Abilitazione neuropsicomotoria
L'abilitazione neuropsicomotoria ha un posto di primo piano nel trattamento del bambino con handicap connatali (lesioni e patologie del s.n.c. e periferico), e disordini neuropsicomotori, rappresentati da:
- Disturbi posturali e di asimmetrie;
- Disturbi della coordinazione
- Disturbi del movimento
- Persistenza dei riflessi arcaici;
- Alterazione del tono
- Lo squilibrio tra agonisti ed antagonisti;
- Disturbi dell'equilibrio;
- Compromessione della strutturazione e l'integrazione dello schema corporeo, nonche la rappresentazione mentale dell'atto motorio agito e la strutturazione dei processi di comunicazione.
Che compromettono più o meno, gravemente lo sviluppo psicomotorio complessivo, alterando i processi di integrazione delle esperienze e l'adattamento all'ambiente.
Oggi in Italia, non esiste un unico approccio al trattamento neuropsicomotorio ; pertanto di seguito cercherò di descrivere i principi ispiratori dei metodi più presi in considerazione nella pratica abilitativi; i quali non devono essere applicati semplicemente come una tecnica.