Tesi di Laurea

  • Descrizione dell’intervento - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino

    Prima di presentare nel dettaglio il lavoro che ho svolto con N. e la madre, vorrei fare alcune premesse che costituiscono, in un certo senso, lo sfondo comune a tutte le sedute da me condotte e la base razionale del mio progetto d’intervento.

    Il gioco, come ho già detto precedentemente, è stato l’ingrediente primario di ogni seduta, nonché lo

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  • Prima seduta “ Il corpo”

    La proposta

    Per la prima seduta di terapia con N. e la madre ho pensato di proporre un’attività che integrasse un lavoro sul riconoscimento delle parti del corpo con un gioco di manipolazione di materiale plastico.

    All’inizio della seduta ho utilizzato un librino per bambini con le illustrazioni delle varie parti del corpo  che ho mostrato a N. chiedendogli di indicare ogni

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  • Seconda seduta “Il percorso”

    La proposta

    Per il secondo incontro con N. e la madre ho pensato di proporre un’attività di tipo prevalentemente motorio che favorisse l’esperienza corporea sia nella motricità di spostamento sia nella motricità fine.

    Allo stesso tempo, però, non

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  • Terza seduta “Il mare”

    La proposta

    Ho deciso di incentrare la terza seduta con N. e la madre su un’attività di tipo grafico-pittorico, scegliendo come cornice di gioco il tema del mare.

    Per costruire un contesto simbolico all’interno del quale introdurre, poi, l’attività, ho scelto di iniziare la seduta guardando insieme al bambino un libro con le illustrazioni dei pesci, che aveva anche alcune

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  • Quarta seduta “La cucina”

    La proposta

    Per questa quarta seduta avevo intenzione di introdurre il gioco simbolico, utilizzando come oggetti o le macchinine, o i coccini, o i bambolotti, o qualsiasi altra cosa adatta al gioco del “far finta di”.

    Sapevo bene che questa modalità di gioco era ancora molto immatura nel bambino e che, quindi, per riuscire a giocare, sarebbe stato necessario un intervento

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  • Conclusioni - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino

    Al termine del periodo di tirocinio, mi trovo a riflettere su quanto il mio lavoro con N. e la madre, che si è svolto, comunque, in un tempo considerevole di circa cinque mesi, appaia, in realtà, appena iniziato.

    La fase osservativa-valutativa ha richiesto uno sforzo notevole, che ci ha permesso, però, di riuscire ad inquadrare la problematica in termini piuttosto precisi e realistici

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  • Commento al video- L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino

    La prima sequenzadi video (primi 35 sec.) è un estratto della seduta di osservazione in stanza di terapia.

    Vediamo la madre di N. che mostra un libro al bambino, limitandosi però ad indicare gli oggetti raffigurati nelle pagine e a chiedere a N. di dire come si chiamano; si nota come il bambino sia, in realtà, poco interessato a questo tipo di attività e come, alle

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  • Bibliografia - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino
    • Abidin R.R. (2010),PSI Parenting Stress Index. Manuale. Adattamento italiano a cura di Guarino A., Di Blasio P., D’Alessio M., Camisasca E. e Serantoni G., Firenze, Giunti O.S. Organizzazioni Speciali.
    • Bailey D.B., Skinner
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  • Ringraziamenti - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino

    Ho deciso di aggiungere questa paginetta finale nel rispetto di un’usanza che, oramai, sembra essere entrata definitivamente nella prassi, ma che sento di condividere solo a patto che venga lasciata a chi scrive l’assoluta libertà di personalizzarla come meglio crede.

    Non voglio fare ringraziamenti forzati, imposti da una qualsiasi ipotetica “buona norma”, ma voglio ringraziare

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  • Osservazione e valutazione - Il caso di N.

    Il bambino presenta un quadro funzionale di ritardo globale dello sviluppo associato ad un importante disturbo del linguaggio espressivo e recettivo.

    La funzione attentiva risulta piuttosto fragile ed incostante: è sempre necessario il contenimento dell’adulto per aiutare il bambino a concentrarsi su un compito e a portarlo a termine senza

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