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Il Progetto: Come, dove, con chi si svolge

Si precisa che il Progetto si avvale di un’impostazione accostata alla pratica psicomotoria.

Questo Progetto è rivolto a quei ragazzi che hanno effettuato un percorso terapeutico (psicomotricità, logopedia) che abbia permesso loro di accedere ad alcune competenze di base. Infatti, è indispensabile che il ragazzo abbia le seguenti capacità:

  • Tempi attentivi minimi
  • Capacità di comprendere consegne verbali
  • Competenze motorie che permettono lo svolgimento delle attività.

Il progetto è indicato quindi a coloro che hanno raggiunto gli obbiettivi prefissati grazie all’ intervento terapeutico precedentemente effettuato, ma che ancora non sono pronti ad intraprendere percorsi di livello superiore come ad esempio il Semiconvitto, oppure essere dimessi e quindi trovarsi senza un appoggio terapeutico di fronte a difficoltà che la vita quotidiana riserva.

La durata non è preventivamente quantificabile, ma in modo indicativo è situata in un periodo che va da 1 a 3 anni. Strutturalmente il percorso si articola in una serie di incontri, in un gruppo composto dai 6 ai 9 ragazzi omogenei, guidati da due/tre operatori e, dove possibile, con la collaborazione di alcuni volontari. Nei momenti più strettamente didattici il gruppo può venir risuddiviso in sottogruppi di tre unità più un operatore, mentre nelle attività di carattere ludico/ricreativo quali feste, escursioni, è l’intero gruppo ad essere coinvolto.

Il tempo

I tempi, come nella pratica psicomotoria devono essere ben strutturati, gli incontri non devono capitare per caso senza che il ragazzo possa aspettarseli, desiderarli in ogni caso pensarli.

Quindi è opportuno spiegare al ragazzo che in quel posto a quella ora, in quel giorno, si fa quel tipo di attività.

È favorevole stabilire e quindi distanziare le frequenze degli incontri sia per alimentare che per permettere l’elaborazione del desiderio dell’appuntamento nel ragazzo. Risulta sufficientemente intesa una scadenza bisettimanale.

I tempi dell’incontro devono essere almeno contenuti entro i 120 minuti, compresi i rituali d’inizio.

Lo spazio

Lo spazio adibito per questo progetto deve essere un’area “pensata dall’adulto per il ragazzo”, ed è il primo grande segnale di attenzione al suo desiderio.

L’allestimento prevede i seguenti spazi:

  1. Spazio della programmazione, destinato alla illustrazione del piano di lavoro da svolgere. Questo spazio è dedicato alla spiegazione da parte dell’adulto dell’attività da mettere in pratica.
  2. Spazio produttivo, adibito per lo svolgimento dell’attività. Qui il ragazzo deve mettere in pratica e quindi produrre quello che è stato ideato nello spazio precedente.
  3. Spazio conclusivo, destinato al dibattito dell’esperienza vissuta nello spazio produttivo e ad alcuni accenni delle attività che si svolgeranno l’incontro successivo.

 


Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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