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Dinamiche familiari e cambiamenti sociali nello sviluppo infantile - 20/21 aprile 2013 - Crotone
Titolo del corso: Dinamiche familiari e cambiamenti sociali nello sviluppo infantile
Data Inizio: 20 04 2013
Altre Date:
- 20 aprile h 14:30/19:30
- 21 aprile h 8:30/19:30
Tipologia Formativa: Corso Residenziale
Sede dell' Evento: CROTONE, presso Hotel LIDO DEGLI SCOGLI, viale Magna Grecia 49
Obiettivi:
- Acquisizione competenze tecnico-professionali: LA FAMIGLIA; TEORIE E CENNI STORICI
- Acquisizione competenze di processo: RELAZIONE FRA DINAMICHE FAMILIARI E PROCESSI COGNITIVI NEL BAMBINO
- Acquisizione competenze di sistema: CONFRONTO E DIBATTITO FRA PROFESSIONISTI
Programma: La famiglia coincide con la rete primaria all’interno della quale il bambino muove i primi passi del proprio sviluppo, nella costruzione di una propria individualità. Molti studi e filoni di ricerca si sono da lungo tempo impegnati nell’indagine della famiglia e dei pattern di relazioni che al suo interno si sviluppano, con particolare attenzione a come questi siano correlati con gli esiti dello sviluppo individuale. Inoltre, l’orientamento culturale condiviso dalla psicologia accademica e non accademica è sempre più decisamente rivolto ad affermare l’importanza delle relazioni precoci nello sviluppo individuale e l’estensione del ruolo predominante delle interazioni a tutto il ciclo di vita dell’individuo identificando negli affetti il motore predominante dello sviluppo. Un punto importante è rappresentato dalla necessità di adottare una prospettiva sociale nello studio della famiglia, a partire dal’idea che il bambino è inserito, fin dalla nascita in una dinamica relazionale complessa. Al contrario, invece molte ricerche in questo ambito sono state condotte principalmente su diadi: madre e figlio; padre e figlio; madre e padre; anche negli studi che hanno coinvolto il bambino ed entrambi i genitori sono state adottate categorie di analisi diadiche. Vale a dire, nell’esplorazione delle relazioni e dei processi che si sviluppano tra padre, madre e figlio sono stati adottati modelli di analisi che tendono ad inferire le proprietà del contesto triadico entro cui la genitorialità si esprime, attraverso l’osservazione e lo studio delle varie diadi che lo compongono. Pertanto, la famiglia e le interazioni e relazioni che al suo interno si sviluppano e hanno luogo, fanno di essa un oggetto di studio estremamente complesso, tale aspetto non può prescindere dalla scelta dei modelli da adottare per l’analisi delle dinamiche che specificano questo particolare gruppo sociale e l’aspetto di costante trasformazione che lo caratterizza. In secondo luogo, un altro aspetto emergente è rappresentato dalla processualità e dal carattere continuo e quotidiano dell’evoluzione familiare. A questo proposito un aspetto pregnante nello studio delle famiglie, riguarda i momenti interattivi quotidiani, quali contesti di espressione e negoziazione di differenti modalità interattive relazionali da parte di ciascun membro. Se nello specifico, gli studi che hanno coinvolto famiglie con bambini piccoli hanno privilegiato lo studio delle modalità della famiglia di “stare” in una determinata situazione, vale a dire in una determinata configurazione, trascurata risulta l’analisi dei processi messi in atto nel passaggio da una configurazione all’altra, microtransizione. L’analisi delle configurazioni mette in luce come i componenti di una famiglia si coordinano tra loro mentre sono coinvolti in una specifica situazione interattiva (ad esempio: come interagiscono mentre giocano insieme, oppure quando il padre e la bambina/o sono impegnati in qualche attività e la madre è presente ma non direttamente partecipe). La focalizzazione del concetto di microtransizioni, invece mette in evidenza come i componenti di una famiglia si coordinano per muoversi da un tipo di configurazione ad un’altra; mette cioè in luce il processo che prende forma per decostruire una configurazione (madre e figlio discutono di un compito, mentre il padre assiste leggermente in disparte) e costruirne una nuova (il padre aiuta il figlio a fare il compito in questione mentre la madre assume una posizione periferica). Da qui prende le mosse questo lavoro che, distaccandosi da una prospettiva diadica, si propone di esaminare le relazioni tra funzionamento familiare e competenza socio-emotiva del bambino nelle interazioni con i pari. Nello specifico l’attenzione verrà rivolta alle interazioni che avvengono quotidianamente e che vedono non solo i membri di una famiglia interagire tra loro in differenti forme, ma anche “muoversi” da un tipo di interazione ad un'altra, ovvero le configurazioni e le microtransizioni familiari. In particolare, saranno messe in luce le dinamiche implicate nei processi di configurazione e microtransizione, che rappresentano i contesti all’interno dei quali i bambini, come gli altri membri e insieme agli altri membri, fanno esperienza continua della decostruzione e ricostruzione delle dinamiche interattive (sociali); essi si ritrovano di volta in volta coinvolti in relazioni che hanno forme differenti e nelle quali è chiesto loro di assumere ruoli diversi in termini di partecipazione all’interazione (partecipanti attivi) e di coordinarsi con gli altri in modi diversi a seconda della situazione. In questo senso, tali momenti diventano occasioni preziose, quotidiane e ripetute di sviluppo di modalità interattive e relazionali che ciascun membro della famiglia, ed in particolare un bambino, possono utilizzare in altri ambiti relazionali, come la scuola e il gruppo dei pari. Per quanto riguarda gli aspetti attinenti all’indagine delle interazioni e del comportamento del bambino nel gruppo di pari, l’area evolutiva considerata è quella socio-emotiva, con particolare interesse all’osservazione del bambino in interazione con i pari in età prescolare. Obiettivo del corso sarà quello di esplorare il contenuto delle dinamiche familiari e delle interazioni sociali, come elementi critici dello sviluppo psichico del bambino ma anche come predittori delle scelte socioemotivo del futuro adulto.
Prenotazione / Iscrizione: 09 04 2013
Quota in €: 100
Quota agevolata per chi effettua l’iscrizione entro una certa data: Per i soci Laborform € 90,00
Crediti ECM: SI
Destinatari: Medico chirurgo-Psicologo-TNPEE-Logopedista-Fisioterapista-Terapista occupazionale-Educatore-Veterinario-Farmacista-Biologo-Tecnico san. lab. biomedico-Tecnico san. radiologia medica-Assistente sanitario-Infermiere-Infermiere pediatrico-Tecnico audioprotesista-Dietista-Tecnico della riabilitazione psichiatrica-Ostetrico/a
Relatori:
- Dott.ssa Fiorella Fantini, Psicologa-Ricercatrice - Collaboratrice presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica Università "Sapienza" -Roma-
- Dott. Mauro Lo Castro - Psicologo-Membro Comitato Scientifico - “Associazione Amici Alzheimer” ROMA
- Dott.ssa Caterina Vallone, Formatrice
N° ore: 16
N° di partecipanti: 75
Segreteria organizzativa: Laborform, Via Ernesto Monaci 21, 00161 ROMA
- Tel. 333.8194364
- Fax: 06-44238784
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