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CONCLUSIONI - Promozione dello sviluppo neuropsicomotorio nel neonato late preterm: elaborazione di un opuscolo per la famiglia

Il mio progetto di tesi si fonda su due obiettivi principali.

Il primo consiste nell’individuazione di programmi di intervento precoci per la promozione dello sviluppo neuro e psicomotorio dei neonati late preterm, in assenza di danni specifici, nei primi mesi di vita. Per questo obiettivo è stata condotta una ricerca bibliografica sui principali database biomedici. Dalla revisione della letteratura e dall’analisi degli articoli selezionati emerge la coesistenza di una considerevole varietà e eterogeneità di programmi di intervento precoce in riferimento alle seguenti variabili: ambiente di cura in cui è stato fornito il trattamento (solo in TIN/Neonatologia , in TIN/Neonatologia e nelle prime settimane dopo le dimissioni ospedaliera, a domicilio dopo il rientro a casa), obiettivi di intervento (promozione di singole aree quali la motricità e l’alimentazione o obiettivi multipli), modalità di fruizione (trattamento diretto/indiretto sotto supervisione/raccomandazioni tramite counseling telefonico o opuscolo) e intensità di trattamento. Anche la sperimentazione di diversi programmi di intervento in varie aree geografiche del mondo sanitario, come visto negli articoli, rappresenta solo piccole realtà locali sanitarie e non determina l’esportazione di modelli di intervento condivisi a livello nazionale e internazionale. Quanto sopra detto non permette di raggiungere un risultato univoco circa l’individuazione di una tipologia di intervento e i rispettivi obiettivi. Ciononostante la ricerca condotta può rappresentare una potenziale partenza per un approfondimento bibliografico più settoriale, finalizzato allo studio di interventi specifici. Individuando e raccogliendo articoli similari per gli argomenti trattati con specifici contenuti comparabili si potrà infatti addivenire a risultati puntuali e particolareggiati con riferimento alla variabile specifica trattata.

I neonati late preterm costituiscono una popolazione di bambini il cui interesse scientifico è andato aumentando negli ultimi anni: la maggiore conoscenza delle possibili problematiche ha portato alla ricerca e alla progettazione di trattamenti che potessero prevenire l’insorgenza di complicanze a breve e lungo termine. Pur essendo stati elaborati e attutati diversi programmi di intervento precoce non c’è ancora un numero rilevante di articoli o testi in letteratura che trattino di questo argomento specifico, per cui i risultati ottenuti dalla ricerca sono ancora ridotti e questo può costituire un limite alla revisione.

Un elemento ricorrente nei programmi di intervento esaminati è la costante presenza e collaborazione dei genitori nella cura del neonato, con i professionisti sanitari. La promozione di un’informazione condivisa rispetto la cura e lo sviluppo del proprio bambino, gli adattamenti ambientali indicati per favorire le capacità motorie, sociali e cognitive e la strutturazione di un legame e di una relazione genitore-bambino sono le fondamenta che costituiscono tutti gli interventi proposti. I genitori sono i caregiver più importanti per il bambino, in particolare nel primo periodo di vita, e con il loro coinvolgimento precoce nonchè con informazioni pratiche e personalizzate è possibile renderli più sicuri, preparati e protagonisti nella cura del proprio bambino.

Con queste premesse si è sviluppata la mia proposta e secondo obiettivo del progetto di tesi, ossia l’elaborazione di un opuscolo per le famiglie dei neonati late preterm con proposte e indicazioni pratiche, attuabili nella quotidianità, per promuovere lo sviluppo neuropsicomotorio del proprio bambino dal ricovero in neonatologia ai primi tempi a casa.

L’opuscolo “Piccole proposte per grandi genitori” si articola in varie sezioni, ciascuna dedicata ad una specifica area di sviluppo (segnali comportamentali e neurovegetativi, stabilità posturo-motoria, capacità visive e uditive, alimentazione, ritmo sonno-veglia, sviluppo sensoriale e emotivo-relazionale tramite la musica, la lettura e il massaggio). I genitori possono utilizzare l’opuscolo come guida pratica per riconoscere i segnali del proprio bambino, rispondere in maniera adeguata ai suoi bisogni, proporre attività motorie e sensoriali che favoriscano il suo sviluppo, promuovere il sonno sicuro e l’alimentazione al seno.

La sintesi richiesta dal formato dell’opuscolo non consente di entrare nel dettaglio rispetto alla varietà di proposte possibili, ma tocca le tematiche principali inerenti lo sviluppo e la crescita del neonato late preterm nei primi due mesi dalla nascita. Sarebbe significativo approfondire alcune tematiche, come l’alimentazione o le esperienze senso-motorie, in modo da dare informazioni ai genitori più complete, ma questo richiederebbe uno strumento di tipo diverso.

Un limite di utilizzo dell’opuscolo è il range di età per cui è consigliato, ovvero i primi mesi di vita del bambino (fino circa 2 mesi di età corretta). Una possibile proposta futura potrebbe essere quella di attuare e progettare diversi opuscoli/libretti dedicati a varie fasce di età (3-6 mesi, 6-9 mesi, 9-12 mesi, 12-18 mesi, 18-24 mesi), che possano accompagnare e sostenere i genitori nella promozione dello sviluppo motorio, sensoriale, cognitivo e emotivo-relazionale del proprio bambino late preterm, fino ai 2 anni di età corretta.

L’opuscolo è stato elaborato anche con il consulto diretto e le indicazioni di alcuni neonatologi facenti parte della Neonatologia Universitaria - Città della Salute e della Scienza di Torino -, proprio partendo dai bisogni assistenziali e di sviluppo della popolazione dei neonati late preterm e tenendo conto dell’ambiente di cura e dell’organizzazione del lavoro in Neonatologia. Pertanto in una prospettiva futura è auspicabile che l’opuscolo venga diffuso e utilizzato all’interno dei reparti di Neonatologia, Terapia Minima e Subintensiva neonatale, per poter fornire concretamente, in associazione con le indicazioni e il sostegno del personale sanitario ospedaliero, una guida e un aiuto scritto e pratico. Anche i pediatri di base potrebbero usufruire dell’opuscolo, consegnandolo ai genitori durante le primissime visite di controllo.

A seguito della sua attuazione e diffusione potrebbe essere condotto uno studio per verificare e analizzare i risultati e gli esiti dati dal programma di intervento precoce indiretto parentale, promosso tramite la divulgazione dell’opuscolo. In particolare potrebbe essere valutata l’efficacia nel facilitare i genitori nella gestione del proprio bambino, tramite ad esempio una scala Likert, e l’effettiva promozione dello sviluppo neuropsicomotorio del bambino rispetto ai piccoli che non hanno ricevuto questo trattamento indiretto.

Inoltre, per ampliare la diffusione e permettere a più famiglie di poter usufruire delle proposte e delle indicazioni pratiche dell’opuscolo sarebbe auspicabile produrne diverse versioni in differenti lingue (es. inglese, francese, arabo, cinese, rumeno...). In questo modo anche le famiglie di altra nazionalità o di non madrelingua italiana possono accedere a questo strumento, il quale può essere utilizzato da tramite comunicativo fra l’intervento di counseling del personale sanitario ospedaliero e la famiglia.

In conclusione si ritiene che entrambi gli obiettivi del progetto di tesi siano stati raggiunti e che dai risultati ottenuti sia possibile trarre alcune considerazioni, limiti del progetto e proposte future. Il focus della tesi si è basato su due concetti fondamentali: il neonato late preterm, seppur “più equipaggiato” e a minor rischio neuroevolutivo rispetto ai corrispettivi neonati di bassa età gestazionale o di basso peso, presenta comunque dei bisogni più complessi e un tempo più lungo per l’adattamento all’ambiente extrauterino e alle sue richieste rispetto al neonato a termine. I genitori sono le figure di riferimento essenziali nel corso della vita e, in particolare, nel primo periodo di vita del bambino: la vicinanza, le capacità di rispondere ai bisogni del piccolo, la relazione e l’interazione che essi strutturano con il bimbo aiutano e contribuiscono in maniera significativa nello sviluppo e nella crescita del bambino. Da questi elementi principali si è sviluppato il desiderio di realizzare uno strumento che potesse sostenere i genitori nella cura del proprio bambino e dei suoi bisogni nei primissimi tempi; con la speranza che possa realmente accompagnarli nell’esperienza genitoriale e nella creazione del profondo legame che si costruisce tra genitore e figlio, poiché come disse il pediatra e psicoanalista D.W.Winnicott “un bambino non può esistere da solo, ma è essenzialmente parte di una relazione”.

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