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Mio figlio presenta disturbi nell'area della NEURO e PSICOMOTRICITÀ - Che cosa devo fare?

IL CONTROLLO DELLA TESTA E IL ROTOLAMENTO: tappe fondamentali non solo per le aree sensoriali e motorie, ma anche per la coordinazione occhio-mano, l'alimentazione e il linguaggio

IL CONTROLLO DELLA TESTA E IL ROTOLAMENTO: tappe fondamentali non solo per le aree sensoriali e motorie, ma anche per la coordinazione occhio-mano, l'alimentazione e il linguaggio

Il controllo del capo

Altre tappe fondamentali delle aree motorie possono sembrare più rilevanti come il gattonare, camminare, correre, saltare, ma il controllo della testa spesso viene sottovalutato pur essendo il promotore delle altre abilità che acquisirà durante la crescita e lo sviluppo. È il precursore dei passaggi posturali che acquisirà successivamente e del movimento dell'intero corpo. Solo dopo susseguono il rotolamento, la posizione seduta, il gattonare, i passaggi da prono a supino e viceversa (girare da sdraiato)  e il camminare. Inoltre, introduce il bambino nel mondo dell’alimentazione, in quello della comunicazione e quindi del linguaggio verbale.

Alla nascita e per il primo mese, i muscoli del collo del neonato sono ancora deboli, quindi è importante sostenere completamente la sua testa soprattutto quando lo si prende tra le braccia. La quantità di supporto di cui ha bisogno diminuirà man mano che i muscoli del collo si rafforzano.

Punti salienti: 

  • Il controllo del capo è una tappa importante e fondamentale per le abilità successive e quindi per lo sviluppo delle altre aree e un precursore del movimento dell'intero corpo;
  • Inizia a svilupparsi dal primo mese, ed entro i 6 mesi di vita la maggior parte dei bambini riescono a mantenere la testa stabile in diverse posizioni;
  • Il controllo del capo e la vista si coordinano tra loro per un movimento del corpo quanto più possibile mirato, fluido, equilibrato e stabile;
  • L’avvenuta acquisizione del controllo del capo indica che i bambini sono pronti per i cibi solidi, per quanto riguarda l’alimentazione;
  • Il controllo del capo migliora anche le attività della respirazione, le quali supportano il linguaggio verbale. 

Quando i bambini acquisiscono il controllo del capo?

I bambini in genere possono muovere o addirittura sollevare la testa durante il primo mese di vita in posizione prona (stando sulla pancia). Il controllo della testa continua a rafforzarsi, consolidandosi di solito intorno ai 6 mesi di vita.

Di seguito sono riportate le fasi del controllo del capo rispetto all’età che deve essere intesa come “età indicativa”. Alcuni bambini sviluppano prima alcune abilità rispetto ad altri quindi, non è preoccupante se alcuni neonati ci impiegano più tempo rispetto alla media. Il professionista dello sviluppo al riguardo potrà offrire utili informazioni nel caso si dovessero riscontrare importanti ritardi.

  • A circa 1-2 mesi il bambino solleverà la testa stando nella posizione prono e potrebbe girarla da un lato all'altro;
  • A circa 3-4 mesi, quando è seduto nel seggiolino, terrà la testa al centro e quando la porti in posizione eretta (sostenuta), la terrà alta per periodi di tempi ristretti e variabili. Stando nella posizione prono solleverà la testa di 45 gradi e la terrà ferma per un periodo più prolungato;
  • A circa 5-6 mesi solleverà la testa quando è sdraiato sulla schiena (posizione supina) e la manterrà ferma in qualsiasi posizione.

Controllo e movimento della testa

Il controllo del capo è un passo importante per tutto lo sviluppo. Sollevare la testa rafforza i muscoli del collo, delle spalle e della schiena del bambino, il che l'aiuta a usare le braccia per sollevarsi dal pavimento o spingersi contro la persona che lo sta tenendo. Tutta questa organizzazione, rafforzamento e spinta aumenterà fino a quando un giorno riuscirà a rotolare su se stesso (passaggio dalla posizione prono a supina e viceversa).

Il controllo della testa consente al bambino di guardarsi intorno, osservare l’ambiente che lo circonda il che rafforza la sua vista e quindi i movimenti oculari. Allo stesso tempo, muovere la testa per seguire con lo sguardo una persona o un oggetto,  rafforza i muscoli del collo. In questo modo, il controllo della testa e la vista si rafforzano a vicenda preparando così il bambino ad utilizzare i movimenti degli occhi con quelli dell’intero corpo in maniera coordinata, permettendo così azioni e interazioni con l’ambiente sempre più lineari, precisi e stabili.

Controllo del capo e alimentazione

A circa 6 mesi, quando il bambino ha consolidato il controllo della testa e acquisito la posizione seduta, è pronto per il cibo solido. Quando i muscoli del collo e il tronco acquistano forza, la sua laringe (Apparato respiratorio) si abbassa e le sue guance si assottigliano, tutto ciò prepara a gestire i primi solidi.

Controllo del capo e sviluppo del linguaggio verbale

Il controllo della testa migliora l’apparato respiratorio e fonatorio, strumenti che permettono la realizzazione delle parole. A circa 5 mesi, quando il bambino ha un buon controllo della testa e delle vie respiratorie, passerà dal tubare (“cooing” vocali ripetute) al balbettio fisiologico (le labbra riescono a produrre "ba-ba", "ma-ma" e "da-da").

Il bambino che è in grado di muovere la testa su e giù e da un lato all'altro avrà la possibilità di girarsi verso i rumori e i suoni e osservare le attività che avvengono nell’ambiente circostante. Queste abilità favoriscono lo sviluppo del linguaggio il quale si incrementa man mano che acquisisce più informazioni dal suo ambiente.

Il controllo del capo facilita e sviluppa il gioco, la comunicazione e l’interazione sociale: Quando i bambini possono sollevare e muovere la testa, possono interagire più facilmente con gli altri, che è la base della comunicazione sociale, un aspetto fondamentale del linguaggio e della socializzazione. Inoltre, il controllo della testa agevola e predispone al raggiungimento dei giocattoli (circa 4-6 mesi). Quando i piccoli prendono i giocattoli e l’adulto etichetta l’oggetto con il nome corretto, il bambino inizia ad associate il nome all’oggetto, questa operazione che solitamente avviene in maniera naturale arricchisce il vocabolario.

 

Rotolamento  (Rolling Over) : una pietra miliare importante per il movimento, l'integrazione sensoriale-motoria e il linguaggio

Come altri traguardi motori grossolani, il rotolamento (o ribaltamento) è il carburante per lo sviluppo di tutte le aree del bambino compresa quella del linguaggio. È la sua prima esperienza che coinvolge diverse funzioni che intercorrono tra i movimenti del corpo e le attività della mente, tutto ciò continua a rafforzare i muscoli, l'equilibrio e la coordinazione. È una rilevante tappa dello sviluppo sensoriale poiché il rotolare costruisce e stimola il senso interno del corpo. Il neonato per le prime volte mette in atto autonomamente movimenti, coordinando più parti del suo corpo, funzioni mentali e processi cognitivi per raggiungere un obiettivo. Il rotolamento gli permette di acquisire nuove competenze indispensabili per interagire con il suo ambiente, sarà coinvolto in nuove prassie e ciò stimola e integra anche i processi sensoriali poiché sarà esposto inevitabilmente ad adattare le funzioni non solo dei 5 sensi (vista, olfatto, gusto, udito, tatto), ma anche quelle dell’equilibrio, della termoricezione, della propriocezione e del dolore. La motivazione a comunicare e quindi l’arricchimento del linguaggio avviene nel momento in cui avrà acquisito la relativa tappa, poiché gli permetterà di esplorare intenzionalmente l'ambiente circostante e di interagire in maniera funzionale con le persone che gli stanno vicino.

Punti salienti:

  • Attraverso il rotolamento i bambini sperimentano per la prima volta una mobilità grossolana e indipendente. Questa tappa sarà una fondamentale base su cui si poggeranno le future competenze comprese quelle del linguaggio;
  • I bambini iniziano a rotolare da prono a supino intorno ai 4 mesi e padroneggiano le diverse azioni di questa abilità entro i 6 mesi. Il primo rotolamento spesso non è intenzionale e avviene per caso;
  • Rotolarsi aiuta i bambini a rafforzare i muscoli necessari per altri movimenti, come il tirarsi su (posizione eretta);
  • Il rotolamento aiuta a sviluppare anche due importanti sensi: vestibolare (equilibrio) e propriocettivo (consapevolezza del corpo);
  • Il rotolamento è spesso guidato dalla curiosità. I genitori e gli operatori sanitari possono sfruttare questo momento per stimolare lo sviluppo del linguaggio etichettando oggetti e azioni, parlando con i loro bambini mentre esplorano. 

A che età rotolano i bambini?

I bambini si girano per la prima volta per sbaglio.

Prima di questa tappa, i bambini hanno trascorso molte settimane sulla pancia (posizione prona) sollevando e muovendo la testa, rafforzando i muscoli e piegandosi da un lato all'altro, quando arriva il giorno in cui, agitandosi considerevolmente si dispongono su un lato: giusta posizione per avviare il rotolamento. Dopo aver interiorizzato alcune “primitive sensazioni piacevoli” e se sarà spinto dalla curiosità, tenterà ad avviare lo stesso movimento: inizierà così ad esplorare il suo ambiente da un’altra prospettiva e autonomamente.

I bambini iniziano a rotolare dalla posizione prona a quella supina intorno ai 4 mesi. Di solito padroneggiano il rotolamento in maniera reversibile intorno ai 6 mesi. Alcuni bambini sviluppano prima certe abilità rispetto ad altri, quindi non è preoccupante se diversi neonati ci impiegano più tempo rispetto alla media. Il professionista dello sviluppo al riguardo potrà offrire utili informazioni nel caso si dovessero riscontrare importanti ritardi.

Rotolamento e movimento

Il rotolamento è la prima esperienza del bambino in cui utilizza i movimenti di tutto il corpo in maniera indipendente e propositiva. Ciò gli permette di rinforzare ancor di più tutti i suoi muscoli. Particolarmente importanti sono i muscoli del bacino e del tronco, che presto utilizzerà per assumere la posizione seduta. Altrettanto importanti per stare seduti sono le braccia, che userà per spingere contro il pavimento, sostenersi e riprendersi se inizia a cadere.

Rolling Over e integrazione sensoriale-motoria

L'integrazione sensoriale-motoria è ciò che ci permette di utilizzare il nostro corpo “senza pensare” (per esempio: non “riflettiamo” su quanto è necessario alzare la gamba per uscire dalla vasca o per effettuare un passo, ma eseguimmo tali movimenti in maniera “spontanea”) e di effettuare azioni e movimenti in modo equilibrato e coordinato.

Il rotolamento aiuta a sviluppare anche due importanti apparati coinvolti nell'integrazione sensoriale-motoria: quello vestibolare (risiede all’interno dell'orecchio in cui sono contenuti i propriocettori utili per regolare il posizionamento e gli equilibri delle parti del corpo) e quello propriocettivo o cinestetico (che permette di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, senza il supporto della vista). Rotolare aiuta il bambino a percepire “automaticamente” dove sono le sue parti del corpo in relazione al piano d’appoggio e agli oggetti presenti intorno a lui. Questi “sensi interni" lo aiutano a destreggiarsi nel suo ambiente e ad adattarsi alle informazioni che riceve attraverso i suoi “sensi esterni" (tatto, vista, olfatto, gusto e udito).

L’ambiente è pieno di informazioni sensoriali percepiti incessantemente dai cinque sensi, che sarebbero travolgenti se non codificati, elaborati, selezionati e utilizzati correttamente. L’acquisizione delle tappe dell’area motoria in maniera sequenziale, graduale e specifica, avviano progressivamente il bambino alla gestione delle informazioni sensoriali e alle loro funzioni.

Alcuni semplici esempi che possono indurre il bambino ad acquisire, organizzare e utilizzare le informazioni provenienti dall'ambiente circostante:

  • Il bambino rotola su una morbida e calda coperta per andare a finire sul pavimento. Percepisce che è duro e freddo e ritorna rotolando di nuovo sulla coperta. 
  • Il bambino rotola dall’ombra verso uno spazio soleggiato, percepisce che la luce è cambiata e chiude gli occhi per proteggersi dalla forte luminosità.

Rolling Over e sviluppo del linguaggio

Il gioco guidato dalla curiosità, nel contesto di interazioni significative, è il motore principale dello sviluppo del linguaggio per il bambino e lo sarà per gran parte per tutta la sua infanzia e oltre. 

Il rotolamento è una pietra miliare importante per il gioco e per l’acquisizione delle competenze anche linguistiche perché gli permette di esplorare il mondo da diverse e nuove prospettive e di fare esperienze mai fatte prima. Avrà la possibilità di raggiungere oggetti che gli interessano e che colpiscono la sua attenzione. Essendo oggetti da lui desiderati e raggiunti autonomamente, la sua motivazione ad utilizzarli sarà più alta e questo faciliterà l’associazione alla relativa etichetta (nome dell’oggetto o dell’azione) che l’adulto dovrà pronunciare poco prima o nel momento in cui il piccolo riesce ad afferrarlo e a manipolarlo: collegherà facilmente il giusto nome al relativo oggetto o all’azione. Dal momento in cui proverà piacere in questa interazione sarà sempre di più motivato all’esplorazione e all’assimilazione delle parole. Grazie a queste piacevoli esperienze si attiveranno nuove abilità, come: esprimere i suoi interessi (voglio quel giocattolo); causa ed effetto (se scuoto questo giocattolo, mamma/papà ride) e la comunicazione non verbale (stai sorridendo, significa che dovrei continuare a farlo).

Più il bambino si gira più acquisirà nuovi concetti, quindi è necessario tenerlo a terra e libero (in sicurezza) il più possibile. È necessario predisporre l’ambiente in modo che il bambino non possa farsi male e osservarlo sempre, poiché potrebbe andare a sbattere contro spigoli o sul pavimento, cadere, mettere oggetti pericolosi in bocca, etc. Il rotolamento sull'erba offre una grande esperienza sensoriale ai bambini. 


Tradotto da babysparks.com e implementato

Il bambino presenta disturbi nell'area della NEURO e PSICOMOTRICITÀ - Che cosa devo fare?

Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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