Sviluppo Senso-Percettivo
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La costruzione dell’io Corporeo e delle capacità di apprendimento
“ Non si accede al mondo se non percorrendo quello spazio che il corpo dispiega attorno a sé nella forma della prossimità o della distanza dalle cose”.
(Umberto Galimberti – Il corpo pag. 73)
“Lo sviluppo delle abilità della mano va di pari passo con lo sviluppo dell’intelligenza: la mano è così l’organo di prolungamento dell’intelligenza”.
(Maria Montessori
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Presentazione del caso clinico - Favorire la comunicazione nella Sindrome di Mowat Wilson
- Nome: Giulio
- Data di nascita: 24/11/2004
- Diagnosi: Sindrome di Mowat Wilson
- Test cognitivo Leither-R: QI 58
Anamnesi
Giulio nasce a termine da gravidanza normodecorsa da genitori sani e non consanguinei (PN 2790gr, L49 cm, CC 32 cm) con fratello maggiore sano. Alla nascita si riscontra criptorchidismo
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Descrizione dello sviluppo e dell’acquisizione delle competenze prescolari raggiunte nei bambini di età compresa tra 5 e 6 anni con particolare riferimento agli indicatori di rischio per una difficoltà di apprendimento scolastico
- Competenze linguistiche
- Competenze motorio-prassiche
- Competenze visuo-percettive
- Competenze numeriche
- Funzioni esecutive
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Funzione spaziale
In questo capitolo si parlerà di funzione spaziale, ovvero quella competenza che permette alla persona di organizzare il proprio corpo nello spazio, orientarlo e comprendere relazioni e rapporti spaziali. Rientra
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INTRODUZIONE - Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: trattamento neuropsicomotorio integrato con utilizzo del sistema PECS per favorire la relazione e ridurre i comportamenti problema in bambini con Disturbi dello Spettro Autistico
Questa tesi si pone l’obiettivo, attraverso l’intervento neuropsicomotorio in bambini con Disturbi dello Spettro Autistico, di mostrare come insegnare l’utilizzo di un sistema di comunicazione aumentativa
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Aspetti Percettivi nei Disturbi dello Spettro Autistico
Negli ultimi decenni hanno preso forma diverse concezioni dell’autismo, che sottolineano anomalie senso-percettive come base delle caratteristiche centrali del disturbo. Alcuni ricercatori descrivono l’autismo come un disturbo dei sensi, piuttosto che come una disfunzione sociale, in cui ciascun senso opera in modo isolato e il cervello non è capace di organizzare gli stimoli in modo
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: MATERIALI E METODI
Nello studio sono stati inclusi 8 bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico di età compresa tra i 3 e i 5 anni, presi in carico nel centro “Boggiano Pico” di Genova, nel periodo da settembre 2015 a marzo 2016. Tutti utilizzano il sistema PECS per comunicare essendo totalmente o parzialmente non vocali.
Lo studio è iniziato a settembre 2015 e personalmente ho creato
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: RISULTATI
Di seguito si riportano in grafico le medie dei risultati ottenuti da ogni bambino nelle diverse aree a settembre 2015 (T0) e a marzo 2016 (T2), fatta eccezione per i comportamenti problema che sono stati messi a confronto in un grafico a parte.
Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: CONCLUSIONI
In conclusione, possiamo affermare che i bambini con Disturbi dello Spettro Autistico spesso attuano comportamenti problema ed è compito del terapista, con la collaborazione della famiglia e della scuola, capire la funzione del comportamento, prima di iniziare qualsiasi intervento atto a limitarne il numero e l’intensità. Possono essere causati sia da deficit comunicativi, ma anche da
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: BIBLIOGRAFIA
- Aggio F., (2012). Inquadramento psicopatologico dei comportamenti dirompenti associati ai Disturbi dello Spettro Autistico e diagnosi differenziale con i comportamenti problema.
- American Psychiatric Association (2000). Diagnostic and statistical manual of mental disorders – forth edition *Text Revision. APA, Washington.
- American Psychiatric
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Esercizi di percezione del proprio corpo
Esercizi di percezione del proprio corpo: controllo tonico; scoperta e presa di coscienza delle diverse parti del corpo con verbalizzazione; giochi d’imitazione di gesti e atteggiamenti; orientamento del corpo proprio.
Per quanto riguarda la percezione del proprio corpo, il fanciullo delimita il suo corpo
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FUNZIONI NON VERBALI - Le funzioni visuo-percettive, Le funzioni visuo-spaziali
Le funzioni verbali e quelle non verbali sono componenti complementari e fondamentali per il funzionamento e lo sviluppo cognitivo, il quale è strettamente interconnesso a quello percettivo: la percezione, infatti, costituisce la modalità primaria e immediata di conoscenza.
Le funzioni visuo-percettive
La percezione è un processo attivo e dinamico mediante il quale gli input
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Modello DIR ® e FLOOR TIME ™
I bambini devono essere compresi mettendosi dalla parte delle loro specifiche capacità di sviluppo, del modo in cui processano le esperienze e le informazioni, e del tipo di relazioni, funzionali
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L’interazione guidata attraverso il metodo Affolter. Un approccio nella riabilitazione di bambini con percezione e processi percettivi atipici: Teoria valutazione ed implicazioni trapeutiche
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Attenzione e percezione
Nell’ambito percettivo, l’attenzione è un processo di focalizzazione di alcuni fra i molti stimoli percepiti in base alle caratteristiche dello stimolo, ai bisogni interni, alle aspettative e all’esigenza passata.
La combinazione di questi elementi è alla base dei diversi livelli di attenzione tra individuo e individuo…”, cominciamo a questo punto a sentir parlare di bisogni, di
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Test di Appercezione Tematica per Bambini (C.A.T.)
IL CAT è un metodo di indagine della personalità attraverso lo studio delle differenze individuali nella percezione di stimoli standardizzati, che in questo caso corrispondono a rappresentazioni di animali.