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Posizione seduta

  • Il progetto “Parent-Mediated intervention”

    L’idea del nostro progetto consiste nell’analizzare le valutazioni di sviluppo di alcuni dei bambini arruolati nel progetto “EPISTOP” e di altri bambini in follow-up già da prima che il progetto partisse, identificando le aree di sviluppo deficitarie e i profili di sviluppo non omogenei.

    Partendo da queste osservazioni è stato proposto alle famiglie un progetto di “parent- mediated

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  • Aspetti generali della Trisomia 21 detta anche Sindrome di Down (SD)

    Aspetti genetici

    Tra le innumerevoli alterazioni genetiche attualmente conosciute, la Trisomia 21 si pone tra le più frequenti, rappresentando il principale fattore eziologico di disabilità intellettiva. Essa è un’anomalia cromosomica di tipo autosomico non ereditario, determinata da un eccesso di DNA nella dotazione genetica individuale, più precisamente dalla presenza di una copia

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  • Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo - Esperienze personali - Le scale di valutazione - Il trattamento - I pazienti

    Esperienze personali

    Introduzione

    L’obiettivo di questo lavoro è quello di evidenziare la presenza di disturbi della regolazione e la loro evoluzione in bambini affetti da DPS. A questo scopo è stata somministrata una checklist dei sintomi che valuta il funzionamento in alcune aree, che possono essere deficitarie in questa patologia, di cinque piccoli pazienti che svolgono

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  • Autismo e motricità: le stereotipie motorie

    Dal punto di vista motorio il comportamento del bambino autistico si caratterizza per la presenza di numerose stereotipie, le quali, pur essendo attive nella quasi totalità di questi bambini, si manifestano in una maniera peculiare. Le stereotipie sono espressioni motorie ripetitive, topograficamente invarianti e senza apparenti finalità adattive nel contesto ambientale. Possono essere divise

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  • Discussione - Conclusione - Considerazioni personali - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY" in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa

    Discussione

    La griglia creata, favorisce il passaggio di informazioni tra gli operatori del centro, permette di monitorare il lavoro d’equipe ed i progressi di questi bimbi particolarmente compromessi, valorizzando il lavoro dell’intero team. La costituzione dello strumento ha rilevato ancora una volta quanto sia complesso trovare sistemi di valutazione/misurazione in bambini così

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  • CASI CLINICI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo

    CASISTICA E METODOLOGIA

    Sono stati seguiti due casi, entrambi di sesso maschile, un bambino di 11 mesi e l’altro di 12 mesi. Al primo bambino è stata diagnosticata una Lissencefalia di tipo 1 con anomalie del gene LIS1, il secondo caso clinico è ancora in fase di accertamento diagnostico per la sindrome di Silver Russell.

    Entrambi i bambini sono stati valutati e seguiti

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  • Cenni teorici sulle patologie neuromotorie in età evolutiva - La Paralisi Cerebrale Infantile: definizione e principali fattori causali

    L’attuale definizione di Paralisi Cerebrale Infantile elaborata da Rosenbaum nel 2006, ci parla di “un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) che si è verificato nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. I

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  • Progettazione e attuazione dello studio: Materiale e Metodi, Strumenti, Disegno dello studio, Analisi statistiche

    Scopo dello studio

    Dato il notevole flusso migratorio che ha caratterizzato l’utenza dei servizi U.O.N.P.I.A. negli ultimi anni, si è resa evidente la necessità di approfondire la condizione psicosociale del bambino migrante e delle possibili fragilità correlate alla sua integrazione.

    Lo scopo di questo studio è indagare il Comportamento Adattivo in bambini nativi italiani e

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  • Il lavoro e la somministrazione dei test - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali

    Il lavoro si è svolto presso l’ U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, diretta dal Dott. Paolo Moretti  e presso l’ U.O di Patologia Neonatale diretta dal Dott. Luca Antonio Ramenghi a partire dal mese di Maggio 2016 fino al mese di Ottobre 2016.

    Il lavoro ha incluso lo studio di 11 bambini nati a termine e 17 bambini

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  • Il lavoro e i materiali usati - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali

    Sensory Profile 2.0

    Sensory Profile 2.0

    Il profilo sensoriale è un questionario che deve essere  compilato dai genitori o da chi si prende cura del bambino. Esso è stato designato da Winnie Dunn,

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  • L’ESPERIENZA - L’intervento del TNPEE in Oncoematologia Pediatrica

    I casi trattati

    Nel corso dei 6 mesi durante i quali è stato svolto questo progetto è stato possibile interagire con un totale di 8 bambini. Di questi otto bambini, quattro hanno potuto compiere un percorso psicomotorio completo, composto da almeno tre sedute iniziali di valutazione, un ciclo di almeno cinque sedute di trattamento neuropsicomotorio e una valutazione

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  • Orientamento al contesto - la Clnica di Oncoematlogia Pediatrica

    La struttura

    La Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova è un centro avanzato per la diagnosi e la cura delle malattie emato-oncologiche dell’infanzia. Si tratta di una struttura facente parte del Dipartimento Strutturale Aziendale Salute della Donna e del Bambino; non solo prende in cura i pazienti affetti da patologie emato-oncologiche per il periodo

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  • Il DANV e il Metodo S.a.M: presentazione di un caso clinico

    Introduzione

    In questo capitolo vorrei approfondire le modalità di valutazione ed impostazione del trattamento del disturbo di apprendimento non verbale con il metodo S.a.M. Presenterò quindi un caso clinico osservato durante il mio tirocinio presso il centro riabilitativo Ronzoni-Villa di Seregno della Fondazione Don Carlo Gnocchi

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  • Correlazione tra le forme di Paralisi Cerebrale Infantile e il gioco

    All’interno della paralisi cerebrale infantile sono presenti forme cliniche con caratteristiche molto diverse tra di loro, le quali possono raggiungere un livello di sviluppo del gioco differente. Di seguito, partendo dalla classificazione proposta dal gruppo Ferrari-Cioni (2010), vengono illustrate tre tabelle riassuntive gli elementi connotativi delle tre diverse forme di paralisi cerebrale

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  • Descrizione del lavoro e Casistica - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio

     

    Materiale e metodo di valutazione

    colore rosaLa casistica in osservazione per tale studio, svolto nel Centro di Riabilitazione e Prevenzione dell’età evolutiva “Il Cucciolo”, comprende 15 soggetti di età compresa tra 3 e 6 anni (età

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  • Lo sviluppo motorio dai 3 ai 6 anni

    Il movimento è l’espressione vitale per eccellenza, permette lo spostamento, la conoscenza di ciò che ci circonda, di quello che possiamo fare e delle possibilità di relazione, ed è il motore del nostro comportamento, poiché implicato in ogni attività percettiva (Colina, 2015).

    Studi neurofisiologici vanno a dimostrare che disponiamo di recettori-anticipatori capaci di produrre

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  • Revisione delle cartelle riabilitative dei bambini affetti da Atrofia Muscolare Spinale (SMA)

    I seguiti presso l'ASO Città della Salute e della Scienza di Torino: metodologia della revisione

    Per poter definire un percorso di presa in carico attuabile, in seguito alla revisione della letteratura, si è ritenuto importante osservare come venga impostato l'intervento riabilitativo dei bambini con SMA I nel presidio O.I.R.M. (Ospedale Infantile Regina Margherita) appartenente

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  • La valutazione e il trattamento riabilitativo neuropsicomotorio e respiratoria nell' Atrofia Muscolare Spinale (SMA)

    La valutazione riabilitativa neuropsicomotoria e respiratoria nella SMA I

    Alcune linee guida rispetto alla valutazione generale dei bambini con SMA I parlano di ulteriori ambiti di intervento (Tabella 1), come l'area gastrointestinale e dell'alimentazione, del linguaggio e quella cognitiva (17,19,26), aspetti da tenere in forte considerazione all'interno di un approccio che deve

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  • L’ Atrofia Muscolare Spinale (SMA, Spinal Muscular Atrophy)

    L’atrofia muscolare spinale (SMA, Spinal Muscular Atrophy) è una malattia neuromuscolare ereditaria autosomica recessiva che comporta la degenerazione dei motoneuroni presenti nelle corna anteriori del midollo spinale. Il quadro clinico è caratterizzato da atrofia muscolare e debolezza simmetrica progressiva che colpisce gli arti inferiori (AAII) più dei superiori (AASS), i muscoli prossimali

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  • Proposta per un intervento riabilitativo integrato nella presa in carico del paziente con Atrofia Muscolare Spinale (SMA) I: l'esperienza dell'ospedale Infantile Regina Margherita

     

    Premessa

    La stesura di questo elaborato è scaturita dall'interesse di approfondire il ruolo e la specificità dell’intervento del Terapista della Neuro e psicomotricità dell'età evolutiva nella gestione

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  • AGGRESSIVITÀ - I casi clinici

    Metodologia di lavoro

    Ai fini di individuare e sviluppare un progetto riabilitativo globale ma contemporaneamente centrato sull’approfondimento dei comportamenti aggressivi, si è scelto di analizzare i casi di G., K., e M..

    I tre bambini, già in carico al servizio età evolutiva di Este, partecipano settimanalmente alle sedute di neuropsicomotricità, e mi è

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  • Progetto Riabilitativo nella Sindrome di Moebius

    Casistica

    Il campione è costituito da 2 bambine, della stessa età circa ( 3 e 4 mesi), a cui è stata fatta la diagnosi di Sindrome di Moebius. Entrambe, attraverso percorsi differenti, sono arrivate presso il nostro centro, il Dipartimento  di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile (UOC B) di Roma “La Sapienza”, dove è avvenuta la loro presa in  carico.

    I due casi si sono

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  • IL CASO DI G. - Oltre la diagnosi

    Anamnesi

    Il caso di G. viene sottoposto all'attenzione di Davide e Golia Onlus nel Settembre 2011, su indicazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e della Neuropsichiatria Infantile di Firenze. I motivi dell'invio riguardano la presenza di un ritardo psicomotorio nel contesto della Sindrome di Sturge Weber (SSW), associata a sospetta Sindrome di Klippel

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  • Sindrome di Down - Un Caso Clinico

    Il contesto operativo e la presa in carico

    Il luogo dell’intervento psicomotorio è quello di uno studio professionale privato ove, oltre alla psicomotricista referente del caso presentato, opera anche una logopedista con competenze specifiche in ambito neuropsicologico e psicomotorio. L’orientamento degli

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  • Esercizi di percezione del proprio corpo

    Esercizi di percezione del proprio corpo: controllo tonico; scoperta e presa di coscienza delle diverse parti del corpo con verbalizzazione; giochi d’imitazione di gesti e atteggiamenti; orientamento del corpo proprio. 

    Per quanto riguarda la percezione del proprio corpo, il fanciullo delimita il suo corpo

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  • Secondo stadio: dal terzo al nono mese

    Il periodo che va dai tre ai nove mesi vede l’emergere e l’affermarsi di funzioni altrettanto importanti di quelle affiorate in precedenza e fondamentali dello sviluppo ontogenetico. L’attività riflessa prosegue la sua graduale attenuazione fino all’estinzione, la quale si compie intorno ai sei-sette mesi. Spesso alcune delle attività primitive sembrano

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  • Caso clinico A - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva

    Di seguito riporto tre casi clinici aventi diverse età, con patologie di Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico. Tutti e tre i casi presentano deficit nella comunicazione e pertanto è opportuno utilizzare con loro le Strategie Visive e la CAA. Grazie a questi tre casi è stato possibile osservare come i vari metodi possano essere utilizzati

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  • Il Ritardo Psicomotorio - Analisi di un "Caso Clinico" - Anamnesi e Osservazione

    M. ha attualmente 4 anni e mezzo, ha cominciato il percorso terapeutico (psicomotricità) all'età di 3, con una diagnosi d'entrata di "Ritardo dello Sviluppo Psicomotorio" e Difficoltà Relazionali. La terapia logopedica è stata avviata più tardi, all'età di quasi 4 anni.

    Dalle informazioni raccolte, emerge:

    • allattamento artificiale (non si è attaccato al
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  • Il Ritardo Psicomotorio - Aspetti Clinico-Descrittivi

    Il ritardo di sviluppo psicomotorio può essere definito in termini generici come la mancata acquisizione di adeguate competenze posturali, cognitive, affettive e/o linguistiche in rapporto all'età cronologica.

    Tale quadro di ritardo molto spesso rappresenta la manifestazione iniziale, il sintomo precoce, di sindromi complesse, quali Insufficienze Mentali, Kinesipatie encefaliche,

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  • II Caso - Iperattività o ADHD - Anamnesi personale

    V. è nato 16/09/1994 da padre custode e madre casalinga .

    Nato a termine da gravidanza normocondotta ; il parto programmato per scelta della madre.

    Alla nascita pesava Kg 3.850, fu messo in incubatrice.

    Il primo sorriso si è avuto a 3 mesi, il controllo del capo a 3 mesi, posizione seduta a 7 mesi, la deambulazione a 16 mesi, le prime parole a 12 mesi, il controllo

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  • Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

    Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

    Carmela Giordano, Psicomotricista, TNPEE

    Premessa

    Un argomento come la comunicazione, studiato ed approfondito da diverse discipline, racchiude in sé il desiderio e la volontà dell’essere umano di

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  • LE FORME SPASTICHE - La tetraplegia, La diplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche), L'emiplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche)

    La tetraplegia

    Nelle forme tetraparetiche il disturbo del tono e del movimento è di solito molto grave, interessa in egual modo sia gli arti inferiori che quelli superiori e si rende manifesto fin dalla nascita.Lo sviluppo posturo-motorio presenta un notevole ritardo e la prognosi è sfavorevole. Sono frequenti i disturbi visivi ( agnosia visiva, paralisi di sguardo, strabismo e

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  • Riflesso di raddrizzamento del capo

    Riflesso di raddrizzamento del capo.Una serie di riflessi arcaici molto importanti che permetteranno il costituirsi di atti più evoluti per il  raggiungimento della stazione eretta sono costituiti dai riflessi di raddrizzamento.

    Il capo alla nascita, quando si mantiene il corpo eretto, tende a ricadere anteriormente o posteriormente. Il

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  • SEDUTI PREGO: proposta di un protocollo per la valutazione degli outcome e la corretta prescrizione di sistemi di postura modulari in età evolutiva - 10 settembre 2010

    sstefano[Data Inizio]

    “ 10 settembre 2010”

    [Obiettivi]

    “Il corso, a partire da una concreta esperienza multicentrica di raccolta casi studio, che ha visto coinvolti 5 centri nazionali di eccellenza di riabilitazione dell’età evolutiva, si propone di offrire ai

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  • Metodo Bobath

    Drs Berta Karel BOBATHIl metodo si basa su principi neuroevolutivi come:

    • un bambino normale non acquisisce semplicemente una tappa dello sviluppo una dopo l'altra, ma le sovrappone e le integra, per esempio in un bambino affetto da paralisi cerebrale la perfezione di un
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  • Prima infanzia - La Posizione seduta: per il bambino sedersi è un nuovo modo di muoversi e di vedere il mondo

    Ora che il bambino ha acquisito il controllo del capo e imparato a rotolare, è pronto ad assumere la posizione seduta. Questo emozionante traguardo gli offre un nuovo modo di muoversi e una nuova

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  • GMFM Cross Motor Function Measures

    Cross Motor Function Measures È una scala di valutazione delle competenze posturali e motorie. Il GMFM è costituito da 88 voci che si riferiscono a specifiche abilità motorie, suddivise in cinque aree (o dimensioni):

    1. posizione supina e rotolamento;
    2. posizione seduta;
    3. andatura carponi;
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