Conclusioni
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Discussione - Conclusione - Considerazioni personali - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY" in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa
Discussione
La griglia creata, favorisce il passaggio di informazioni tra gli operatori del centro, permette di monitorare il lavoro d’equipe ed i progressi di questi bimbi particolarmente compromessi, valorizzando il lavoro dell’intero team. La costituzione dello strumento ha rilevato ancora una volta quanto sia complesso trovare sistemi di valutazione/misurazione in bambini così
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CONCLUSIONI - Favorire la comunicazione nella sindrome di Mowat Wilson
In questo lavoro di tesi è stato presentato un bambino con sindrome di Mowat Wilson che presentava una maggiore compromissione nell’area del linguaggio. Diversi studi in letteratura, sottolineano l’importanza di interventi mirati di comunicazione aumentativa per prevenire un ulteriore impoverimento comunicativo, cognitivo e relazionale.
Per questo motivo, è stato avviato un
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DISCUSSIONE e CONCLUSIONI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
DISCUSSIONE
Riporterò alcune riflessioni che derivano dall’esperienza riabilitativa con entrambe le diadi prese in esame per questo lavoro. In particolar modo è utile soffermarsi a ragionare su come abbia influito sulla relazione tra madre e bambino il lavoro terapeutico e sullo sviluppo del bambino e viceversa, considerando anche che ruolo ha avuto, in questa diade, la presenza di
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CONCLUSIONI - Il dispendio energetico nei bambini con Patologia Neuromotoria
I pochi soggetti registrati e la grande eterogeneità dei loro quadri clinici non ha consentito analisi statistiche ma solo report individuali e qualche commento conclusivo. Tuttavia l’analisi dei risultati ottenuti mediante l’elaborazione dei dati spazio-temporali, rilevati durante le performance motorie, può permettere, pur nella limitatezza del numero molto piccolo di soggetti studiati,
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BIBLIOGRAFIA - Come cambia la riabilitazione: studio sull’utilizzo dei videogiochi per la rieducazione delle abilità di lettura
Bibliografia
- M.W.G. Dye, C.S. Green, D. Bavelier. Increasing Speed of Processing With Action Video Games. (2010)
- Linee-guida del Ministro della Sanità per le attività di riabilitazione (in GU 30 maggio 1998, n. 124). Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (1998)
- Le risposte attuali del
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CONCLUSIONI - Come cambia la riabilitazione: studio sull’utilizzo dei videogiochi per la rieducazione delle abilità di lettura
Discussione
I test relativi alle abilità attentive, neuropsicologiche e di lettura sono stati somministrati ai bambini in due tempi: prima e dopo il trattamento, sia per quanto riguarda il gruppo di training con la sola Wii sia per il training Ritmico. Per ogni abilità si è indagata: la presenza di differenze iniziali all’interno del gruppo totale di bambini, il confronto tra i
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CONCLUSIONI - Ipotesi di individuazione di linee guida per l’utilizzo di Strumenti di Osservazione e Valutazione del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Dallo studio effettuato emergono da una parte la diversità e la ricchezza degli strumenti di osservazione e valutazione utilizzati in ambito neuropsicomotorio, dall’altra parte invece la necessità di arrivare ad un’uniformità, attraverso l’identificazione di Linee Guida.
Da qui nasce l’esigenza di iniziare a svolgere un censimento degli strumenti neuropsicomotori, attraverso la
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CONCLUSIONI - Le Mucopolisaccaridosi: La Rete Assistenziale Riabilitativa
Come già detto in precedenza, la particolarità del caso illustrato è data dal fatto che la condizione di base comporta disabilità intellettiva ma, il piccolo A., non presenta deficit a livello cognitivo di nessun genere. Ad aggravare la condizione però, è stato il focolaio ischemico, il quale ha lasciato nel paziente una condizione di emiplegia, molto accentuata soprattutto nell'arto
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CONCLUSIONI - Il ruolo dell'imitazione attiva e passiva in bambini con disturbo dello Spettro Autistico: prospettive di intervento
Madame Michel ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.
Da:Muriel Barbery, ‘L'eleganza del riccio’
L’autismo è un fenomeno complesso e ancora non del tutto compreso. Seppur godendo di uno
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BIBLIOGRAFIA - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali
- AHN R. R., MILLER L. J., MILBERGER S., McINTOSH D. N. (2004). Prevalence of parents’ perceptions of sensory processing disorders among kindergarten children, American Journal of Occupational Therapy, 58(3), 287-293.
- Als H, Lester BM, Tronick E and Brazelton TB. Manual for the assessment of preterm infants' behaviour (APIB). In: Fitzgerald H, Lester BM, Yogman MW eds. Theory
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CONCLUSIONI - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali
In questi sei mesi di lavoro, la condivisione degli strumenti presentati ed analizzati nel presente elaborato ci ha permesso di conoscere maggiormente il neonato, il suo modo di processare le informazioni dall’ambiente, la relazione con i genitori, l’iniziale sviluppo dei gesti e del linguaggio. Grazie ai consigli scambiati tra il terapista e i caregivers si è potuto riscontrare, nei bambini
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CONCLUSIONI - I Disordini Neurosensoriali nelle Encefalopatie Epilettiche: intervento riabilitativo nelle epilessie miocloniche severe (Sindrome di Dravet)
Dal pensiero al gesto, e poi la parola, considerazioni riguardanti la costellazione dell’outcome
Sin dalla scoperta della patologia e di ciò che essa comportava al livello clinico, si è manifestata una tendenza a descrivere l’outcome di questi pazienti come catastrofico. Il quadro clinico, infatti, prevedeva quasi invariabilmente un Ritardo Mentale di tipo Grave, necessariamente
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ALLEGATI - L’intervento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età Evolutiva in Oncoematologia Pediatrica
Allegato 1
Scheda di Osservazione/Valutazione Neuropsicomotoria “S. O. N.”.Per una conoscenza più approfondita rimandiamo al testo originale: Una testimonianza del percorso, Erikson, Trento, 2007 di Gison, Minghelli e Di Matteo edito dalla casa editrice Erikson.
Allegato 2
Scheda di Osservazione Psicomotoria.Per una
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CONCLUSIONI - L’intervento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età Evolutiva in Oncoematologia Pediatrica
Visti i risultati ottenuti, riteniamo che la presenza di un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva possa essere utile all’interno della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova. La figura del TNPEE permetterebbe infatti di andare a rispondere a quelle esigenze per le quali è specificamente formata. L’interazione corporea, il dialogo
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DISCUSSIONE DEI RISULTATI E CONCLUSIONI - Le Funzioni Esecutive in Età Evolutiva
Discussione dei Dati*
È possibile notare dal confronto dei grafici la presenza di miglioramenti in tutte le aree indagate, sebbene il
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APPENDICE - Il Metodo SaM (Sense and Mind) nel trattamento del DANV: presentazione di un caso clinico
Figura complessa di Rey ( 19/07/2012)
A Copia
B
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BIBLIOGRAFIA - Il Metodo SaM (Sense and Mind) nel trattamento del DANV: presentazione di un caso clinico
- I) G. Rizzolatti, C. Sinigaglia, So quel che fai il cervello che agisce e i neuroni a specchio, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2006.
- II) V. Gallese, G. Lackoff, The brain’s concept, the role of sensory-motor system in conceptual structure, Università di Parma e della California, 2005.
- III) A. R. Damasio, Il sé viene alla mente. La costruzione del cervello
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CONCLUSIONI - Il Metodo SaM (Sense and Mind) nel trattamento del DANV: presentazione di un caso clinico
Ritengo che l’approccio riabilitativo con il metodo S.a.M. sia indicato per il trattamento del disturbo dell’apprendimento non verbale. Lavorando sulla ridefinizione dello spazio del corpo attraverso l’esperienza motoria si favorisce la diminuzione dell’impaccio e il miglioramento delle abilità di motricità fine e prassiche. L’utilizzo di diversi portali sensoriali e la precisa organizzazione
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CONCLUSIONI - Il Gioco come Strumento Terapeutico nella PCI
Gli obiettivi dell’elaborato sono stati il sottolineare gli elementi connotativi del gioco all’interno del setting terapeutico e del contesto ambientale, evidenziandone il valore nello sviluppo del bambino, tipico e non, e nel trattamento neuropsicomotorio.
I risultati emersi dalla somministrazione del questionario confermano l’ipotesi iniziale riguardante l’importanza del gioco in
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CONCLUSIONI - “Equitazione Terapeutica” - Intervento riabilitativo integrativo e non alternativo
Abbiamo compreso come la relazione con il cavallo, proprio per le sue somiglianze e differenze rispetto alle relazioni sociali umane, offre al disabile un buon campo di esplorazioni, simulazioni e proiezioni.
La terapia si sviluppa proprio in virtù dell’analisi di questo immaginario, di questo modo di interagire e di comunicare tra i
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CONCLUSIONI - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio dai 3 ai 6 anni in soggetti con sviluppo atipico
Partendo dall’ipotesi iniziale di questa tesi, a seguito di un’attenta valutazione del profilo motorio di bambini in età prescolare attraverso la somministrazione di test standardizzati, è stato possibile comparare il movimento in tre diverse patologie e accertarsi che sono presenti difficoltà motorie minori globali in disturbi evolutivi quali Disturbo dello Spettro dell’Autismo, Disabilità
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Discussione e Conclusioni - Proposta per un intervento riabilitativo integrato nella presa in carico del paziente con Atrofia Muscolare Spinale (SMA) I
Discussione
Dall’analisi della letteratura sono emersi pochi studi riguardanti la pratica riabilitativa per i bambini affetti da SMA tipo I (19,26,28,29,32,35,43,48,49,53), soprattutto per quanto riguarda la riabilitazione neuropsicomotoria (19,26,28,29).
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L’intento di questo scritto è stato di analizzare il percorso di presa in carico riabilitativa dei bambini affetti da SMA -
CONCLUSIONI - L’intervento Neuropsicomotorio Socio-Preventivo
La stesura della tesi qui presente è stata per me l’occasione di una maturazione personale e professionale. Ha rappresentato motivo di crisi, ma soprattutto di crescita spogliarmi delle vesti di allieva universitaria per, nel contesto della realizzazione del Progetto, indossare quelle di professionista in relazione con un’equipe multidisciplinare, con genitori problematici a livello personale
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CONCLUSIONI - La variazione dello stato comportamentale del bambino in risposta agli stimoli sonori in TIN
Sin dai primi rilevamenti, è possibile notare che l’inquinamento acustico, frutto di tanti fattori combinati, sia ovunque nettamente superiore a quanto consigliato da tutti gli studi riferibili alla care in TIN. Le percentuali estrapolate nella parte di studio riguardante le variazioni dello stato comportamentale del neonato, ci inducono a riflettere sulla significatività del
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CONCLUSIONI - Dalla reazione alla relazione. La costruzione di senso con il bambino aggressivo
Attraverso questa ricerca teorico-pratica, è possibile confermare che il trattamento neuropsicomotorio risulta valido ed efficace anche per affrontare problematiche comportamentali più circoscritte come l’aggressività.
I risultati ottenuti hanno evidenziato, nella media, non solo una diminuzione dei comportamenti aggressivi, ma soprattutto un miglioramento generale in quasi tutte le
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CONCLUSIONE - Lettura ad alta voce e Comunicazione Aumentativa Alternativa: riabilitazione e partecipazione
In questo lavoro di tesi la premessa basilare che ne fa da pilastro è che il fatto di comunicare, di scambiare idee ed emozioni con le persone che ci circondano, rientra nell’esperienza primaria di ciascuno di noi ¹²: nella comunicazione si apre la relazione con l’altro e si crea la nostra identità personale, di fatto "diventiamo noi stessi attraverso gli altri”²². Di conseguenza, la mancata
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Aspetti percettivo-prassici e comunicazione: CONCLUSIONI
In conclusione, possiamo affermare che i bambini con Disturbi dello Spettro Autistico spesso attuano comportamenti problema ed è compito del terapista, con la collaborazione della famiglia e della scuola, capire la funzione del comportamento, prima di iniziare qualsiasi intervento atto a limitarne il numero e l’intensità. Possono essere causati sia da deficit comunicativi, ma anche da
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CONCLUSIONI - Progetto Riabilitativo nella Sindrome di Moebius
Entrambi i casi si sono rivelati estremamente interessanti dal punto di vista clinico: ridotta sensibilità e motilità a livello dell’emilato facciale destro, della zona orale e periorale, deficit visivo importante e sviluppo motorio influenzato da tali deficit neurosensoriali. Altrettanto interessante è stato anche verificare come queste difficoltà, all’interno di ogni singolo caso, sono
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CONCLUSIONI - Comportamenti non sociali nei Disturbi dello Spettro Autistico
Conclusioni Finali - In questa ultima parte desidero porre alcune considerazioni personali volte soprattutto ad analizzare due aspetti riguardanti la vita quotidiana del rapporto con il bambino autistico:
- importanza dell’intervento psicomotorio;
- il ruolo ed il sostegno alla famiglia.
Importanza dell’intervento
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CONCLUSIONI - La Valutazione Clinica Funzionale Neuropsicomotoria: Applicazione di una ICF-CY checklist 0-3 anni
L’ICF-CY si è mostrato uno strumento utile alla valutazione clinica funzionale del soggetto.
L’applicazione della ICF-CY checklist 0-3 anni, tuttavia, ha messo in rilievo i limiti propri dello strumento checklist; si è resa necessaria quindi l’ottimizzazione di questo.
Si ritiene che la nuova ICF-CY checklist 0-3 anni permetta al professionista del servizio U.O.N.P.I.A. di
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Il trattamento della disabilità intellettiva - CONCLUSIONI
Sempre facendo riferimento alla Tabella 2 si possono trarre le seguenti conclusioni:
tutti i bambini sono migliorati sia nelle abilità prassiche che nelle funzioni esecutive, confermando quindi il legame tra queste due funzioni.
I due bambini che sono migliorati nelle funzioni adattive presentano entrambi funzioni esecutive "quasi del tutto presenti", mentre differiscono nelle
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CONCLUSIONI - Il TNPEE nell’attività Educativo - Preventiva
L’interesse per l’argomento di questa tesi (educazione - prevenzione), nato durante il mio periodo di tirocinio, ha avuto modo di confermarsi come espressivo nel corso dell’anno. Ho potuto verificare come l’attività di gruppo che ho seguito abbia avuto dei reali risultati sia sulla facilitazione di un equilibrato sviluppo psicomotorio dei bambini che nel
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CONCLUSIONI - Alla ricerca di una spiegazione motoria delle difficoltà comunicative nell’autismo
A partire dall'ipotesi che guida il presente studio, che propone che la presenza di nessi motori tra l'apertura delle dita e l'apertura della bocca sia un buon indicatore dello sviluppo motorio, linguistico e comunicativo del bambino, sono stati analizzati tali nessi in un soggetto con Disturbo Generalizzato dello Sviluppo, patologia in cui si osserva un
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CONCLUSIONI - Oltre la diagnosi: il circolo virtuoso del gioco
Precisazioni metodologiche
Per sette mesi ho assistito e partecipato alla terapia neuropsicomotoria individuale di G., condividendone i progressi, le regressioni transitorie, lo spazio e il tempo della seduta. Ho cercato di cogliere, con occhio vigile e mente attenta, ogni cambiamento intervenuto, di carpire i dettagli del processo che andava definendosi e dispiegandosi. Se,
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CONCLUSIONI - Modello della Family Centered Care (FCC)
Con la famiglia di Simona è stato possibile creare rapidamente un rapporto dipartnership, caratterizzato da fiducia, rispetto e scambio reciproco. I genitori riferiscono di non aver mai sentito l’esigenza di rivolgersi altrove per consigli e valutazioni,
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CONCLUSIONI - L'impatto dell'utenza straniera nei servizi di Neuropsichiatria Infantile
Il "Progetto Migranti" come risposta ai bisogni della nuova utenza
Si è potuto notare dalle rilevazioni effettuate, che l'utenza straniera che accede ai servizi di Neuropsichiatria Infantile e che è in carico in ambito Neuropsicomotorio, è andata pian piano aumentando e rappresenta attualmente una dinamica che coinvolge non solo l'Italia, ma anche
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CONCLUSIONI - La funzione dell’intervento Psicomotorio nel Progetto Educativo-Riabilitativo di soggetti con Sindrome di Down: analisi di un caso
Il caso presentato ci ha permesso di mostrare i passaggi e le difficoltà di un percorso educativo- riabilitativo con un soggetto con SD e come l’intervento psicomotorio si sia collocato, all’insorgere delle problematiche adolescenziali, come una possibilità di ri-orientare il percorso stesso.
Attraverso la
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CONCLUSIONI - La Psicomotricità come unione inscindibile dell’affettività, della motricità e della cognitività
La psicomotricità ha nei suoi codici fondamentali lo sviluppo della capacità empatica sia nella formazione del conduttore sia tra gli obiettivi per lo “star bene”, empatia per capire e farsi capire, per aiutare gli adulti a crescere e ad aiutare i bambini a fiorire.
In questo lavoro si è visto come la
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CONCLUSIONI - La valutazione del funzionamento adattivo nei bambini con disabilità intellettiva
Limitatamente alla mia esperienza di lavoro su tre bambini, mi è stato possibile capire quanto indispensabile e produttivo sia ricercare sempre l’apprendimento intelligente e quindi finalizzato.
La nostra prospettiva infatti dev’essere volta al futuro, pensando ad una vita autonoma, integrata nella
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CONCLUSIONI - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Come ho potuto spiegare nel mio elaborato il deficit di comunicazione e di intenzionalità comunicativa è fattore comune sia della Disabilità Intellettiva (DI) e sia dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA). Inoltre, come affermato nel secondo capitolo, la DI è spesso presente all'interno dei DSA, per cui a volte risulta difficile affrontare il problema non
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CONCLUSIONI - Terapie alternative e complementari nelle Paralisi Cerebrali Infantili
Ciò che è messo in luce da recenti sondaggi sull'opinione pubblica del nostro Paese, avvalorati anche dalle analisi sopra presentate sul campo, è che la maggior parte degli intervistati conosce la medicina alternativa e complementare, e che nonostante l'assenza di leggi specifiche sulla materia e le controverse ipotesi di validità buona parte delle famiglie con bambino con PCI le sceglie per
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CONCLUSIONI - Empatia: origine, significato e disordini
In questo elaborato è presentato un quadro esplicito per ciò che riguarda l’empatia e le patologie legate alla sua carenza o alla sua mancanza. La riabilitazione neuropsicomotoria mira a far emergere delle competenze, in questo caso empatiche, attraverso l’utilizzo di strategie e facilitatori.
In altre parole, tramite il “gioco” il bambino entra in relazione con il mondo esterno, con
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CONCLUSIONI - Il dialogo tonico e il dialogo sonoro
Al termine di questo percorso sembra opportuno ripercorrere brevemente il cammino svolto.
La prima parte del lavoro è stata dedicata ad approfondire lo sviluppo della voce.
E’ emerso in questo modo come la voce sia connessa allo sviluppo emozionale, relazionale e dialogico fin dalla fase gestazionale. La diade madre-bambino si struttura sul contatto corporeo, sul
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Conclusioni - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino
Al termine del periodo di tirocinio, mi trovo a riflettere su quanto il mio lavoro con N. e la madre, che si è svolto, comunque, in un tempo considerevole di circa cinque mesi, appaia, in realtà, appena iniziato.
La fase osservativa-valutativa ha richiesto uno sforzo notevole, che ci ha permesso, però, di riuscire ad inquadrare la problematica in termini piuttosto precisi e realistici
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La comunicazione verbale e non verbale - CONCLUSIONI
Ho scritto e riscritto questa parola, "conclusioni", tantissime volte perché, nonostante i tre anni di formazione, nonostante il marcato impegno, è sempre duro tirar fuori quello che si ha dentro. Forse è vero che le parole non bastano e quasi sempre ci si riduce ad usare le stesse, ma è pur vero che l'esperienza, non solo questa descritta e raccontata ma anche quella globale che ho vissuto,
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Il Ritardo Psicomotorio - CONCLUSIONI
Il caso clinico preso in considerazione presentava inizialmente un quadro di Ritardo dello Sviluppo Psicomotorio e Difficoltà Relazionali.
I versanti particolarmente compromessi erano quelli delle competenze cognitive, del linguaggio verbale sia in input sia in output e della sfera affettivo-relazionale.
Il bambino ha cominciato la terapia psicomotoria mirata a migliorare
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Conclusioni - Il Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività o ADHD
L'argomento presentato in tale discussione è stato il Disturbo da Deficit d'Attenzione/Iperattività.
Nell'arco degli anni lavorativi sono stati trattati diversi bambini con tale diagnosi, però ognuno si è presentato diverso dall'altro e per ognuno di loro vi è stato un percorso terapeutico individualizzato.
E' da considerare che anche l'emozioni provate, sono state diverse,
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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Il motivo per il quale si parla di tecniche a mediazione corporea in ambito oncologico è dettato dalla necessità di trovare un linguaggio terapeutico che consenta al soggetto di mettere in contatto i bisogni bio-psico-sociali con la specifica rappresentazione che i pazienti oncologici hanno del loro corpo (Spano e Vigorelli, 2007). La rappresentazione del corpo nel paziente oncologico
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CONCLUSIONI - Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland
Al termine di questo anno che mi ha visto impegnata in un percorso riabilitativo psicomotorio con bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico, sebbene il campione dei casi sia limitato, vorrei trarre delle conclusioni anche in virtù dei dati pervenuti dalla Scala Vineland.
Si è notato che, grazie al trattamento attraverso le linee guida TEACCH e dell’intersoggettività, i
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CONCLUSIONI - Il movimento attivo nella memoria di lavoro visuo-spaziale in bambini con paralisi cerebrale infantile
Le funzioni visuo-spaziali nei bambini con Paralisi Cerebrale Infantile risultano fino ad ora indagate solo in condizioni statiche: la memoria di lavoro visuo-spaziale, in particolare, non è ancora stata presa in considerazione in un contesto di navigazione.
Gli studi fino ad ora condotti non hanno considerato l'influenza che il movimento nell'ambiente può esercitare su tali funzioni
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CONCLUSIONE - "Immagine di sè e schema corporeo"
Da tutto quanto detto finora si deduce che l’acquisizione dello schema corporeo, nello sviluppo di un bambino, è una pietra angolare senza la quale saranno ostacolati tutti gli altri apprendimenti, è il fondamento indispensabile di qualsiasi altro passo avanti: la conoscenza della realtà, a quanto pare, inizia a partire dalla conoscenza del proprio corpo. Questo avviene lungo un percorso
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Conclusioni - Neuropsicomotricità e “medium sonoro”
E dunque, acquistando particolare significatività la precocità dell'esperienza sonora nel suo significato biologico-relazionale e, la connotazione che l'elemento sonoro assume nell'ambito
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Conclusioni - La sindrome di Prader Willi (PWS)
Come ampliamente esplicato durante il lavoro, la sindrome di Prader-Willi è una di quelle patologie a carattere genetico con un quadro clinico ampiamente polimorfo, che interessa una lunga serie di professionisti che operano nel settore medico-riabilitativo: genetisti, pediatri, neuropsichiatri infantili, ortopedici, cardiologi, dietologi, psicologi, neuropsicomotricisti, assistenti sociali
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Per non concludere - Il bambino e il gruppo
Prima di scrivere le mie ultime
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