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Metodo Puccini, Perfetti

Il metodo partendo dal presupposto che qualunque movimento ha un significato conoscitivo in quanto serve a mettere in contatto l'uomo con la realtà circostante, considera il recupero dopo la lesione come un processo di apprendimento in condizione patologiche. Esso è denominato anche “Esercizio terapeutico conoscitivo” in quanto da la precedenza al momento della presa di coscienza delle varie esperienze sensomotorie da parte del soggetto, senza rinviarle a tempi successivi e senza fare ricorso a costrizioni meccaniche o riflesse. Nel trattamento si distinguono quattro fasi:

  1. fase del colloquio, dove si ricercano le motivazioni più adeguate al soggetto da trattare, parlando con il paziente o i suoi familiari;
  2. fase del rilassamento , ogni movimento viene proibito attraverso la mobilizzazione passiva;
  3. fase della mobilizzazione passiva guidata, che è utilizzata per costruire il movimento corretto attraverso particolari accorgimenti;
  4. fase della motilità attiva, che consiste nel far partecipare volontariamente al movimento il bambino senza scatenare alcun schema patologico.

Tale metodo si propone di osservare le relazioni che esistono tra i vari livelli organizzativi superiori ed il livello periferico e di mettere in relazione ciò che è quantificabile (muscoli, ossa, ecc.) e ciò che non lo è (attenzione, memoria, intenzionalità).

Il movimento viene considerato non come una somma di tante contrazione attivate volontariamente o per via riflessa, ma come il risultato di processi messi in atto da un sistema che interagisce con l'ambiente secondo le proprie necessità con una stretta relazione tra reclutamento muscolare (movimento) ed elaborazione delle informazioni (conoscenza).

Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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