Terapia Neuropsicomotoria

  • IL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

    Il Disturbo dello Spettro Autisticoè definito come un disordine complesso del neurosviluppo caratterizzato da compromissioni plurime nelle aree dell'interazione sociale reciproca e della comunicazione verbale e non-verbale, in presenza di un repertorio di comportamenti, attività ed interessi

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  • La Terapia Neuropsicomotoria come strumento fondamentale per il trattamento di Disturbi Emotivo-Comportamentali e Relazionali in Età Evolutiva

    Le situazioni di disagio in cui le modalità comunicative e relazionali divengono disfunzionali rispetto al comportamento, alla comunicazione, alle relazioni con l’ambiente e con le persone, necessitano di adeguate prese in carico al fine di andare a ridurre tali manifestazioni disfunzionali e promuovere, al contrario, strategie alternative a valenza adattiva.

    Il bambino che manifesta

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  • Relazione tra gioco simbolico e sintomatologia autistica

    L'inclusione del criterio “ritardo nello sviluppo o un anomalo funzionamento della capacità di gioco simbolico”, nel processo diagnostico per i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo, porta ad una maggiore attenzione circa le relazioni esistenti tra il gioco simbolico e gli altri parametri rappresentanti il quadro sintomatologico dell'autismo; inoltre guida naturalmente ad una maggiore

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  • Attività e GIOCO SIMBOLICO in neuropsicomotricità

    Sviluppo del gioco simbolico

    Il gioco simbolico ha ricevuto molta attenzione dagli studiosi dello sviluppo negli ultimi anni in quanto riflette significativi aspetti delle prime funzioni post-sensomotorie(McCune- Nicolich, 1981).

    Compare nel bambino intorno ai due anni, tra la fine dello stadio sensomotorio e l’inizio di quello preoperatorio, ed è accompagnato ad

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  • BIBLIOGRAFIA - Il ruolo del TNPEE tra clinica e prevenzione
    • Ambrosini, C., Cartacci, F. & Gison, G., 2013. L'osservazione neuropsicomotoria. Psicomotricità,17(1), pp. 14-19.
    • ANUPI TNPEE, 2017. Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva.[Online] Available at: https:// BIBLIOGRAFIA - Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria

      Parte teorica:

      • 1) Anoli L. (2006), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna.
      • 2) Berthoz A. (1998), Il senso del movimento, trad. it. ed. McGraw-Hill, Milano.
      • 3) Berti E., Comunello F. (2011), Corpo e mente in psicomotricità. Pensare l’azione ineducazione e
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    • CONCLUSIONI - Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria

      Le intenzioni necessitano di un contesto e di coinvolgimento e, quindi, sono dirette verso il mondo oggettuale (contesto) e le persone (coinvolgimento), creando con questi delle interazioni fino a giungere ad una relazione significativa e fatta di scambi, di condivisione. Perciò, essendo le intenzioni fondamenti di tale relazione, è comprensibile che i genitori cerchino continuamente di dare

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    • Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria

      CAPITOLO OTTAVO

      Dai quattro casi clinici descritti si è potuto individuare quattro diverse immagini metaforiche adatte a rappresentare altrettanti Sé intenzionali tipo: il labirinto, la nebbia, il temporalee il tesoro nello scrigno.

      Per queste tipologie di Sé, e in particolare per i loro intenti, si possono individuare ora

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    • Dalla concettualizzazione alla clinica: giocare con le intenzioni in terapia neuropsicomotoria

      CAPITOLO TERZO

      Per ritrovare nella clinica le affermazioni teoriche rispetto alle intenzioni ho scelto quattro casi clinici, che, seppur nella loro diversità e specificità individuale, presentano delle caratteristiche che li rendono adatti all’argomento trattato e agli scopi prefissati.

      Si tratta di due maschi e due femmine d’età

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    • L’Intenzione: basi teorico-strutturali - Consapevolezza, Comprensione e Condivisione delle Intenzioni

      CAPITOLO PRIMO

       

      L’Intenzione: basi teorico-strutturali. In che modo dovremmo pensare le intenzioni?

       

      Intenzionalità e intenzione

      Secondo Berti e Comunello (2011) alla base dell’intenzione vi è l’idea più generale di “intenzionalità”, considerata come “la proprietà di

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