Funzione Locomotoria
La funzione locomotoria in età evolutiva si riferisce alla capacità dei bambini di muoversi e di coordinare i loro movimenti nel corso dello sviluppo. Questa funzione è importante per lo sviluppo fisico, cognitivo e sociale dei bambini.
Nel corso dei primi mesi di vita, i bambini imparano a coordinare i loro movimenti attraverso il controllo del proprio corpo e delle estremità. In seguito, iniziano a sviluppare la capacità di rotolare, strisciare, gattonare e poi camminare. Questi progressi nella funzione locomotoria sono il risultato di una combinazione di fattori biologici e ambientali, come ad esempio la forza muscolare, la maturazione del sistema nervoso e l'esperienza diretta.
La funzione locomotoria in età evolutiva ha molteplici benefici. Ad esempio, aiuta a sviluppare la forza muscolare, la coordinazione e l'equilibrio, migliorando così la salute fisica. Inoltre, la funzione locomotoria è importante per lo sviluppo cognitivo, poiché aiuta i bambini a sviluppare la percezione spaziale, la memoria e la cognizione visiva. Infine, la funzione locomotoria è importante per lo sviluppo sociale, poiché i bambini che sono in grado di muoversi in modo indipendente sono in grado di partecipare ad attività con i loro coetanei e di sviluppare relazioni interpersonali più positive.
Per aiutare i bambini a sviluppare la funzione locomotoria in modo efficace, è importante fornire un ambiente sicuro e stimolante, che incoraggi l'esplorazione e l'attività fisica. Inoltre, i genitori e gli educatori possono utilizzare tecniche di coaching e di modellamento per aiutare i bambini a sviluppare la coordinazione e l'equilibrio. Infine, l'inclusione di attività motorie nel curriculum scolastico può aiutare i bambini a sviluppare la funzione locomotoria in modo efficace e divertente.
In sintesi, la funzione locomotoria in età evolutiva si riferisce alla capacità dei bambini di muoversi e di coordinare i loro movimenti nel corso dello sviluppo. Questa funzione è importante per lo sviluppo fisico, cognitivo e sociale dei bambini, e può essere sviluppata attraverso l'esperienza diretta, l'ambiente stimolante e l'attività fisica.
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Progettazione e attuazione del progetto terapeutico - case report di un bambino con Disturbo dello Spettro Autistico in Sindrome X Fragile
Seconda parte: Progettazione e attuazione del progetto terapeutico
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- Il DISTURBO DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO: Definizione; Criteri diagnostici; Caratteristiche cliniche; Segni, Indici di rischio, Diagnosi e Interventi precoci; Strumenti di valutazione; Studi di efficacia ...
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CASI CLINICI - Il modello SCERTS: incrementare la comunicazione e le competenze socio-emotive nel Disturbo dello Spettro Autistico
Obiettivi
Attraverso l’applicazione della Valutazione proposta dal modello SCERTS a due casi clinici con diagnosi di Autismo, questo lavoro si pone l’obiettivo di stabilire un profilo dei punti di forza e delle aree di bisogno per il bambino e per i suoi partner comunicativi, allo scopo di attuare strategie di intervento per favorire lo sviluppo delle competenze socio-pragmatico
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RISULTATI - DISCUSSIONE - OBIETTIVI E LIMITI - La presa in carico e l’evoluzione terapeutica in un campione di bambini migranti con Disturbi del Neurosviluppo
RISULTATI
Caratteristiche socio – demografiche
Lo studio è stato rivolto a 10 bambini di età compresa tra i 52 e i 69 mesi, con diagnosi di “Disturbo del Neurosviluppo”, seguiti per sei mesi di terapia neuropsicomotoria presso la U.O.N.P.I.A. di Monza e quella di Cesano Maderno.
Tutti i genitori dei 10 soggetti hanno dato il consenso per partecipare allo studio con
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Disabilità intellettive
Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo]
Criteri diagnostici
La disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che comprende deficit del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici.
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INTRODUZIONE - Il dispendio energetico nei bambini con Patologia Neuromotoria
Il cammino è una funzione locomotoria di fondamentale importanza nella vita di ogni individuo. Esso rappresenta una delle principali
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Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio dai 3 ai 6 anni in soggetti con sviluppo atipico
ABSTRACT
Il movimento è l’espressione vitale per eccellenza, rappresenta per ogni bambino la possibilità di apprendere grazie alla sperimentazione
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Descrizione del lavoro e Casistica - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Materiale e metodo di valutazione
La casistica in osservazione per tale studio, svolto nel Centro di Riabilitazione e Prevenzione dell’età evolutiva “Il Cucciolo”, comprende 15 soggetti di età compresa tra 3 e 6 anni (età
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Trattamento neuropsicomotorio: Introduzione - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Le capacità coordinative sono influenzate da condizioni neurologiche, ambientali e psicologiche, da qui la necessità di offrire al bambino tutti gli stimoli necessari affinché si verifichi un buon funzionamento del sistema nervoso e in particolare dell’apparato senso-motorio e un’adeguata integrazione delle informazioni dei diversi sistemi percettivi. Ciò si traduce attraverso un’educazione
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CONCLUSIONI - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio dai 3 ai 6 anni in soggetti con sviluppo atipico
Partendo dall’ipotesi iniziale di questa tesi, a seguito di un’attenta valutazione del profilo motorio di bambini in età prescolare attraverso la somministrazione di test standardizzati, è stato possibile comparare il movimento in tre diverse patologie e accertarsi che sono presenti difficoltà motorie minori globali in disturbi evolutivi quali Disturbo dello Spettro dell’Autismo, Disabilità
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Basi biologiche e correlati neurofisiologici dell’atto motorio
Il presente articolo, non è esaustivo di un argomento così complesso e ricco di implicazioni, verterà su alcune delle principali teorie relative al controllo dell’attività motoria e richiamerà concetti che vedono in stretta correlazione motricità, affettività, cognizione. Per rendere più chiara questa esposizione e, soprattutto, per dare maggiore completezza al tema, sarà utilizzato in luogo
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Caso clinico - Coinvolgimento della famiglia nel Progetto Riabilitativo del bambino con danno neurologico
Introduzione
Durante la mia esperienza di tirocinio presso il polo territoriale dell’U.O.N.P.I.A. dell’A.O. San Gerardo di Monza ho avuto l’occasione di seguire il percorso terapeutico di una bambina con diagnosi di paralisi cerebrale infantile.
Nel
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Terzo stadio: dal nono al diciottesimo mese
Il periodo dai nove ai diciotto mesi è dominato dall’acquisizione della deambulazione autonoma. Con questa viene definitivamente superata la “schiavitù della stasi”. Il bambino diventa padrone del suo corpo e della sua motricità e si lancia alla conquista dello spazio intorno a lui e anche più lontano. Finalmente il mondo circostante, perennemente tentatore e
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Corso di Perfezionamento in Neuroriabilitazione dell'età evolutiva - a.a. 2011/2012 - Paralisi cerebrali infantili: attuali orientamenti diagnostici e riabilitativi - Brescia
Corso di Perfezionamento in Neuroriabilitazione dell'età evolutiva - a.a. 2011/2012 - Paralisi cerebrali infantili: attuali orientamenti diagnostici e riabilitativi
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