Paralisi Cerebrale Infantile (PCI)
La paralisi cerebrale infantile (PCI) è una condizione che colpisce il movimento e la postura del bambino. La PCI è causata da un danno cerebrale che si verifica durante lo sviluppo del cervello durante la gravidanza, il parto o nei primi anni di vita del bambino. Il danno cerebrale può essere causato da una serie di fattori, tra cui l'ipossia (mancanza di ossigeno al cervello), l'ictus, le infezioni, le lesioni cerebrali o l'esposizione a sostanze tossiche.
I sintomi della PCI possono variare a seconda della gravità della condizione e delle parti del corpo colpite. I sintomi possono includere difficoltà nel controllare i movimenti, debolezza muscolare, spasmi muscolari, problemi di equilibrio, difficoltà nella coordinazione dei movimenti e problemi di postura.
La PCI può essere diagnosticata attraverso una valutazione medica e una serie di test, tra cui l'esame neurologico, l'elettroencefalogramma (EEG) e l'imaging cerebrale. La diagnosi precoce è importante perché può aiutare a garantire un trattamento tempestivo e mirato per migliorare la qualità della vita del bambino.
Il trattamento della PCI dipende dalla gravità della condizione e dalle parti del corpo colpite. Il trattamento può includere il controllo dei sintomi, la terapia fisica, la terapia neuropsicomotoria, la terapia del linguaggio e la terapia comportamentale. La chirurgia può anche essere necessaria in alcuni casi per correggere problemi muscolari o scheletrici.
Gli interventi precoci sono importanti per la gestione della PCI. La terapia fisica può aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la coordinazione dei movimenti. La terapia del linguaggio può aiutare a migliorare le abilità di comunicazione del bambino. La terapia neuropsicomotoria può aiutare a migliorare le abilità motorie fine e la capacità di svolgere attività quotidiane.
La PCI può essere una condizione cronica e può richiedere una gestione a lungo termine. Tuttavia, con una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo, i bambini con PCI possono sviluppare abilità motorie e cognitive e avere una buona qualità della vita.
In sintesi, la paralisi cerebrale infantile è una condizione che colpisce il movimento e la postura del bambino e che è causata da un danno cerebrale che si verifica durante lo sviluppo del cervello. Il trattamento della PCI dipende dalla gravità della condizione e dalle parti del corpo colpite. Gli interventi precoci sono importanti per la gestione della PCI e possono aiutare a migliorare la qualità della vita del bambino.
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Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) e Schema Corporeo
Paralisi Cerebrale Infantile (PCI)
Definizione e classificazioni
Negli anni sono state date diverse definizioni per questo tipo di patologia; ad oggi la più condivisa a livello globale definisce la paralisi cerebrale infantile come “turba persistente (ma non immutabile) della postura e del movimento, dovuta ad alterazioni della funzione cerebrale durante le
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Schema Corporeo
Evoluzione storica del concetto
Innanzitutto va specificato che in passato si distinguevano: l'immagine corporea definita come rappresentazione mentale del proprio corpo, arricchita delle percezioni del vissuto, e lo schema corporeo concepito come rappresentazione mentale del corpo ovvero come entità spaziale, costituita sulle basi cognitive delle sensazioni somestesiche.
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INTRODUZIONE - L'importanza della Valutazione e del Trattamento Neuro e Psicomotorio dello Schema Corporeo nel bambino con Paralisi Cerebrale Infantile
Il concetto di
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Ammaniti M., Manuale di psicopatologia dell’infanzia, Cortina, 2001, Milano.
- Berti E. e Comunello F., Dall’azione negata all’azione simbolica, V congresso nazionale ANUPI, 2004, Napoli.
- Berti E, Comunello F., Savini P., Il contratto terapeutico in terapia
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IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
Indagare sullo sviluppo del bambino e della relazione precoce, in particolare del passaggio da un’illusione onnipotente ad una progressiva disillusione che porta a tener conto della mente dell’altro, delle regole di gioco e di quelle sociali, mi ha portato a chiedermi quali conseguenze possano esserci se una o più delle tappe suddette venga a mancare o se, a causa di gravi patologie, vengano
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Cercasi professionista per terapia a domicilio o in sede proposta dal terapista per bimba di 3 anni affetta da PCI - Lonigo - Vicenza
- INDIRIZZO DELLA SEDE LAVORATIVA: Lonigo
- PROVINCIA DELLA SEDE: Vicenza
- PRESTAZIONE RICHIESTA: Si richiede prestazione lavorativa per 1 o più volte a settimana da per aumentare la terapia già svolta dalla bimba abitualmente
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Cercasi professionista per terapia a domicilio o in sede proposta dal terapista per bimba di 3 anni affetta da PCI.
Contattare: Asia Sabadini
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La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)
“Il silenzio di chi non parla non è mai d’oro. Tutti noi abbiamo bisogno di comunicare e metterci in contatto con gli altri non in un solo modo, ma in tutti i modi possibili. E’ un fondamentale bisogno umano, un fondamentale diritto umano. Di più: è un potere fondamentale dell’uomo”.
(Williams, Beneath the surface: Creative expressions of augmented
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BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
- Ainsworth M.D.S., Bell S.M., Stayton D. (1971) Individual differences in Strange Situation behavior of one year old, in H.R. Schaffer (a cura di), The origins of humans social relations. Academic Press, New York.
- Ainsworth M.D.S, Blehar M., Waters E. e Wall S. (1978) Patterns of attachment: assessed in the strange situation and at home. Erlbaum,
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Difficoltà e deficit visuo-spaziali
I deficit visuo-spaziali possono essere definiti come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti, che riguardano il rapporto tra la persona e
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BIBLIOGRAFIA - Il dispendio energetico nei bambini con Patologia Neuromotoria
- American Thoracic Society ATS Statement “Guidelines for the Six-Minute Walk Test” Am J Respir Crit Care Med 2002, vol. 166, pp. 111-117
- Andersson C, Asztalos L, Mattsson E “Six-minute walk test in adults with cerebral palsy. A study of reliability” Clin Rehabil 2006 Jun; 20 (6): 488-95
- Baker R, “Motion Analysis” cap 19 in Dan B,
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Analisi del pattern di deambulazione di bambini con disabilità neuromotoria attraverso un sensore magnetico/inerziale G-SENSOR ®
Introduzione
Scopo di questo studio era quello di verificare se attraverso un sensore commerciale (G-SENSOR ® BTS Italia) a basso costo era possibile valutare l’efficacia, l’efficienza ed il consumo energetico durante la deambulazione in un gruppo eterogeneo di bambini affetti da differenti forme e tipi di patologie neuromotorie.
Strumentazione
Il G-SENSOR ® è un
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Il consumo energetico nella normalità e nella patologia
Il metabolismo ed i substrati energetici
La definizione di metabolismo è comunemente intesa come l’insieme delle reazioni biochimiche che si svolgono all’interno di un organismo. Il metabolismo intracellulare (unità fondamentale del metabolismo di un individuo) è costituito sia da reazioni cataboliche, riguardanti la degradazione dei substrati energetici come carboidrati, lipidi e
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Cenni teorici sulle patologie neuromotorie in età evolutiva - La Paralisi Cerebrale Infantile: definizione e principali fattori causali
L’attuale definizione di Paralisi Cerebrale Infantile elaborata da Rosenbaum nel 2006, ci parla di “un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) che si è verificato nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. I
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INTRODUZIONE - Il dispendio energetico nei bambini con Patologia Neuromotoria
Il cammino è una funzione locomotoria di fondamentale importanza nella vita di ogni individuo. Esso rappresenta una delle principali
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BIBLIOGRAFIA - Valutazione delle Funzioni Adattive in bambini con PCI: confronto fra bambini migranti e bambini italiani
- American Psychiatric Association (2013), Manuale diagnostico dei disturbi mentali, DSM-5 (V edizione); Ed. Raffaello Cortina; Milano, 2014.
- Balsamo E., Il rapporto genitori/figli nella migrazione, in Atti del Convegno “Famiglie migranti e stili genitoriali”, Bologna, Gennaio/Maggio 2006.
- 3. Bax M., Terminology and classification of cerebral palsy, in Developmental
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CONCLUSIONI - Valutazione delle Funzioni Adattive in bambini con PCI: confronto fra bambini migranti e bambini italiani
Come potevamo ipotizzare fin dall’inizio del nostro studio, abbiamo avuto conferme che il minore migrante del nostro campione ha un Comportamento Adattivo meno funzionale rispetto ad un suo coetaneo italiano.
L’integrazione è un processo lungo, complesso e talvolta ricco di sofferenze e compromessi. I bambini che giungono nel nostro paese successivamente ad uno dei genitori,
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DISCUSSIONE - OBIETTIVI E LIMITI - Valutazione delle Funzioni Adattive in bambini con PCI: confronto fra bambini migranti e bambini italiani
Discussione
Dall’analisi dei dati ottenuti durante lo studio, emerge in modo sufficientemente evidente una differenza del Comportamento Adattivo nei bambini italiani e nei bambini migranti affetti da Paralisi Cerebrale Infantile. Le coppie dei soggetti all’interno del campione di studio, sono state attentamente relazionate in base all’età, alla compromissione neuromotoria e
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RISULTATI - Valutazione delle Funzioni Adattive in bambini con PCI: confronto fra bambini migranti e bambini italiani
Caratteristiche socio–demografiche
Il campione finale risulta essere costituito da 10 bambini, 7 femmine e 3 maschi, compresi in una fascia di età dai 3 ai 15 anni con diagnosi di Paralisi Cerebrale Infantile. Tra i 10 bambini dello studio, vi sono 5 italiani e 5 migranti.
La maggior parte del campione è composto da soggetti femmine (70%); l’età media del gruppo di studio è
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Progettazione e attuazione dello studio: Materiale e Metodi, Strumenti, Disegno dello studio, Analisi statistiche
Scopo dello studio
Dato il notevole flusso migratorio che ha caratterizzato l’utenza dei servizi U.O.N.P.I.A. negli ultimi anni, si è resa evidente la necessità di approfondire la condizione psicosociale del bambino migrante e delle possibili fragilità correlate alla sua integrazione.
Lo scopo di questo studio è indagare il Comportamento Adattivo in bambini nativi italiani e
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Inquadramento teorico: Il comportamento adattivo; Il flusso migratorio negli ultimi anni; La paralisi cerebrale infantile
Il comportamento adattivo
Il costrutto teorico del Comportamento Adattivo esprime l’interazione dell’individuo con il proprio ambiente. Esso riguarda le attività che un soggetto deve quotidianamente
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INTRODUZIONE - Valutazione delle Funzioni Adattive in bambini con PCI: confronto fra bambini migranti e bambini italiani
“La disabilità non è una coraggiosa lotta o il coraggio di affrontare le avversità. La
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BIBLIOGRAFIA - Come cambia la riabilitazione: studio sull’utilizzo dei videogiochi per la rieducazione delle abilità di lettura
Bibliografia
- M.W.G. Dye, C.S. Green, D. Bavelier. Increasing Speed of Processing With Action Video Games. (2010)
- Linee-guida del Ministro della Sanità per le attività di riabilitazione (in GU 30 maggio 1998, n. 124). Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (1998)
- Le risposte attuali del
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La riabilitazione in età evolutiva e l’uso dei videogiochi
Una definizione di riabilitazione
All’interno del mondo sanitario la riabilitazione viene definita come una disciplina che tende a intervenire direttamente sul paziente, attraverso diversi tipi di approcci e tramite professionisti differenti, ma sempre con il fine di garantire una vita il più normale possibile al paziente di cui si prende cura. (Ministero della sanità,
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Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva - INQUADRAMENTO TEORICO
Core Competence
Il Core Competence del Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva è stato costruito a partire dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle Linee Guida Nazionali inerenti la Professione, proponendo
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INTRODUZIONE - Le Mucopolisaccaridosi: La Rete Assistenziale Riabilitativa
La paralisi cerebrale infantile (PCI) è definita come un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e
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Metodo Sense and Mind (SaM®)
Cos’è
Il metodo S.a.M. è un metodo riabilitativo che vuole accompagnare l’individuo ad appropriarsi, o riappropriarsi, consapevolmente della propria organizzazione spaziale usando il corpo come primo motore della conoscenza.
Si rivolge a bambini e adulti con disarmonia nell’integrazione percettivo-motoria, difficoltà di costruzione e di utilizzo delle immagini mentali,
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BIBLIOGRAFIA - ALLEGATI - Il Gioco come Strumento Terapeutico nella Paralisi Cerebrale Infantile
- Ambrosini C., Il gioco in terapia neuropsicomotoria in Manuale di terapia psicomotoria dell’età evolutiva, Napoli, Cuzzolin editore, 2008, 209-219
- Broggi F. e Scollo O., Il setting riabilitativo e il corpo del terapista come strumento d’interazione con il bambino in Fondamenti di riabilitazione in età evolutiva (a cura di Valente D.), Roma, Ed. Carocci, 2009,
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CONCLUSIONI - Il Gioco come Strumento Terapeutico nella PCI
Gli obiettivi dell’elaborato sono stati il sottolineare gli elementi connotativi del gioco all’interno del setting terapeutico e del contesto ambientale, evidenziandone il valore nello sviluppo del bambino, tipico e non, e nel trattamento neuropsicomotorio.
I risultati emersi dalla somministrazione del questionario confermano l’ipotesi iniziale riguardante l’importanza del gioco in
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Il Gioco come Strumento Terapeutico nella PCI - Progettazione ed attuazione dello studio
Scopo dello studio
Abbiamo evidenziato la valenza e l’utilità del gioco come strumento terapeutico all’interno della riabilitazione della paralisi cerebrale infantile, identificando gli elementi connotativi dell'attività ludica all’intero del setting terapeutico e nel contesto ambientale. Il gioco risulta lo strumento più adatto per supportare il piacere e la propositività del
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Le nuove tecnologie in riabilitazione
Negli ultimi anni, con l’avvento di nuove tecnologie, anche in riabilitazione si stanno sperimentando nuovi strumenti. La realtà virtualeviene utilizzata sempre di più nei centri di ricerca. Con questo termine si intende la descrizione della realtà, simulata da computer, con la quale l’individuo può interagire sensorialmente a vari livelli. Le condizioni essenziali affinché possa
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Neuropsicomotricità - Il setting in terapia e a casa: continuità e discontinuità
Il termine settingderiva dall’inglese “to set”,preparare una scena, mettendo in atto degli accorgimenti specifici. In riabilitazione il terapista “ambienta una scena” per ogni paziente e per ogni patologia. Con questo termine si intende primariamente l’insieme di regole e modalità attraverso cui lo specialista si prende cura ed entra in relazione con il paziente.
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Correlazione tra le forme di Paralisi Cerebrale Infantile e il gioco
All’interno della paralisi cerebrale infantile sono presenti forme cliniche con caratteristiche molto diverse tra di loro, le quali possono raggiungere un livello di sviluppo del gioco differente. Di seguito, partendo dalla classificazione proposta dal gruppo Ferrari-Cioni (2010), vengono illustrate tre tabelle riassuntive gli elementi connotativi delle tre diverse forme di paralisi cerebrale
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Il gioco
Il ruolo del gioco nello sviluppo infantile
Negli anni, diversi autori hanno parlato del gioco, descrivendone il ruolo all’interno dello
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INTRODUZIONE - Il Gioco come Strumento Terapeutico nella Paralisi Cerebrale Infantile: considerazioni ed elementi connotativi
L’elaborato si
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La Comunicazione Aumentativa Alternativa
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è definita come “ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale” . Non è una tecnica riabilitativa ma un’area della pratica clinica che studia e, quando necessario, tenta di compensare disabilità comunicative temporanee o permanenti, limitazioni nelle attività e restrizioni alla partecipazione di persone con severi disordini
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Strategie per la Comunicazione
Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA)
In età evolutiva, più dello 0,5% della popolazione presenta disabilità complesse della comunicazione che, in assenza di adeguati interventi, interferiscono in modo significativo con lo sviluppo, in particolare nell’ambito cognitivo e relazionale. Diventa allora necessario potenziare le modalità di comunicazione esistenti, affiancandole
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Disprassia e disabilità intellettiva
Introduzione: prassia e disprassia
Prima di poter parlare di disprassia è necessario introdurre il termine "prassia".
Secondo la definizione di Piaget, ripresa successivamente da altri autori come Ajuriaguerra e Stamback, "le prassie non sono semplicemente movimenti, ma sistemi di movimenti coordinati in funzione di un'interazione e di un risultato." Gli autori francesi
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BIBLIOGRAFIA - Modello della Family Centered Care (FCC)
- Ainbinder J.G., Blanchard L.W., Singer G.H., Sullivan M.E., Powers L.K., Marquis J.G., Santelli B., Consortium to Evaluate Parent to Parent, A qualitative study of parent to parent support for parents of children with special needs.Journal of Pediatric Psychology1998;
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Caso clinico - Coinvolgimento della famiglia nel Progetto Riabilitativo del bambino con danno neurologico
Introduzione
Durante la mia esperienza di tirocinio presso il polo territoriale dell’U.O.N.P.I.A. dell’A.O. San Gerardo di Monza ho avuto l’occasione di seguire il percorso terapeutico di una bambina con diagnosi di paralisi cerebrale infantile.
Nel
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Materiali e metodi - Coinvolgimento della famiglia nel Progetto Riabilitativo del bambino con danno neurologico
In Terapia Intensiva Neonatale: valutazione comportamentale di Brazelton e di Als
La scala di valutazione comportamentale di Brazelton e di Als si ispira dalla Neonatal Behaviour Assessment Scale (NBAS), la quale si basa sull’assunzione, assai innovativa all’epoca dei primi studi di Brazelton (anni ’50-’60) e della prima pubblicazione della
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Il modello della Family Centered Care
I principi cardine
Teatro della progressiva definizione della Family Centered Care sono inizialmente stati gli Stati Uniti e il Canada i quali, a partire dagli anni ’60, ne hanno gradualmente delineato i principi, tali da poter essere applicati sia in ambito ospedaliero che nel mondo della riabilitazione. In particolare, la monografia “Family Centered Care for Children Needing
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Il Circo della Farfalla - Fermo
Sede Lavorativa: Marche, Fermo, 63900, Via Armando Diaz, 357
Contatti:dott.ssa Angelica
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Discussioni - Progetto Migranti per la formazione di TNPEE senza forntiere
Discussioni e riflessioni sui dati dei questionari Neuropsicomotori
Si è deciso di effettuare delle riflessioni e discussioni per ciascuna serie di dati rlevata, per poi andare a fare un confronto tra le diverse casistiche, così da potere mettere in luce delle possibili similitudini o differenze ove sia possibile. Come già detto il questionario
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L'analisi della funzione cammino. Il progetto riabilitativo nel bambino con paralisi cerebrale infantile, secondo il concetto Bobath - 06 giugno 2014 - Aosta
aggiornato il 17 aprile 2014:
Iscrizioni Chiuse
Titolo
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La Comunicazione Aumentativa Alternativa
La Comunicazione
Il termine comunicazione deriva dal latino communico che significa mettere in comune, fare partecipe, condividere; nella sua prima definizione, perciò, è l'insieme dei fenomeni che comportano il trasferimento di informazioni. Per
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Revisioni su alcune delle principali Terapie Alternative e Complementari nella riabilitazione delle PCI
Nel capitolo seguente verranno presentate alcune delle principali terapie alternative e complementari utilizzate nella riabilitazione delle PCI, analizzando per ciascuna le basi teoriche e le prove di efficacia; il tutto è attinto dalla letteratura scientifica e dal Congresso intersocietario SINPIA-SIMFER tenuto a Bologna nel giugno 2010.
Metodo ADELI suit
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BIBLIOGRAFIA - Terapie alternative e complementari nelle Paralisi Cerebrali Infantili
La bibliografia della tesi è riportata sotto ogni paragrafo e capitolo, in modo che sia più facile e immediato il riferimento all'articolo di spunto.
Le fonti degli articoli, degli studi e degli approfondimenti provengono da un archivio dati di riferimento corrispondente alle seguenti pubblicazioni:
- Giornale di Neuropsichiatra Età Evol
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CONCLUSIONI - Terapie alternative e complementari nelle Paralisi Cerebrali Infantili
Ciò che è messo in luce da recenti sondaggi sull'opinione pubblica del nostro Paese, avvalorati anche dalle analisi sopra presentate sul campo, è che la maggior parte degli intervistati conosce la medicina alternativa e complementare, e che nonostante l'assenza di leggi specifiche sulla materia e le controverse ipotesi di validità buona parte delle famiglie con bambino con PCI le sceglie per
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RISULTATI - Sondaggio conoscitivo all'interno delle famiglie sulle Terapie Alternative e Complementari
Dall'elaborazione dei dati risulta che l'80% delle persone che hanno risposto al questionario conoscono in linea generale la medicina alternativa e complementare. (28 su 35)
Conoscenza generale di Terapie Alternative e Complementari
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Sondaggio conoscitivo all'interno delle famiglie sulle Terapie Alternative e Complementari
Obiettivi
L'obiettivo prefissato dal lavoro pratico di sondaggio è quello di effettuare un'indagine conoscitiva sulle informazioni che i genitori di bambini di PCI hanno sulle terapie alternative e complementari. Grazie all'elaborato e ai risultati di questo questionario avremo dunque la possibilità di:
- approfondire e offrire una
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Le Paralisi Cerebrali Infantili
Cenni storici
Un chirurgo ortopedico inglese, William John Little, in un suo lavoro del 1862 presentato all'Ostetrical Society of London ha fornito la prima descrizione di Paralisi Cerebrale Infantile:“rigidità spastica tipo tetano e una distorsione delle gambe del neonato” [1]. Successivamente Sigmund Freud nel suo “Die infantile cerebrallahmung” nel 1897 descrive i possibili
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La Medicina Alternativa e Complementare
Definizione
Per medicina alternativa e complementare (CAM) si intende “un gruppo eterogeneo” di terapie mediche e di promozione della salute, di pratiche e di prodotti che attualmente non fanno parte della medicina convenzionale” [1]. ln particolare si definisce Medicina Complementare l'uso di terapie non provate scientificamente in associazione con terapie convenzionali, mentre per
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INTRODUZIONE - Terapie alternative e complementari nelle Paralisi Cerebrali Infantili
Negli ultimi anni si è assistito in diverse parti del mondo ed anche nel nostro paese ad un crescente ricorso alla Medicina Alternativa e
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Dalla valutazione clinica alla pratica riabilitativa nella gestione neuroevolutiva per logopedisti - 29 / 30 novembre e 1 dicembre 2013 - Roma
Dalla valutazione clinica alla pratica riabilitativa nella gestione neuroevolutiva per logopedisti
Mentana (Rm) 29 e 30 novembre
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Comunicazione Aumentativa e Alternativa (AAC) - Augmentative and Alternative Communication
Le prospettive di recupero consentite dall’AAC nell’ambito delle disabilità verbali e cognitive
L’AAC è un nuovo orientamento clinico, riabilitativo,
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Studio privato cerca terapista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva per sostituzione di maternità - Mentana - Roma
Sede lavorativa:Mentana, Roma
Descrizione dell’Annuncio:Studio privato cerca terapista della neuropsicomotricità dell'età evolutiva per sostituzione di maternità
Titolo di studio richiesto:Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Requisiti
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Evento ECM GRATUITO - La medicina riabilitativa per la prevenzione dei disturbi dello svilippo del bambino - 2 marzo 2013 - Verona
Titolo del corso:La medicina riabilitativa per la prevenzione dei disturbi dello svilippo del bambino
Data Inizio:02 03
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Applicazione del bendaggio funzionale e del bendaggio neuromuscolare nella riabilitazione infantile - 17 novembre 2012 - Roma
Titolo del corso:Applicazione del bendaggio funzionale e del bendaggio neuromuscolare nella riabilitazione infantile
Data Inizio:17 11
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Osservazione, valutazione e formulazione del progetto riabilitativo del bambino con lesione neurologica secondo il concetto Bobath - 26 10 2012 - Genova
Titolo del corso: Osservazione, valutazione e formulazione del progetto riabilitativo del bambino con lesione neurologica secondo il concetto
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Terapia neuromotoria e psicomotoria Misericordia di Ponsacco - Pisa
Sede Lavorativa:Toscana, Provincia di Pisa, Ponsacco Via Carducci 65
Contatti:
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Stiamo cercando un Laureato, specializzato in Bobath, in grado di seguire presso il nostro domicilio, un bambino con PCI, sotto il coordinamento di un Bobath Senior, in grado di proseguire il percorso riabilitativo già tracciato
Descrizione dell’Annuncio: Stiamo cercando un Laureato, specializzato in Bobath, in grado di seguire presso il nostro domicilio, un bambino con PCI, sotto il coordinamento di un Bobath Senior, in grado di proseguire (e soprattutto migliorare e innovare nel caso) il percorso riabilitativo già tracciato.
Prestazione richiesta:E' richiesta assoluta
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Il bendaggio funzionale in età evolutiva - 21 aprile 2012 - Roma
Titolo del corso: Il bendaggio funzionale in età evolutiva
Data Inizio:21 04 2012
Altre Date: 22 aprile 2012
Sede dell'Evento: Ass. Il Mago
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Cercasi Neuro Psicomotricista per assistenza bimbo di 3 anni affetto da PCI, zona Roma Nord-Est
Descrizione dell’Annuncio:Cercasi Neuro Psicomotricista per assistenza bimbo di 3 anni affetto da PCI, zona Roma Nord-Est
Prestazione richiesta:Stiamo cercando un Laureato, specializzato in Bobath, in grado di seguire presso il nostro domicilio, un bambino con PCI, sotto il coordinamento di un Bobath Senior, in grado di proseguire (e soprattutto
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Atassie – Plasticità cerebrale – Riabilitazione – Funzioni cognitive. Mai dire: “Non c’è nulla da fare!” – Sentieri di riabilitazione cognitiva
I saperi clinici, la Neurologia e la Medecina Riabilitativa,
continuano a utilizzare metodi superati, costosi e poco efficaci.
É una tragedia che rinchiude molti ammalati nel loro handicap.
P. BACH-Y-RITA
Benché completamente ignaro di
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Corso di Perfezionamento in Neuroriabilitazione dell'età evolutiva - a.a. 2011/2012 - Paralisi cerebrali infantili: attuali orientamenti diagnostici e riabilitativi - Brescia
Corso di Perfezionamento in Neuroriabilitazione dell'età evolutiva - a.a. 2011/2012 - Paralisi cerebrali infantili: attuali orientamenti diagnostici e riabilitativi
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@tuttotondo - Servizio di Riabilitazione per l'Età Evolutiva e Counselling Sistemico - Torino - Nichelino
Sede Lavorativa: Servizio di Riabilitazione per l'Età Evolutiva e Counselling Sistemico @tuttotondo - Via Belfiore 11/4 - 10042 - Nichelino - Torino -
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CONCLUSIONI - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
Le funzioni visuo-spaziali nei bambini con Paralisi Cerebrale Infantile risultano fino ad ora indagate solo in condizioni statiche: la memoria di lavoro visuo-spaziale, in particolare, non è ancora stata presa in considerazione in un contesto di navigazione.
Gli studi fino ad ora condotti non hanno considerato l'influenza che il movimento nell'ambiente può esercitare su tali funzioni
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CONSIDERAZIONI - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
Il “Walked Corsi Test”è stato ideato a partire dal test di Corsi, di cui di fatto è una trasposizione in un contesto di navigazione, e pertanto ne eredita le caratteristiche di test psicometrico in grado di fornire una misura prestazionale di specifiche abilità, in questo caso, della memoria di lavoro visuo-spaziale di un soggetto. Tuttavia, oltre a misurare la performance del soggetto da un
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DISCUSSIONI - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
L'età gestazionale costituisce un fattore di rilevante importanza per lo sviluppo neuro-psicomotorio futuro: infatti la risposta del sistema nervoso a un evento nocivo, risulta sensibilmente diversa a età gestazionali differenti e determina il verificarsi di quadri distinti sia dal punto di vista neuropatologico che clinico. Come risulta dall'analisi statistica effettuata sul nostro campione,
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IL “Walked Corsi Test” - valutazione della memoria di lavoro visuo-spaziale in ambito clinico - LO STUDIO: RISULTATI
I 18 soggetti del campione al “Walked Corsi Test” hanno ottenuto dei valori di span compresi tra 3 e 8.
A una parte del nostro campione è stato somministrato, nell'ambito di un lavoro parallelo, anche il test di Corsi: i valori degli span ottenuti a questo test sono risultati essere compresi tra 2,3 e 8; solo in due casi essi coincidono con i valori degli span del WCT.
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IL “Walked Corsi Test” - valutazione della memoria di lavoro visuo-spaziale in ambito clinico - ANALISI DEI DATI
Il “Walked Corsi Test” ci permette di misurare il valore dello span di un soggetto, ovvero la capacità della memoria di lavoro visuo-spaziale.
Lo span è costituito dal numero delle mattonelle del livello in cui il soggetto ha riportato almeno tre sequenze corrette (su cinque) con l'aggiunta di una parte decimale in cui vengono valutate le sequenze corrette appartenenti al livello
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Materiali e metodi - IL CAMPIONE - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
IL CAMPIONE
I soggetti del nostro campione, sono stati reclutati tra i pazienti dell' IRCCS Stella Maris di Calambrone (Pisa) nell'arco di 12 mesi circa.
Criteri d'inclusione:
- soggetti con Paralisi Cerebrale Infantile,
- aventi aventi un'età compresa tra i 5 e i 18 anni,
- aventi un Quoziente Intellettivo superiore a 50 e
- in grado di
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Introduzione allo studio - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
Lo sviluppo neuromotorio in una patologia complessa come la Paralisi Cerebrale Infantile risulta essere molto eterogeneo e ad esso contribuiscono sia i disturbi motori che quelli non motori, definiti anche “disturbi associati”, i quali comprendono i disturbi sensoriali, percettivi, cognitivi, comunicativi, etc... Tali disturbi, non possono essere considerati secondari e non possiamo limitarci
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La Paralisi Cerebrale Infantile - DISTURBI E FATTORI ASSOCIATI - Ritardo mentale, Epilessia, Disturbi della funzione visiva, Disturbi psichiatrici
Ritardo mentale
L’incidenza di ritardo mentale nelle PCI è elevata rispetto a quella osservata nella popolazione normale. Dati epidemiologici indicano una frequenza di disturbi cognitivi che va dal 30 al 60 % (Hagberg e coll. 1975; Evans e coll. 1985; Pharoah e coll. 1998). La frequenza di ritardo mentale varia a seconda della forma della PCI. Il funzionamento cognitivo, valutato
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LE FORME SPASTICHE - La tetraplegia, La diplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche), L'emiplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche)
La tetraplegia
Nelle forme tetraparetiche il disturbo del tono e del movimento è di solito molto grave, interessa in egual modo sia gli arti inferiori che quelli superiori e si rende manifesto fin dalla nascita.Lo sviluppo posturo-motorio presenta un notevole ritardo e la prognosi è sfavorevole. Sono frequenti i disturbi visivi ( agnosia visiva, paralisi di sguardo, strabismo e
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La Paralisi Cerebrale Infantile - CLASSIFICAZIONI - Hagberg e al. (1975), Rosembaum e al.(2007), Ferrari-Cioni (2010)
La continua evoluzione del concetto di PCI e l'estrema eterogeneità dei quadri clinici ha dato origine a numerosi modelli di classificazione.
I primi tentativi di classificazione furono mossi da alcuni anatomopatologi che cercarono di correlare le diverse forme di PCI unicamente alla etiologia delle lesioni cerebrali: il limite di questo tipo di correlazione, sottolineato anche da S.
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La Paralisi Cerebrale Infantile - DIAGNOSI DI LESIONE - Il neonato pretermine - Il neonato a termine
Il danno del sistema nervoso centrale che si verifica nel corso delle ultime fasi della gravidanza e nel periodo perinatale costituisce la causa più frequente di deficit neurologico in età' evolutiva. Nel corso degli ultimi anni, sono stati compiuti molti passi in avanti, soprattutto grazie ai progressi scientifici di natura biotecnologica, con importanti ricadute nella clinica sia in termini
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La Paralisi Cerebrale Infantile - EPIDEMIOLOGIA
Gli studi epidemiologici sulla PCI presentano notevoli difficoltà, per la non uniformità dei criteri diagnostici e classificativi utilizzati e per la mancanza di dati su popolazioni definite.
I lavori epidemiologici più attendibili e recenti (Krägeloh- Mann I. et al, 1993; Hagberg G. e Hagberg B. 1996) riportano una prevalenza di PCI, nei Paesi con servizi sanitari avanzati, di circa
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La Paralisi Cerebrale Infantile - DEFINIZIONE
L' espressione Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) definisce una turba persistente ma non immutabile della postura e del movimento, dovuta ad una alterazione organica e non progressiva della funzione cerebrale dovuta a cause pre-, per-i o postnatali prima che si completi la crescita e lo sviluppo del SNC del bambino (Bax, 1964).
La complessità nella descrizione di questa patologia
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INTRODUZIONE - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
Tesi di Laurea di: Ylenia
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Modello DIR ® e FLOOR TIME ™
I bambini devono essere compresi mettendosi dalla parte delle loro specifiche capacità di sviluppo, del modo in cui processano le esperienze e le informazioni, e del tipo di relazioni, funzionali
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Bibliografia - Abilitazione neuropsicomotoria
- AMIEL-TSON C., GRANIEL A. : Valutazione neurologica del neonato e del lattante. Masson, Milano, 1981.
- BOBATH B.,BOBATH K., Lo sviluppo motorio nei diversi tipi di paralisi cerebrale . ed.Libraria Scientifica, Milano1976
- BOTTOS M., Paralisi Cerebrale Infantile: diagnosi precoce e trattamento tempestivo. Milano: Libreria Scientifica Ed., 1987.
- BOTTOS M.,
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Tecniche di facilitazione per la masticazione e la deglutizione nel bambino con problemi neurologici
Tecniche di facilitazione per la masticazione e la deglutizione nel bambino con problemi
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IL VISSUTO CORPOREO - Concetto di "schema" e di "immagine"
La comparsa della malattia o l'esperienza di essa fa emergere, in tutte le persone, sentimenti e pensieri non sempre consapevoli che modificano il rapporto individuale sia con il mondo esterno che con se stessi.
La persona umana quando è ammalata lo è nella sua totalità, pertanto reagisce anche affettivamente a qualunque modificazione del suo stato fisiologico di base: la malattia
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Bibliografia - Paralisi Cerebrale Infantile
- Bottos M. Paralisi Cerebrale Infantile: diagnosi precoce e trattamento tempestivo .
Milano: Libreria Scientifica Ed., 1987. - Ferrari A. - Cioni G.: PARALISI CEREBRALI INFANTILI, Storia naturale e orientamenti riabilitativi , Edizioni del Cerro, 1993.
- Puccini P. - Perfetti C.: L'intervento Riabilitativo nel bambino affetto da Paralisi Cerebrale Infantile , ed.
- Bottos M. Paralisi Cerebrale Infantile: diagnosi precoce e trattamento tempestivo .
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Quadri clinici delle Paralisi Cerebrale Infantile
Circa le forme cliniche delle PCI, si deve osservare che la loro classificazione ha impegnato per diverse decine di anni i neurologi; attualmente prevale la tendenza ad enumerare alcune forme cliniche di base, con l'avvertenza che frequentemente si verificano tra tali forme delle combinazioni che prendono il nome di forme miste. La classifica riportata fa riferimento ai principali sistemi
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Conclusioni delle Paralisi Cerebrale Infantile
"Se volete sapere come ci si sente quando si è impossibilitati a comunicare, andate ad una riunione e fingete di non poter parlare. Usate le mani ma non carta e matita, perché queste generalmente non possono venir usate da persone con gravi disabilità fisiche, impossibilitate ad esprimersi verbalmente. Sarete circondati da persone che parlano: che parlano davanti a voi, dietro di voi,
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Ultima osservazione del II° Caso
Osservazione d'ingresso del II° caso
Il bambino può mantenere la relazione per tempi brevi. Presenta microencefalia, disgenesia dei padiglioni auricolari, (RM medio-grave)
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Tono: lievemente aumentato in emisoma sx; ipertono in emisoma dx con prevalenza all'arto inferiore, (accorciamento relativo dell'arto); piede in equinismo. Rigidità dell'articolazione tibio-tarsico dx. lieve -
Osservazione del I° caso affetto da Emiplegia
Osservazione d'ingresso del I. caso
Dall'anamnesi personale si rileva una probabile sofferenza perinatale. (Q.I. 73)
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La bambina deambula autonomamente con piede dx in equino dinamico, effettua tutti i passaggi posturali mostrando una preferenza dell'emilato Sx: afferra gli oggetti con la mano Sx ed utilizza la Dx esclusivamente come appoggio (a Sx la prensione e di tipo pinza -
Emiplegia - Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi.
Emiplegia - Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi.
La presenza dei colori rappresenta il dato utilizzato X Per il I. Caso -
Intervento terapeutico indicato per emiplegia
Disordine funzionale
- Povertà e imprecisione d'informazioni (da un emisoma)
- Patternss motori poveri e stereotipati (di un emisoma)
- Esclusione di un emisoma dal comportamento neuromotorie, esplorativo e conoscitivo.
Intervento
... - Inquadramento diagnostico e anamnesi dei casi clinici con Paralisi Cerebrale Infantile ...
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Possibili Aspetti comportamentali nelle Paralisi Cerebrale Infantile
La spontanea mobilità di un bambino affetto da PCI, è ridotta, limitata, alterata, e non sempre il bambino riesce: sia a comunicare ciò che vorrebbe che gli altri sentissero, sia a muoversi nello spazio come preferirebbe. Si creano, incongruenza, incomprensioni, l'insoddisfazione del bisogno di comunicare porta al bambino a vivere frustrazioni e l'insufficienza tolleranza di questa genera
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Dati necessari per una valutazione terapeutica
Funzioni adattive
- Competenze neuromotorie
- Competenze percettive-motorie
- Competenze gestuali e prassiche
- Competenze senso-motorie
- Competenze sensoriali
- Competenze intellettivo
- Competenze relazionali
- Individuazione-separazione,prime autonomie,
- Autonomiedi relazione
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L'intervento NeuroPsicomotorio nelle Paralisi Cerebrale Infantile
L'attitudine di iniziare l'intervanto riabilitativo in epoche precoci ha certamente migliorato la prognosi dei bambini con PCI, sia per quanto riguarda il raggiungimento di migliori livelli d'autonomia, sia per quanto riguarda la prevenzione delle deformità e quindi degli interventi chirurgici Aspetti Clinici delle Paralisi Cerebrale Infantile
La descrizione delle manifestazioni cliniche ha posto e pone tuttora rilevanti problemi a causa della complessità e della notevole varietà dei sintomi, che caratterizzano i vari quadri morbosi, ciascuno dei quali a sua volta può presentare configurazioni talora molte variegate.
Classicamente le PCI sono classificate in base ai sistemi encefalici coinvolti nel danno; esse sono distinte
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Fattori eziopatogenetici delle Paralisi Cerebrale Infantile
Fino a pochi anni fa l'espletamento del parto veniva identificato come causa principale della maggior parte della PCI. Oggi l'azione di tali fattori è stata notevolmente ridimensionata dalle nuove conoscenze, che, sulla base delle complesse interazioni tra le varie componenti dello sviluppo del SNC, inducono a valorizzare maggiormente gli eventi, chiari o presunti, potenzialmente patogeni,
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Definizione delle Paralisi Cerebrali Infantili
Con la denominazione Paralisi Cerebrali Infantili (PCI) vengono indicati quadri morbosi non progressivi, caratterizzati da alterazioni del movimento e della postura, conseguenti a lesioni del Sistema Nervoso Centrale (SNC), che si sono verificati nel periodo precoce dello sviluppo dell'encefalo, convenzionalmente compreso dal momento del concepimento ai primi tre anni di vita.
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Paralisi Cerebrale Infantile - Introduzione
La Paralisi Cerebrale Infantile fu descritta per la prima volta dall'ortopedico inglese J.Little, il quale adottò la nuova pratica chirurgica di allungamento del tendine d'Achille. Nel 1861 Little pubblicò un resoconto sulla sua esperienza clinica relativa a 20 anni di lavoro in questo tipo di patologia. I lavori pionieristici di Little diedero il via ad un ricco e sempre più specifico filone
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Breve descrizione delle Paralisi Cerebrale Infantile
Quadri clinici caratterizzati da un disturbo della postura e del movimento, dovuto ad una lesione non progressiva dell'encefalo immaturo.
In considerazione della molteplicità delle strutture encefaliche che partecipano alla realizzazione del movimento, le PCI assumono caratteristiche cliniche molto differenti, sia per il tipo di compromissione
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