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Perché il termine “NEUROPSICOMOTRICISTA” viene associato al "Terapista della NEURO e PSICOMOTRICITÀ dell’Età Evolutiva" ?

Disabilità intellettive

Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo]

Criteri diagnostici

La disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che comprende deficit del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici. Devono essere soddisfatti i seguenti tre criteri:

  1. Deficit delle funzioni intellettive, come ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico e apprendimento dall'esperienza, confermati sia da una valutazione clinica sia da test di intelligenza individualizzati, standardizzati.
  2. Deficit del funzionamento adattivo che porta al mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socioculturali di autonomia e di responsabilità sociale. Senza un supporto costante, i deficit adattivi limitano il funzionamento in una o più attività della vita quotidiana, come la comunicazione, la partecipazione sociale e la vita autonoma, attraverso molteplici ambienti quali casa, scuola, ambente lavorativo e comunità.
  3. Esordio dei deficit intellettivi e adattivi durante il periodo di sviluppo.

Nota: il termine diagnostico disabilità intellettiva è equivalente al termine disturbi dello sviluppo intellettivo per la diagnosi ICD 11. Nonostante in questo manuale sia utilizzato il termine disabilità intellettiva, nel titolo sono utilizzati entrambi I termini per chiarire i rapporti con gli altri sistemi di classificazione. Inoltre, una legge federale degli Stati Uniti (Public Law 111 256, Rosa's Law) sostituisce il termine ritardo mentale con il ter mine disabilità intellettiva, e la letteratura scientifica utilizza il termine disabilità intellettiva. Pertanto, disabilità intellettiva è il termine di uso comune da parte di medici, educatori e altri professionisti e da parte degli utenti non esperti e dei gruppi di difesa dei diritti dei malati. Specificare la gravità attuale (si veda Tabella 1):

  • 317 (F70) Lieve
  • 0 (F71) Moderata
  • 1 (F72) Grave
  • 2 (F73) Estrema

Specificatori

I vari livelli di gravità sono definiti sulla base del funzionamento adattivo e non dei punteggi del quoziente intellettivo (QI), perché e il funzionamento adattivo che determina il livello di assistenza richiesto. Inoltre, i valori del QI risultano meno validi all’estremo inferiore della distribuzione del QI.

Tabella 1 Livelli di gravità della disabilità intellettiva [disturbo dello sviluppo intellettivo)

Livello di gravità

Ambito concettuale

Ambito sociale

Ambito pratico

Lieve

Nei bambini in età prescolare, possono non esserci anomalie concettuali evidenti. Nei bambini in età scolare e negli adulti, sono presenti difficolta nell'apprendimento di abilità scolastiche quali lettura, scrittura, capacità di calcolo, concerto del tempo o del denaro, che rendono necessaria qualche forma di supporto in una o più aree di apprendimento per poter soddisfare le aspettative correlate all’età. Negli adulti, sono compromessi il pensiero astratto, la funzione esecutiva (per es., pianificazione, elaborazione di strategie, definizione delle priorità e flessibilità cognitiva), e la memoria a breve termine, così come l'uso funzionale delle abilità scolastiche (per es., lettura, gestione del denaro). È presente un approccio a problemi e soluzioni in qualche modo concreto rispetto ai coetanei.

Rispetto ai coetanei con sviluppo regolare, l'individuo e immaturo nelle interazioni sociali. Per esempio, vi possono essere difficoltà nel percepire accuratamente gli stimoli sociali provenienti dai coetanei. La comunicazione, la conversazione e il linguaggio sono più concreti o più immaturi rispetto a quanto atteso in base all’età. Vi possono essere difficoltà nel controllare emozioni e comportamento in modi adeguati all’età; tali difficoltà vengono notate dai coetanei nelle situazioni sociali, È presente una limitata comprensione del rischio nelle situazioni sociali; la capacità di giudizio sonale e immatura ' rispetto all’età, e la persona e a rischio di essere manipolata dagli altri (credulità).

L’individuo può funzionare in maniera adeguata all’età per quanto concerne la cura personale. Gli individui possono avere maggiormente bisogno di suppone nelle attività complesse della vita quotidiana rispetto ai coetanei. Nell’era adulta, il suppone riguarda generalmente il fare acquisti di alimenti, l’utilizzo dei trasporti, la gestione della casa o dei bambini, la preparazione dei pasti, la gestione delle finanze. Le capacità di svago sono simili a quelle dei coetanei, sebbene la capacità di giudizio relativa al proprio stato di benessere e all’organizzazione del tempo libero richiede sostegno.

Nell’età adulta, un impegno competitivo

è spesso osservato in quei lavori che non enfatizzano abilita concettuali. Gli individui hanno generalmente bisogno di un suppone nel prendere decisioni che concernono la salute e l’ambito legale, [: nell’apprendere adeguatamente lo svolgimento di una professione adeguata. Tipicamente il supporto è necessario per riuscire a formare una famiglia.

Moderato

Per tutto il periodo dello sviluppo, le abilità concettuali dell'individuo restano marcatamente inferiori a quelle dei coetanei. Nei bambini in età prescolare, il linguaggio e le abilità prescolastiche si sviluppano lentamente. Nei bambini in età scolare, i progressi nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nella comprensione dei concetti di tempo e di denaro si verificano lentamente nel corso degli anni scolastici e sono notevolmente limitati rispetto a quelli dei coetanei. Negli adulti, lo sviluppo delle abilità scolastiche è tipicamente fermo a un livello elementare, ed e necessario un supporto per l’uso completo delle abilita scolastiche nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana. Per portare a termine le attività concettuali nella vita di ogni giorno è richiesta un’assistenza continua su base quotidiana, e altri al posto dell’individuo possono occuparsi completamente di queste responsabilità.

L’individuo mostra marcate differenze rispetto ai coetanei nel comportamento sociale e comunicativo durante lo sviluppo. Il linguaggio parlato è tipicamente uno strumento primario perla comunicazione sociale ma risulta essere molto meno complesso rispetto a quello dei coetanei. La capacità di relazione è evidente nei legami stretti con i membri della famiglia e con gli amici, e l’individuo può sviluppare amicizie solide nel corso della Vita e a volte relazioni amorose in età adulta. Tuttavia, gli individui possono non percepire o non interpretare in modo corretto gli stimoli sodali. La capacità di giudizio sociale e di prendere decisioni è limitata, e il personale di supporto deve assistere la persona nelle decisioni della vita. Le relazioni di amicizia con coetanei con sviluppo regolare sono spesso influenzate delle limitazioni sociali e comunicative. È necessario un sostegno sociale e comunicativo significativo per avere successo nel campo lavorativo.

L’individuo può prendersi cura dei propri bisogni personali, compresi il mangiare, il vestirsi, l'evacuazione c l’igiene, allo stesso livello di un adulto, sebbene siano richiesti un ampio periodo di insegnamento e molto tempo affinché l’individuo diventi indipendente nella gestione di tali bisogni, e può esserci bisogno di sollecitazioni. Allo stesso modo, nell‘era adulta può essere raggiunta la partecipazione a tutte le attività domestiche, sebbene sia necessario un esteso periodo di insegnamento e tipicamente abbiano luogo forme di sostegno continuo per garantire delle prestazioni adeguate all’età adulta. L'indipendenza lavorativa può essere raggiunta in lavori che richiedono limitate abilità concettuali e comunicative, ma e necessario un notevole sostegno da parte di colleghi, supervisori e altri nella gestione delle aspettative sociali, delle difficoltà lavorative e delle responsabilità ausiliarie quali pianificazione, trasporto, salute e gestione del denaro. Possono essere sviluppate svariate capacità ricreative. Queste tipicamente richiedono sostegno supplementare e opportunità di apprendimento per un periodo prolungato. In una minoranza significativa di individui è presente un comportamento disadattivo che causa problemi sociali.

Grave

Il raggiungimento di abilità concettuali & limitato. L’individuo in genere comprende poco il linguaggio scritto o i concetti che comportano numeri, quantità, tempo e denaro. Il personale di Supporto fornisce un sostegno esteso nella risoluzione dei problemi durante tutta la vita.

Il linguaggio parlato è abbastanza limitato per quanto riguarda il vocabolario e la grammatica. L’eloquio può essere composto da singole parole o frasi e può essere facilitato con l’aiuto di strumenti aumentativi. L’eloquio e la comunicazione sono incentrati sul “qui e ora" degli eventi quotidiani. Il linguaggio è usato per la comunicazione sociale più che per dare spiegazioni. Gli individui comprendono i discorsi semplici e la comunicazione gestuale. Le relazioni con i membri della famiglia e con altri familiari sono fonte di piacere e aiuto.

L’individuo richiede un sostegno in tutte le attività della vita quotidiana, compresi i pasti, il vestirsi, il lavarsi e l’evacuazione. L’individuo ha bisogno di supervisione in ogni momento. L'individuo non può prendere decisioni responsabili riguardanti il proprio benessere o il benessere di altri. Nell’età adulta, la partecipazione a compiti domestici, attività ricreazionali e lavoro richiede assistenza e supporto continuativi. Un comportamento disadattivo, compreso l’autolesionismo, è presente in una minoranza significativa di individui.

Estremo

Le abilita concettuali in genere si riferiscono al mondo fisico piuttosto che ai processi simbolici. L’individuo può usare gli oggetti in modo finalizzato perla Cura personale, il lavoro e lo svago. Possono essere acquisite determinate abilita viso spaziali, come il confronto e la classificazione basati su caratteristiche fisiche. Tuttavia, concomitanti compromissioni motorie e sensoriali possono impedire l’uso funzionale degli oggetti.

L’individuo ha una comprensione molto limitata della comunicazione simbolica nell’eloquio o nella gestualità. Può comprendere alcuni gesti o istruzioni semplici. L’individuo esprime i propri desideri ed emozioni principalmente attraverso la comunicazione non verbale, non simbolica. L’ individuo gradisce i rapporti con i membri della famiglia, con il personale di supporto e con altri familiari ben conosciuti, e partecipa e risponde alle interazioni sociali attraverso segnali gestuali ed emozionali. Concomitanti compromissioni sensoriali e fisiche possono impedire molte attività sociali.

L’individuo e dipendente dagli altri in ogni aspetto della cura fisica, della salute e della sicurezza quotidiane, sebbene possa essere in grado di partecipare ad alcune di queste attività. Gli individui senza gravi compromissioni Fisiche possono collaborare ad alcune attività domestiche quotidiane, come portare i piatti a tavola. Le azioni semplici con alcuni oggetti possono rappresentare la base per la partecipazione ad alcune attività professionali in presenza di alti livelli di sostegno continuativo. Le attività ricreative possono comportare, per esempio, ascoltare musica, guardare , uscire per una passeggiata o partecipare ad attività in acqua, tutto con il supporto di altre persone. Compromissioni fisiche e sensoriali concomitanti rappresentano ostacoli frequenti alla partecipazione (al di la della semplice osservazione) ad attività domestiche, ricreative e professionali. E presente comportamento disadattivo in una minoranza significativa di individui.

Caratteristiche diagnostiche

Le caratteristiche essenziali della disabilita intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) sono i deficit delle capacità mentali generali (Criterio A) e un funzionamento adattiva quotidiano compromesso rispetto a quello di individui della stessa era, sesso e livello socioculturale (Criterio B). L’esordio avviene durante il periodo di sviluppo (Criterio C). La diagnosi di disabilita intellettiva e basata sia sulla valutazione clinica sia su test standardizzati per le funzioni intellettive e adattive.

Il Criterio A si riferisce a funzioni intellettive che comportano ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, capacita di giudizio, apprendimento dell’istruzione e dall‘esperienza, e comprensione pratica. Componenti di cruciale importanza comprendono comprensione verbale, memoria di lavoro, ragionamento percettivo, ragionamento quantitativo, pensiero astratto ed efficacia cognitiva. Il funzionamento intellettivo e tipicamente misurato con test di intelligenza somministrati individualmente, validi dal punto di vista psicometrico, completi, culturalmente appropriati e fondati sulla psicometria. Gli individui con disabilita intellettiva hanno punteggi di circa due o piu deviazioni standard al di sotto della popolazione media, compreso un margine di errore di misurazione (in genere 1:5 punti). In test con una deviazione standard di 15 e una media di 100, questo comporta un punteggio di 65-75 (70+ 5) Per interpretare i risultati dei test e valutare le prestazioni intellettive sono richiesti esperienza e giudizio clinico.

I fattori che possono influenzare il punteggio del test comprendono gli effetti del l’esperienza pratica e l‘ effetto Flynn” (cioè punteggi eccessivamente alti dovuti a dati normativi non aggiornati). Punteggi non validi possono derivare dall’uso di brevi test di screening dell’intelligenza o di test di gruppo; punteggi individuali nei subtest molto discrepanti possono rendere non valido il QI complessivo. Gli strumenti devono essere adattati al background socioculturale dell’individuo e alla sua lingua madre. Di sturbi concomitanti che influenzano comunicazione, linguaggio e/o funzioni motorie e sensoriali possono alterare i punteggi dei test. I profili cognitivi individuali basati su test neuropsicologici sono più utili nel comprendere le abilita intellettive dell’individuo rispetto al singolo punteggio QI. Questi test possono identificare aree di relativa forza e di relativa debolezza, una valutazione importante al fine di una pianificazione scolastica e professionale.

I punteggi del test QI sono approssimazioni del funzionamento concettuale ma possono essere insufficienti nel valutare la capacita di ragionamento nelle situazioni di vita reale e la padronanza delle attività pratiche. Per esempio, una persona con un QI superiore a 70 può avere problemi talmente gravi del comportamento adattivo nel giudizio sociale, nella comprensione sociale e in altri ambiti di funzionamento adatti vo che il funzionamento effettivo della persona risulta paragonabile a quello di individui con QI più bassi. Pertanto, e necessario il giudizio clinico per poter interpretare risultati dei test QI.

I deficit del funzionamento adattivo (Criterio B) si riferiscono al modo in cui una persona soddisfa gli standard di autonomia personale e di responsabilità sociale della comunità, in confronto con altri della stessa età e della stessa estrazione socio-culturale. Il funzionamento adattivo comporta un ragionamento adattivo in tre ambiti: concettuale, sociale e pratico. L’ambito concettuale (didattico) comporta competenza nella memoria, nel linguaggio, nella lettura, nella scrittura, nel ragionamento matematico, nell’acquisizione della conoscenza pratica, nel problem solving e nella capacita di giudizio in situazioni nuove, tra l’altro. L’ambito sociale comporta la consapevolezza dei pensieri, dei sentimenti e delle esperienze degli altri; l’empatia; l’abilità di comunica zione interpersonale; le capacita nei rapporti di amicizia; e il giudizio sociale, tra l’altro. L’ ambito pratico comporta l’apprendimento e l’autocontrollo nei vari aspetti della vita, compresi la cura di se, le responsabilità lavorative, la gestione del denaro, lo svago, l’autocontrollo del comportamento e l’organizzazione dei compiti scolastici e lavorativi. La capacita intellettiva, l’educazione, la motivazione, la socializzazione, le caratteristi che della personalità, l’opportunità professionale, l’esperienza culturale e le condizioni mediche generali oi disturbi mentali coesistenti influenzano il funzionamento adattivo.

Il funzionamento adattivo è valutato sia mediante la valutazione clinica sia mediante misurazioni personalizzate, culturalmente appropriate e solide rispetto alla psicometria. Le misurazioni standardizzate sono utilizzate mediante informatori attendibili (per es., parenti o altri membri della famiglia; insegnanti; counselor) e l’individuo stesso nei limiti del possibile. Ulteriori fonti di informazione comprendono le valutazioni nell’ambito scolastico, dello sviluppo, medico e della salute mentale. I punteggi ottenuti dalle misurazioni standardizzate ei colloqui devono essere interpretati attraverso il giudizio clinico. Quando, a causa di una varietà di fattori (per a . , compromissione sensoriale, grave disturbo del comportamento), i test standardizzati sono difficili o impossibili da effettuare, l’individuo può ricevere la diagnosi di disabilità intellettiva senza specificazione. Il funzionamento adattivo può essere difficile da valutare negli ambienti controllati (come prigioni, centri di detenzione); se possibile, bisognerebbe ottenere informazioni che possano riflettere il funzionamento adattivo al di fuori di tali ambienti.

Il Criterio B e soddisfatto quando almeno un ambito del funzionamento adattiva concettuale, sociale o pratico e sufficientemente compromesso da rendere necessaria qualche forma di sostegno continuano affinché la persona riesca a funzionare in maniera adeguata in uno o più dei contesti della vita, quali scuola, lavoro, casa o comunità. Per soddisfarei criteri diagnostici della disabilita intellettiva, i deficit del funzionamento adattiva devono essere direttamente correlati ai deficit intellettivi de scritti nel Criterio A. Il Criterio C, esordio durante il periodo dello sviluppo, si riferisce all’identificazione dei deficit intellettivi e adattivi durante l'infanzia o l’adolescenza.

Caratteristiche associate a supporto della diagnosi

La disabilita intellettiva e una condizione eterogenea con cause multiple. Possono esse re presenti difficoltà associate al giudizio sociale; alla valutazione del rischio; al control lo del comportamento, delle emozioni o delle relazioni interpersonali; o alla motivazione nell’ambiente scolastico o lavorativo, La mancanza di capacita di comunicazione può predisporre a comportamenti dirompenti e aggressivi. La credulità e spesso una caratteristica, che comporta ingenuità nelle situazioni sociali e tendenza a essere facilmente influenzati dagli altri. La credulità e la mancanza di consapevolezza dei rischi possono portare all'essere sfruttati dagli altri e a possibile vittimizzazione, frode, coinvolgimento criminale non intenzionale, falsa confessione, e rischio di abusi fisici e sessuali. Queste caratteristiche associate possono essere importanti nei casi di interesse penale, inclusi i procedimenti del tipo Atkins che contemplano la pena di morte.

Gli individui con una diagnosi di disabilita intellettiva con disturbi mentali concomitanti sono a rischio di suicidio. Essi pensano al suicidio, tentano il suicidio, e possono morire per questo. Pertanto, lo screening dell’ideazione suicidaria e essenziale nel processo di valutazione. A causa della mancanza di consapevolezza del rischio e del pericolo, il tasso degli infortuni accidentali può essere aumentato.

Prevalenza

La disabilita intellettiva ha una prevalenza complessiva nella popolazione generale dell’1% circa e le percentuali di prevalenza variano in base all’età. La prevalenza della disabilita intellettiva grave & approssimativamente di 6 individui su 1000.

Sviluppo e decorso

L'esordio della disabilità intellettiva avviene nel periodo dello sviluppo. L’età e le caratteristiche tipiche dell’esordio dipendono dall’eziologia e dalla gravita della disfunzione cerebrale. I] ritardo nelle tappe dello sviluppo motorio, del linguaggio e sociale può essere identificabile entro i primi due anni di vita nei pazienti con disabilita intellettiva più grave, mentre il disturbo di livello lieve può non essere identificabile fino all’età scolare, quando le difficoltà di apprendimento scolastico diventano evidenti. Tutti i criteri (compreso il Criterio C) devono essere stati soddisfatti nell’anamnesi o nel quadro clinico attuale. Alcuni bambini al disotto dei 5 anni di età la cui presentazione soddisfa i criteri per la disabilità intellettiva hanno deficit che soddisfano i criteri per il ritardo globale dello sviluppo.

Quando la disabilita intellettiva è associata a una sindrome genetica, ci può essere un aspetto fisico caratteristico (come, per esempio, nella sindrome di Down). Alcune sindromi presentano un fenotipo comportamentale, che si riferisce a comportamenti specifici che sono caratteristici di un particolare disturbo genetico (per es., sindrome di Lesch - Nyhan). Nelle forme acquisite, l’esordio può essere improvviso in seguito a malattie quali meningite o encefalite o in seguito a un trauma cranico verificatosi durante il periodo dello sviluppo. Quando la disabilita intellettiva deriva da una perdita di capacita cognitive precedentemente acquisite, come nel caso di un trauma cranico grave, possono essere assegnate entrambe le diagnosi di disabilità intellettiva e di disturbo neurocognitivo. Anche se la disabilità intellettiva e generalmente non progressiva, in alcuni disturbi genetici (per es., sindrome di Rett) vi sono periodi di peggiora mento seguiti da periodi di stabilizzazione, e in altri (per es., sindrome di Sanfilippo) vi e un progressivo peggioramento delle funzioni intellettive. Dopo la prima infanzia, il disturbo dura in genere tutta la vita, sebbene i livelli di gravità possano cambiare nel tempo. Il decorso può essere influenzato da condizioni mediche o genetiche sottostanti e da condizioni concomitanti (per es., compromissione dell’udito o della vista, epilessia). Interventi precoci e continuativi possono migliorare il funzionamento adattiva per tutta l’infanzia e l’età adulta. In alcuni casi, questo comporta un miglioramento significativo del funzionamento intellettivo, tale che la diagnosi di disabilità intelletti va può risultare non più appropriata. E quindi pratica comune, nel valutare neonati e bambini piccoli, ritardare la diagnosi di disabilità intellettiva a dopo che sia stato effettuato un adeguato percorso di intervento. Nei bambini più grandi e negli adulti l’entità del sostegno fornito può consentire la piena partecipazione a tutte le attività della vita quotidiana e il miglioramento della funzione adattiva. Le valutazioni diagnostiche devono stabilire se il miglioramento delle abilità adattive rappresenti il risultato di una stabile, generalizzata nuova acquisizione di abilità {in tal caso la diagnosi di disabilità intellettiva può non essere più appropriata) o se il miglioramento e condizionato dalla presenza di forme di supporto e di interventi in corso (nel qual caso la diagnosi di disabilità intellettiva può ancora essere appropriata).

Fattori di rischio e prognosi

Fattori genetici e fisiologici. Le cause prenatali comprendono sindromi genetiche (per es., variazioni di sequenza o variabilità del numero di copie di uno o più geni, malattie cromosomiche), errori congeniti del metabolismo, malformazioni cerebrali, malattie materne (compresa la patologia placentare) e influenze ambientali (per es., alcol, altre droghe, tossine, agenti teratogeni). Le cause perinatali comprendono una varietà di eventi legati al travaglio e al patto che portano alla encefalopatia neonatale. Le cause postnatali comprendono danno ipossico ischemico, lesioni cerebrali traumatiche, infezioni, patologie demielinizzanti, disturbi convulsivi (per es., spasmi infantili), deprivazione sociale grave e cronica, e sindromi e intossicazioni tossico-metaboliche (per es., piombo, mercurio).

Aspetti diagnostici correlati alla cultura di appartenenza

La disabilità intellettiva si verifica in individui di tutte le razze e tutte le culture. Durante la valutazione sono richieste sensibilità e conoscenza nei confronti della cultura dell’individuo, e devono essere tenuti in considerazione il background etnico, culturale e linguistico dell’individuo, le esperienze disponibili e le funzioni adattive all’interno della sua comunità e del suo ambiente culturale.

Aspetti diagnostici correlati al genere

Nel complesso, i maschi hanno più probabilità rispetto alle femmine di ricevere la dia gnosi di disabilita intellettiva, sia di forma lieve (rapporto medio maschi/femmine 1,6:1) sia di forma grave (rapporto medio maschi/femmine 1,2:1). Tuttavia, il rapporto tra i tassi di prevalenza rispetto al genere varia ampiamente negli studi. I fattori genetici collegati con il sesso e la vulnerabilità dei maschi al danno cerebrale possono spiegare alcune tra le differenze di genere.

Marker diagnostici

Una valutazione complessiva comprende la valutazione della capacita intellettiva e del funzionamento adattivo; l’identificazione di eziologie genetiche e non genetiche, la va lutazione di condizioni mediche associate (per es., paralisi cerebrale, convulsioni) e la valutazione di disturbi mentali, emotivi e comportamentali concomitanti. Le componenti della valutazione possono comprendere la storia medica pre e perinatale, l’albero genealogico di tre generazioni, l’esame obiettivo, una valutazione genetica (per es., analisi del cariotipo o cromosomica microarray e test per specifiche sindromi genetiche), uno screening metabolico e una valutazione mediante tecniche di neuroimaging.

Diagnosi differenziale

La diagnosi di disabilità intellettiva dovrebbe essere posta ogni volta che i Criteri A, B e C sono soddisfatti. Una diagnosi di disabilita intellettiva non dovrebbe essere ipotizzata in caso di presenza di particolari condizioni genetiche o mediche. Una sindrome genetica collegata con la disabilita intellettiva dovrebbe essere indicata come una dia gnosi concomitante con la disabilita intellettiva.

Disturbo neurocognitivo maggiore e lieve. La disabilita intellettiva è classificata come un disturbo del neurosviluppo ed e distinta dai disturbi neurocognitivi, che sono caratterizzati da una perdita delle funzioni cognitive. Il disturbo neurocognitivo maggiore può verificarsi in concomitanza con la disabilita intellettiva (per es., un in individuo con sindrome di Down che sviluppa la malattia di Alzheimer, o un individuo con disabilita intellettiva che perde ulteriori capacità cognitive a seguito di un trauma cranico), In tali casi, le diagnosi di disabilità intellettiva e di disturbo neurocognitivo possono essere poste entrambe.

Disturbi della comunicazione e disturbo specifico dell’apprendimento. Questi disturbi del neurosviluppo sono specifici degli ambiti della comunicazione e dell'apprendi mento e non mostrano deficit dei comportamenti intellettivo e adattivo. Questi disturbi possono essere presenti in concomitanza con la disabilità intellettiva. Se sono soddisfatti tutti i criteri per la disabilita intellettiva e per un disturbo della comunicazione o un disturbo specifico dell’apprendimento vengono poste entrambe le diagnosi.

Disturbo dello spettro dell’autismo. La disabilita intellettiva e comune tra gli individui con disturbo dello spettro dell’autismo. La valutazione delle abilità intellettive può essere complicata dal deficit della comunicazione sociale e del comportamento legati al disturbo dello spettro dell’autismo, i quali possono interferire con la comprensione e con l’adesione alle procedure diagnostiche. Una valutazione appropriata del funzionamento intellettivo nel disturbo dello spettro dell'autismo e essenziale, con una rivalutazione durante il periodo dello sviluppo, in quanto i punteggi del QI nel disturbo dello spettro dell’autismo possono essere instabili, soprattutto durante la prima infanzia.

Comorbilità

Concomitanti condizioni mentali, del neurosviluppo, mediche e fisiche sono frequenti nella disabilità intellettiva, con un’incidenza di alcune condizioni (per es., disturbi men tali, paralisi cerebrale ed epilessia) tre quattro volte superiore rispetto alla popolazione generale. La prognosi e l’arto delle diagnosi concomitanti possono essere influenzate dalla presenza di disabilita intellettiva. Le procedure di valutazione possono richiedere delle variazioni a causa della presenza di disturbi associati, tra cui disturbi della comunicazione, disturbo dello spettro dell’autismo e disturbi motori, sensoriali o di altro tipo. Fonti di informazione attendibili sono essenziali per identificare sintomi quali irritabilità, alterazioni del tono dell’umore, aggressività, problemi dell'alimentazione e problemi del sonno, e per la valutazione del funzionamento adattiva nei vari contesti di comunità.

I più comuni disturbi mentali e del neurosviluppo concomitanti sono: disturbo da deficit di attenzione/ iperattività; disturbi depressivo e bipolare; disturbi d’ansia; disturbo dello spettro dell’autismo; disturbo da movimento stereotipato (con o senza comportamento autolesivo); disturbi del controllo degli impulsi; e disturbo neurocognitivo maggiore. Il disturbo neurocognitivo maggiore può verificarsi a qualunque stadio di gravita della disabilita intellettiva. Il comportamento autolesivo richiede un’attenzione diagnostica sollecita e può richiedere una diagnosi separata di disturbo da movimento stereotipato. Gli individui con disabilita intellettiva, in particolare quelli con disabilita intellettiva più grave, possono presentare anche aggressività e comportamenti dirompenti, tra cui danni ad altre persone o distruzione di proprietà.

Relazione con altre classificazioni

L’ICD 11 (in corso di sviluppo al momento di questa pubblicazione) usa il termine disturbi della wiluppo intellettivo per indicare che tali disturbi comportano un funzionamento cerebrale compromesso precocemente. Questi disturbi sono descritti nell’ICD 1 1 come una metasindrome che si verifica nel periodo evolutivo, analoga alla demenza o ai disturbi neurocognitivi in età avanzata. Vi sono quattro sottotipi diagnostici nell’ICD 11: lieve, moderato, grave ed estremo.

Anche la American Association on Intellectual and Developmental Disabilities (AAIDD) usa il termine disabilita intellettiva con un significato simile a quello utilizzato in questo manuale. La classificazione dell’AAIDD e multidimensionale piuttosto che categoriale e si basa sul concetto di disabilità. Piuttosto che elencare gli specificatore come avviene nel DSM 5, l’AAIDD evidenzia un profilo di forme di supporto basato sulla gravità.

Ritardo globale dello sviluppo 315.8 (FBB)

Questa diagnosi è riservata agli individui di età inferiore ai 5 anni quando la gravità clinica non può essere valutata in modo attendibile durante la prima infanzia. Questa categoria viene diagnosticata quando un individuo non raggiunge le tappe attese dello sviluppo in varie aree del funzionamento intellettivo, e si applica a individui incapaci di sottoporsi a valutazioni sistematiche del funzionamento intellettivo, compresi i bambini che sono troppo piccoli per partecipare a test standardizzati. Questa categoria richiede una rivalutazione diagnostica dopo un certo periodo di tempo.

Disabilità intellettiva [disturbo dello sviluppo intellettivo] senza specificazione 319 (F79)

Questa categoria è riservata agli individui di età superiore ai S anni quando la valutazione del grado di disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) per mezzo di procedure disponibili a livello locale è resa difficile o impossibile a causa di compromissioni sensoriali o fisiche associate, quali cecità o sordità prelinguistica, disabilità locomotoria o presenza di gravi problemi comportamentali o disturbi mentali concomitanti. Questa categoria dovrebbe essere utilizzata solo in circostanze eccezionali e richiede una rivalutazione dopo un certo periodo di tempo.

Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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