Comunicazione Facilitata
La Comunicazione Facilitata in età evolutiva è una tecnica di comunicazione che mira a supportare la comunicazione di persone con disabilità che hanno difficoltà a parlare o a scrivere autonomamente. La Comunicazione Facilitata prevede l'assistenza di un facilitatore, che sostiene la mano o il braccio della persona con disabilità e la guida nella scrittura o nella selezione delle parole attraverso una tastiera o un altro strumento di comunicazione.
La Comunicazione Facilitata è stata utilizzata principalmente con persone con autismo, paralisi cerebrale e lesioni del midollo spinale, ma è stata oggetto di controversie a causa della mancanza di prove scientifiche riguardo alla sua efficacia e alla sua validità.
In particolare, la Comunicazione Facilitata è stata criticata per il rischio di involontaria suggerimento delle parole da parte del facilitatore, che potrebbe influenzare la comunicazione della persona con disabilità. Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato che la Comunicazione Facilitata non ha prodotto risultati significativamente diversi dalla comunicazione non assistita.
Nonostante queste critiche, alcuni sostenitori della Comunicazione Facilitata sostengono che la tecnica può essere efficace se utilizzata correttamente e in combinazione con altri interventi di comunicazione e terapia. Inoltre, alcuni sostengono che la Comunicazione Facilitata può favorire l'autonomia e l'empowerment delle persone con disabilità, permettendo loro di esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni in modo più indipendente.
Tuttavia, è importante notare che la Comunicazione Facilitata non è una tecnica di comunicazione riconosciuta dalla comunità scientifica e medica, e che l'uso della Comunicazione Facilitata potrebbe essere considerato controverso e potenzialmente rischioso. Pertanto, è importante che i professionisti che lavorano con persone con disabilità valutino attentamente i rischi e i benefici della Comunicazione Facilitata e considerino l'uso di altre tecniche di comunicazione e terapia che abbiano una base scientifica solida e comprovata.
- Disturbo dello Spettro dell’Autismo (DSA) e Disabilità Complessa ...
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La comunicazione nei bambini con bisogni comunicativi complessi
“La comunicazione è un diritto non un dono”
Micheal Williams- persona con bisogni comunicativi complessi
Nella sindrome di Mowat Wilson la presenza di un disturbo del linguaggio interferisce in modo significativo sullo sviluppo del bambino.
Comunicare è un bisogno ed una priorità per ogni persona, oltre ad essere un fondamentale diritto umano. Nella
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Strategie per la Comunicazione
Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA)
In età evolutiva, più dello 0,5% della popolazione presenta disabilità complesse della comunicazione che, in assenza di adeguati interventi, interferiscono in modo significativo con lo sviluppo, in particolare nell’ambito cognitivo e relazionale. Diventa allora necessario potenziare le modalità di comunicazione esistenti, affiancandole
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Corso intensivo teorico-pratico sulla Neuropsicomotricita: “Dalla sfera corporea a quella cognitiva-affettiva-relazionale” - 23 giugno 2012 - Roma
[Titolo del corso] Corso intensivo teorico-pratico sulla Neuropsicomotricita: “Dalla sfera corporea a quella cognitiva-affettiva-relazionale”
[Data Inizio]23 giugno
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Autismo, ecco la Linea Guida pubblicata dall'Istituto Superiore di Sanità
Il documento dà indicazioni alle famiglie dei bambini e adolescenti con autismo da un lato sugli interventi efficaci e dall'altro su quelli sconsigliati, dannosi o senza alcuna prova scientifica della loro utilità. Un linguaggio semplice e chiaro per dare una prima visione generale della questione
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Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland
Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico -
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RIASSUNTO - Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland
Obiettivi: con questo lavoro si è voluto descrivere le caratteristiche comunicative e relazionali dei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico attraverso l’utilizzo della Scala Vineland, per una miglior conoscenza dei loro punti di forza ai fini del trattamento psicomotorio.
PREMESSA - Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland
Con questo lavoro ci proponiamo di sottolineare, tenendo conto delle indagini della neuropsicomotricità e della psicopedagogia, la valenza delle strategie di intervento T.E.A.C.C.H. e di quelle basate sull’intersoggettività per la presa in carico terapeutica dei bambini con autismo nei centri di riabilitazione.
In questo lavoro si descriveranno le abilità
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Tappe dello sviluppo della comunicazione e della relazione
"l'intimità è fatta di tante cose; potersi abbracciare,
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ricevere delle premure, accettare delle confidenze,
ma anche farne. ma l'intimità deve essere qualcosa
cui ti puoi abbandonare con fiducia,
senza riserve, altrimenti è una spaventosa avventura,
come nuotare in un torrente in piena.
non ho mai sperimentato nulla del genere" -
Caratteristiche del disturbo della Comunicazione e dell’Interazione Sociale nel Disturbo Autistico
Le capacità Socio-Comunicative nel bambino con sviluppo tipico e con Autismo
L’autismo è un disturbo neuroevolutivo caratterizzato dalla comparsa dei primi sintomi prima del compimento del terzo anno di età. Fino a pochi anni fa, i primi sintomi generalmente venivano accertati a posteriori tramite ciò che riferivano i
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Ipotesi Neurobiologiche dei Disturbi Socio-Comunicativi nel Disturbo Autistico
Le capacità Socio-Comunicative nel bambino con sviluppo tipico e con Autismo
L’influenza del patrimonio genetico sull’insorgere dell’autismo è dimostrata da molte prove, per lo più ottenute studiando individui con gradi di parentela diversi: gemelli monozigoti e dizigoti, fratelli non gemelli e genitori. Se il patrimonio
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Promuovere la comunicazione nei Bambini Autistici NON Verbali
"Ero cieco mentalmente, non conoscevo la
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grammatica delle relazioni, non capivo
le reali intenzioni degli altri,
anche se usavo il linguaggio,
è in questo nodo che sta il segreto
della condizione autistica.
Da molti punti di vista ero un idiota,
ero socialmente un idiota".
(Lapo Marini, 2007) -
Promuovere la Comunicazione nei Bambini Autistici Ecolalici
Modalità di trattamento per i Bambini Autistici
L’ecolalia dovrebbe essere considerata come una componente dinamica e integrante del funzionamento comunicativo del bambino piuttosto che come un comportamento isolato e disfunzionale, o per lo meno non sempre. Per valutare se si tratta di ecolalia interattiva o non interattiva è necessario tenere in
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Promuovere la Comunicazione nei Bambini Autistici Verbali
Modalità di trattamento per i Bambini Autistici
In questo capitolo si parlerà sei bisogni educativi dei bambini con autismo con competenze più elevate che possiedono un sistema linguistico di base e hanno bisogno di un intervento pragmatico specifico, per migliorare l’efficacia della comunicazione in tutti i suoi aspetti.
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CONCLUSIONI - Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland
Al termine di questo anno che mi ha visto impegnata in un percorso riabilitativo psicomotorio con bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico, sebbene il campione dei casi sia limitato, vorrei trarre delle conclusioni anche in virtù dei dati pervenuti dalla Scala Vineland.
Si è notato che, grazie al trattamento attraverso le linee guida TEACCH e dell’intersoggettività, i
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BIBLIOGRAFIA - Strategie d’intervento in bambini affetti da Disturbi dello Spettro Autistico - descrizione delle capacità comunicative e relazionali Attraverso l’utilizzo della Scala Vineland
- Camaioni Luigina e Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, il Mulino, 2007 (128-142)
- Cohen Donald J. – Volkmar Fred R. Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo, Vol. II – Strategie e tecniche d’intervento, Edizione italiana a cura di Enrico Micheli, Vannini editrice, 2004 (10-20, 79-84, 208-215)
- Frith Uta,