Dislessia - Le aree di Intervento
Attingendo alle varie teorie sulla causa della dislessia possiamo individuare cinque aree cognitive che sono alla base della lettura e che possono essere compromesse a vari livelli; queste aree sono:
- Percezione uditiva e linguaggio;
- Percezione visiva;
- Integrazione intersensoriale (sviluppo insufficiente delle connessioni fra aree visive e uditive);
- Memoria;
- Strutturazione spazio-temporale.
Percezione uditiva e linguaggio
Per poter apprendere il linguaggio scritto è necessario che il bambino sia in grado di distinguere chiaramente i suoni che compongono la lingua parlata e abbia buone competenze di linguaggio sia in entrata che in uscita. Gli esercizi proposti mireranno al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- discriminazione di fonemi simili
- discriminazione di parole fonemicamente simili
- sintesi sillabica facilitata e non
- analisi e segmentazione fonetica
- analisi quantitativa dei suoni che compongono la parola
- comprensione semantica
- comprensione sintattica
- produzione verbale, denominazione
- produzione verbale, uso dei costrutti morfo-sintattici
- analisi degli errori di articolazione della lingua parlata mediante registrazioni e riascolto.
Percezione visiva
Lo sviluppo percettivo non consiste solo nella conservazione di tracce mnestiche relative a vari oggetti con le quali confrontare lo stimolo percettivo, ma richiede la capacità di imparare progressivamente a differenziare sempre più caratteristiche distintive diverse. Il raggiungimento di un adeguato sviluppo percettivo visivo consente non solo l’identificazione e il riconoscimento dei singoli grafemi, ma anche della parola nella sua struttura grafica, ortografica, fonologica e semantica. Gli esercizi proposti mireranno al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- riconoscimento visivo di segni grafici
- riconoscimento della configurazione globale delle parole e analisi visiva
- discriminazione di forme geometriche
- discriminazione visiva con rotazione di figure
- abbinamento di figure uguali per forma e grandezza
- riconoscimento di sequenze non verbali
- attenzione e analisi visiva: ricerca della figura uguale
- esplorazione visiva e ricerca di figure in una scena
Integrazione intersensoriale (sviluppo insufficiente delle connessioni fra aree visive e uditive)
Nel linguaggio scritto l’abbinamento visivo-uditivo significa in un primo momento coordinare i processi di conversione tra grafema e fonema e successivamente collegarli al significato semantico, saranno quindi attuate due strategie, la prima fonologica, la seconda semantica. In considerazione di quanto detto saranno proposti esercizi volti al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- associazione grafema-fonema in un contesto semantico
- associazione di digrammi e trigrammi con il fonema corrispondente in un contesto semantico
- composizione di sillabe in parole
- lettura di parole
- lettura di parole che si possono confondere fra loro
- lettura di parole fonemicamente simili
- lettura di frasi
- comprensione del testo con facilitazione visiva
- comprensione del testo
La Memoria
Il processo di lettura richiede necessariamente accanto add operazioni di riconoscimento percettivo sia visivo che uditivo, capacità mestiche a breve e lungo termine nonché di memoria iconica. A queste si affiancano capacità di memoria ecoica che consente di memorizzare momentaneamente stimoli uditivi e di memoria verbale attiva che consente di ricordare intere frasi nelle loro componenti più significative.
Gli esercizi svolti mireranno al raggiungimento dei seguenti obiettivi.
- Memoria uditiva a breve termine
- Memoria visiva non verbale a breve termine
- Memoria spaziale a breve termine
- Memoria tattile cinestesica a breve termine
- Memoria verbale a breve termine
- Memoria verbale a lungo termine (rievocazione di nomi)
- Memoria verbale a lungo termine (facilitazione per la rievocazione di nomi; completamento di frasi)
Strutturazione spazio-temporale
Tale capacità è impiegata in ogni forma di linguaggio che sia esso scritto o parlato. Quando le parole o le frasi vengono pensate vengono intuitivamente situate nello spazio e nel tempo secondo precisi parametri qualitativi e quanitativi. Nella fattispecie della lettura il bambino deve dapprima comprendere le varianti spaziali di ogni grafema all’interno della parola (proprietà cardinale) e poi capire e ricordare i rapporti spaziali di ogni grafema nell’ambito della parola stessa (proprietà ordinale); infatti il valore semantico delle parole deriva esattamente dall’ordine sequenziale dei vari grafemi e fonemi che la compongono. Ad esempio le parole “PE-RA” e ”RA-PE” sono identiche da un punto di vista qualitativo e quantitativo rispetto agli elementi da cui sono composte, ma cambiando l’ordine sequenziale degli stessi cambia radicalmente il significato. Saranno proposti esercizi per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- riconoscimento della parola corretta rispetto al simbolo e confronto con sequenze errate
- riconoscimento di una sequenza verbale semanticaente corretta
- riordinamento di parole nell’ambito di una frase
- lettura di sequenze ritmiche
- riordinamento di storie in sequenza.