ORDINI NELLE PROFESSIONI SANITARIE: DDL 1142 ANCORA BLOCCATO IL CONAPS: "LA POLITICA FACCIA IL PROPRIO DOVERE"
ORDINI NELLE PROFESSIONI SANITARIE: DDL 1142 ANCORA BLOCCATO IL CONAPS: "LA POLITICA FACCIA IL PROPRIO DOVERE"
Roma, 28 luglio 2011 - Ad un passo dalle lunghe vacanze dei politici, contrariamente a quelle sempre più brevi dei normali cittadini italiani, il disegno di legge 1142 che dovrebbe istituire gli ordini per le professioni sanitarie, subisce un nuovo stop in Parlamento. Un iter ormai decennale che da oltre un anno viene dichiarato condiviso, in modo bipartisan, dalle forze politiche. A questo ennesimo sgarbo a migliaia di lavoratori che subiscono quotidianamente l'affronto dell'abusivismo e ai milioni di pazienti che ne pagano le conseguenze, risponde il Coordinamento Nazionale delle professioni sanitarie (Conaps), con la seguente dichiarazione del presidente, Antonio Bortone, e del vicepresidente, Tiziana Rossetto:
"I cittadini/utenti hanno il diritto di avere cure di qualità e servizi sanitari efficienti; la salute è un diritto costituzionale, messo in grave pericolo dal fenomeno dell'abusivismo oggi imperante in molti settori senza regole. Anche i professionisti che si occupano di salute, devono possedere i requisiti necessari a garantire tali diritti e aderire a codici di comportamento etico e deontologico al fine di assumersi le giuste responsabilità. La politica deve governare il Paese e dare risposte concrete ai problemi esistenti. Assistiamo indignati, all'esasperato iter del DDL 1142 - con il quale si istituiscono a costo zero ordini professionali anche per le professioni sanitarie - prolungato nel tempo da oltre due anni, e continuiamo a leggere paradossali dichiarazioni di rapida approvazione ed unanime consenso bipartisan, alle quali non segue alcune concreta azione. In questo clima estremamente confuso, respingiamo ogni strumentalizzazione politica e ogni gioco delle parti in merito all'approvazione del DDL1142 e chiediamo ai politici un atto di responsabilità e di civile coerenza, oltre che di rispetto, verso questo bisogno legislativo per mettere fine al fenomeno dell'abusivismo paradossalmente sempre più impunito. Oggi nessuno dei Parlamentari può dichiararsi immune da responsabilità dannose alla salute dei cittadini. Attendiamo fatti concreti e non più beffarde dichiarazioni! Unica certezza, è il danno perseverato al Sistema Salute. Basta ritardi e divertenti ping-pong".