Ringraziamenti - L’importanza del gioco nella relazione madre-bambino
Ho deciso di aggiungere questa paginetta finale nel rispetto di un’usanza che, oramai, sembra essere entrata definitivamente nella prassi, ma che sento di condividere solo a patto che venga lasciata a chi scrive l’assoluta libertà di personalizzarla come meglio crede.
Non voglio fare ringraziamenti forzati, imposti da una qualsiasi ipotetica “buona norma”, ma voglio ringraziare solatanto quelle persone che, senza nessun obbligo o tornaconto, hanno voluto mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità per aiutarmi a realizzare questo lavoro.
Ringrazio Lorenzo, non solo per il preziosissimo ed insostituibile supporto tecnico, ma soprattutto per come ha saputo starmi vicino anche nei momenti più critici e per aver condiviso con me i piccoli e i grandi passi lungo questo percorso.
Ringrazio il babbo e l’Arianna che, alla fine, sono riusciti a conquistarsi il tanto desiderato riconoscimento, per l’aiuto nella battitura.
Ringrazio tutte le mie compagne di università perché, pur avendo da pensare ognuna alla propria tesi, anche negli ultimi mesi siamo rimaste una squadra e il sostegno reciproco non è mai mancato.
Mi sento di dire grazie anche a quegli amici con i quali ho condiviso la soperta del mondo della disabilità, nella sana ingenuità dei nostri 15 anni: forse senza quelle esperienze e quelle emozioni vissute insieme, tutto questo non ci sarebbe stato.
Questo lavoro l’ho dedicato a me stessa, perché meglio di chiunque altro conosco l’impegno che ci ho messo per portarlo in fondo; e poi al nonno, che avrei voluto fosse qui a godersi questo traguardo.
Indice |
INTRODUZIONE |
Presentazione del Centro |
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CONCLUSIONI |
COMMENTO AL VIDEO |
BIBLIOGRAFIA |
Ringraziamenti |
Tesi di Laurea di: Rachele SFORZI |