Aggressione
L'aggressione in età evolutiva è un comportamento violento o di attacco fisico o verbale verso altre persone o animali. L'aggressione in età evolutiva può manifestarsi in diverse forme, come il bullying, le risse, le minacce verbali, il danneggiamento di proprietà e il comportamento distruttivo.
L'aggressione in età evolutiva può essere causata da una serie di fattori, tra cui la genetica, l'ambiente familiare, la mancanza di abilità sociali e la disfunzione cerebrale. I bambini che sono esposti a un ambiente violento o instabile possono essere più inclini a manifestare comportamenti aggressivi. Allo stesso modo, i bambini che hanno problemi di salute mentale, come il disturbo oppositivo-provocatorio (ODD) o il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), possono avere un maggiore rischio di comportamenti aggressivi.
L'aggressione in età evolutiva può avere conseguenze negative per il bambino e per gli altri. I bambini che manifestano comportamenti aggressivi possono avere difficoltà a sviluppare relazioni positive con i compagni di classe e con gli adulti, e possono avere un maggiore rischio di problemi di salute mentale e di comportamento in futuro. L'aggressione può anche causare danni fisici o emotivi alle persone e agli animali coinvolti.
Il trattamento dell'aggressione in età evolutiva dipende dalla gravità e dalla causa del comportamento aggressivo. Il trattamento può includere terapia comportamentale, terapia familiare, terapia farmacologica e interventi scolastici. La terapia comportamentale può aiutare il bambino a sviluppare abilità sociali e di autocontrollo, mentre la terapia familiare può aiutare a migliorare la comunicazione e il supporto familiare. La terapia farmacologica può essere utilizzata per trattare eventuali problemi di salute mentale sottostanti, come il disturbo ODD e l'ADHD.
Per prevenire l'aggressione in età evolutiva, è importante che i genitori e gli educatori insegnino ai bambini abilità sociali adeguate all'età, come la comunicazione positiva, l'empatia e il rispetto per gli altri. Inoltre, è importante che i bambini siano esposti a un ambiente stabile e sicuro, che promuova l'apprendimento e lo sviluppo positivo.
In sintesi, l'aggressione in età evolutiva è un comportamento violento o di attacco fisico o verbale verso altre persone o animali. L'aggressione in età evolutiva può essere causata da una serie di fattori, tra cui la genetica, l'ambiente familiare e la mancanza di abilità sociali. Il trattamento dell'aggressione dipende dalla gravità e dalla causa del comportamento aggressivo e può includere terapia comportamentale, terapia familiare, terapia farmacologica e interventi scolastici. Per prevenire l'aggressione, è importante che i genitori e gli educatori insegnino ai bambini abilità sociali adeguate all'età e che i bambini siano esposti a un ambiente stabile e sicuro.
-
DISCUSSIONE - CONCLUSIONE - Il SÉ CORPOREO in Terapia Neuropsicomotoria: concetti teorici, osservazione, esperienza clinica
DISCUSSIONE
Il proposito che ha guidato le ricerche teoriche e la stesura di questo elaborato era quello di trovare una chiave di lettura del Sé corporeo che, a partire dalla sua definizione, potesse condurre il terapista della neuro e psicomotricità verso una maggiore conoscenza, consapevolezza e capacità di osservazione dello stesso. Per perseguire questo scopo,
... -
INTRODUZIONE - Dalla metacognizione all’intelligenza emotiva nella maturazione della consapevolezza di sé e del proprio disagio. Percorso riabilitativo-terapeutico in chiave neuropsicomotoria
...
-
PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO - Confronto interculturale della comunicazione nella diade Mamma-Bambino
SCOPO DELLO STUDIO
Lo studio effettuato parte dalla necessità di analizzare le modalità di relazione all’interno di diadi mamma-bambino di culture diverse da quella italiana e di valutare se le modalità di interazione materne influenzano i comportamenti del bambino.
Un primo obiettivo è quello di verificare la possibilità di utilizzo dello strumento Neuropsychomotor
... -
ADHD - Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI, nella letteratura italiana)
Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (DDAI, nella letteratura italiana), conosciuto anche con l'acronimo inglese ADHD (attention deficit hyperactivity disorder), è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da problematiche nel mantenere l'attenzione,
... -
I DISTURBI DELLA REGOLAZIONE
In questo capitolo verranno descritti i disturbi della regolazione, ovvero un insieme complesso di disordini, che comprendono difficoltà riguardanti la sfera emotiva e comportamentale, con particolare riferimento al Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività (DDAI), che rappresenta la più importante manifestazione di tali disturbi.
Il presente lavoro di tesi si propone infatti
... -
IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
Indagare sullo sviluppo del bambino e della relazione precoce, in particolare del passaggio da un’illusione onnipotente ad una progressiva disillusione che porta a tener conto della mente dell’altro, delle regole di gioco e di quelle sociali, mi ha portato a chiedermi quali conseguenze possano esserci se una o più delle tappe suddette venga a mancare o se, a causa di gravi patologie, vengano
... -
Verso l’accettazione della realtà: l’equilibrio di potere; neurobiologia della mortificazione vivificante; reciprocità, co-costruzione di storie, il gioco
VERSO L’ACCETTAZIONE DELLA REALTÀ
L’equilibrio di potere
La necessità di disilludere il bambino dalla primaria attribuzione di onnipotenza porta, come abbiamo visto, a dare risposte meno immediate, a dire dei “No!”, a non esaudire alcuni suoi desideri.
La mortificazione che l’adulto impartisce è necessaria allo stabilirsi di un equilibrio di potere tra
... -
LE CEREBROLESIONI ACQUISITE
Cosa sono
Con il termine “cerebrolesione acquisita” si intende una patologia cerebrale acuta avvenuta in epoca postnatale. Nei casi più gravi provoca uno stato di coma rilevato dalla scala di valutazione Glasgow Coma Scale (GCS) < 8 per una lasso di tempo superiore a 24 ore. Proprio la compromissione dello stato di coscienza costituisce un indice di gravità e di severità
... -
LO SVILUPPO COMUNICATIVO - SOCIALE: strumenti di screening e criteri semeiologici nel corso dei primi tre anni di vita.
Con il termine di sviluppo comunicativo-sociale viene indicato il processo mediante il quale il bambino acquisisce progressivamente quelle competenze che gli permettono di “capire” e di
... -
AGGRESSIVITÀ - Introduzione Teorica
Definizioni a confronto
Il concetto di aggressività è stato da sempre oggetto di studio nei più svariati campi della ricerca. A livello semantico il termine include un ampio insieme di idee e una vasta gamma di fenomeni che a loro volta riflettono gli orientamenti, talvolta contrastanti dei vari ricercatori. Definirla come mero comportamento caratterizzato da
... -
AGGRESSIVITÀ - Materiali e metodi
Scheda di Osservazione/Valutazione Neuropsicomotoria
ideata da G. Gison, E. Minghelli, V. Di Matteo
La scelta di utilizzare la scheda di osservazione/valutazione neuropsicomotoria (SON), nasce dall’esigenza di inquadrare in modo complessivo il funzionamento, le competenze e le abilità dei tre bambini scelti come casi clinici, nonché di individuarne i
... -
Approcci riabilitativi di tipo evolutivo
Intervento di sviluppo relazionale
RDI è un acronimo per Relationship Development Intervention, che, tradotto, significa Intervento per lo Sviluppo Relazionale.
Questa terapia è stata sviluppata dal Dr. Steven Gutstein e mira a risolvere i problemi di tipo relazionale e sociale presenti nelle persone ASD (= con un disturbo dello spettro autistico).
L’intervento si
... -
Il trattamento neuropsicomotorio di G.
Perseguire l'integrazione
Chi è G., dunque, a cavallo tra Marzo e Aprile 2013? Di fronte a questo interrogativo, apparentemente elementare e già risolto dalle informazioni riportate nel capitolo precedente, ci sembra tuttavia opportuno reintegrare in un tutto coerente e sintetico ciò che altrimenti rischierebbe di rimanere frammentario e disincarnato. G. non è una sequenza di parole
... -
Disturbi dello sviluppo
Tra i disturbi dello sviluppo in età evolutiva verranno menzionate alcune patologie che risultano presentare un deficit legato all’empatia, cosiddette “primarie”. Nel particolare: i disturbi dello spettro autistico (facendo riferimento anche e soprattutto all’alto funzionamento) ed i disturbi della condotta.
Unitamente a questi si porrà l’accento anche su alcuni disturbi in cui la
... -
Evoluzione dell’empatia
La selezione naturale mette a punto i meccanismi che servono alle specifiche esigenze di ogni specie “ecologica”, e i comportamenti sociali sono maggiormente comprensibili nel contesto dell'evoluzione. Tuttavia, bisogna sottolineare che, la letteratura della psicologia comparata ed etologia sono afflitte dalle stesse limitazioni e che la letteratura umana deve affrontare la difficoltà di
... -
Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Carmela Giordano, Psicomotricista, TNPEE
Premessa
Un argomento come la comunicazione, studiato ed approfondito da diverse discipline, racchiude in sé il desiderio e la volontà dell’essere umano di
... -
Pratica Psicomotoria parametri di osservazione
La Psicomotricità è una disciplina relativamente giovane e poco conosciuta; nata dall’incontro di diverse discipline, ha molteplici orientamenti. Proprio per questo motivo è difficile trovare dei parametri d’osservazione comuni alle diverse metodologie. La Psicomotricità ha preso su di sé il compito di unificare il dualismo cartesiano “ Mente” “Corpo” ponendosi l’obiettivo di considerare la
... -
Integrazione sensoriale, di Cindy Hatch-Rasmussen
Integrazione Sensoriale
Cindy Hatch-Rasmussen, M.A., OTR/L
...
Therapy Northwest, P.C. -
Fenotipo Comportamentale - La sindrome di Prader Willi (PWS)
La sindrome di Prader-Willi comprende varie caratteristiche psicologiche e comportamentali. Nelle prime fasi dell'infanzia si verifica un ritardo dello sviluppo psicomotorio e verbale. I disturbi della motricità grossolana, della coordinazione e dell'equilibrio si protraggono per tutta l'infanzia. I problemi maggiori di linguaggio consistono soprattutto in errori di vario tipo
... -
Il Tono Muscolare
Il tono muscolare è definito come l’attività primitiva e permanente del muscolo; costituisce lo sfondo di ogni attività (tono residuo o di riposo).
Il tono è mantenuto o adattato ai bisogni della postura,
... -
La pratica terapeutica della comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale risulta lo strumento, per lo più inconscio, attraverso cui il bambino, soprattutto quello piccolo, riesce a comunicare desideri, bisogni, frustrazioni e tutto quello che è per lui emozione. Questa espressione del bambino è ascoltata, percepita dal terapista che a sua volta ne fa il mezzo con cui comunicare e rimandare alcuni significati al bambino
...