INTRODUZIONE - La correlazione tra il deficit delle funzioni esecutive e il deficit di percezione sensoriale mei bambini con disprassia: definizione di un intervento precoce sui prerequisiti esecutivi

Il Disturbo di Coordinazione Motoria è un disordine neurobiologico complesso caratterizzato da deficit neuropsicologici in termini di immaginazione motoria, pianificazione, programmazione ed esecuzione del movimento. Nei bambini con DCD le prestazioni quotidiane che richiedono coordinazione motoria sono inferiori rispetto a quanto previsto dall’età cronologica e dalla valutazione psicometrica della loro intelligenza e risultano compromesse le abilità fine-motorie, grosso motorie e sensoriali. Le funzioni motorie risultano dunque correlate a quelle cognitive rappresentate dalle abilità sottostanti di organizzazione ed esecuzione del movimento.

Alla base del DCD, dunque, si riscontrano difficoltà ascrivibili alle Funzioni  Esecutive,  un  insieme  di  processi  cognitivi  particolarmente rilevanti nei comportamenti finalizzati e complessi, che intervengono nelle situazioni in cui non siano funzionali conoscenze o comportamenti automatizzati né azioni basate sui nostri impulsi ma che richiedono un certo grado di controllo attentivo, flessibilità e pianificazione; e all’Integrazione Sensoriale, definibile come processo neurobiologico di organizzazione delle sensazioni provenienti dal proprio corpo e dall’ambiente circostante, che consente una risposta efficacie da parte del SNC e un’interazione rapida con l’ambiente.

A fronte di questo, posta la correlazione esistente tra la funzione motoria e quella cognitiva riconducibile alle FE, l’obiettivo di tale studio è stato ricercare l’esistenza di una correlazione tra il deficit delle Funzioni Esecutive e il deficit di Integrazione Sensoriale in bambini con disprassia in età scolare. In particolare, ponendo l’attenzione su quale fosse, tra la percezione e la modulazione, la competenza maggiormente inficiante il Disturbo di Coordinazione Motoria. Chiarito ciò, l’obiettivo ultimo è stato quello di stilare un piano di intervento riabilitativo, precoce e mirato, sui prerequisiti deficitari.

L’elaborato, in questo modo, mira a proporre un protocollo riabilitativo utilizzabile in ottica preventiva da destinare ad un target di bambini in età prescolare (fascia d’età appositamente precedente a quella studiata) perché incentrato su prerequisiti potenziabili.

In caso di sospetta diagnosi o difficoltà evidenti già prima dell’ingresso alla scuola primaria un intervento precoce potrebbe prevenire l’insorgenza o il decorso di competenze esecutive marcatamente deficitarie e migliorare il quadro clinico nella sua interezza permettendoci di intervenire sulle abilità che sottendono quelle che spesso arrivano all’attenzione di medici e sanitari già gravemente inficiate.

La tesi è articolata in cinque capitoli: nei primi tre si discorre in merito a definizione, valutazione e trattamento di Disturbo di Coordinazione Motoria, Funzioni Esecutive e Integrazione sensoriale. Nel quarto capitolo ci si concentra sull’obiettivo dello studio definendone il disegno, i materiali e metodi utilizzati, gli strumenti di valutazione selezionati, il trattamento e il confronto report tra inizio e fine trattamento mediante grafici di comparazione dei test iniziali e finali.  Nel quinto capitolo, infine, si procede a commentare i risultati ottenuti della ricerca svolta.

Grazie a questo lavoro di ricerca è stato possibile analizzare alcuni importanti fattori ricorrenti in pazienti con diagnosi di DCD puro o in comorbidità con altre diagnosi, che saranno esposti dettagliatamente nelle conclusioni finali di questa tesi.