Università degli Studi dell'Aquila
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Università degli Studi dell'Aquila
L'Università degli Studi dell'Aquila è un'università statale italiana, la più antica in Abruzzo, fondata nel 1596.
L'11 ottobre 1458 e poi il 9 maggio 1464, all'indomani della pacificazione o resa al sovrano, dopo l'appoggio dato dagli aquilani agli ultimi angioini, la città dell'Aquila chiese a re Ferdinando d'Aragona la licenza di aprire uno Studium conforme a quelli esistenti in Bologna, Siena e Perugia. Il re concesse quanto richiesto, ma non risulta, mancando la prova documentale, che il Comune istituisse lo Studio. Sia prima che dopo tale richiesta, è documentato, invece, che gli aquilani (per es.: Giovanni da Capestrano e Berardino di Ludovico, nipote del cronista Francesco d'Angeluccio di Bazzano, dottorato nel 1474) andarono a studiare diritto civile e canonico nello studio di Perugia.
Negli ultimi anni del Cinquecento, i Gesuiti, nel loro collegio, dal 1596, impartirono l'istruzione superiore. L'Aquilanum Collegium, dopo l'espulsione dei Gesuiti dal regno delle Due Sicilie, decretata nel 1767, diventò Collegio Reale nel quale alle cattedre di teologia, filosofia e storia, matematica, belle lettere e lingua greca si aggiunsero nel 1785 insegnamenti scientifici come chimica, anatomia e medicina teorica e pratica, e nel 1792 quelli di chirurgia ed ostetricia. Ma, con decreto del 30 maggio 1807, Giuseppe Bonaparte, riorganizzando i Collegi Reali, soppresse quello aquilano e ne aprì uno nel monastero di Santo Spirito del Morrone, vicino Sulmona.