Area Affettivo-Relazionale
In età evolutiva, l'area affettivo-relazionale si riferisce alla sfera emotiva e relazionale dei bambini e degli adolescenti, che comprende le emozioni, le relazioni interpersonali e la capacità di regolare le proprie emozioni e di gestire i conflitti interpersonali.
Le emozioni dei bambini sono spesso intense e non sempre facilmente comprensibili. I bambini possono sperimentare una vasta gamma di emozioni, come felicità, tristezza, rabbia, paura e disgusto. Tuttavia, i bambini possono avere difficoltà a riconoscere e a comunicare le loro emozioni in modo chiaro e appropriato.
Le relazioni interpersonali sono particolarmente importanti per i bambini in età evolutiva. I bambini iniziano a sviluppare le loro prime relazioni interpersonali con i loro genitori, i fratelli e le sorelle e gli altri membri della famiglia. Successivamente, i bambini iniziano a sviluppare amicizie con i loro coetanei e a stabilire relazioni con insegnanti e altri adulti significativi.
La capacità di regolare le proprie emozioni e di gestire i conflitti interpersonali è importante per i bambini in età evolutiva. I bambini che hanno difficoltà a regolare le loro emozioni possono manifestare comportamenti problematici come la rabbia, l'aggressività o la timidezza eccessiva. I bambini che non hanno imparato a gestire i conflitti interpersonali possono avere difficoltà a stabilire relazioni sane e funzionali con gli altri.
L'area affettivo-relazionale in età evolutiva è influenzata da una serie di fattori, come l'ambiente familiare, l'educazione, le esperienze di vita e la personalità del bambino. L'ambiente familiare è particolarmente importante per lo sviluppo dell'area affettivo-relazionale dei bambini, in quanto le esperienze emotive e relazionali che si vivono in famiglia possono influenzare la capacità di regolare le emozioni e di gestire i conflitti interpersonali in età adulta.
Gli interventi formativi possono essere utili per aiutare i bambini a sviluppare le abilità di regolazione emotiva e di gestione dei conflitti interpersonali. Gli insegnanti e gli educatori possono insegnare ai bambini a riconoscere le loro emozioni e ad esprimere i loro sentimenti in modo appropriato. Inoltre, possono insegnare ai bambini a risolvere i conflitti in modo pacifico e costruttivo, ad esempio attraverso l'apprendimento di tecniche di comunicazione efficace e di negoziazione.
In sintesi, in età evolutiva, l'area affettivo-relazionale si riferisce alla sfera emotiva e relazionale dei bambini e degli adolescenti, che comprende le emozioni, le relazioni interpersonali e la capacità di regolare le proprie emozioni e di gestire i conflitti interpersonali. L'area affettivo-relazionale in età evolutiva è influenzata da una serie di fattori, come l'ambiente familiare, l'educazione, le esperienze di vita e la personalità del bambino. Gli interventi formativi possono essere utili per aiutare i bambini a sviluppare le abilità di regolazione emotiva e di gestione dei conflitti interpersonali.
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Sindrome di Down - Metodologie riabilitative, Modello di Training e Strumenti di valutazione
Metodologie riabilitative: TNPEE, specificità ed integrazioni
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L’ESPERIENZA - L’intervento del TNPEE in Oncoematologia Pediatrica
I casi trattati
Nel corso dei 6 mesi durante i quali è stato svolto questo progetto è stato possibile interagire con un totale di 8 bambini. Di questi otto bambini, quattro hanno potuto compiere un percorso psicomotorio completo, composto da almeno tre sedute iniziali di valutazione, un ciclo di almeno cinque sedute di trattamento neuropsicomotorio e una valutazione
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Lo sviluppo sociale del bambino
“I bambini normali vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un’immediata relazione sociale con chi li cura.”
[Volkmar et al., 1997]
Qualunque aspetto della vita infantile, affettivo o cognitivo, può essere considerato in prospettiva sociale: dalle esperienze con gli adulti che si
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AGGRESSIVITÀ - Materiali e metodi
Scheda di Osservazione/Valutazione Neuropsicomotoria
ideata da G. Gison, E. Minghelli, V. Di Matteo
La scelta di utilizzare la scheda di osservazione/valutazione neuropsicomotoria (SON), nasce dall’esigenza di inquadrare in modo complessivo il funzionamento, le competenze e le abilità dei tre bambini scelti come casi clinici, nonché di individuarne i
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AGGRESSIVITÀ - I casi clinici
Metodologia di lavoro
Ai fini di individuare e sviluppare un progetto riabilitativo globale ma contemporaneamente centrato sull’approfondimento dei comportamenti aggressivi, si è scelto di analizzare i casi di G., K., e M..
I tre bambini, già in carico al servizio età evolutiva di Este, partecipano settimanalmente alle sedute di neuropsicomotricità, e mi è
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AGGRESSIVITÀ - Il progetto riabilitativo e la valutazione neuropsicomotoria - Risultati
IL PROGETTO RIABILITATIVO per il caso G.F.
In seguito all’analisi del caso, all’approfondimento delle valutazioni multidisciplinari, e all’osservazione neuropsicomotoria effettuata nel mese di Maggio, si propone, in accordo con l’equipe del servizio, il seguente progetto riabilitativo che tiene in considerazione i
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: MATERIALI E METODI
Nello studio sono stati inclusi 8 bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico di età compresa tra i 3 e i 5 anni, presi in carico nel centro “Boggiano Pico” di Genova, nel periodo da settembre 2015 a marzo 2016. Tutti utilizzano il sistema PECS per comunicare essendo totalmente o parzialmente non vocali.
Lo studio è iniziato a settembre 2015 e personalmente ho creato
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: RISULTATI
Di seguito si riportano in grafico le medie dei risultati ottenuti da ogni bambino nelle diverse aree a settembre 2015 (T0) e a marzo 2016 (T2), fatta eccezione per i comportamenti problema che sono stati messi a confronto in un grafico a parte.
CONCLUSIONI - Oltre la diagnosi: il circolo virtuoso del gioco
Precisazioni metodologiche
Per sette mesi ho assistito e partecipato alla terapia neuropsicomotoria individuale di G., condividendone i progressi, le regressioni transitorie, lo spazio e il tempo della seduta. Ho cercato di cogliere, con occhio vigile e mente attenta, ogni cambiamento intervenuto, di carpire i dettagli del processo che andava definendosi e dispiegandosi. Se,
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IL CASO DI G. - Oltre la diagnosi
Anamnesi
Il caso di G. viene sottoposto all'attenzione di Davide e Golia Onlus nel Settembre 2011, su indicazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e della Neuropsichiatria Infantile di Firenze. I motivi dell'invio riguardano la presenza di un ritardo psicomotorio nel contesto della Sindrome di Sturge Weber (SSW), associata a sospetta Sindrome di Klippel
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