INTRODUZIONE - Aspettativa VS Limite: l’effetto pigmalione nel trattamento neuropsicomotorio
La tematica dell’aspettativa è ampiamente riconosciuta e considerata in ambito clinico, specialmente per quanto riguarda l’aspettativa rispetto all’assunzione di un determinato farmaco o terapia, effetto che prende il nome di “Placebo”. Tale effetto è ampiamente utilizzato anche all’interno di trial clinici e ricerche sperimentali. L’effetto Placebo, però, si basa sulla propria aspettativa; si fonda, cioè, sul meccanismo dell’autoconvinzione per cui se un individuo possiede aspettative positive, si osservano nel tempo esiti favorevoli in questa direzione. Al contrario, aspettative negative correlano a esiti negativi o nulli rispetto al trattamento effettuato. L’effetto presentato in questa tesi considera parimente la tematica dell’aspettativa ma riferita non alle proprie performance o risposte a determinati eventi e trattamenti, ma alle performance e risposte di un altro. E’ infatti questa la particolarità dell’effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, che mostra quanto sia importante l’aspettativa dell’altro rispetto all’esito positivo o meno di un determinato trattamento o percorso intrapreso. La presente tesi, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Vanvitelli, mira ad essere un primo riferimento nella letteratura per la spiegazione di questo fenomeno e la sua declinazione in ambito neuropsichiatrico e nel trattamento neuropsicomotorio. Nella trattazione verranno delineate le aspettative condivise dei principali attori che ruotano attorno alla vita del bambino (famiglia, scuola, personale sanitario) rispetto allo sviluppo tipico del bambino nelle diverse aree di sviluppo. In seguito verranno presentate le origini mitologiche dell’Effetto Pigmalione e la sua rivisitazione in chiave moderna nata con gli esperimenti di fine 900’ grazie ai ricercatori Rosenthal e Jacobson. Nell’ultima parte della tesi verrà descritto lo studio sperimentale mirato a presentare una valutazione qualitativa dell’aspettativa dei diversi attori coinvolti nella vita del piccolo paziente e di autopercezione della propria aspettativa. Lo studio è stato realizzato tra il mese di luglio e il mese di settembre 2021 e ha visto come protagonista un campione nazionale costituito da Terapisti della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva, insegnanti di classe, di sostegno ed educatori di bambini attualmente in carico a livello neuropsicomotorio e infine genitori di bambini con disabilità in carico presso i servizi di neuropsichiatria infantile. Sulla base dello studio effettuato si ritiene fondamentale la conoscenza di questo effetto viste le sue implicazioni pratiche e metodologiche e la sua risonanza specifica all’interno del trattamento neuropsicomotorio.
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N.B. In questi ultimi giorni stiamo ricevendo diverse tesi le quali sono in attesa di essere pubblicate, per questioni di tempi è probabile che per il momento la presente tesi sia stata inserita in formato immagine. Al più presto completeremo l’inserimento rispettando i canoni da noi prefissati e cioè editando direttamente il testo nei diversi articoli del portale. 16/12/2021 - Redazione web |
CONCLUSIONI |
BIBLIOGRAFIA |
Tesi di Laurea di: Federica STINELLI |