Funzioni Esecutive
Le funzioni esecutive sono un insieme di processi cognitivi superiori che permettono di pianificare, organizzare e regolare le attività quotidiane in modo efficace e adattativo. Le funzioni esecutive sono essenziali per il raggiungimento di obiettivi a lungo termine e per la risoluzione di problemi complessi. Le principali funzioni esecutive includono:
- Inibizione: la capacità di controllare le proprie azioni e di sopprimere le risposte automatiche in favore di quelle più appropriate.
- Flessibilità cognitiva: la capacità di adattarsi alle diverse situazioni e di cambiare rapidamente il proprio comportamento in funzione delle richieste dell'ambiente.
- Controllo dell'attenzione: la capacità di mantenere la concentrazione e di selezionare le informazioni rilevanti per la risoluzione di un problema.
- Memoria di lavoro: la capacità di mantenere temporaneamente le informazioni in mente per utilizzarle in un'attività successiva.
- Pianificazione: la capacità di organizzare le azioni in modo sequenziale per raggiungere un obiettivo.
- Monitoraggio: la capacità di valutare continuamente il proprio comportamento e di correggere eventuali errori.
Le funzioni esecutive sono influenzate da diversi fattori, tra cui l'età, l'esperienza individuale, l'ambiente familiare e sociale e lo sviluppo cerebrale. Ad esempio, lo sviluppo delle funzioni esecutive può essere influenzato dalla qualità dell'ambiente familiare, dalla qualità dell'istruzione e dalle esperienze di vita.
La promozione delle funzioni esecutive può essere utile per migliorare l'apprendimento e il benessere emotivo e sociale. La promozione delle funzioni esecutive può essere effettuata attraverso diversi metodi, tra cui la formazione degli insegnanti, la formazione dei genitori, la promozione di programmi di educazione socio-emotiva e la promozione di programmi di gioco strutturato.
In sintesi, le funzioni esecutive sono un insieme di processi cognitivi superiori che permettono di pianificare, organizzare e regolare le attività quotidiane in modo efficace e adattativo. Le funzioni esecutive includono l'inibizione, la flessibilità cognitiva, il controllo dell'attenzione, la memoria di lavoro, la pianificazione e il monitoraggio. Le funzioni esecutive sono influenzate da diversi fattori, come l'età, l'esperienza individuale, l'ambiente familiare e sociale e lo sviluppo cerebrale. La promozione delle funzioni esecutive può essere utile per migliorare l'apprendimento e il benessere emotivo e sociale, e può essere effettuata attraverso diversi metodi.
- LE FUNZIONI ESECUTIVE - Il centro di comando del cervello ...
- Disturbo di coordinazione motoria (DCD) o Disprassia? ...
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INTRODUZIONE - La correlazione tra il deficit delle funzioni esecutive e il deficit di percezione sensoriale mei bambini con disprassia: definizione di un intervento precoce sui prerequisiti esecutivi
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- STUDIO SPERIMENTALE - L’Imitazione nel bambino con Disturbo dello Spettro Autistico ...
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L’Imitazione nello Sviluppo Infantile e nel bambino con Disturbo dello Spettro Autistico
PARTE PRIMA: INQUADRAMENTO TEORICO
... - LE ANOMALIE SENSORIALI NEL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO - valutazione, profilo sensoriale individuale e Interventi: MATERIALI E METODI; CASI CLINICI ...
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I disturbi dello spettro autistico in età evolutiva: dalla valutazione al trattamento - Corso FAD 50 crediti ECM - valido fino al 31 dicembre 2024
- DATA DI FINE: 31-12-2024
- SEDE DELL'EVENTO: Evento FAD
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- DESTINATARI: Terapisti della NEURO e PSICOMOTRICITÀ dell'età evolutiva (TNPEE)
- ALTRI DESTINATARI: Educatori Professionali, Fisioterapisti, Logopedisti, Medici*, Ortottisti/Assistenti di oftalmologia, Psicologi, Psicoterapeuti, Tecnici dell'educazione e della riabilitazione psichiatrica e psicosociale, Terapisti occupazionali. *Audiologia e foniatria, medicina fisica e riabilitazione, medicina generale (medici di famiglia) neurologia, neuropsichiatria infantile, pediatria, pediatria (pediatri di libera scelta) psichiatria, psicoterapia. Destinatari 50 ore formative: Insegnanti, Pedagogisti e figure professionali attinenti, anche con laurea triennale, laureandi e specializzandi.
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Disprassie, disturbi del linguaggio e delle funzioni esecutive: dalla valutazione al trattamento - Corso FAD 50 crediti ECM - valido fino al 31 dicembre 2024
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- Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD): Il disturbo e gli studi correlati e l'intervento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE) ...
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CASI CLINICI - Le Funzioni Esecutive nei Disturbi del Neurosviluppo
5.a. Caratteristiche del campione
Caso clinico 1: Y. M. - Descrizione caso e anamnesi; Valutazione in T0; Risultati dei test T0; Questionari T0; Valutazione T1; Risultati dei test T1; Questionari T1;
... - Le Funzioni Esecutive nei Disturbi del Neurosviluppo ...
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ABSTRACT - INTRODUZIONE - Training Neuropsicomotorio delle Funzioni Esecutive in bambini con Deficit dell’Autoregolazione
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- La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) nel Trattamento Neuropsicomotorio nel bambino con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) ...
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Disturbo dello Spettro dell’Autismo, Disturbo Specifico Misto e Ritardo Globale dello Sviluppo: profili di sviluppo a confronto, attraverso le scale Griffiths III
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Le implicazioni psicologiche nell’utilizzo di ausili in riabilitazione infantile: sensibilizzare le famiglie alla comprensione del significato funzionale per favorirne l’accettazione
- PARTE PRIMA: metodologia della ricerca
- Selezione delle banche dati
- Definizione della stringa di ricerca
- Risultati della ricerca in ciascuna delle Banche Dati - Pubmed, CINAHL complete, PsycInfo
- Materiale rilevante prodotto dalla ricerca
- PARTE PRIMA: metodologia della ricerca
- Le Funzioni Esecutive: Valutazione, Metodi d’intervento, Obiettivi e strumenti ...
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ABSTRACT - INTRODUZIONE - Trattamento (Neuro) Psicomotorio delle Funzioni Esecutive in Età Prescolare
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- Le abilità motorie e le aree funzionali psicomotorie, cognizione e il loro sviluppo: percezione di sé nell’infanzia, le coordinazioni cinetiche, relazione tra movimento e abilità cognitive, embodied cognition, funzioni esecutive ...
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ABSTRACT - INTRODUZIONE - L’intervento del TNPEE nel trattamento integrato nel Disturbo di Attenzione e Iperattività in piccolo gruppo in bambini di età scolare
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- Il TNPEE nell'emergenza COVID - 19 ...
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BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA - La Disprassia Verbale e generalizzata dell’Età Evolutiva: “correlazione tra Movimento e Linguaggio”
BIBLIOGRAFIA
- BENSO F. (2018), Attenzione esecutiva, memoria e autoregolazione. Una riflessione neuroscientifica su funzionamento, assessment, (ri)abilitazione,hogrefe, Firenze
- BERTOZZI L., MONTANARI L., MORA I. (2002), Architettura delle funzioni, lo sviluppo neuromotorio del bambino fra normalità e
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Intervento Riabilitativo - Correlazione tra movimento e linguaggio, presentazione di un caso clinico
Correlazione tra movimento e linguaggio, presentazione di un caso
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Disprassia Motoria, Verbale e Orale in età evolutiva, uno sguardo di insieme, cosa ci indica la scienza
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La professione del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva è stata ben rappresentata al 2° Congresso nazionale FNO TSRM e PSTRP dal titolo: L’ESPERIENZA PANDEMICA PER RIFORMARE IL SISTEMA SALUTE - 19 - 21 novembre 2021 - Rimini
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Utilità della batteria NEPSY-II nel percorso diagnostico e nella progettazione dell'intervento nei soggetti in età evolutiva - 2022
- SEDE DELL'EVENTO: Webinar in diretta con date programmate nel corso dell'anno
- PROVINCIA: Conferenza online - Webinar, Meeting
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Cel. 329.2012933 Segretaria - Lun-ven: 9.00-11.00 -
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- DESTINATARI: Terapisti della NEURO e PSICOMOTRICITÀ dell'età evolutiva (TNPEE)
- ALTRI DESTINATARI: Psicologo, Neuropsicologo, Ortottista, Medici, Neuropsichiatra Infantile, Logopedista
- QUOTA DI ISCRIZIONE €: 149
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- Ore di formazione: 10 ore circa
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- ALTRE INFORMAZIONI: DATE DA CONCORDARE CON GLI ISCRITTI
Utilità
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L’IDROTERAPIA - Cenni Storici; Vita fetale e competenze in liquido amniotico; Acquaticità e importanza dell’acqua; Principi di trattamento; La terapia in acqua e aspetti generali
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LE MALATTIE NEURO-MUSCOLARI: Introduzione, Classificazione, APPROCCIO RIABILITATIVO
CAPITOLO 1)LE MALATTIE NEURO-MUSCOLARI - Introduzione; Classificazione delle malattie neuromuscolari
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BIBLIOGRAFIA - L’Attività Assistita con Animali nella Sindrome di Rett: terapia di supporto al potenziamento delle funzioni cognitive
- [1] - B. Lindberg, Capire la sindrome di Rett – Una guida per genitori, educatori e terapisti, 2000.
- [2] - B. A. Hagberg, «Rett Syndrome: Clinical Peculiarities, Diagnostic Approach, and Possible Cause,» Pediatric Neurology,vol. 5, n. 2, pp. 75-82, 1989.
- [3] - H. Y. Zoghbi, «Rett Syndrome and the Ongoing Legacy of Close Clinical,» Benchmarks,pp.
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Studio di valutazione dell’efficacia della Attività Assistita con Animali (AAA) nella sindrome di Rett. AAD: descrizione del progetto, valutazioni, risultati
Studio di valutazione dell’efficacia della Attività Assistita con Animali (AAA) nella RTT
... - La sindrome di Rett e Il ruolo delle funzioni cognitive: sviluppo normotipico e RTT a confronto
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- DATA DI INIZIO: 02-07-2022
- DATA DI FINE: 02-07-2022
- SEDE DELL'EVENTO: Videoconferenza sincrona
- PROVINCIA: FAD - Formazione a distanza
- SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: SEGRETERIA FORMAZIONEVENTI 393.9067727 - BC BRAIN CHILDREN 0871.271219
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- DESTINATARI: Terapisti della NEURO e PSICOMOTRICITÀ dell'età evolutiva (TNPEE)
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- Docenti: Dott.ssa Erika D’Antonio - TNPEE Dott.ssa Francesca Tabellione - TNPEE
- Ore di formazione: 0
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BIBLIOGRAFIA
- Alloway T.P., Gathercole S.E., Willis C. e Adams A.M. (2004), A structural analysis of working memory and related cognitive skills in young children, “Journale of experimental child psychology”, vol. 87, n. 2, pp. 85-106.
- American Psychiatric Association (2002), DSM-IV-TR, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Text Revision,
LE FUNZIONI ESECUTIVE
BIBLIOGRAFIA
- Alloway T. P. (2010), Working memory and executive function profiles of individuals with borderline intellectual functioning. Journal of Intellectual Disability Research, 54, 448-456.
- American Psychiatric Association (2015), Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali DSM-5. Raffello Cortina.
- Antell
- Benso F., Sistema attentivo-esecutivo e lettura, Torino, 2010
- Anderson, V. (2002). Executive function in children: Introduction. Child Neuropsychology, 8(2), 69-70.
- Stuss, D. T., & Alexander, M. P. (2000). Executive functions and the frontal lobes: a conceptual view. Psychological research, 63(3), 289-298.
- Luria, A. R. (1964). Neuropsychology in the
I risultati ottenuti dal Gruppo "Prima valutazione" evidenziano delle fragilità in tutte le prove dei test del dominio Funzioni Esecutive. Nel subtest A3 (Attenzione uditiva) l'87,5% del gruppo ha ottenuto punteggi al di sotto della media: di questo, il 75% ha ottenuto punteggi significativamente al di sotto della media.
Questi risultati si correlano con le cadute nelle prove di
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- Borse di studio per TNPEE
- REGIONE: Lombardia
- PROVINCIA: Milano
- DATA DI SCADENZA: 08-02-2021
- Contratto: , A tempo determinato, Collaborazione a progetto
- Per Ulteriori Informazioni : Per eventuali chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi all'U.O.C. Gestione Risorse Umane della Fondazione IRCCS dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 - tel. 5503 8260/8311.
...
BIBLIOGRAFIA CAPITOLO 1
- American Psychiatric Association (APA) (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition, DSM-5. Arlington, VA. (Tr. it.: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014).
- Ayres, A.J. (1989). The Sensory Integration and Praxis
CAPITOLO 4 – PARTE SPERIMENTALE
...Tenere in considerazione le capacità di pianificazione, nello specifico, ma anche di tutte le funzioni esecutive, permette di costruire un progetto terapeutico tarato appositamente per il bambino, che tenga conto della sua globalità, complessità ed anche delle esigenze che emergono non solo nella seduta di terapia ma nella vita quotidiana.
In una patologia complessa come l'emiparesi
......
...
...
BIBLIOGRAFIA
- AIRIM Associazione Italiana per lo Studio delle Disabilità Intellettive ed Evolutive, (2010), “Linee Guida per la definizione degli standard di qualità nella costruzione del progetto di vita per le persone con disabilità intellettiva”
- Ajuriaguerra J. de, (1974), “Manuel de psychiatrie de l’enfant”, Masson Paris, trad it. (1979),
Dai due Profili di Sviluppo, conseguenti alle valutazioni di entrambi bambini, emergono delle caratteristiche comuni nelle diverse aree di sviluppo.
Molti sono stati gli studi che ci dimostrano quali sono i quadri clinici in comorbidità con entrambe le patologie sopracitate; si denotano infatti, in età prescolare, nel Disturbo di Coordinazione Motoria comorbidità per quadri clinici
...- Anolli L., Scurati C., Il bambino segno, simbolo, parola – Lo sviluppo cognitivo-linguistico nella scuola dell’infanzia, Franco Angeli, 1993, Trento.
- Antonietti A., Barolo E., Masini R., L’immagine mentale nella scoperta cognitiva– Contributi sperimentali, Unicopli, 1988, Milano.
- Axia G., Bonichini S., La valutazione del
- Baddeley, La memoria umana. p.155, Il Mulino, 1992
- D. Baddeley e G.J.L Hitch, Working Memory, in Q J Exp Psychol, vol. 18, n. 4, 1974, pp. 302–9
-
CONCLUSIONI - Le Funzioni Esecutive in età prescolare: revisione sistematica sull’approccio preventivo
Ritengo che le informazioni raccolte ed elaborate in questo scritto possano essere estremamente utili: i risultati ottenuti, sebbene valutati in contesti educativi, hanno implicazioni sia per la valutazione che per la pratica riabilitativa del TNPEE.
In primo luogo, suggeriscono che le prime misurazioni delle Funzioni Esecutive possano essere utili per identificare i bambini che
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Le Funzioni Esecutive in età prescolare: approccio preventivo ai Disturbi dell’apprendimento
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- Il Terapista della neuro e psicomotricità: lavoro e interventi specifici sulle Funzioni Esecutive
I disturbi dell’apprendimento hanno un’incidenza dal 2 al 4% nella popolazione italiana: questo
...INDICE
...- DISPRASSIA e DISLESSIA: Prevenzione; Segni; Mappe Semiotiche dei Sintomi; Osservazione; Progettazione Didattica; Consigli per genitori, insegnanti e professionisti per riconoscere e aiutare un bambino con disordini
- Allegato - 1: Visita il Link
Definizione
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (acronimo
...BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association, DSM-V. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano, Masson, (2013)
- American Psychiatric Association, DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano, Masson, (2004)
- Anne-Marie Wille, C. Ambrosini., Manuale di terapia psicomotoria dell’età evolutiva. Napoli, Ed.
PRESENTAZIONE DEI CASI CLINICI
In questo progetto sono stati inseriti 7 bambini con un’età compresa tra i 4 e i 6 anni e con diagnosi di diversa eziologia.
Nella Tabella 1 sono stati riassunti i principali dati riguardanti il campione: sesso, data di nascita, età, diagnosi, anno della presa in carico e trattamento in corso. In seguito, verranno descritte le caratteristiche
...Questo progetto nasce dall’idea di voler potenziare e perfezionare i prerequisiti di apprendimento nei bambini con sviluppo atipico per il loro ingresso alla Scuola primaria. In questo studio sono stati inseriti 10 bambini con un’età compresa tra i 4 e i 6 e con diagnosi di diversa eziologia. La scelta dei casi da inserire è stata effettuata tramite l’utilizzo delle seguenti valutazioni: test
...APPRENDIMENTO
L’apprendimento designa il processo mediante il quale un certo comportamento viene acquisito o modificato; Apprendere significa modificare la struttura delle competenze possedute e i legami tra di esse, così da integrare progressivamente informazioni nuove, riorganizzando la mappa dei concetti già elaborati. Le fasi che determinano l’apprendere sono almeno tre: il
......
Definire lo stato dell'arte significa individuare a che punto sono arrivate le ricerche in una determinata disciplina, confrontando i dati acquisiti e stabilizzati dalle ricerche più accreditate, infatti il legame inerente tra dati argomenti è spesso sintomo di consequenzialità e di comorbilità.
LO STATO DELL'ARTE: ADHD
ADHD: INDIVIDUATO BATTERIO INTESTINALE COINVOLTO NEL
...Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (DDAI, nella letteratura italiana), conosciuto anche con l'acronimo inglese ADHD (attention deficit hyperactivity disorder), è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da problematiche nel mantenere l'attenzione,
...Definizione
Con il termine Autismo si fa riferimento ad una sindrome comportamentale, manifestazione di un disordine dello sviluppo cerebrale e risultante di processi biologicamente e geneticamente determinati.
Si tratta di un disturbo neuroevolutivo, caratterizzato generalmente dalla comparsa dei primi sintomi in un arco di tempo precedente al compimento del terzo anno
...I Disturbi del Neurosviluppo (DSM – 5)11 sono un gruppo di condizioni con esordio nel periodo dello sviluppo. I disturbi si manifestano tipicamente nelle prime fasi dello sviluppo, spesso prima che il bambino inizi la scuola elementare, e sono caratterizzati da deficit dello sviluppo che causa una compromissione del funzionamento personale, sociale e scolastico. Il range dei deficit dello
...Il Disturbo dello Spettro Autisticoè definito come un disordine complesso del neurosviluppo caratterizzato da compromissioni plurime nelle aree dell'interazione sociale reciproca e della comunicazione verbale e non-verbale, in presenza di un repertorio di comportamenti, attività ed interessi
...Le situazioni di disagio in cui le modalità comunicative e relazionali divengono disfunzionali rispetto al comportamento, alla comunicazione, alle relazioni con l’ambiente e con le persone, necessitano di adeguate prese in carico al fine di andare a ridurre tali manifestazioni disfunzionali e promuovere, al contrario, strategie alternative a valenza adattiva.
Il bambino che manifesta
...Sebbene le molteplici attività svolte dal bambino, comprese quelle ludiche, di esplorazione e scoperta del mondo esterno, siano importanti per lo sviluppo globale, in particolare quello cognitivo e neuropsicologico, un contributo fondamentale viene offerto dalle interazioni con gli altri. Difatti i bambini vengono al mondo con un’innata capacità e motivazione a stabilire una relazione sociale
...- American Psychiatric Association, 2013. Diagnostic and statistical manual of mental disorders.V a cura di Washington: American Psychiatric Publishing.
- Argyle, M., 1992. Il Corpo e il suo Linguaggio. Studio sulla Comunicazione NonVerbale.Bologna: Zanichelli Editore .
- Barkley, R., 1997. Behavioural inhibition, sustained attention, and
DISCUSSIONE
Nel presente capitolo verranno discussi i dati precedentemente esposti, mettendo in evidenza alcuni aspetti di interesse scientifico e clinico preventivo, alla luce degli obiettivi in studio.
Nella prima analisi del campione si è indagato, per ciascun bambino parte cipante al progetto, lo sviluppo delle singole abilità oggetto del training, effettuando
...RISULTATI
L’analisi dei risultati è avvenuta a partire dai punteggi grezzi ottenuti dai bambini nei singoli subtest, i quali sono stati tramutati in punteggi percentuali, in modo da essere confrontabili all’interno di uno stesso grafico di andamento delle medie dei punteggi.
Alla prima valutazione in ingresso sono stati individuati due soggetti con punteggi
...OBIETTIVI
Il presente studio si propone di predisporre e verificare l’utilità di un percorso ludico- acquatico specifico, costituito da una serie di attività strutturate, integrabili all’interno di un percorso di acquaticità classico, che avvalendosi degli strumenti e della metodologia propri della neuro e psicomotricità, è rivolto a migliorare le abilità motorie, cognitive ed
...Nel capitolo precedente si è parlato dei disturbi della regolazione e delle caratteristiche diagnostiche che li contraddistinguono, in questo capitolo, nell’ottica di definire meglio le caratteristiche funzionali del disturbo, in aggiunta a quelle più propriamente cliniche, si cercherà di mettere in luce gli aspetti più concreti relativi allo sviluppo di un bambino con un disturbo della
...In questo capitolo verranno descritti i disturbi della regolazione, ovvero un insieme complesso di disordini, che comprendono difficoltà riguardanti la sfera emotiva e comportamentale, con particolare riferimento al Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività (DDAI), che rappresenta la più importante manifestazione di tali disturbi.
Il presente lavoro di tesi si propone infatti
...Nella prospettiva di utilizzare l’acquaticità per sviluppare competenze che agiscono da fattori di protezione nei confronti dei disturbi del neurosviluppo ed in particolare della regolazione, secondo la prospettiva propria del modello preventivo della neuro e psicomotricità, in questo capitolo vengono analizzate le abilità proprie della fascia di età prescolare cui questo lavoro si indirizza,
...Premessa generale
L’acqua è la molecola più diffusa in natura ed è costituita da un atomo di ossigeno legato covalentemente a due atomi di idrogeno. Le molecole d’acqua, grazie alla loro conformazione sono in grado di legarsi tra loro, portando così numerosi effetti e possibili reazioni chimico-fisiche.
Un neonato, ad esempio ha un contenuto idrico che raggiunge il 75% del
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- Lo sviluppo sensomotorio
- Lo sviluppo sensomotorio dalla nascita ai sei anni
Definizione: L’Autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita.
Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicare idee e sentimenti e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri (Baird et al., 2003;
...PARALISI CEREBRALE INFANTILE (PCI)
La paralisi cerebrale infantile (PCI) è definita come un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) che si è verificato nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. I disturbi
...Disturbo dello sviluppo della coordinazione
Il Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione è una comune condizione neuromotoria, che colpisce circa il 5%-6% dei bambini in età scolare, ma nonostante la sua prevalenza, può non essere riconosciuto dai professionisti della salute. (R Blank et al., 2012)
Da un recente questionario online è risultato che solamente il 41% dei
...L’idea del nostro progetto consiste nell’analizzare le valutazioni di sviluppo di alcuni dei bambini arruolati nel progetto “EPISTOP” e di altri bambini in follow-up già da prima che il progetto partisse, identificando le aree di sviluppo deficitarie e i profili di sviluppo non omogenei.
Partendo da queste osservazioni è stato proposto alle famiglie un progetto di “parent- mediated
...Cenni storici
La sclerosi tuberosa è stata descritta per la prima volta intorno al 1880 a Parigi dal neurologo Bourneville nell’ambito di un reperto autoptico di una ragazza deceduta per uno stato di male epilettico caratterizzato da molte crisi nella parte destra del corpo.
Al reperto autoptico il neurologo francese trovò delle lesioni nella parte sinistra del cervello e in
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