) e valutazione attaccamento
SAT - Separation Anxiety Test
Il Separation Anxiety Test(SAT) è uno degli strumenti usati nella pratica clinica per misurare i modelli operativi interni, rappresentazioni del legame tra il bambino e la figura di attaccamento principale, ossia la persona che si prende cura e accudisce il bambino, in particolare nei primi mesi di vita. Nella sua versione originale il
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LO STATO DELL'ARTE - ADHD e Attaccamento
Definire lo stato dell'arte significa individuare a che punto sono arrivate le ricerche in una determinata disciplina, confrontando i dati acquisiti e stabilizzati dalle ricerche più accreditate, infatti il legame inerente tra dati argomenti è spesso sintomo di consequenzialità e di comorbilità.
LO STATO DELL'ARTE: ADHD
ADHD: INDIVIDUATO BATTERIO INTESTINALE COINVOLTO NEL
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Le teorie dell'ATTACCAMENTO
ATTACCAMENTO
L’essere umano, come gli altri esseri viventi, possiede una tendenza innata a ricercare e mantenere la vicinanza di un adulto in particolare in presenza di un pericolo, di paura o sofferenza (Bowlby, 1979).
Uno dei bisogni fondamentali del bambino è la vicinanza della figura materna che comprende e risponde ai suoi bisogni, che gli dà protezione
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ADHD - Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI, nella letteratura italiana)
Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (DDAI, nella letteratura italiana), conosciuto anche con l'acronimo inglese ADHD (attention deficit hyperactivity disorder), è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da problematiche nel mantenere l'attenzione,
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CASI CLINICI - Il modello SCERTS: incrementare la comunicazione e le competenze socio-emotive nel Disturbo dello Spettro Autistico
Obiettivi
Attraverso l’applicazione della Valutazione proposta dal modello SCERTS a due casi clinici con diagnosi di Autismo, questo lavoro si pone l’obiettivo di stabilire un profilo dei punti di forza e delle aree di bisogno per il bambino e per i suoi partner comunicativi, allo scopo di attuare strategie di intervento per favorire lo sviluppo delle competenze socio-pragmatico
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Il modello SCERTS (Comunicazione Sociale, Regolazione Emotiva, Supporto Transazionale)
Introduzione al modello
Lo SCERTS è un modello di intervento globale ed integrato per bambini e adulti con disordini dello spettro dell’autismo e per le loro famiglie.
L’acronimo SCERTS si riferisce a tre aree di intervento principali:
- “SC” Social Communication (Comunicazione Sociale), comprende lo sviluppo della comunicazione
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Disturbo dello Spettro Autistico: Strategie di Intervento Riabilitativo
Come precedentemente definito, il Disturbo dello Spettro Autistico viene considerato una sindrome comportamentale. La diagnosi, dunque, viene effettuata in riferimento a delle manifestazioni oggettivamente “osservabili”, le quali descrivono la compromissione funzionale in tre aree principali, che comprendono l’interazione sociale, la comunicazione e gli interessi.
Pertanto, lo scopo
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I disturbi dello Spettro Autistico
Definizione
Con il termine Autismo si fa riferimento ad una sindrome comportamentale, manifestazione di un disordine dello sviluppo cerebrale e risultante di processi biologicamente e geneticamente determinati.
Si tratta di un disturbo neuroevolutivo, caratterizzato generalmente dalla comparsa dei primi sintomi in un arco di tempo precedente al compimento del terzo anno
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INTRODUZIONE - Il modello SCERTS: un approccio globale per incrementare la comunicazione e le competenze socio-emotive in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico
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RISULTATI SCREENING - Interventi di sostegno alla genitorialità e servizi per bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES)
RISULTATI QUESTIONARI A T0
Ora ci concentreremo sull’analisi dei dati raccolti nei 7 poli territoriali al T0, quindi nella prima fase di screening, analizzandoli per età e per aree di sviluppo.
Alla presentazione del progetto, come già detto, il campione stimato è di circa 950 soggetti. Al momento della stesura del lavoro in oggetto sono pervenuti, per il campione di
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PROGETTO - Crescere insieme in Campania: una sperimentazione di interventi di sostegno alla genitorialità e servizi per bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES)
PROGETTO “CRESCERE INSIEME IN CAMPANIA” Crescere insieme in Campania intende rappresentare una risposta ai bisogni specifici e circostanziati di bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, con particolare riguardo a situazioni di fragilità, delle loro famiglie e degli educatori che quotidianamente si occupano di loro. Il progetto prevede l’attivazione di percorsi di integrazione tra servizi
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RISULTATI - DISCUSSIONE - OBIETTIVI E LIMITI - La presa in carico e l’evoluzione terapeutica in un campione di bambini migranti con Disturbi del Neurosviluppo
RISULTATI
Caratteristiche socio – demografiche
Lo studio è stato rivolto a 10 bambini di età compresa tra i 52 e i 69 mesi, con diagnosi di “Disturbo del Neurosviluppo”, seguiti per sei mesi di terapia neuropsicomotoria presso la U.O.N.P.I.A. di Monza e quella di Cesano Maderno.
Tutti i genitori dei 10 soggetti hanno dato il consenso per partecipare allo studio con
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Avviso pubblico di selezione per l'affidamento di un incarico di lavoro autonomo a 3 terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva - Friuli-Venezia Giulia - Udine - Gemona del Friuli - scad 18 novembre 2019
Avviso pubblico - Friuli-Venezia Giulia - Udine - Gemona del Friuli - scad 18 novembre 2019
Avviso pubblico di selezione per l'affidamento di un incarico di lavoro autonomo a tre terapisti della neuro e
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Progettazione e attuazione dello studio - La presa in carico e l’evoluzione terapeutica in un campione di bambini migranti con Disturbi del Neurosviluppo
SCOPO DELLO STUDIO
Scopo principale dello studio è valutare l’efficacia e l’efficienza della terapia neuropsicomotoria in un campione di bambini migranti attraverso la somministrazione delle Griffiths Mental Developmental Scalesa distanza di sei mesi.
Ulteriore scopo è determinare lo sviluppo delle funzioni adattive, l’autonomia e la responsabilità sociale del
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I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO
I Disturbi del Neurosviluppo (DSM – 5)11 sono un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo. I disturbi si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo, spesso prima che il bambino inizi la scuola elementare, e sono caratterizzati da deficit dello sviluppo che causa una compromissione del funzionamento personale, sociale e scolastico. Il range dei deficit dello
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DISCUSSIONE - OBIETTIVIE LIMITI - CONCLUSIONI - Valutazione dello Sviluppo Motorio in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico con ICF-CY
DISCUSSIONE
CARATTERISTICHE GENERALI DELLO SVILUPPO MOTORIO
Grazie all’analisi delle caratteristiche motorie condotta trasversalmente sull’intero gruppo campione, si confermano le ipotesi cliniche relative alla costante presenza nei soggetti affetti da Disturbo dello Spettro Autisticodi difficoltà funzionali estese a tutti gli ambiti dello
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RISULTATI - Valutazione dello Sviluppo Motorio in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico con ICF-CY
NALISI DELLE CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE
Il campione è costituito da 36 bambini con diagnosi primaria di Disturbo dello Spettro Autistico(F.84), 27 maschi (75%) e 9 femmine (25%), di età compresa tra i 17 mesi e gli 8 anni e 7 mesi (età media = 39,7 mesi; DS = 17,95), 15 soggetti di origine italiana (41,7%) e 21 soggetti provenienti da
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SCOPO DELLO STUDIO - MATERIALI E METODI - Valutazione dello Sviluppo Motorio in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico con ICF-CY
SCOPO DELLO STUDIO
Il presente studio osservazionale si pone l’obiettivo di indagare attraverso l’applicazione di una specifica Scheda di Valutazione ICF-CYle peculiarità dello sviluppo motorio dei bambini con Disturbo dello Spettro Autisticoattraverso l’analisi delle informazioni relative alle caratteristiche del comportamento motorio rilevate in un campione
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IL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
Il Disturbo dello Spettro Autisticoè definito come un disordine complesso del neurosviluppo caratterizzato da compromissioni plurime nelle aree dell'interazione sociale reciproca e della comunicazione verbale e non-verbale, in presenza di un repertorio di comportamenti, attività ed interessi
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BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA - Il ruolo della psicopatologia genitoriale nello sviluppo del legame di attaccamento e delle modalità emotivo-comportamentali e relazionali del bambino
BIBLIOGRAFIA
- Bonifacio A., Gison G., Minghelli E.E., Autismo e psicomotricità. Strumenti e prove di efficacia nell’intervento neuro e psicomotorio precoce, Trento, Edizioni Centro Studi Ericksn S.p.A. 2012
- Bowlby J Una base sicura. Milano, Cortina Editore, 1988.
- Camisasca E., Di Blasio P., Miagoli S., La disorganizzazione dell’attaccamento spiega i sintomi
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La Terapia Neuropsicomotoria come strumento fondamentale per il trattamento di Disturbi Emotivo-Comportamentali e Relazionali in Età Evolutiva
Le situazioni di disagio in cui le modalità comunicative e relazionali divengono disfunzionali rispetto al comportamento, alla comunicazione, alle relazioni con l’ambiente e con le persone, necessitano di adeguate prese in carico al fine di andare a ridurre tali manifestazioni disfunzionali e promuovere, al contrario, strategie alternative a valenza adattiva.
Il bambino che manifesta
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LO SVILUPPO SOCIO-RELAZIONALE DEL BAMBINO
Sebbene le molteplici attività svolte dal bambino, comprese quelle ludiche, di esplorazione e scoperta del mondo esterno, siano importanti per lo sviluppo globale, in particolare quello cognitivo e neuropsicologico, un contributo fondamentale viene offerto dalle interazioni con gli altri. Difatti i bambini vengono al mondo con un’innata capacità e motivazione a stabilire una relazione sociale
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EMOZIONI E COMPORTAMENTO
Le emozioni assumono un ruolo centrale nella vita degli esseri umani. Lo stato emotivo determina difatti la condizione di benessere o malessere delle persone e ne influenza le azioni, dunque il comportamento. La parola emozione ha in sé il significato di movimento, infatti deriva dal latino emotus, ossia portar fuori. Le emozioni hanno il compito di adattare il nostro comportamento al mondo
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BIBLIOGRAFIA - Un percorso di Acquaticità a sostegno dello sviluppo delle Funzioni Esecutive
- American Psychiatric Association, 2013. Diagnostic and statistical manual of mental disorders.V a cura di Washington: American Psychiatric Publishing.
- Argyle, M., 1992. Il Corpo e il suo Linguaggio. Studio sulla Comunicazione NonVerbale.Bologna: Zanichelli Editore .
- Barkley, R., 1997. Behavioural inhibition, sustained attention, and
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PROGETTO SPERIMENTALE: PICCOLI NINJA IN VASCA: Un percorso di Acquaticità a sostegno dello sviluppo delle Funzioni Esecutive
OBIETTIVI
Il presente studio si propone di predisporre e verificare l’utilità di un percorso ludico- acquatico specifico, costituito da una serie di attività strutturate, integrabili all’interno di un percorso di acquaticità classico, che avvalendosi degli strumenti e della metodologia propri della neuro e psicomotricità, è rivolto a migliorare le abilità motorie, cognitive ed
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I DISTURBI DELLA REGOLAZIONE
In questo capitolo verranno descritti i disturbi della regolazione, ovvero un insieme complesso di disordini, che comprendono difficoltà riguardanti la sfera emotiva e comportamentale, con particolare riferimento al Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività (DDAI), che rappresenta la più importante manifestazione di tali disturbi.
Il presente lavoro di tesi si propone infatti
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IL TNPEE TRA SVILUPPO E ABILITAZIONE DI COMPETENZE: il modello della prevenzione neuro e psicomotoria
Nella prospettiva di utilizzare l’acquaticità per sviluppare competenze che agiscono da fattori di protezione nei confronti dei disturbi del neurosviluppo ed in particolare della regolazione, secondo la prospettiva propria del modello preventivo della neuro e psicomotricità, in questo capitolo vengono analizzate le abilità proprie della fascia di età prescolare cui questo lavoro si indirizza,
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ACQUATICITÀ E IDROKINESITERAPIA: l’uso dell’acqua in prospettiva evolutiva e terapeutica
Premessa generale
L’acqua è la molecola più diffusa in natura ed è costituita da un atomo di ossigeno legato covalentemente a due atomi di idrogeno. Le molecole d’acqua, grazie alla loro conformazione sono in grado di legarsi tra loro, portando così numerosi effetti e possibili reazioni chimico-fisiche.
Un neonato, ad esempio ha un contenuto idrico che raggiunge il 75% del
... - Il disturbo dello spettro autistico ...
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Sviluppo tipico del bambino tra i 12 mesi e i 6 anni
- Lo sviluppo sensomotorio
- Lo sviluppo sensomotorio dalla nascita ai sei anni
- IL COLORE: Potenziali Artistici, Pedagogici, Terapeutici nella Globalità dei Linguaggi - dal 27 al 31 Maggio 2019 - Brindisi
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Quante volte ci è capitato di sentir dire “Mio figlio fa già psicomotricità a scuola”, “Ma questa neuro psicomotricità a che serve?”, “Ma quindi qui si gioca?”
L’esigenza di scrivere un articolo nasce da queste
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Il BLSD - PBLSD (Basic Life support and Defibrillation – Pediatric Basic Life Support and Defibrillation) - manovre da compiere in caso di arresto cardiaco - 26 maggio 2019 - Roma
Il BLSD – PBLSD (Basic Life support and Defibrillation – Pediatric Basic Life Support and Defibrillation) è un sostegno di base delle funzioni vitali. Nello specifico, sono manovre da compiere in caso di arresto cardiaco.
L’arresto cardiaco improvviso è una delle principali cause di morte in Europa.
Nel nostro paese questo evento
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Disturbo Generalizzato di tipo Autistico secondo il DSM-IV-TR: Cenni storici e definizione
Definizione: L’Autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita.
Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicare idee e sentimenti e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri (Baird et al., 2003;
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Attività e GIOCO SIMBOLICO in neuropsicomotricità
Sviluppo del gioco simbolico
Il gioco simbolico ha ricevuto molta attenzione dagli studiosi dello sviluppo negli ultimi anni in quanto riflette significativi aspetti delle prime funzioni post-sensomotorie(McCune- Nicolich, 1981).
Compare nel bambino intorno ai due anni, tra la fine dello stadio sensomotorio e l’inizio di quello preoperatorio, ed è accompagnato ad
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Avviso pubblico per la formazione di un elenco di candidati idonei per il conferimento di n. 2 terapisti della neuro e psicomotricita’ dell’eta’ evolutiva per l’attuazione dei progetti di npia - Lombardia - Milano - scad. 14/03/2019
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Il POINTING (Indicare con il dito)
Il POINTING, puntare, indicare con il dito è un gesto che specifica una direzione dal corpo di una persona, che di solito indica una
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Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) - DIPLEGIA - GAIT ANALYSIS
PARALISI CEREBRALE INFANTILE (PCI)
La paralisi cerebrale infantile (PCI) è definita come un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) che si è verificato nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. I disturbi
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CONCLUSIONI - Il ruolo del TNPEE tra clinica e prevenzione
Mi sento di affermare che il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva sia la figura professionale più adatta da inserire all’interno di questo tipo di progetto.
Il Tnpee per prima cosa, grazie alla sua formazione, conosce le principali tappe dello sviluppo psicomotorio del bambino. Lo sviluppo psicomotorio è un processo maturativo che nei primi anni di vita consente
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Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva tra clinica e prevenzione
Modello del percorso psicomotorio all’interno del progetto BEST
Il progetto BEST prevede incontri di psicomotricità di gruppo della durata di 45 minuti ciascuno, con cadenza settimanale, presso Spazio Agorà, spazio polifunzionale situato in Piazza Capuana a Quarto Oggiaro (MI).
Il percorso psicomotorio è rivolto ai bambini in fascia 0-10, che presentano lievi disabilità o
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Il ruolo del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva in prevenzione
Tra i diversi contesti in cui opera la psicomotricità (terapia, educazione, formazione) ritroviamo quello della prevenzione, infatti, per le sue caratteristiche intrinseche la psicomotricità risulta essere una disciplina interessante nell’ambito preventivo.
Psicomotricità e prevenzione
Secondo la Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute viene
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Il ruolo del TNPEE tra clinica e prevenzione: modelli teorici di riferimento
Il progetto BEST si colloca all’interno di un quadro teorico che fa riferimento principalmente a due tipi di metodologie rivelatesi particolarmente adatte al raggiungimento degli obiettivi preposti.
La metodologia di B. Aucouturier
E’ solo da poco più di due secoli che, in Europa, si è cominciato a guardare al mondo infantile e al corpo con più attenzione, riconoscendo loro
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Valutazione dello sviluppo motorio dei bambini nati pretermine: Protocollo, Materiali e Metodi, Casistica e grafici Protocollo
Il progetto è stato condotto da una Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva insieme ad un allievo tesista, nel periodo che va da Aprile ad Ottobre 2018. Il lavoro è stato svolto all’interno dell’U.O. di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Giannina Gaslini di Genova.
Questo progetto si inserisce all’interno del programma di follow-up del neonato pretermine e a
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Movement ABC-2
Movement ABC-2
La batteria Movement ABC-2 rappresenta l’apice di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo che è iniziato nel 1966. La prima batteria nota come TOMI (Stott et al., 1972-1984) nasce in un periodo in cui la “goffaggine” dei bambini, intellettualmente competenti, non era ancora misurabile oggettivamente. Il secondo gruppo di ricercatori guidati da Jack Keogh e
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BIBLIOGRAFIA - Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria
Parte teorica:
- 1) Anoli L. (2006), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna.
- 2) Berthoz A. (1998), Il senso del movimento, trad. it. ed. McGraw-Hill, Milano.
- 3) Berti E., Comunello F. (2011), Corpo e mente in psicomotricità. Pensare l’azione ineducazione e
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Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria
CAPITOLO OTTAVO
Dai quattro casi clinici descritti si è potuto individuare quattro diverse immagini metaforiche adatte a rappresentare altrettanti Sé intenzionali tipo: il labirinto, la nebbia, il temporalee il tesoro nello scrigno.
Per queste tipologie di Sé, e in particolare per i loro intenti, si possono individuare ora
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Dalla concettualizzazione alla clinica: giocare con le intenzioni in terapia neuropsicomotoria
CAPITOLO TERZO
Per ritrovare nella clinica le affermazioni teoriche rispetto alle intenzioni ho scelto quattro casi clinici, che, seppur nella loro diversità e specificità individuale, presentano delle caratteristiche che li rendono adatti all’argomento trattato e agli scopi prefissati.
Si tratta di due maschi e due femmine d’età
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L’Intenzione: basi teorico-strutturali - Consapevolezza, Comprensione e Condivisione delle Intenzioni
CAPITOLO PRIMO
L’Intenzione: basi teorico-strutturali. In che modo dovremmo pensare le intenzioni?
Intenzionalità e intenzione
Secondo Berti e Comunello (2011) alla base dell’intenzione vi è l’idea più generale di “intenzionalità”, considerata come “la proprietà di
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Valutazione e Trattamento dello Schema Corporeo
La Valutazione dello Schema Corporeo in Neuro e Psicomotricità
Come già affermato in precedenza non esiste una vera e propria batteria di test per la valutazione dello schema corporeo, risulta essere quindi necessario avvalersi di più test di valutazione, di singole scale di test più completi o di un'osservazione approfondita del paziente.
Per quanto riguarda l'osservazione
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Schema Corporeo
Evoluzione storica del concetto
Innanzitutto va specificato che in passato si distinguevano: l'immagine corporea definita come rappresentazione mentale del proprio corpo, arricchita delle percezioni del vissuto, e lo schema corporeo concepito come rappresentazione mentale del corpo ovvero come entità spaziale, costituita sulle basi cognitive delle sensazioni somestesiche.
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Avviso Pubblico per n. 10 posti di Neuropsicomotricisti - Napoli - scad. 14/11/2018
Avviso pubblico - Campania - Napoli - scad. 14 novembre
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Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di n. 1 terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva - Abruzzo - Pescara - scad. 30 ottobre 2018
Avviso pubblico - Abruzzo - Pescara - scad. 30 ottobre 2018
Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo determinato, per la durata di un anno, di n. 1 collaboratore professionale sanitario – terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (cat. D)
ART. 3 – DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
I
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Il progetto “Parent-Mediated intervention”
L’idea del nostro progetto consiste nell’analizzare le valutazioni di sviluppo di alcuni dei bambini arruolati nel progetto “EPISTOP” e di altri bambini in follow-up già da prima che il progetto partisse, identificando le aree di sviluppo deficitarie e i profili di sviluppo non omogenei.
Partendo da queste osservazioni è stato proposto alle famiglie un progetto di “parent- mediated
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Avviso pubblico per l’affidamento di un incarico di lavoro autonomo a tre terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva - - Friuli-Venezia Giulia - Udine - scad. 15 ottobre 2018
Avviso pubblico - Friuli-Venezia Giulia - Udine - scad. 15 ottobre 2018
AVVISO PUBBLICO PER L’AFFIDAMENTO DI UN INCARICO DI LAVORO AUTONOMO A TRE TERAPISTI DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETÀ EVOLUTIVA OVVERO POSSESSORI DI ATTESTATO DI FORMAZIONE ALMENO ANNUALE IN EDUCAZIONE PSICOMOTORIA O PRATICA PSICOMOTORIA PER LA SCUOLA TERRITORIALE DELLA SALUTE DI
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Il trattamento degli aspetti neurologici e neuropsichiatrici
Diversi studi clinici stanno evidenziando l'efficacia e la sicurezza degli inibitori mTOR nel trattamento di diverse manifestazioni neurologiche e neuropsichiatriche associate alla sclerosi tuberosa.
Il trial EXIST-3 è uno studio internazionale di fase 3 che ha dimostrato l’efficacia e la tollerabilità di everolimus, un inibitore di mTOR, nel trattamento delle crisi focali resistenti
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La Sclerosi Tuberosa - definizione, epidemiologia, manifestazioni cliniche, diagnosi, manifestazioni neurologiche
Cenni storici
La sclerosi tuberosa è stata descritta per la prima volta intorno al 1880 a Parigi dal neurologo Bourneville nell’ambito di un reperto autoptico di una ragazza deceduta per uno stato di male epilettico caratterizzato da molte crisi nella parte destra del corpo.
Al reperto autoptico il neurologo francese trovò delle lesioni nella parte sinistra del cervello e in
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Ammaniti M., Manuale di psicopatologia dell’infanzia, Cortina, 2001, Milano.
- Berti E. e Comunello F., Dall’azione negata all’azione simbolica, V congresso nazionale ANUPI, 2004, Napoli.
- Berti E, Comunello F., Savini P., Il contratto terapeutico in terapia
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Verso l’accettazione della realtà: l’equilibrio di potere; neurobiologia della mortificazione vivificante; reciprocità, co-costruzione di storie, il gioco
VERSO L’ACCETTAZIONE DELLA REALTÀ
L’equilibrio di potere
La necessità di disilludere il bambino dalla primaria attribuzione di onnipotenza porta, come abbiamo visto, a dare risposte meno immediate, a dire dei “No!”, a non esaudire alcuni suoi desideri.
La mortificazione che l’adulto impartisce è necessaria allo stabilirsi di un equilibrio di potere tra
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Madre "sufficientemente buona”, nascita del desiderio, nuove acquisizioni motorie, i divieti, i capricci, il “no”
UNA PROGRESSIVA DISILLUSIONE
Le risposte non immediate che rientrano nell’essere “sufficientemente buona” da parte della madre
Se in un primo periodo l’onnipotenza del bambino (volere e ottenere tutto subito) è alimentata da quella che si potrebbe definire onnipotenza materna (poter dare tutto subito), in un secondo tempo (indicativamente tra le 6 e le 8
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I primi due mesi - Il pianto, primo dialogo; Il seno e la fame - Neurobiologia dell’onnipotenza infantile
L’illusione di essere onnipotente
I primi due mesi: abbozzo d’ordine dal caos e onnipotenza
Come ha definito Sander1, il compito primario di un datore di cure nei primi due mesi di vita è di regolare e stabilizzare i cicli sonno-veglia, fame-sazietà, giorno-notte (regolazione fisiologica o, come dice Greenspan, omeostasi). Generalmente i genitori, ai compiti primari di
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Disturbo dello spettro dell’autismo
Disturbo dello spettro dell’autismo 299.00 (F84.0)
Criteri diagnostici
- Deficit persistenti] delia comunicazione sociale e deli interazione sociale in molteplici contesti, come manifestato dai seguenti fattori, presenti attualmente o nel passato (gli esempi sono esplicativi,
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Disturbi della comunicazione
I disturbi della comunicazione comprendono deficit del linguaggio, dell’eloquio e della comunicazione. Per eloquio si intende la produzione espressiva di suoni e comprende articolazione, fluenza, voce e qualità di risonanza di un individuo. Il linguaggio comprende la forma, la funzione e l’utilizzo di un sistema convenzionale di simboli (per es., le parole pronunciate, il linguaggio gestuale,
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Disabilità intellettive
Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo]
Criteri diagnostici
La disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che comprende deficit del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici.
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Disturbi del neurosviluppo
I disturbi del neurosviluppo sono un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo. I disturbi si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo, spesso prima che il bambino inizi la scuola elementare, e sono caratterizzati da deficit dello sviluppo che causa una compromissione del funzionamento personale, sociale> scolastico o lavorativo. Il range dei deficit dello
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Participation and Environment Measure for Children and Youth (PEM-CY)
Nonostante la diversità dei modi in cui l'ambiente può influenzare la partecipazione alle attività quotidiane attualmente ci sono relativamente pochi strumenti che misurano l'impatto dell'ambiente sulla partecipazione dei bambini, in particolare le misure che affrontino gli aspetti sociali e attitudinali, così come l' aspetto fisico dell'ambiente, come indicato nella ICF e ICF-CY. La maggior
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Strumenti di valutazione - La Partecipazione - coinvolgimento in situazioni di vita
Come già detto in precedenza solo di recente l'interesse dei tecnici si è concentrato sulla possibilità di valutare in maniera standardizzata la partecipazione.
In questo capitolo verranno illustrate quattro misure di partecipazione:
- Children's Assessment of Participation and Enjoiment (CAPE)
- School Function Assessment (SFA)
- Assessment of Life
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La Partecipazione - coinvolgimento in situazioni di vita
Concetto di Partecipazione
Il termine partecipazione si presta a molteplici significati. Secondo l' Organizzazione mondiale della Sanità la partecipazione viene definita come “coinvolgimento in situazioni di vita”; tale definizione è stata adottata anche dall' ICF-CY.
La partecipazione viene considerata come un concetto multidimensionale e universale, importante per tutti
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BIBLIOGRAFIA - Dall’idiozia mongoloide alla Trisomia 21: l’approccio terapeutico neuropsicomotorio in funzione dell’evoluzione della persona. Riflessioni sull’area emotivo-affettiva
Bibliografia
- Ainsworth M.D.S., Blehar M., Waters E. e Wall S.(1978), Patterns of attachment: Assessed in the strange situation and at home, Hillsdale, N.J.: Erlbaum in Camaioni L., Di Blasio P. (2007), Psicologia dello sviluppo,Bologna: Il Mulino
- Ambrosetti, U. and Gualandri, V. (2008). Inquadramento clinico,
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La dimensione emotivo-affettiva
Che cos’è un’emozione?
“Tutti sanno cos’è un’emozione,
finché non gli viene chiesto di darne una definizione”
(Fehr & Russell, 1984)
Le emozioni costituiscono un’importante componente nel percepire se stessi, le persone, l’ambiente e gli oggetti nella quotidianità (Camaioni, 2007 p.203) e sono patrimonio di
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Aspetti generali della Trisomia 21 detta anche Sindrome di Down (SD)
Aspetti genetici
Tra le innumerevoli alterazioni genetiche attualmente conosciute, la Trisomia 21 si pone tra le più frequenti, rappresentando il principale fattore eziologico di disabilità intellettiva. Essa è un’anomalia cromosomica di tipo autosomico non ereditario, determinata da un eccesso di DNA nella dotazione genetica individuale, più precisamente dalla presenza di una copia
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Il caso clinico - dall'imitazione all'apprendimento
Presentazione
Il caso clinico affrontato all’interno della presente tesi è un bambino di cinque anni che presenta un ritardo psicomotorio generale con particolare compromissione della competenza imitativa, comunicativa ed emotiva, associata a un marcato deficit delle abilità visuo-percettive.
Il bambino, infatti, non è in grado di imitare su richiesta esplicita dell’altra
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Materiali e Metodi - dall'imitazione all'apprendimento
Il Metodo
I materiali e i metodi che ho deciso di utilizzare durante il trattamento del bambino sono stati studiati e pensati per il raggiungimento dell’obiettivo posto in principio.
Mi sono trovata di fronte ad un ritardo psicomotorio che mostrava in particolar modo deficit a livello della competenza comunicativa, imitativa ed emotiva, con il coinvolgimento di una notevole
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Dall’ Imitazione all’ Apprendimento
Imitazione, Comunicazione, Emozioni: una trama invisibile
Nei capitoli precedenti, ho affrontato distintamente diverse competenze, ognuna molto diversa dall’altra, ma tutte fondamentali per uno sviluppo adeguato.
Dunque, giunta a questo punto, mi sembra doveroso chiarire un aspetto cruciale e che, dal mio punto di vista, non può essere tralasciato.
Emerge, leggendo
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Le Emozioni
Definizione
L’emozione può essere definita come uno stato mentale fisiologico di breve durata, associato a modificazioni psicofisiologiche, a eventi o stimoli interni, esterni, naturali, appresi; sono, cioè, risposte dell’organismo che si manifestano con specifici pattern di azioni e modificazioni dello stato interno.
Sono, inoltre, fenomeni molto complessi e formati da più
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La Comunicazione
Definizione
La comunicazione può essere definita come l’attività che permette di trasmettere informazioni mediante simboli, scambio di idee, sentimenti, intenzioni, atteggiamenti. Comprende qualsiasi comportamento verbale o non verbale (intenzionale o non intenzionale) che influenza l’atteggiamento, le idee e le attitudini di un altro individuo. La comunicazione è fondamentale per
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Le funzioni esecutive
Cosa sono?
“Una serie di abilità che permettono alle persone di creare obiettivi, conservarli in memoria,controllare le azioni, prevedere gli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi” (Stuss, 1992)
“Capacità che consentono alla persona la messa in atto con successo di comportamentiindipendenti, intenzionali ed utili” (Lezak,
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INTRODUZIONE - Fai come me: imitazione ed ampliamento delle competenze comunicative
L’idea di questa tesi nasce quando, durante il mio tirocinio, conosco un bambino che, tra tutti
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Premi per Tesi di Laurea su Neuropsicomotricista.it - selezione anno 2019
Gentile collega,
Ti informiamo che, in collaborazione con Teseo Formazione abbiamo deciso di
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BIBLIOGRAFIA - Valutazione dei Disturbi di Regolazione in bambini con Disturbo Pervasivo dello Sviluppo
- AMMANITI MASSIMO, (2001) Manuale di psicopatologia dell’infanzia, Raffello Cortina editore, Milano
- AMERICAN PEDIATRIC ASSOCIATION (1994), Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders ,DSM IV (trad. It. DSM IV Guida alla diagnosi dei Disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza)
- XAIS C., MICHELI E. (2001), Gioco e interazione sociale nell’autismo, Erickson,
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DISCUSSIONE - Valutazione dei Disturbi di Regolazione in bambini con Disturbo Pervasivo dello Sviluppo
Il disturbo pervasivo dello sviluppo è caratterizzato da una serie di problematiche che “pervadono” le diverse aree di sviluppo del bambino e ne alterano il funzionamento generale. La triade dei sintomi, riconosciuta in tutte le classificazioni attualmente usate, comprende un’alterazione nella relazione, nella comunicazione e nel repertorio comportamentale. In questo lavoro è stato utilizzato
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Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo - Esperienze personali - Le scale di valutazione - Il trattamento - I pazienti
Esperienze personali
Introduzione
L’obiettivo di questo lavoro è quello di evidenziare la presenza di disturbi della regolazione e la loro evoluzione in bambini affetti da DPS. A questo scopo è stata somministrata una checklist dei sintomi che valuta il funzionamento in alcune aree, che possono essere deficitarie in questa patologia, di cinque piccoli pazienti che svolgono
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Trattamento dei Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo
Trattamento
La letteratura scientifica sugli interventi precoci nel disturbo autistico si sta progressivamente ampliando nel corso degli ultimi anni. Ciò è indubbiamente legato alle nuove conoscenze sul disturbo autistico nei primi anni di vita e al fatto che viene largamente affermato che un trattamento precoce può migliorare in modo significativo la sua prognosi. Tale
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Cos'è l' Autismo: definizione, cause, significato, sintomi
Cenni storici
L’autismo è stato considerato in un primo momento di origine, prevalentemente, psicosociale o psicodinamica, ma le evidenze degli ultimi anni chiariscono sempre più l’aspetto predominante del substrato biologico nel disturbo. Il concetto di autismo venne introdotto da Kanner (1943) per descrivere undici bambini dalla sintomatologia molto caratteristica. Il termine
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INTRODUZIONE - Valutazione dei Disturbi di Regolazione in bambini con Disturbo Pervasivo dello Sviluppo in corso di trattamento
L’autismo infantile rappresenta una delle sindromi più angoscianti e
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Discussione - Conclusione - Considerazioni personali - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY" in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa
Discussione
La griglia creata, favorisce il passaggio di informazioni tra gli operatori del centro, permette di monitorare il lavoro d’equipe ed i progressi di questi bimbi particolarmente compromessi, valorizzando il lavoro dell’intero team. La costituzione dello strumento ha rilevato ancora una volta quanto sia complesso trovare sistemi di valutazione/misurazione in bambini così
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Intervento riabilitativo - Le cerebro lesioni acquisite
Prima del 1980, data nella quale il Consiglio Mondiale della Sanità ha dato una precisa definizione di “disabilità”, “menomazione” ed “handicap”, con il termine “disabilità”, si intendeva un puro problema riguardante gli organi e le funzioni correlate ad essi.(48) Il concetto di persona era ridotto a processi bio-funzionali tralasciando gli aspetti soggettivi, relazionali e motivazionali:
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LE CEREBROLESIONI ACQUISITE
Cosa sono
Con il termine “cerebrolesione acquisita” si intende una patologia cerebrale acuta avvenuta in epoca postnatale. Nei casi più gravi provoca uno stato di coma rilevato dalla scala di valutazione Glasgow Coma Scale (GCS) < 8 per una lasso di tempo superiore a 24 ore. Proprio la compromissione dello stato di coscienza costituisce un indice di gravità e di severità
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Basi emotive dell’apprendimento e risvolti in Terapia Neuropsicomotoria
“ Un ambiente facilitante deve avere qualità umane, non perfezione meccanica”.
(Winnicott - Dal luogo delle origini 1990; pag. 149)
“Sperimentare i limiti del proprio vissuto corporeo aiuta a capire le nostre possibilità, con chi ci è consentito usarle e quando è necessario tirarsi indietro”…
(Libera traduz. da: “La formazione in neuro e psicomotricità dell’età
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La costruzione dell’io Corporeo e delle capacità di apprendimento
“ Non si accede al mondo se non percorrendo quello spazio che il corpo dispiega attorno a sé nella forma della prossimità o della distanza dalle cose”.
(Umberto Galimberti – Il corpo pag. 73)
“Lo sviluppo delle abilità della mano va di pari passo con lo sviluppo dell’intelligenza: la mano è così l’organo di prolungamento dell’intelligenza”.
(Maria Montessori
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La relazione Tonico - Emotiva precoce
“Il lattante è qualcosa che non esiste: se mi mostri un bambino, certamente mi mostrerai anche qualcuno che si prende cura di lui, o almeno una carrozzina cui qualcuno tende occhi e orecchi…” (Donald Woods Winnicott 1896-1971).
L’ipotesi di lavoro che vado ad affrontare è forse così sintetizzabile: il corpo, l’azione, l’interazione, quindi l’esperienza non verbale e le interazioni
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Premessa introduttiva - La relazione Tonico-Emotiva precoce nella costruzione dell’Io Corporeo e delle capacità di apprendimento: risvolti in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
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BIBLIOGRAFIA - Favorire la comunicazione nella sindrome di Mowat Wilson
- 1. Amiel, , Sproat-Emison, E., Garcia-Barcelo, M., Lantieri, F., Burzynski, G., Borrego, S., Pelet, A., Arnold, S., Miao, X., Griseri, P., Brooks, A.S., Antinolo, G., de Pontual, L., Clement-Ziza, M., Munnich, A., Kashuk, C., West, K., Wong, K.K., Lyonnet, S., Chakravarti, A., Tam, P.K., Ceccherini, I., Hofstra, R.M., Fernandez, R. & Hirschsprung Disease Consortium 2008,
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CONCLUSIONI - Favorire la comunicazione nella sindrome di Mowat Wilson
In questo lavoro di tesi è stato presentato un bambino con sindrome di Mowat Wilson che presentava una maggiore compromissione nell’area del linguaggio. Diversi studi in letteratura, sottolineano l’importanza di interventi mirati di comunicazione aumentativa per prevenire un ulteriore impoverimento comunicativo, cognitivo e relazionale.
Per questo motivo, è stato avviato un
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Presentazione del caso clinico - Favorire la comunicazione nella Sindrome di Mowat Wilson
- Nome: Giulio
- Data di nascita: 24/11/2004
- Diagnosi: Sindrome di Mowat Wilson
- Test cognitivo Leither-R: QI 58
Anamnesi
Giulio nasce a termine da gravidanza normodecorsa da genitori sani e non consanguinei (PN 2790gr, L49 cm, CC 32 cm) con fratello maggiore sano. Alla nascita si riscontra criptorchidismo
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Il ruolo del TNPEE in riferimento alla sindrome di Mowat Wilson
Prima di soffermarci sul ruolo svolto dal Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE), in riferimento allo specifico caso trattato, è necessario definire chiaramente questa figura facendo riferimento al suo profilo professionale. Il TNPEE è identificato come l’operatore sanitario che, in collaborazione con l’equipe multidisciplinare composta da neuropsichiatra infantile
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