INTRODUZIONE - IMITARE PER CRESCERE: studio pilota sull’utilizzo della Scala di Valutazione dell’Imitazione di NADEL nel Disturbo dello Spettro Autistico
L’imitazione può essere definita come la riproduzione di un’azione prodotta da un’altra persona. Tuttavia, il fenomeno dell’imitazione può assumere differenti forme che a loro volta richiedono differenti capacità.
La mancanza di un accordo comune ha creato risultati contraddittori negli studi incentrati sia sulla ricostruzione delle tappe di sviluppo delle capacità imitative nel bambino sia sul ruolo che questo fenomeno ricopre nell’età dello sviluppo.
Una maggior chiarezza in questo ambito si deve a Jaqueline Nadel, psicologa francese, che nella sua opera ha definito l’ampia gamma di comportamenti definibili come imitazione e ha sottolineato il ruolo che questo fenomeno ricopre nello sviluppo del bambino, in particolare grazie alle sue funzioni di comunicazione e apprendimento. Inoltre, J. Nadel nel suo libro cerca di rispondere al dibattito sull’esistenza di un deficit imitativo specifico dei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), dimostrando che non solo i bambini con ASD sono capaci di imitare, ma anche che l’imitazione reciproca può rappresentare un facilitatore sociale nel rapporto bambino-terapista.
Su tali premesse, J. Nadel ha creato la Scala di Valutazione dell’Imitazione (SVI), uno strumento che permette di valutare le capacità imitative e le capacità di riconoscimento dell’imitazione nei bambini.
In questo elaborato si intende implementare l’utilizzo della SVI per valutare le capacità imitative in bambini con diagnosi di ASD e valutare se le capacità imitative sono correlate con specifiche abilità dello sviluppo psicomotorio nei bambini con diagnosi di ASD.
Indice |
INTRODUZIONE |
CONCLUSIONI |
BIBLIOGRAFIA |
ALLEGATI: Tappe di sviluppo dell’imitazione e del riconoscimento di essere imitati |
Tesi di Laurea di: Michelle BRIVIO |