Relazione Madre-Bambino
La relazione madre-bambino è una relazione unica e speciale che si sviluppa tra una madre e il suo bambino fin dalla nascita. Questa relazione è fondamentale per lo sviluppo socio-emotivo del bambino e ha un impatto duraturo sulla sua vita.
La relazione madre-bambino si basa sulla capacità della madre di rispondere alle esigenze del bambino in modo tempestivo ed efficace. La madre fornisce al bambino una fonte di comfort e sicurezza, creando un ambiente sicuro e protettivo in cui il bambino può crescere e svilupparsi.
Durante i primi mesi di vita, il bambino sviluppa una forte connessione emotiva con la madre, nota come attaccamento. Questo attaccamento è fondamentale per lo sviluppo socio-emotivo del bambino e fornisce una base sicura per l'esplorazione della sua identità e del mondo che lo circonda.
La relazione madre-bambino si sviluppa attraverso una serie di interazioni quotidiane, come il nutrimento, il cambio del pannolino, il gioco e l'interazione verbale. Queste interazioni aiutano il bambino a sviluppare le sue abilità sociali ed emotive, come la capacità di comunicare, di mostrare empatia e di formare relazioni significative con gli altri.
La relazione madre-bambino può essere influenzata da una serie di fattori, come la personalità e lo stile di attaccamento della madre, la storia familiare e l'ambiente socio-culturale. Le madri che forniscono un ambiente caldo e amorevole, che rispondono tempestivamente alle esigenze del bambino e che creano un ambiente sicuro e protettivo, hanno maggiori probabilità di sviluppare una relazione positiva con il loro bambino.
In sintesi, la relazione madre-bambino è una relazione unica e speciale che si sviluppa fin dalla nascita. Questa relazione è fondamentale per lo sviluppo socio-emotivo del bambino e ha un impatto duraturo sulla sua vita. Gli insegnanti e i genitori possono aiutare a favorire questa relazione fornendo un ambiente caldo e amorevole per il bambino, che risponda tempestivamente alle sue esigenze e che crei un ambiente sicuro e protettivo per il suo sviluppo.
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Cos'è l' Autismo: definizione, cause, significato, sintomi
Cenni storici
L’autismo è stato considerato in un primo momento di origine, prevalentemente, psicosociale o psicodinamica, ma le evidenze degli ultimi anni chiariscono sempre più l’aspetto predominante del substrato biologico nel disturbo. Il concetto di autismo venne introdotto da Kanner (1943) per descrivere undici bambini dalla sintomatologia molto caratteristica. Il termine
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ABSTRACT - PREMESSA - INTRODUZIONE - LA STORIA - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY": studio preliminare per l'applicazione di uno strumento internazionale in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa
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BIBLIOGRAFIA - La relazione Tonico-Emotiva precoce nella costruzione dell’Io Corporeo e delle capacità di apprendimento
- Cannevaro: “I bambini che si perdono nel bosco”. Identità e linguaggi nell’infanzia. La Nuova Italia, Milano Marzo 2000. Cap. V, sintesi pag. 94-96 L’identità negata e riconquistata.
- A cura di G. Palo: Il ponte tra psicomotricità e psicoterapia. Autori vari. Tirrenia Stampatori, Torino Giugno 2004. Il mio specifico psicomotorio. Emozionarsi per comprendere di Francesco Pucci,
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Basi emotive dell’apprendimento e risvolti in Terapia Neuropsicomotoria
“ Un ambiente facilitante deve avere qualità umane, non perfezione meccanica”.
(Winnicott - Dal luogo delle origini 1990; pag. 149)
“Sperimentare i limiti del proprio vissuto corporeo aiuta a capire le nostre possibilità, con chi ci è consentito usarle e quando è necessario tirarsi indietro”…
(Libera traduz. da: “La formazione in neuro e psicomotricità dell’età
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La costruzione dell’io Corporeo e delle capacità di apprendimento
“ Non si accede al mondo se non percorrendo quello spazio che il corpo dispiega attorno a sé nella forma della prossimità o della distanza dalle cose”.
(Umberto Galimberti – Il corpo pag. 73)
“Lo sviluppo delle abilità della mano va di pari passo con lo sviluppo dell’intelligenza: la mano è così l’organo di prolungamento dell’intelligenza”.
(Maria Montessori
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La relazione Tonico - Emotiva precoce
“Il lattante è qualcosa che non esiste: se mi mostri un bambino, certamente mi mostrerai anche qualcuno che si prende cura di lui, o almeno una carrozzina cui qualcuno tende occhi e orecchi…” (Donald Woods Winnicott 1896-1971).
L’ipotesi di lavoro che vado ad affrontare è forse così sintetizzabile: il corpo, l’azione, l’interazione, quindi l’esperienza non verbale e le interazioni
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Premessa introduttiva - La relazione Tonico-Emotiva precoce nella costruzione dell’Io Corporeo e delle capacità di apprendimento: risvolti in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
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BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
- Ainsworth M.D.S., Bell S.M., Stayton D. (1971) Individual differences in Strange Situation behavior of one year old, in H.R. Schaffer (a cura di), The origins of humans social relations. Academic Press, New York.
- Ainsworth M.D.S, Blehar M., Waters E. e Wall S. (1978) Patterns of attachment: assessed in the strange situation and at home. Erlbaum,
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DISCUSSIONE e CONCLUSIONI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
DISCUSSIONE
Riporterò alcune riflessioni che derivano dall’esperienza riabilitativa con entrambe le diadi prese in esame per questo lavoro. In particolar modo è utile soffermarsi a ragionare su come abbia influito sulla relazione tra madre e bambino il lavoro terapeutico e sullo sviluppo del bambino e viceversa, considerando anche che ruolo ha avuto, in questa diade, la presenza di
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CASI CLINICI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo
CASISTICA E METODOLOGIA
Sono stati seguiti due casi, entrambi di sesso maschile, un bambino di 11 mesi e l’altro di 12 mesi. Al primo bambino è stata diagnosticata una Lissencefalia di tipo 1 con anomalie del gene LIS1, il secondo caso clinico è ancora in fase di accertamento diagnostico per la sindrome di Silver Russell.
Entrambi i bambini sono stati valutati e seguiti
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