Casi clinici - Casistica
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Studio di valutazione dell’efficacia della Attività Assistita con Animali (AAA) nella sindrome di Rett. AAD: descrizione del progetto, valutazioni, risultati
Studio di valutazione dell’efficacia della Attività Assistita con Animali (AAA) nella RTT
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CONCLUSIONI - L’Attività Assistita con Animali nella Sindrome di Rett: Terapia di supporto al Comportamento e alle abilità Grosso-Motorie
Il nostro studio è stato volto ad analizzare l’efficacia, sulle bambine RTT, dell’Attività Assistita dai delfini (AAD) sulle abilità grosso-motorie e sul comportamento.
I risultati dell’area grosso-motoria non si sono rivelati statisticamente significativi ad un intervallo di confidenza del 95%, con un P-value del 45,6% nella GMFM-88 in cui si evince un generale
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Gli Interventi Assistiti con gli Animali: Attività assistita dai Delfini (AAD) e Sindrome di Rett - Descrizione del progetto, valutazioni e risultati
... - MATERIALI E METODI, I CASI CLINICI e RISULTATI - Il Bastone Bianco: simbolo di cecità e ausilio per la mobilità autonoma ...
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BIBLIOGRAFIA - Correlazione tra Motricità e Linguaggio nello sviluppo del bambino
BIBLIOGRAFIA CAPITOLO 1
- American Psychiatric Association (APA) (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, DSM-5. Arlington, VA. (Tr. it.: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014).
- Ayres, A.J. (1989). The Sensory Integration and Praxis
- Disturbo della Coordinazione Motoria (DCM) e Disturbo Specifico (Primario) del Linguaggio (DSL / DPL) ...
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CONCLUSIONI - La pianificazione: esecuzione del movimento e funzione esecutiva nell'emiparesi spastica
Tenere in considerazione le capacità di pianificazione, nello specifico, ma anche di tutte le funzioni esecutive, permette di costruire un progetto terapeutico tarato appositamente per il bambino, che tenga conto della sua globalità, complessità ed anche delle esigenze che emergono non solo nella seduta di terapia ma nella vita quotidiana.
In una patologia complessa come l'emiparesi
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CASI CLINICI - La pianificazione: esecuzione del movimento e funzione esecutiva nell'emiparesi spastica
Casi clinici
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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA - Strategie visive per potenziare le abilità prassiche nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico in età prescolare
- Itard, J. Il fanciullo selvaggio dell’Aveyron…cresciuto nei boschi come un animale selvatico. Roma: Armando; 2009 (Rist.). p.128. (consultate solo 7-9)
- Vivanti, G. La mente autistica. Torino: Omega Edizioni; 2010. pp.176
- Bleuler, E. Dementia praecox o Il gruppo delle schizofrenie. Pordenone: Polimnia digital editions; 2017 (Trad. integrale)
- Associazione
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INTRODUZIONE - Il bastone bianco: simbolo di CECITÀ e ausilio per la Mobilità Autonoma. Proposta e applicazione di una scheda di osservazione
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INTRODUZIONE - La pianificazione: esecuzione del movimento e funzione esecutiva nell'emiparesi spastica
La nostra sopravvivenza nell’ambiente esterno, ma soprattutto il nostro adattamento ad esso, è dovuta fondamentalmente all’abilità di cambiare strategia d’azione e di pensiero passando in rassegna,
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CONCLUSIONI GENERALI - Come si è modificato il trattamento neuropsicomotorio durante l’EMERGENZA CORONAVIRUS (COVID-19)
Questa tesi ha analizzato il periodo dell’emergenza sanitaria COVID-19 come un periodo di criticità, in cui al Terapista è stato richiesto di mettere in campo tutte le sue competenze teoriche e pratiche per riadattare i propri percorsi di trattamento. Ha dovuto attivare modalità di intervento a distanza, che rispondessero alle nuove esigenze, alcune legate all’età e al quadro clinico del
... - I cambiamenti del TNPEE durante l’EMERGENZA CORONAVIRUS (COVID-19)
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Dai due Profili di Sviluppo, conseguenti alle valutazioni di entrambi bambini, emergono delle caratteristiche comuni nelle diverse aree di sviluppo.
Molti sono stati gli studi che ci dimostrano quali sono i quadri clinici in comorbidità con entrambe le patologie sopracitate; si denotano infatti, in età prescolare, nel Disturbo di Coordinazione Motoria comorbidità per quadri clinici
...Nel presente elaborato di tesi si è partiti dal considerare il deficit di rappresentazione mentale come focus della disabilità intellettiva lieve.
Attraverso un approfondimento teorico e un lavoro pratico di valutazione su cinque casi clinici si è analizzato in che modo i processi di rappresentazione mentale siano determinanti per il funzionamento intellettivo e adattivo del soggetto.
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- Baddeley, La memoria umana. p.155, Il Mulino, 1992
- D. Baddeley e G.J.L Hitch, Working Memory, in Q J Exp Psychol, vol. 18, n. 4, 1974, pp. 302–9
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Le Funzioni Esecutive in età prescolare: approccio preventivo ai Disturbi dell’apprendimento
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- Le FUNZIONI ESECUTIVE: Definizione, Localizzazione anatomo-funzionale, Sviluppo, Deficit ...
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Intervento di riabilitazione neuromotoria nel bambino con Paralisi Cerebrale Infantile (PCI)
“ La riabilitazione è un processo complesso teso a promuovere nel bambino e nella sua famiglia la migliore qualità di vita possibile. Con azioni dirette ed indirette essa si interessa dell'individuo nella sua globalità fisica, mentale, affettiva, comunicativa e relazionale (carattere olistico) , coinvolgendo il suo contesto familiare, sociale ed ambientale (carattere ecologico). Si
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Le Paralisi Cerebrali Infantili (PCI) - Cenni storici, definizione, classificazione ed eziopatogenesi
CENNI STORICI
Il gruppo di disabilità neuromuscolari che oggi conosciamo come paralisi cerebrale è stato osservato fin dall'antichità, in quanto si hanno testimonianze di bambini affetti da patologie del movimento fin dall'antica Mesopotamia. Anche in epoca classica, presso la civiltà Greca e Romana, era pratica comune l'infanticidio per i bambini nati con deformità o menomazioni,
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CASI CLINICI - OBIETTIVI E METODOLOGIA DI INTERVENTO - RISULTATI - Intervento riabilitativo neuropsicomotorio su un gruppo di bambini in età prescolare con diagnosi di diversa eziologia
PRESENTAZIONE DEI CASI CLINICI
In questo progetto sono stati inseriti 7 bambini con un’età compresa tra i 4 e i 6 anni e con diagnosi di diversa eziologia.
Nella Tabella 1 sono stati riassunti i principali dati riguardanti il campione: sesso, data di nascita, età, diagnosi, anno della presa in carico e trattamento in corso. In seguito, verranno descritte le caratteristiche
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Pre-requisiti di Apprendimento: Intervento Riabilitativo Neuropsicomotorio su un gruppo di bambini in età prescolare con diagnosi di diversa eziologia
Questo progetto nasce dall’idea di voler potenziare e perfezionare i prerequisiti di apprendimento nei bambini con sviluppo atipico per il loro ingresso alla Scuola primaria. In questo studio sono stati inseriti 10 bambini con un’età compresa tra i 4 e i 6 e con diagnosi di diversa eziologia. La scelta dei casi da inserire è stata effettuata tramite l’utilizzo delle seguenti valutazioni: test
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ABSTRACT - INTRODUZIONE - Prerequisiti di apprendimento: intervento riabilitativo neuropsicomotorio su un gruppo di bambini in età prescolare con diagnosi di diversa eziologia
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ANALISI CASI CLINICI - Valutazione della funzione cammino in due bambini con diplegia spastica che utilizzano un tutore multilivello
Metodi e strumenti e dettagli dello studio
Disegno di studio
Studio osservazionale tipo case report di 2 casi clinici di bambini in età prescolare con diagnosi di diplegia spastica e che utilizzano un tutore multilivello.
Setting e periodo
È stata effettuata la valutazione del cammino dei due bambini con e senza il tutore multilivello
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Casi clinici, Valutazione testistica, Descrizione delle sedute, Analisi dei risultati - Dalla metacognizione all’intelligenza emotiva
Casi clinici
In questo capitolo, mi occuperò di presentare singolarmente i 4 bambini facenti parte al progetto; da ora in poi, li chiameremo Anna, Francesca, Giorgia e Paolo. Procederò attraverso una descrizione delle mie osservazioni, che vuole essere il più possibile chiara ed efficace e che permetta di crearsi un’immagine il più possibile veritiera del bambino. Per
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Corso di formazione sull’intervento PACT - Roma gennaio 2020
Prerequisiti di accesso al corso indispensabili per accedere al corso Livello 2: Face-to-face PACT – Roma, via dei Sabelli 108 - 11-12
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CONCLUSIONI - Il modello SCERTS: incrementare la comunicazione e le competenze socio-emotive nel Disturbo dello Spettro Autistico
Tra le condizioni che caratterizzano principalmente il disturbo dello spettro autistico, vi è un deficit a livello dell’interazione sociale reciproca che è interconnesso con le difficoltà comunicative.
I deficit precoci della reciprocità sociale vengono identificati nell’incapacità del bambino di condividere l’attenzione per gli oggetti o le attività, di condividere sentimenti di
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CASI CLINICI - Il modello SCERTS: incrementare la comunicazione e le competenze socio-emotive nel Disturbo dello Spettro Autistico
Obiettivi
Attraverso l’applicazione della Valutazione proposta dal modello SCERTS a due casi clinici con diagnosi di Autismo, questo lavoro si pone l’obiettivo di stabilire un profilo dei punti di forza e delle aree di bisogno per il bambino e per i suoi partner comunicativi, allo scopo di attuare strategie di intervento per favorire lo sviluppo delle competenze socio-pragmatico
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INTRODUZIONE - Il modello SCERTS: un approccio globale per incrementare la comunicazione e le competenze socio-emotive in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico
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PROGETTO RETE MINORI IMMIGRATI (RMI)
Il progetto RMI è stato costruito e presentato dalle Unità Operative di Neuropsichiatria dell'Infanzia e Adolescenza di Monza e Vimercate e approvato dalla Regione Lombardia. Un’ampia fascia di popolazione in età evolutiva è stata la destinataria del progetto finanziato dalla Regione Lombardia (anni 2012 – 2013) dal titolo: ANALISI DEI RISULTATI - Un percorso di Acquaticità a sostegno dello sviluppo delle Funzioni Esecutive
RISULTATI
L’analisi dei risultati è avvenuta a partire dai punteggi grezzi ottenuti dai bambini nei singoli subtest, i quali sono stati tramutati in punteggi percentuali, in modo da essere confrontabili all’interno di uno stesso grafico di andamento delle medie dei punteggi.
Alla prima valutazione in ingresso sono stati individuati due soggetti con punteggi
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La riabilitazione neuromotoria e neuropsicologica - ottobre 2019 / febbraio 2020 - Lissone - Monza e della Brianza
IL
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Il simbolo e il gioco nell'ambito dello sviluppo infantile
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BIBLIOGRAFIA - Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria
Parte teorica:
- 1) Anoli L. (2006), Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna.
- 2) Berthoz A. (1998), Il senso del movimento, trad. it. ed. McGraw-Hill, Milano.
- 3) Berti E., Comunello F. (2011), Corpo e mente in psicomotricità. Pensare l’azione ineducazione e
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Giocare con le Intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria
CAPITOLO OTTAVO
Dai quattro casi clinici descritti si è potuto individuare quattro diverse immagini metaforiche adatte a rappresentare altrettanti Sé intenzionali tipo: il labirinto, la nebbia, il temporalee il tesoro nello scrigno.
Per queste tipologie di Sé, e in particolare per i loro intenti, si possono individuare ora
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Dalla concettualizzazione alla clinica: giocare con le intenzioni in terapia neuropsicomotoria
CAPITOLO TERZO
Per ritrovare nella clinica le affermazioni teoriche rispetto alle intenzioni ho scelto quattro casi clinici, che, seppur nella loro diversità e specificità individuale, presentano delle caratteristiche che li rendono adatti all’argomento trattato e agli scopi prefissati.
Si tratta di due maschi e due femmine d’età
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INTRODUZIONE - Giocare con le intenzioni in Terapia Neuropsicomotoria
SOMMARIO
Gli Scopi principalidi questo lavoro sono:
- approfondire e chiarire il tema dell’Intenzione, basilare in Neuropsicomotricità, non ancora trattato in maniera sistematica e precisa in letteratura;
- individuare alcune strategie che possono risultare utili nell’intervento neuropsicomotorio per aiutare gli intenti dei
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CONCLUSIONI - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
La ricerca fatta sul processo di acquisizione del senso di realtà, con la capacità di rapportarsi all’altro e ai propri limiti che esso implica, mi ha portato a comprendere che la normalità nel campo delle relazioni interpersonali non si ha all’interno di un sistema di “quiete”, ma di “conflittualità”. Il ché significa saper costruire relazioni in cui nessuno prevarichi sull’altro in
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IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
Indagare sullo sviluppo del bambino e della relazione precoce, in particolare del passaggio da un’illusione onnipotente ad una progressiva disillusione che porta a tener conto della mente dell’altro, delle regole di gioco e di quelle sociali, mi ha portato a chiedermi quali conseguenze possano esserci se una o più delle tappe suddette venga a mancare o se, a causa di gravi patologie, vengano
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BIBLIOGRAFIA - dall'imitazione all'apprendimento
- Albanese O., Molina P. (a cura di), (2013), Lo sviluppo della comprensione delle emozioni e la sua valutazione,Edizioni Unicopli.
- Albanese O., Molina P., Pons F., Harris P., (2013), Tec-I: versione italiana del Test Of Emotion Comprehension,Edizioni Unicopli.
- American Psychiatric Association, (2014), DSM-5. Manuale diagnostico e
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Diagnostica e riabilitazione dei disturbi dello spettro autistico in eta' evolutiva - 28 / 29 settembre 2018 - Salerno
Seminario di aggiornamento professionale ECM
DIAGNOSTICA E RIABILITAZIONE DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO IN ETA' EVOLUTIVA
16 crediti ECM previsti
Scadenza iscrizioni 10 settembre 2018
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Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo - Esperienze personali - Le scale di valutazione - Il trattamento - I pazienti
Esperienze personali
Introduzione
L’obiettivo di questo lavoro è quello di evidenziare la presenza di disturbi della regolazione e la loro evoluzione in bambini affetti da DPS. A questo scopo è stata somministrata una checklist dei sintomi che valuta il funzionamento in alcune aree, che possono essere deficitarie in questa patologia, di cinque piccoli pazienti che svolgono
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Intervento riabilitativo - Le cerebro lesioni acquisite
Prima del 1980, data nella quale il Consiglio Mondiale della Sanità ha dato una precisa definizione di “disabilità”, “menomazione” ed “handicap”, con il termine “disabilità”, si intendeva un puro problema riguardante gli organi e le funzioni correlate ad essi.(48) Il concetto di persona era ridotto a processi bio-funzionali tralasciando gli aspetti soggettivi, relazionali e motivazionali:
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ABSTRACT - PREMESSA - INTRODUZIONE - LA STORIA - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY": studio preliminare per l'applicazione di uno strumento internazionale in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa
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Presentazione del caso clinico - Favorire la comunicazione nella Sindrome di Mowat Wilson
- Nome: Giulio
- Data di nascita: 24/11/2004
- Diagnosi: Sindrome di Mowat Wilson
- Test cognitivo Leither-R: QI 58
Anamnesi
Giulio nasce a termine da gravidanza normodecorsa da genitori sani e non consanguinei (PN 2790gr, L49 cm, CC 32 cm) con fratello maggiore sano. Alla nascita si riscontra criptorchidismo
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La Sindrome di Mowat Wilson: caratteristiche cliniche
La sindrome di Mowat Wilson (MWS) è una sindrome congenita rara, caratterizzata da anomalie multiple e da un particolare fenotipo (Garavelli,2007).
Fu descritta per la prima volta nel 1998 da due medici australiani, D.R. Mowat e M.J. Wilson e il gene responsabile della condizione, denominato ZEB2, è stato scoperto nel 2001 contemporaneamente da Cacheux in Francia e Wakamatsu in
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CASI CLINICI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
CASISTICA E METODOLOGIA
Sono stati seguiti due casi, entrambi di sesso maschile, un bambino di 11 mesi e l’altro di 12 mesi. Al primo bambino è stata diagnosticata una Lissencefalia di tipo 1 con anomalie del gene LIS1, il secondo caso clinico è ancora in fase di accertamento diagnostico per la sindrome di Silver Russell.
Entrambi i bambini sono stati valutati e seguiti
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Introduzione - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo: classificazione secondo la Scala PIR-GAS
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Descrizione dello sviluppo e dell’acquisizione delle competenze prescolari raggiunte nei bambini di età compresa tra 5 e 6 anni con particolare riferimento agli indicatori di rischio per una difficoltà di apprendimento scolastico
- Competenze linguistiche
- Competenze motorio-prassiche
- Competenze visuo-percettive
- Competenze numeriche
- Funzioni esecutive
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Bibliografia - Gli indicatori di rischio delle competenze relative all’apprendimento
- American Psychiatric Association. (2013). DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Masson.
- Baddeley, A. (1986). La memoria di lavoro. Cortina Editore.
- Benso F., F. B. (2006). Test di cancellazione.
- Blair, C., & Razza, R. (2007). Relating
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Mosse del terapista nella pratica neuro psicomotoria e nell’Early Start Denver Model
Dopo aver presentato in modo analitico l’Early Start Denver Model, ritengo ora importante metterlo a confronto con l’approccio neuropsicomotorio e il ruolo del TNPEE.
Saranno evidenziate le caratteristiche, le affinità e le differenze, mettendo in luce come la metodologia ESDM sia
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Early Start Denver Model - STUDIO OSSERVAZIONALE: materiali e metodi dello studio, descrizione casi clinici
STUDIO OSSERVAZIONALE
Nei capitoli teorici introduttivi è stato illustrato come sia di fondamentale importanza all’interno del trattamento dei disturbi dello spettro autistico un intervento precoce e individualizzato; ma allo stesso tempo come non sia stato ancora individuato un metodo riabilitativo risolutivo e adatto per
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Early Start Denver Model - NELLA PRATICA: DOBBIAMO GIOCARE ASSIEME! - Setting; Metodologia; Attività
NELLA PRATICA: DOBBIAMO GIOCARE ASSIEME!
Per chiarire la metodologia che il TNPEE può utilizzare all’interno del suo intervento neuro psicomotorio ispirandosi ai principi e al modello dell’ESDM, riporto la descrizione di alcune attività esemplificative della metodologia di lavoro
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Early Start Denver Model: RISULTATI, DISCUSSIONE, CONCLUSIONI
RISULTATI
A luglio 2017 (identificato come momento t2), dopo 4 mesi dalla prima osservazione, sono stati valutati i progressi dei bambini che hanno continuato il loro percorso riabilitativo con il metodo integrato. I risultati del loro percorso riabilitativo verranno mostrati attraverso un’osservazione descrittiva qualitativa nel momento di T2 e i
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Un modello di intervento Neuro e Psicomotorio precoce nei Disturbi dello Spettro Autistico ispirato ai principi dell’Early Start Denver Model
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Disturbi da Dipendenza Tecnologica - L'intervento Neuropsicomotorio: Proposte Riabilitative
"Campanellino, perché non riesco a volare?" "Peter Pan, per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici." J. Barrie
Si può parlare di
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Progettazione ed attuazione dello studio - Ipotesi di individuazione di linee guida per l’utilizzo di Strumenti di Osservazione e Valutazione del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Scopo dello studio
Questo studio può essere considerato come il primo passo per confrontare le metodologie utilizzate con le conoscenze che derivano dalla metodologia della ricerca e dalla pratica basata sulle prove di efficacia (Evidence Based Medicine), definita nei riferimenti internazionali e nazionali come la costante integrazione della migliore ricerca disponibile, con
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Caso Clinico - Le Mucopolisaccaridosi
A.M. È un paziente affetto da Mucopolisaccaridosi I, nello specifico sindrome di Hurler.
Nato il 07/05/2007 alla 38esima settimana di gestazione da parto cesareo con un peso di 3,150 kg, aveva già ricevuto diagnosi di piede torto bilaterale al quinto mese di gravidanza, risoltasi alla nascita con l'ausilio di plantari. I genitori hanno riferito che le tappe dello sviluppo psicomotorio
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BIBLIOGRAFIA - Il ruolo dell'imitazione attiva e passiva in bambini con disturbo dello Spettro Autistico: prospettive di intervento
- A.Fabrizi, A.Castellano, A.Graziani, V.Lo Vecchio- Imitazione ed apprendimenti ecoici dei bambini con disturbo pervasivo dello sviluppo
- Agnetta B., Rochat P. (2004). Imitative games by 9-, 14-, and 18-month-old infants. Infancy 6, 1–36.
- American Psychiatric Association (1994). Diagnostic ad Statistical Manual of Mental Disorders. Washington, DC.
- Berument,
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CONCLUSIONI - Il ruolo dell'imitazione attiva e passiva in bambini con disturbo dello Spettro Autistico: prospettive di intervento
Madame Michel ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.
Da:Muriel Barbery, ‘L'eleganza del riccio’
L’autismo è un fenomeno complesso e ancora non del tutto compreso. Seppur godendo di uno
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CONFRONTO TRA I CASI - Imitazione e Autismo
Il lavoro fatto sui quattro casi è stato lo stesso, però, ovviamente, i quattro bambini hanno risposto in modo differente. In questo capitolo, andrò ad evidenziare quelle che sono le differenze tra questi bambini.
- CASO A.: a livello dell’imitazione, risulta un bambino poco imitativo. Questo è emerso sicuramente dal Berges e Lezine, ma anche nella seduta terapeutica che
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CASI CLINICI - Imitazione e Autismo
Il presente lavoro si pone come obiettivo quello di andare ad analizzare come in bambini con spettro autistico, l’imitazione attiva e passiva, possa andare a modificare il loro modo di interagire con gli altri.
Sono stati presi in esame quattro bambini, in trattamento presso il Centro di Riabilitazione ex art.26 Legge 833/1978- ASL 1 Abruzzo- L’Aquila, ai quali è stata posta la
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Prospettive di trattamento - Imitazione e Autismo
Progettare interventi è un lavoro interessante e difficile, in quanto è necessario prendere in considerazione molti fattori e c’è anche il rischio di fallimento. Innanzitutto qualsiasi intervento dovrebbe basarsi su un’attenta valutazione dei limiti mostrati dalla persona, ma soprattutto delle sue potenzialità perché è solo attraverso un riconoscimento di queste che la persona si sentirà
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Strumenti di valutazione - Imitazione e Autismo
Vado di seguito a spiegare gli strumenti di valutazione che sono stati utilizzati per valutare i quattro casi clinici, di sotto riportati. In particolar modo mi soffermerò:
- sull’SCQ, in quanto, è lo strumento che ci aiuta a capire il grado di interazione sociale dei bambini;
- e sul Berges e Lezine, che ci aiuta, invece, a capire il grado di imitazione dei
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INTRODUZIONE - Il ruolo dell'imitazione attiva e passiva in bambini con disturbo dello Spettro Autistico: prospettive di intervento
“Abile è colui che sa essere felice, tutti gli altri
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L’ESPERIENZA - L’intervento del TNPEE in Oncoematologia Pediatrica
I casi trattati
Nel corso dei 6 mesi durante i quali è stato svolto questo progetto è stato possibile interagire con un totale di 8 bambini. Di questi otto bambini, quattro hanno potuto compiere un percorso psicomotorio completo, composto da almeno tre sedute iniziali di valutazione, un ciclo di almeno cinque sedute di trattamento neuropsicomotorio e una valutazione
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RIFLESSIONE SULL’ESPERIENZA - L’intervento del TNPEE in Oncoematologia Pediatrica
Complessità e criticità emerse
Nel corso dei mesi durante i quali è stato svolto il progetto che ha portato al presente elaborato di tesi, sono stati rilevati alcuni elementi che, sebbene non abbiano impedito il procedere della presa in carico neuropsicomotoria, sicuramente l’hanno resa più complessa. Di seguito li riportiamo distinguendoli tra complessità derivanti dal contesto di
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Valutazione e trattamento dei casi clinici - Le Funzioni Esecutive in Età Evolutiva
I casi clinici presi in esame sono rappresentati da tre soggetti di sesso maschile che comprendono una fascia di età che va dai 6 agli 8 anni.
Due bambini (Caso A e Caso B) hanno frequentato la classe prima elementare nell’anno scolastico 2015/2016 e pertanto da settembre si trovano in seconda, mentre il terzo soggetto (Caso C) è entrato in prima elementare a partire da settembre del
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Il Gioco come Strumento Terapeutico nella PCI - Progettazione ed attuazione dello studio
Scopo dello studio
Abbiamo evidenziato la valenza e l’utilità del gioco come strumento terapeutico all’interno della riabilitazione della paralisi cerebrale infantile, identificando gli elementi connotativi dell'attività ludica all’intero del setting terapeutico e nel contesto ambientale. Il gioco risulta lo strumento più adatto per supportare il piacere e la propositività del
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Ippoterapia - Il punto di vista delle terapiste
Grazie all’esperienza, quasi annuale, svolta presso il Centro “Geo Agriturmo” è stato possibile osservare i possibili benefici della Riabilitazione Equestre da un punto di vista più professionale. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione e l’aiuto di Giusy e Dalila, due Psicomotriciste, e Giusy, una Psicologa, tutte e tre specializzate in Riabilitazione equestre tramite i
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Descrizione del lavoro e Casistica - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Materiale e metodo di valutazione
La casistica in osservazione per tale studio, svolto nel Centro di Riabilitazione e Prevenzione dell’età evolutiva “Il Cucciolo”, comprende 15 soggetti di età compresa tra 3 e 6 anni (età
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Revisione delle cartelle riabilitative dei bambini affetti da Atrofia Muscolare Spinale (SMA)
I seguiti presso l'ASO Città della Salute e della Scienza di Torino: metodologia della revisione
Per poter definire un percorso di presa in carico attuabile, in seguito alla revisione della letteratura, si è ritenuto importante osservare come venga impostato l'intervento riabilitativo dei bambini con SMA I nel presidio O.I.R.M. (Ospedale Infantile Regina Margherita) appartenente
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Corporea-Mente in relazione
La nascita di un’idea
Ho sempre pensato sin dall’inizio del percorso di tirocinio universitario che, indipendentemente dal quadro clinico a carico del bambino considerato, tutto quello che accade nella sala di neuropsicomotricità non può e non dove prescindere dal contesto esterno, quello familiare e quello sociale in particolare.
Mi spiego: il bambino in sala deve avere la
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La variazione dello stato comportamentale del bambino, in risposta agli stimoli sonori in TIN - PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO e RISULTATI
SCOPO DELLO STUDIO
Basandoci sui dati forniti dalla letteratura, infatti, è stato possibile cogliere le conseguenze alle quali inevitabilmente va incontro lo sviluppo del sistema uditivo del neonato prematuro, esposto a stimoli sonori eccessivi, trovandosi in un ambiente extrauterino.
Scopo dello studio è quello di misurare, in prima battuta, l’intensità sonora che
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SOMMARIO - Dalla reazione alla relazione. La costruzione di senso con il bambino aggressivo
Questo progetto di tesi nasce dalla volontà di analizzare in modo approfondito le manifestazioni aggressive del bambino, con lo scopo di individuare le più efficac i strategie da attuare all’interno del setting
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AGGRESSIVITÀ - Materiali e metodi
Scheda di Osservazione/Valutazione Neuropsicomotoria
ideata da G. Gison, E. Minghelli, V. Di Matteo
La scelta di utilizzare la scheda di osservazione/valutazione neuropsicomotoria (SON), nasce dall’esigenza di inquadrare in modo complessivo il funzionamento, le competenze e le abilità dei tre bambini scelti come casi clinici, nonché di individuarne i
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AGGRESSIVITÀ - I casi clinici
Metodologia di lavoro
Ai fini di individuare e sviluppare un progetto riabilitativo globale ma contemporaneamente centrato sull’approfondimento dei comportamenti aggressivi, si è scelto di analizzare i casi di G., K., e M..
I tre bambini, già in carico al servizio età evolutiva di Este, partecipano settimanalmente alle sedute di neuropsicomotricità, e mi è
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INTRODUZIONE - Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: trattamento neuropsicomotorio integrato con utilizzo del sistema PECS per favorire la relazione e ridurre i comportamenti problema in bambini con Disturbi dello Spettro Autistico
Questa tesi si pone l’obiettivo, attraverso l’intervento neuropsicomotorio in bambini con Disturbi dello Spettro Autistico, di mostrare come insegnare l’utilizzo di un sistema di comunicazione aumentativa
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: MATERIALI E METODI
Nello studio sono stati inclusi 8 bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico di età compresa tra i 3 e i 5 anni, presi in carico nel centro “Boggiano Pico” di Genova, nel periodo da settembre 2015 a marzo 2016. Tutti utilizzano il sistema PECS per comunicare essendo totalmente o parzialmente non vocali.
Lo studio è iniziato a settembre 2015 e personalmente ho creato
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LA SINDROME DI MOEBIUS: prognosi, diagnosi e terapia
Prognosi e Diagnosi
La sindrome di Moebius non ha carattere evolutivo, anche se ne derivano deficit morfologici e funzionali primari e secondari ed inoltre disfunzioni sia maggiori che minori durante lo sviluppo (“Dalla Diagnosi All’Intervento: analisi di casi clinici” di O. Picciolini, G. Lucco, G. Presezzi, C. Megliani, S. Castelletti, G. Mauceri, D. Clerici, F. Mosca,
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BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA - Progetto Riabilitativo nella Sindrome di Moebius
- Anastasi G., Capitani S., Carnazza M.L., Cinti S., Cremona O., De Caro R., Donato R.F., Ferrario V.F., Fonzi L., Franzi A.T., Gaudio E., Geremia R., Giordano Lanza G., Grossi C.E., Gulisano M., Manzoli F.A., Mazzotti G., Michetti F., Miscia S., Mitolo V., Montella A., Orlandini G., Paparelli A., Renda T., Ribatti D., Ruggeri A., Sirigu P., Soscia A., Tredici G., Vitale M.,
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ICF-CY CHECKLIST 0-3 ANNI - Progettazione e attuazione dello studio
Parte seconda: Progettazione e attuazione dello studio
Materiali e metodiCampione
Per l’applicazione della ICF-CY checklist 0-3 anni si è individuato un campione di bambini di età compresa tra 0 anni e 2 anni e 11 mesi, con presa in carico abilitativa/riabilitativa neuromotoria presso i poli territoriali di Monza e di Lissone dell’U.O.N.P.I.A. dell’Azienda
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Descrizione della nuova ICF-CY checklist 0-3 anni
6.3. Descrizione della nuova ICF-CY checklist 0-3 anni
Durante il suo utilizzo, l’ICF-CY si è mostrato uno strumento applicabile agli scopi della valutazione e dell’intervento riabilitativo nel servizio U.O.N.P.I.A dell’Azienda Ospedaliera S.Gerardo di Monza; tuttavia la checklist, considerata un facilitatore nell’utilizzo del manuale, si è mostrata, al contrario, uno strumento di
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Valutazione e trattamento neuropsicomotorio del bambino con disabilità intellettiva - BIBLIOGRAFIA
- [1] American Association on Mental Retardation "Ritardo mentale. Definizione, classificazione, sistemi di sostegno e quaderni di lavoro" 10^ edizione Vannini 2005
- [2] American Psychiatric Association (APA) "Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders- Fourth Edition (DSM-IV) 1994 pagg. 53-61
- [3] American Psychiatric Association (APA) "Diagnostic and
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La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti - 28 febbraio 2015 - Cagliari
Titolo del corso: La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti
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Il trattamento neuropsicomotorio nei quadri di disprassia e disturbo visuo-percettivo in età evolutiva - 07 / 08 febbraio 2015 - Bologna
Titolo del corso: Il trattamento neuropsicomotorio nei quadri di disprassia e disturbo visuo-percettivo in età evolutiva
Data
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Realizzare attività personalizzate con PowerPoint per i bambini con problemi dell'integrazione visuo-percettiva e cognitiva - Laboratorio pratico - 18 ottobre 2014 - Genova
Realizzare attività personalizzate con PowerPoint per i bambini con problemi dell'integrazione visuo-percettiva e e cognitiva - Laboratorio pratico
Data Inizio: 18 10
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La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti - 29 novembre 2014 - Roma
La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti
Data Inizio: 29 11 2014
Tipologia
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La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti - 15 dicembre 2014 - Catanzaro
La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti
Data Inizio: 29 11
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La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti - 06 dicembre 2014 - Genova
La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti
Data Inizio: 29 11 2014
Tipologia
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Il coinvolgimento del caregiver nel percorso riabilitativo del paziente con grave cerebrolesione acquisita (GCA): integrazione nei processi riabilitativi per un approccio globale - 17 ottobre 2014 - Macerata
Il coinvolgimento del caregiver nel percorso riabilitativo del paziente con grave cerebrolesione acquisita (GCA): integrazione nei processi riabilitativi per un approccio globale
Data
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Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l’ ABA-VB - 13 / 14 Dicembre 2014 - Trapani
Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l’ ABA-VB
Data Inizio: 13 12 2014
Altre Date: ...
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Il trattamento neuropsicomotorio nei quadri di disprassia e disturbo visuo-percettivo in età evolutiva - 28/29 novembre 2014 - Torino
Il trattamento neuropsicomotorio nei quadri di disprassia e disturbo visuo-percettivo in età evolutiva
Data Inizio: 28 11 2014
Altre Date: 29 novemre
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Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l’ ABA-VB - 15/16 novembre 2014 - Campobasso
Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l’ ABA-VB
Data Inizio: 15 11 2014
Altre Date:
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Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l’ ABA-VB - 22/23 novembre 2014 - Roma
Workshop specialistico e gruppi di lavoro sulla comunicazione e sui comportamenti problematici secondo l’ ABA-VB
Data Inizio: 22 11 2014
Altre Date: 22, 23
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