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Giornata di studio sul disturbo post-traumatico da stress - 23 marzo 2013 - Taranto

2013-03-23-taranto

Titolo del corso: Giornata di studio sul disturbo post-traumatico da stress

Data Inizio: 23 03 2013

Tipologia Formativa: Corso Residenziale

Sede dell' Evento: TARANTO, presso TURSPORT HOTEL, via Del Faro 58

Obiettivi:

  1. Acquisizione competenze tecnico-professionali: DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS (PTSD)
  2. Acquisizione competenze di processo: FATTORI DI VULNERABILITÀ PREDISPONENTI E/O PRECIPITANTI
  3. Acquisizione competenze di sistema: CONFRONTO E DIBATTITO FRA PROFESSIONISTI

Programma: Ogni volta che ci troviamo di fronte a un articolo riportante una calamità naturale (basti pensare al terremoto de L’Aquila), una strage dovuta o meno a errore umano (naufragio della Concordia), o l’ennesima storia di violenza individuale, viene automatico interrogarsi sulle conseguenze e sulla qualità della vita dei sopravvissuti, dei testimoni, o delle stesse vittime miracolosamente scampate o dei loro familiari. I segni lasciati da particolari esperienze comprometteranno la vita in periodi successivi, per alcuni sotto forma di incubi ricorrenti, per altri sotto forma di evitamento di situazioni analoghe, per altri sotto forma di un vero e proprio disturbo psicopatologico chiamato disturbo post-traumatico da stress (PTSD), definito come l'insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento. Non solo in ambito psichiatrico, ma anche di medicina del lavoro, e ancor più in quello medico-legale, sta diventando sempre più importante, la quantificazione delle predisposizioni individuali e delle cause esterne scatenanti, anche al fine della valutazione dell’eventuale percentuale di danno biologico e del relativo indennizzo. Aver vissuto un'esperienza critica di per sé non porta automaticamente alla diagnosi di PTSD, ma tale disturbo è strettamente legato alla possibilità individuale di usare con efficacia i comuni strumenti di difesa psicologica e fisica di cui ciascuno è dotato. Infatti, mentre in passato si pensava che la gravità del disturbo fosse direttamente proporzionale alla gravità dell’evento stressante, la ricerca recente e la pratica clinica hanno ampiamente dimostrato che il disturbo è strettamente legato al significato soggettivo che l’evento assume per la persona, il grado di impotenza sperimentato di fronte all’evento, nonchè gli equilibri dei fattori psicosociali di tipo protettivo o di rischio (Gabbard, G.,O., 2007). Se da una parte non è possibile agire su, né tanto meno prevenire, l’evento in sé, è possibile lavorare sui fattori di vulnerabilità predisponenti e/o precipitanti, che risultano giocare un ruolo primario nel determinare se il disturbo si svilupperà o meno. Il PTSD non colpisce le persone più "deboli" o "fragili": spesso queste riescono a superare senza conseguenze eventi traumatici abbastanza importanti, mentre persone "forti" vivono un profondo disagio a seguito di esperienze che hanno per loro un significato personale rilevante. Si stima che la prevalenza nell’arco della vita del PTSD sia compresa fra l’1 e il 3% della popolazione, benché un ulteriore 5-15% possa presentare forme sub cliniche del disturbo. Reazioni quali chiudersi in se stessi (alessitimia difensiva), tentativi di “autoterapia” quali l’abuso di alcool e altre sostanze psicotrope per alleviare gli stati d’ansia, sono tra le reazioni più diffuse e al tempo stesso più pericolose rispetto allo sviluppo successivo della patologia. È importante diffondere la conoscenza di questo disturbo nella popolazione generale, sensibilizzando la rete sociale, perché la corretta individuazione dei sintomi prodromici rende possibile un tempestivo intervento, di natura psicologica, che consenta una sana elaborazione dell’evento traumatico, limitando l’evoluzione in psicopatologia, e nei casi di disturbo già conclamato permetta l’utilizzo di un paradigma terapeutico individualizzato (Lo Iacono, A., Troiano, M, 2002). Il PTSD può essere affrontato clinicamente in più modi, poiché rientra nella categoria generale dei disturbi d’ansia (DSM-IV TR, APA, 2000), per i quali la psicoterapia cognitivo - comportamentale ha sviluppato molteplici mezzi ampiamente efficaci.

Prenotazione / Iscrizione: 12 03 2013

Quota in €: 100

Quota agevolata per chi effettua l’iscrizione entro una certa data: Per i soci Laborform € 90,00

Crediti ECM: SI

Destinatari: Medico chirurgo-Psicologo-TNPEE-Logopedista-Fisioterapista-Terapista occupazionale-Educatore-Farmacista-Biologo-Tecnico san. lab. biomedico-Tecnico san. radiologia medica-Tecnico audioprotesista-Assistente sanitario-Infermiere-
Tecnico della riabilitazione psichiatrica

Relatori:         

Dott.ssa Fiorella Fantini - Psicologa-Collaboratrice presso il Dipartimento di Psicologia - Dinamica e Clinica Università “Sapienza”- Roma;
Dott.ssa Donatella Menza - Psicologa-Specializzanda in Psicoterapia presso ASPIC sede ROMA

N° ore: 10

N° di partecipanti: 50

Segreteria organizzativa: Laborform, Via Ernesto Monaci 21, 00161 ROMA - Tel. 333 8194364 - Fax: 06-44238784
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Sito web: www.laborform.it

Altre info: Crediti ECM 15

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