Abilità Visuo-Spaziali
Le abilità visuo-spaziali sono una funzione cognitiva che permette di percepire, elaborare e utilizzare le informazioni visive relative allo spazio e alla posizione degli oggetti nello spazio. Queste abilità sono fondamentali per lo svolgimento di compiti complessi, come la lettura di mappe, la risoluzione di problemi geometrici e la realizzazione di disegni.
Le abilità visuo-spaziali si sviluppano gradualmente durante l'infanzia e l'adolescenza. I bambini più piccoli hanno una comprensione limitata dello spazio e delle relazioni tra gli oggetti nello spazio, ma queste abilità si sviluppano e migliorano con l'età e l'esperienza.
Le abilità visuo-spaziali si basano sulla capacità dei bambini di elaborare e organizzare le informazioni visive in modo da poterle utilizzare per risolvere problemi e compiti complessi. Questa abilità richiede la capacità di percepire le informazioni visive in modo accurato, di organizzarle efficacemente e di utilizzarle per risolvere problemi.
I bambini possono utilizzare le abilità visuo-spaziali per svolgere una serie di compiti, come la lettura di mappe, la risoluzione di problemi geometrici e la realizzazione di disegni. Ad esempio, un bambino che legge una mappa può utilizzare le sue abilità visuo-spaziali per interpretare le informazioni sulla mappa e determinare la posizione di un luogo sulla mappa.
Gli insegnanti e i genitori possono aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità visuo-spaziali fornendo loro un ambiente di apprendimento stimolante e utilizzando tecniche di insegnamento specializzate. Ciò può includere l'uso di giochi e attività che richiedono l'uso delle abilità visuo-spaziali, come i puzzle, i giochi di costruzione e i disegni. Gli insegnanti e i genitori possono anche utilizzare tecniche di insegnamento specializzate, come la suddivisione dei compiti in parti più piccole e più facili da affrontare e l'uso di tecniche di visualizzazione per aiutare i bambini a comprendere le informazioni spaziali.
In sintesi, le abilità visuo-spaziali sono una funzione cognitiva fondamentale che permette di percepire, elaborare e utilizzare le informazioni visive relative allo spazio e alla posizione degli oggetti nello spazio. Gli insegnanti e i genitori possono aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità visuo-spaziali fornendo loro un ambiente di apprendimento stimolante e utilizzando tecniche di insegnamento specializzate. Ciò può aiutare i bambini a raggiungere il loro potenziale e a sviluppare le abilità necessarie per avere successo nella vita.
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APPRENDIMENTO in Età Evolutiva
APPRENDIMENTO
L’apprendimento designa il processo mediante il quale un certo comportamento viene acquisito o modificato; Apprendere significa modificare la struttura delle competenze possedute e i legami tra di esse, così da integrare progressivamente informazioni nuove, riorganizzando la mappa dei concetti già elaborati. Le fasi che determinano l’apprendere sono almeno tre: il
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ABSTRACT - INTRODUZIONE - Prerequisiti di apprendimento: intervento riabilitativo neuropsicomotorio su un gruppo di bambini in età prescolare con diagnosi di diversa eziologia
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I disturbi dello Spettro Autistico
Definizione
Con il termine Autismo si fa riferimento ad una sindrome comportamentale, manifestazione di un disordine dello sviluppo cerebrale e risultante di processi biologicamente e geneticamente determinati.
Si tratta di un disturbo neuroevolutivo, caratterizzato generalmente dalla comparsa dei primi sintomi in un arco di tempo precedente al compimento del terzo anno
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LO SVILUPPO MOTORIO: TIPICITÀ E PATOLOGIA
LO SVILUPPO PSICOMOTORIO: DAL MOVIMENTO AL GESTO
L’importanza dello sviluppo motorio risiede nel suo valore adattivo e nel suo indissolubile legame con l’evoluzione dell’intelligenza e dell’affettività: lo svilupparsi di abilità motorie sempre più raffinate e complesse può essere infatti descritto come un processo di dinamica interazione tra eredità e apprendimento, tra
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ANALISI DEI RISULTATI - Un percorso di Acquaticità a sostegno dello sviluppo delle Funzioni Esecutive
RISULTATI
L’analisi dei risultati è avvenuta a partire dai punteggi grezzi ottenuti dai bambini nei singoli subtest, i quali sono stati tramutati in punteggi percentuali, in modo da essere confrontabili all’interno di uno stesso grafico di andamento delle medie dei punteggi.
Alla prima valutazione in ingresso sono stati individuati due soggetti con punteggi
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PROGETTO SPERIMENTALE: PICCOLI NINJA IN VASCA: Un percorso di Acquaticità a sostegno dello sviluppo delle Funzioni Esecutive
OBIETTIVI
Il presente studio si propone di predisporre e verificare l’utilità di un percorso ludico- acquatico specifico, costituito da una serie di attività strutturate, integrabili all’interno di un percorso di acquaticità classico, che avvalendosi degli strumenti e della metodologia propri della neuro e psicomotricità, è rivolto a migliorare le abilità motorie, cognitive ed
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ABSTRACT - PREMESSA - INTRODUZIONE - Piccoli Ninja in Vasca: Un percorso di acquaticità a sostegno dello sviluppo delle funzioni esecutive
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Valutazione e Trattamento dello Schema Corporeo
La Valutazione dello Schema Corporeo in Neuro e Psicomotricità
Come già affermato in precedenza non esiste una vera e propria batteria di test per la valutazione dello schema corporeo, risulta essere quindi necessario avvalersi di più test di valutazione, di singole scale di test più completi o di un'osservazione approfondita del paziente.
Per quanto riguarda l'osservazione
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Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) e Schema Corporeo
Paralisi Cerebrale Infantile (PCI)
Definizione e classificazioni
Negli anni sono state date diverse definizioni per questo tipo di patologia; ad oggi la più condivisa a livello globale definisce la paralisi cerebrale infantile come “turba persistente (ma non immutabile) della postura e del movimento, dovuta ad alterazioni della funzione cerebrale durante le
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Aspetti generali della Trisomia 21 detta anche Sindrome di Down (SD)
Aspetti genetici
Tra le innumerevoli alterazioni genetiche attualmente conosciute, la Trisomia 21 si pone tra le più frequenti, rappresentando il principale fattore eziologico di disabilità intellettiva. Essa è un’anomalia cromosomica di tipo autosomico non ereditario, determinata da un eccesso di DNA nella dotazione genetica individuale, più precisamente dalla presenza di una copia
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Il caso clinico - dall'imitazione all'apprendimento
Presentazione
Il caso clinico affrontato all’interno della presente tesi è un bambino di cinque anni che presenta un ritardo psicomotorio generale con particolare compromissione della competenza imitativa, comunicativa ed emotiva, associata a un marcato deficit delle abilità visuo-percettive.
Il bambino, infatti, non è in grado di imitare su richiesta esplicita dell’altra
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Materiali e Metodi - dall'imitazione all'apprendimento
Il Metodo
I materiali e i metodi che ho deciso di utilizzare durante il trattamento del bambino sono stati studiati e pensati per il raggiungimento dell’obiettivo posto in principio.
Mi sono trovata di fronte ad un ritardo psicomotorio che mostrava in particolar modo deficit a livello della competenza comunicativa, imitativa ed emotiva, con il coinvolgimento di una notevole
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Le funzioni esecutive
Cosa sono?
“Una serie di abilità che permettono alle persone di creare obiettivi, conservarli in memoria,controllare le azioni, prevedere gli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi” (Stuss, 1992)
“Capacità che consentono alla persona la messa in atto con successo di comportamentiindipendenti, intenzionali ed utili” (Lezak,
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Cos'è l' Autismo: definizione, cause, significato, sintomi
Cenni storici
L’autismo è stato considerato in un primo momento di origine, prevalentemente, psicosociale o psicodinamica, ma le evidenze degli ultimi anni chiariscono sempre più l’aspetto predominante del substrato biologico nel disturbo. Il concetto di autismo venne introdotto da Kanner (1943) per descrivere undici bambini dalla sintomatologia molto caratteristica. Il termine
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CASI CLINICI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
CASISTICA E METODOLOGIA
Sono stati seguiti due casi, entrambi di sesso maschile, un bambino di 11 mesi e l’altro di 12 mesi. Al primo bambino è stata diagnosticata una Lissencefalia di tipo 1 con anomalie del gene LIS1, il secondo caso clinico è ancora in fase di accertamento diagnostico per la sindrome di Silver Russell.
Entrambi i bambini sono stati valutati e seguiti
... - Gli indicatori di rischio delle competenze relative all’apprendimento - Progettazione ed attuazione dello studio
- Competenze linguistiche
- Competenze motorio-prassiche
- Competenze visuo-percettive
- Competenze numeriche
- Funzioni esecutive
...
La neuro e psicomotricità, soprattutto quella degli ultimi anni, ha aumentato i suoi interessi fino al campo educativo, che nell’ambito sanitario significa soprattutto parlare
...I deficit visuo-spaziali possono essere definiti come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti, che riguardano il rapporto tra la persona e
...In questo capitolo si parlerà di funzione spaziale, ovvero quella competenza che permette alla persona di organizzare il proprio corpo nello spazio, orientarlo e comprendere relazioni e rapporti spaziali. Rientra
...Introduzione
I disturbi di
..."Campanellino, perché non riesco a volare?" "Peter Pan, per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici." J. Barrie
Si può parlare di
......
In questo capitolo si illustreranno le caratteristiche della Sindrome di Down che costituiscono l’oggetto di questo lavoro. Di seguito saranno esposti gli studi scientifici, da Piaget ai neuroni mirror, a supporto delle modalità di funzionamento ed evoluzione integrata dagli indici espressivi non verbali mediati dall’azione. Questo impianto teorico costituirà la base su cui si è impostata la
...In questo capitolo verrà presentata la dislessia, cui è diretto il lavoro sperimentale che indaga i possibili effetti provocati dall’utilizzo dei videogiochi d’azione sulle abilità di lettura. Verrà presentato il disturbo, i diversi modelli interpretativi e di intervento, con particolare attenzione alle nuove frontiere che si avvalgono dell’utilizzo degli action
...I nativi digitali
Come accennato nel capitolo precedente, la scelta di approfondire un tema recente come quello dei videogiochi, è dovuta al fatto che le nuove generazioni vivono questi dispositivi con una quotidianità tale, che li ha ormai resi parte integrante della loro vita.
L'espressione “nativi digitali” è stata coniata da Mark Prensky per indicare la generazione di
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Abstract
Questo progetto è nato da un interesse
...A.M. È un paziente affetto da Mucopolisaccaridosi I, nello specifico sindrome di Hurler.
Nato il 07/05/2007 alla 38esima settimana di gestazione da parto cesareo con un peso di 3,150 kg, aveva già ricevuto diagnosi di piede torto bilaterale al quinto mese di gravidanza, risoltasi alla nascita con l'ausilio di plantari. I genitori hanno riferito che le tappe dello sviluppo psicomotorio
...Applicabilita’ dell’ipotesi
Quanto espresso nei capitoli precedenti è frutto di un attento studio della letteratura scientifica, rielaborato creativamente in relazione alla maggiore esperienza Neuropsicomotoria. Secondo il metodo scientifico, però, ad ogni ipotesi deve seguire un esperimento riproducibile ed infine una tesi conclusiva, in modo che il risultato sia provato,
...Dal pensiero al gesto, e poi la parola, considerazioni riguardanti la costellazione dell’outcome
Sin dalla scoperta della patologia e di ciò che essa comportava al livello clinico, si è manifestata una tendenza a descrivere l’outcome di questi pazienti come catastrofico. Il quadro clinico, infatti, prevedeva quasi invariabilmente un Ritardo Mentale di tipo Grave, necessariamente
...Perché la riabilitazione?
In assenza di una concreta possibilità di controllare l’epilessia né di comprendere –e conseguentemente correggere- lo specifico meccanismo alla base dell’encefalopatia di Dravet, a causa dei disturbi Neurosensoriali, Neuromotori, Neuropsicologici e Neurocognitivi che frequentemente si associano alla Sindrome, si devono necessariamente aprire le frontiere
...Nonostante la scarsità di materiale scientifico riguardante l’aspetto clinico della Sindrome di Dravet, è comunque possibile individuare in letteratura i punti di debolezza e i punti di forza che stabilmente si trovano in questo tipo di pazienti e che è fondamentale conoscere prima di intraprendere un percorso Riabilitativo. Come il Medico infatti deve sapere cosa aspettarsi dal paziente
...La Sindrome di Dravet non può essere considerata, come in
...Che Cosa Intendiamo per Funzioni Esecutive?
Sono state fornite diverse definizioni rispetto questo complesso sistema
...La Terapia Neuropsicomotoria di Gruppo: cos’è ?
La terapia psicomotoria di gruppo si basa su incontri settimanali con un gruppo costituito da 2 fino ad un massimo di 6 bambini, aventi caratteristiche e bisogni compatibili tra loro, per i quali sembra indicato un intervento basato sull’attività di gruppo piuttosto che individuale.
È bene sottolineare che, nella maggior parte
...I casi clinici presi in esame sono rappresentati da tre soggetti di sesso maschile che comprendono una fascia di età che va dai 6 agli 8 anni.
Due bambini (Caso A e Caso B) hanno frequentato la classe prima elementare nell’anno scolastico 2015/2016 e pertanto da settembre si trovano in seconda, mentre il terzo soggetto (Caso C) è entrato in prima elementare a partire da settembre del
...Discussione dei Dati*
È possibile notare dal confronto dei grafici la presenza di miglioramenti in tutte le aree indagate, sebbene il
...Introduzione
In questo capitolo vorrei approfondire le modalità di valutazione ed impostazione del trattamento del disturbo di apprendimento non verbale con il metodo S.a.M. Presenterò quindi un caso clinico osservato durante il mio tirocinio presso il centro riabilitativo Ronzoni-Villa di Seregno della Fondazione Don Carlo Gnocchi
...Cos’è
Il metodo S.a.M. è un metodo riabilitativo che vuole accompagnare l’individuo ad appropriarsi, o riappropriarsi, consapevolmente della propria organizzazione spaziale usando il corpo come primo motore della conoscenza.
Si rivolge a bambini e adulti con disarmonia nell’integrazione percettivo-motoria, difficoltà di costruzione e di utilizzo delle immagini mentali,
...Cos’è
Il disturbo dell’apprendimento non verbale, DANV, si caratterizza per cadute specifiche in compiti di natura visuospaziale, associate a prestazioni sufficienti in compiti verbali. La sua incidenza, secondo recenti studi, è di circa uno su mille ( i ). Nel DSM IV, V e nell’ICD 10 questo disturbo non è contemplato, vengono citate alcune caratteristiche ma non sono considerate
...Un’attenta valutazione delle competenze del bambino consente di avere un quadro evolutivo di partenza del soggetto che abbiamo di fronte, sia per stilare un profilo psicomotorio del bambino utile a inquadrare meglio le problematiche manifestate contribuendo ad una eventuale diagnosi, sia quale fondamentale passo di approfondita conoscenza delle stesse al fine di predisporre un progetto di
...Il movimento è l’espressione vitale per eccellenza, permette lo spostamento, la conoscenza di ciò che ci circonda, di quello che possiamo fare e delle possibilità di relazione, ed è il motore del nostro comportamento, poiché implicato in ogni attività percettiva (Colina, 2015).
Studi neurofisiologici vanno a dimostrare che disponiamo di recettori-anticipatori capaci di produrre
...All’interno della U.O.N.P.I.A. di Como, a seguito della realizzazione del “Progetto Pilota” promosso nell’Ottobre 2013, è nato il progetto “Laboratorio di lettura libri in simboli: una risorsa e 360 gradi” che è stato portato avanti durante l’anno 2013-2014 ed è stato riproposto anche nell’anno 2014-2015.
All’interno di questo laboratorio si sono re-inseriti alcuni dei bambini
...Nello studio sono stati inclusi 8 bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico di età compresa tra i 3 e i 5 anni, presi in carico nel centro “Boggiano Pico” di Genova, nel periodo da settembre 2015 a marzo 2016. Tutti utilizzano il sistema PECS per comunicare essendo totalmente o parzialmente non vocali.
Lo studio è iniziato a settembre 2015 e personalmente ho creato
...Negli ultimi decenni hanno preso forma diverse concezioni dell’autismo, che sottolineano anomalie senso-percettive come base delle caratteristiche centrali del disturbo. Alcuni ricercatori descrivono l’autismo come un disturbo dei sensi, piuttosto che come una disfunzione sociale, in cui ciascun senso opera in modo isolato e il cervello non è capace di organizzare gli stimoli in modo
...Burrhus Skinner e l’analisi sperimentale del comportamento
Prima di parlare dei comportamenti problema non si può non fare riferimento a Burrhus Skinner, psicologo americano che alla fine degli anni ’30 si interessò del comportamento dell’uomo e in particolare di come le conseguenze ad un dato comportamento potessero fungere da rinforzo positivo o
...Il metodo ABA
"I disturbi autistici" Per disturbi autistici si intende tutta la gamma dei disturbi autistici, lievi o importanti che siano, che corrispondono ai criteri del manuale diagnostico DSM-IV per i Disturbi Autistici (PDD) oppure PDD-NOS. I disturbi autistici sono dei disturbi che si collocano all'interno di uno spettro, cioè esiste una gamma variabile di
...
- Allegato 1a: linee guida per la compilazione dell’ICF-CY checklist
- Allegato 1b: ICF-CY checklist 0-3 anni
- Allegato 1c: parallelo protocollo osservativo neuropsicomotorio - codici ICF-CY( 0-3 anni)
- Allegato 2: tabella VI – Bambini entro il primo anno di vita
- Allegato 3: tabella VII – Bambini oltre il primo anno di vita
- Allegato
Introduzione: prassia e disprassia
Prima di poter parlare di disprassia è necessario introdurre il termine "prassia".
Secondo la definizione di Piaget, ripresa successivamente da altri autori come Ajuriaguerra e Stamback, "le prassie non sono semplicemente movimenti, ma sistemi di movimenti coordinati in funzione di un'interazione e di un risultato." Gli autori francesi
...Introduzione
Per poter parlare di disabilità intellettiva bisogna intanto definire l'intelligenza. Sono stati fatti molti tentativi nel corso del tempo per darne una definizione esaustiva: fino alla fine degli anni '90 si parlava ad esempio di fattore generale "g" e l'intelligenza veniva considerata come un'abilità generale, a sé stante, che l'individuo possiede o non possiede,
...Le Funzioni Esecutive: definizione
Le funzioni esecutive (FE) sono difficili da definire in quanto le competenze che compongono questa funzione non sempre si possono sovrapporre tra loro. In termini generali si riferiscono al controllo volontario della mente che può essere richiesto per affrontare in modo efficace ogni tipo di situazione soprattutto durante abilità come la
...Precisazioni metodologiche
Per sette mesi ho assistito e partecipato alla terapia neuropsicomotoria individuale di G., condividendone i progressi, le regressioni transitorie, lo spazio e il tempo della seduta. Ho cercato di cogliere, con occhio vigile e mente attenta, ogni cambiamento intervenuto, di carpire i dettagli del processo che andava definendosi e dispiegandosi. Se,
...Anamnesi
Il caso di G. viene sottoposto all'attenzione di Davide e Golia Onlus nel Settembre 2011, su indicazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e della Neuropsichiatria Infantile di Firenze. I motivi dell'invio riguardano la presenza di un ritardo psicomotorio nel contesto della Sindrome di Sturge Weber (SSW), associata a sospetta Sindrome di Klippel
...Come abbiamo visto la Sindrome Down , definita anche trisomia 21, è la più frequente tra le anomalie cromosomiche autosomiche. Benché il quadro clinico sia conosciuto dalla metà del XIX secolo (Seguin 1846), è dal 1959 che fu ricollegato da Turpin, Lejeune e Gauthier ad una anomalia cromosomica: cromosoma 21 supplementare (45XY). Nel 92% dei
...Nell’ultimo anno ho avuto la possibilità di seguire 3 bambini con disabilità intellettiva presso la struttura di Neuropsichiatria Infantile della ASL 4 di Rapallo. Nello specifico, si tratta di bambini in età pre-scolare con ritardo cognitivo e scarso funzionamento adattivo. Ho somministrato le scale Vineland alla terapista che ha in carico i bambini al fine
...Riferimenti teorici Autismo
Criteri Diagnostici dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del DSM-IV
Il DSM-IV appunto descrive tali criteri diagnostici: A. un totale di 6 (o pi`u) voci da (1), (2) e (3), con almeno 2 da (1), e uno ciascuno da
...
Sede Lavorativa: Umbria, Perugia, 06025 Nocera Umbra, via le mura n.3
Contatti:dott. Cristina Agostini
Sede lavorativa: Regione Toscana, Provincia Pisa, Fornacette - 56012 - via Madre Teresa di Calcutta,
...Titolo del corso: LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DELL’ADULTO: Trattamento dei disturbi acquisiti dell’attenzione visuo-spaziale, della memoria e delle funzioni esecutive
Data Inizio:14 06 2012
Sede dell'Evento: Pescara
Obiettivi:Il corso si propone di offrire conoscenze teorico-pratiche altamente
...Associazione Italiana - Disprassia Età Evolutiva - Fondazione Santa Lucia
“Disturbi dello sviluppo e disprassia: segnali precoci di rischio
...“Abilità visuo-spaziali nei disturbi dell’apprendimento scolastico: valutazione e trattamento “
1 e 2 ottobre 2011 - Bari Palace Hotel Via Francesco Lombardi 13
Docente: G.
DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO NON VERBALE.
La valutazione e la riabilitazione
12 e 13 novembre 2011 e 11 e 12 febbraio 2012
Roma Villa Eur P.le Champagnat
..."Nel nostro continuo andare e venire per il mondo esterno, noi non facciamo altro che ragionare, e bene, con i piedi" - Ida Terzi
Il Metodo esercita
...- Acredolo L.P.,”Development of spatial orientation in infancy” Developmental Psychology, 14, 224-234
- AA.VV., “Quaderni di Medicina del lavoro e Medicina Riabilitativa-Laboratorio di neuropsicologia”, a cura di S.Della Sala e M.Laiacona Ed. La goliardica Pavese, 1992
- Baddeley A., “La memoria di lavoro”, a cura di C.Cornoldi Ed. Raffaello Cortina Editore,
Le funzioni visuo-spaziali nei bambini con Paralisi Cerebrale Infantile risultano fino ad ora indagate solo in condizioni statiche: la memoria di lavoro visuo-spaziale, in particolare, non è ancora stata presa in considerazione in un contesto di navigazione.
Gli studi fino ad ora condotti non hanno considerato l'influenza che il movimento nell'ambiente può esercitare su tali funzioni
...Il “Walked Corsi Test”è stato ideato a partire dal test di Corsi, di cui di fatto è una trasposizione in un contesto di navigazione, e pertanto ne eredita le caratteristiche di test psicometrico in grado di fornire una misura prestazionale di specifiche abilità, in questo caso, della memoria di lavoro visuo-spaziale di un soggetto. Tuttavia, oltre a misurare la performance del soggetto da un
...L'età gestazionale costituisce un fattore di rilevante importanza per lo sviluppo neuro-psicomotorio futuro: infatti la risposta del sistema nervoso a un evento nocivo, risulta sensibilmente diversa a età gestazionali differenti e determina il verificarsi di quadri distinti sia dal punto di vista neuropatologico che clinico. Come risulta dall'analisi statistica effettuata sul nostro campione,
...I 18 soggetti del campione al “Walked Corsi Test” hanno ottenuto dei valori di span compresi tra 3 e 8.
A una parte del nostro campione è stato somministrato, nell'ambito di un lavoro parallelo, anche il test di Corsi: i valori degli span ottenuti a questo test sono risultati essere compresi tra 2,3 e 8; solo in due casi essi coincidono con i valori degli span del WCT.
...Il “Walked Corsi Test” ci permette di misurare il valore dello span di un soggetto, ovvero la capacità della memoria di lavoro visuo-spaziale.
Lo span è costituito dal numero delle mattonelle del livello in cui il soggetto ha riportato almeno tre sequenze corrette (su cinque) con l'aggiunta di una parte decimale in cui vengono valutate le sequenze corrette appartenenti al livello
...Il “Walked Corsi Test” si ispira a uno degli strumenti più utilizzati per la valutazione della memoria di lavoro
...IL CAMPIONE
I soggetti del nostro campione, sono stati reclutati tra i pazienti dell' IRCCS Stella Maris di Calambrone (Pisa) nell'arco di 12 mesi circa.
Criteri d'inclusione:
- soggetti con Paralisi Cerebrale Infantile,
- aventi aventi un'età compresa tra i 5 e i 18 anni,
- aventi un Quoziente Intellettivo superiore a 50 e
- in grado di
Lo sviluppo neuromotorio in una patologia complessa come la Paralisi Cerebrale Infantile risulta essere molto eterogeneo e ad esso contribuiscono sia i disturbi motori che quelli non motori, definiti anche “disturbi associati”, i quali comprendono i disturbi sensoriali, percettivi, cognitivi, comunicativi, etc... Tali disturbi, non possono essere considerati secondari e non possiamo limitarci
...I primi studi sullo sviluppo delle abilità spaziali sostenevano che avvenisse uno shift con l'età, dall'uso di rappresentazioni egocentriche a quelle allocentriche.
In realtà, come dimostrato da studi più recenti, questi due tipi di decodifica spaziale sarebbero interagenti sia nel bambino che nell'adulto anche se uno dei due risulta comunque essere quello dominante.
Un
...Il neonato e lo spazio
Il movimento rappresenta il primo e più importante strumento posseduto dall'uomo per adattare l'ambiente in cui vive e contemporaneamente per adattarsi, ovvero divenire adatto, ad esso. L'adattamento all'ambiente circostante può avvenire quindi solo in presenza di un valore cognitivo sottostante, cioè se tali adattamenti sono realizzati per uno scopo e in
...Nella navigazione intenzionale lo spazio può venire codificato secondo due tipi di strategie.
Le strategie egocentriche
Le strategie egocentriche consistono nel memorizzare la disposizione spaziale dell'ambiente circostante, visto da una prospettiva centrata in ogni momento sul soggetto, e successivamente essere in grado di ricordare la sequenza dei punti di riferimento via
...La navigazione intenzionale e finalizzata è forse il più complesso processo della nostra vita quotidiana richiesto alla nostra cognizione spaziale.
Secondo Montello (2001,2005), il complesso processo della navigazione si può suddividere in due componenti: la locomozione, intesa nel senso stretto della parola (spostamento) e il 38 wayfinding, il processo deputato al ritrovamento di un
...Lo spazio è la componente onnipresente di ogni performance diretta verso il mondo esterno: è una qualità pervasiva delle nostre percezioni ed azioni in ogni attività cognitiva e manipolativa correlata agli stimoli localizzati nel mondo esterno e sulla superficie del nostro corpo (De Renzi, 1982,1985).
Lo spazio può essere visto come un costrutto motorio: noi possiamo misurare
...La memoria di lavoro ha la capacità di mantenere presenti ed attive informazioni provenienti dall'esterno o dalla MLT per il tempo necessario a compiere determinate operazioni complesse in tappe successive ( come articolare un discorso, impostare e risolvere mentalmente compiti aritmetici, organizzare un programma operativo, etc...). Essa,può quindi essere definita come un sistema cognitivo
...La memoria è una funzione cognitiva che permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana; possiede la capacità di generare schemi e quadri interpretativi fondamentali per una continua ed aggiornata valutazione del mondo esterno e per un'adeguata programmazione del nostro comportamento. Può dunque essere considerata una
...L'immagine che si forma sulla retina, attraverso le vie ottiche, giunge alla corteccia visiva primaria (V1 o area 17 di Brodman); le fibre, provenienti dal nucleo
...Le funzioni visuo-percettive e visuo-spaziali alla nascita sono fortemente immature e il loro sviluppo avviene in modo progressivo.
Possiamo suddividere lo sviluppo delle funzioni non verbali in diversi stadi :
- Prima infanzia (0-2 anni)
- Seconda infanzia (2-6 anni)
- Terza Infanzia (6-10 anni)
Prima Infanzia
...Le funzioni verbali e quelle non verbali sono componenti complementari e fondamentali per il funzionamento e lo sviluppo cognitivo, il quale è strettamente interconnesso a quello percettivo: la percezione, infatti, costituisce la modalità primaria e immediata di conoscenza.
Le funzioni visuo-percettive
La percezione è un processo attivo e dinamico mediante il quale gli input
...Ritardo mentale
L’incidenza di ritardo mentale nelle PCI è elevata rispetto a quella osservata nella popolazione normale. Dati epidemiologici indicano una frequenza di disturbi cognitivi che va dal 30 al 60 % (Hagberg e coll. 1975; Evans e coll. 1985; Pharoah e coll. 1998). La frequenza di ritardo mentale varia a seconda della forma della PCI. Il funzionamento cognitivo, valutato
...La tetraplegia
Nelle forme tetraparetiche il disturbo del tono e del movimento è di solito molto grave, interessa in egual modo sia gli arti inferiori che quelli superiori e si rende manifesto fin dalla nascita.Lo sviluppo posturo-motorio presenta un notevole ritardo e la prognosi è sfavorevole. Sono frequenti i disturbi visivi ( agnosia visiva, paralisi di sguardo, strabismo e
...La continua evoluzione del concetto di PCI e l'estrema eterogeneità dei quadri clinici ha dato origine a numerosi modelli di classificazione.
I primi tentativi di classificazione furono mossi da alcuni anatomopatologi che cercarono di correlare le diverse forme di PCI unicamente alla etiologia delle lesioni cerebrali: il limite di questo tipo di correlazione, sottolineato anche da S.
...Il danno del sistema nervoso centrale che si verifica nel corso delle ultime fasi della gravidanza e nel periodo perinatale costituisce la causa più frequente di deficit neurologico in età' evolutiva. Nel corso degli ultimi anni, sono stati compiuti molti passi in avanti, soprattutto grazie ai progressi scientifici di natura biotecnologica, con importanti ricadute nella clinica sia in termini
...Gli studi epidemiologici sulla PCI presentano notevoli difficoltà, per la non uniformità dei criteri diagnostici e classificativi utilizzati e per la mancanza di dati su popolazioni definite.
I lavori epidemiologici più attendibili e recenti (Krägeloh- Mann I. et al, 1993; Hagberg G. e Hagberg B. 1996) riportano una prevalenza di PCI, nei Paesi con servizi sanitari avanzati, di circa
...L' espressione Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) definisce una turba persistente ma non immutabile della postura e del movimento, dovuta ad una alterazione organica e non progressiva della funzione cerebrale dovuta a cause pre-, per-i o postnatali prima che si completi la crescita e lo sviluppo del SNC del bambino (Bax, 1964).
La complessità nella descrizione di questa patologia
...Tesi di Laurea di: Ylenia
...I bambini devono essere compresi mettendosi dalla parte delle loro specifiche capacità di sviluppo, del modo in cui processano le esperienze e le informazioni, e del tipo di relazioni, funzionali
...[Data Inizio]25 settembre 2010
[Obiettivi]
Il corso intende sottolineare la rilevanza e la pertinenza dell’approccio neuropsicologico alla valutazione e al trattamento dei deficit visuo-spaziali nei disturbi
...Il MODELLO DIR (Developmental-Individual difference-Relationship) è un approccio evolutivo, creato da Stanley Greenspan e Serena Wieder, che si basa sulla creazione di relazioni emotive significative promotrici di sviluppo e
...La Sindrome da delezione di 22q11.2 è una malattia causata dalla delezione di un pezzo del cromosoma 22. Avviene vicino al centromero ed è situata in 22q11.2. Colpisce 1 ogni 4.000 nati vivi.
Le caratteristiche e i risultati della sindrome variano ampiamente e possono colpire vari organi e sistemi, tutti ricollegabili in qualche modo alle regioni anatomiche di
...Le stimolazioni di cui abbisogna il soggetto con insufficiente schema corporeo possono essere ritrovate all’interno di varie tipologie terapeutiche.
Una di queste, per molti aspetti, è senz’altro l’IPPOTERAPIA.
Il cavallo già di per sè rappresenta una presenza viva che è in grado di sollecitare sentimenti ed emozioni intense quali gioia, serenità, paura,
...L'ipotalamo svolge un ruolo importante nella regolazione dell'appetito, nella sensibilità al dolore, nella temperatura corporea e nel ciclo sonno/veglia, tutte attività che nei pazienti affetti da PWS possono risultare alterate. Esso influenza inoltre le emozioni e la memoria a breve termine. Le conseguenze comportamentali di queste anomalie, tuttavia non si manifestano clinicamente fino
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