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La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti - 15 dicembre 2014 - Catanzaro
La valutazione dell'abuso sessuale; dall'idoneita' all'attendibilita' della testimonianza, strumenti utilizzati e professionisti coinvolti
Data Inizio: 29 11 2014
Tipologia Formativa: Convegni e congressi
Sede dell' Evento: LAMEZIA TERME (CZ), presso HOTEL CLASS, Località Rotoli
Obiettivi:
- Acquisizione competenze tecnico-professionali
- La Valutazione Dell'abuso Sessuale
- Acquisizione competenze di processo
- Strategie E Tecniche Per L'ascolto Del Minore Nei Casi Di Presunto Abuso Sessuale
- Acquisizione competenze di sistema
- Ruoli E Attivita' Dei Professionisti Coinvolti
Programma: La diagnosi psicologica nell’ambito dell’abuso sui minori deve concentrare l’attenzione sia nell’accertamento dell’abuso che sul probabile intervento riabilitativo valutando quelle che sono le risorse disponibili per la resilienza nel superamento del trauma.
Giudici e periti dovrebbero trovare un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure diagnostiche e la cautela nel considerare eventuali accuse infondate.
Esiste un rischio elevato in questo settore che è rappresentato dalla pretesa di poter dimostrare la presenza di un abuso subito con risultati dettati dall’utilizzo di test psicodiagnostici. Esiste anche il rischio contrario, ovvero sostenere che sia impossibile ottenere risultati attendibili.
Il cammino nell’accertamento dell’abuso oltre ad essere delicato è un percorso ad ostacoli dalla complessità crescente, il perito deve tenere in considerazione diverse variabili tra cui;
- idoneità a rendere testimonianza
- l’attendibilità psicologica
la presenza di alterazioni psicopatologiche da trauma Il bambino, percepito come debole e facilmente manipolabile, per quanto possa non comprendere alcuni gesti, questi non passano inosservati, anzi, si cicatrizzano sulla formazione della personalità e ivi rimangono per tutto l’arco della vita. Spesso si assiste a casi di pedofili a loro volta abusati, il meccanismo che si instaura diventa quindi (usando le parole di Freud) quello della “scena primaria”, anche se Freud si riferiva alla stessa come l’attività sessuale scoperta o comunque fantasticata dal piccolo nei confronti dei propri genitori. In questo caso invece sarebbe un “apprendimento diretto primario” dal quale la nostra mente trova forti difficoltà ad allontanarsi. La denuncia costituisce il primo passo necessario per avviare sia un intervento di tutela della vittima, sia un procedimento penale nei confronti del presunto colpevole. La denuncia dovrebbe essere fatta dalla persona cui il bambino ha raccontato per la prima volta dell'abuso subito; spesso, però, l'estrema delicatezza e difficoltà del procedimento penale per fatti di abuso sessuale crea sempre tra gli operatori sociali e coloro che stanno a contatto con i bambini (ad esempio le insegnanti) una forte riluttanza.
Una situazione di abuso sessuale può emergere o in forma esplicita quando il minore confida la propria situazione traumatica ad una persona a lui vicina, oppure in forma implicita, attraverso indicatori comportamentali.
Verrà affrontato l’argomento senza tralasciare quelle che sono le dinamiche intrinseche del falso abuso, attraverso casi clinici reali osserveremo il fenomeno da diverse angolazioni mantenendo però costante la tutela del bambino a prescindere dalla reale o falsa denuncia d’abuso.
Prenotazione / Iscrizione: 02 12 2014
Quota in € (da scontare): 80
Quota agevolata per chi effettua l’iscrizione entro una certa data (*): ---
Crediti ECM: SI
Destinatari: Tutte le professioni con obbligo ECM (aperto anche a coloro che sono interessati all’argomento) POSTI LIMITATI
Relatori:
- Dott. Alessandro Fabiano - Psicologo clinico-Criminologo - Direttore dell’Istituto di Formazione Laborform
- Dott.ssa Roberta Bruzzone - Psicologa forense-Criminologa - Presidente dell’Accademia Internazionale delle Scienze Forensi
N° ore: 10
N° di partecipanti: 50
Segreteria organizzativa:
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