Metodo Bobath

Il metodo si basa su principi neuroevolutivi come:

• un bambino normale non acquisisce semplicemente una tappa dello sviluppo una dopo l'altra, ma le sovrappone e le integra, per esempio in un bambino affetto da paralisi cerebrale la perfezione di un attività può essere raggiunta nel tentare le successive tappe e non permanere in una tappa, allo scopo di perfezionarle, (come il cammino a carponi o la posizione seduta), perché la fissazione di tale posture finirebbe per portare a deformità flessorie anche e ginocchia;
• i movimenti funzionali, eseguiti dal bambino in maniera autonoma, richiedono lo sviluppo di schemi di coordinazione posturali, che costituiscono la base mutevole di ogni movimento e possono consistere in invisibili modificazioni o fluttuazioni diffuse del tono muscolare o in movimenti di compenso. Esse non solo accompagnano il movimento anzi spesso lo precedono, sono automatiche ed inconsce e possono essere comprese nella denominazione di ”normale meccanismo posturale riflesso” alterato in alcuni bambini , costituito da due tipi di reazioni automatiche: le reazioni di raddrizzamento e quelle di equilibrio.

L'interazione delle tappe di sviluppo e l'importanza del meccanismo posturale riflesso sono alterati nei bambini con paralisi cerebrale e in altri disturbi senso-motori; i fattori responsabile di tali disturbi sono secondo la metodica Bobath identificabili in:

• anormalità del tono muscolare(ipertonia, ipotonia, distonia);
• difetto di innervazione reciproca, nel senso di una accentuata o diminuita contrazione muscolare;
• anormale attività riflessa;
• difetto di sviluppo dei meccanismi riflessi per il mantenimento della postura e dell'equilibrio.

Che possono essere modificati attraverso manovre tendenti ad inibire l'attività riflessa primitiva, a facilitare l'autoinibizione ed a permettere i movimenti fisiologici ed automatici, che concorrono alle reazioni fondamentali di raddrizzamento e di equilibrio.

L'inizio precoce di un trattamento, soprattutto in bambini con lesione del sistema nervoso, si basa su due aspetti molto importanti:

• gli effetti esercitati dalla lesione encefalica responsabile della patologia motoria sui normali processi di maturazione del sistema nervoso;
• l'interferenza dei patterns motori riflessi sull'organizzazione delle varie funzioni motori.

Tali condizioni, infatti, da una parte determinano il formarsi di schemi motori anormali, che vanno inibiti, dall'altro comportano una riduzione delle esperienze motorie e quindi una povertà notevole di schemi di movimento, che vanno arricchiti attraverso manovre facilitanti.

Secondo i Bobath, è importante favorire l'acquisizione dei pattern motori più importanti (controllo della testa in relazione alle altre parti del corpo ed allo spazio, capacità di rotolarsi, di mettersi seduto, in ginocchio ed in piedi, capacità di bilanciarsi in tutte le posture) nel corso dello sviluppo dei primi anni di vita agendo con lo scopo di:

• neutralizzare le reazioni posturali anormali;
• ridurre l'ipertono o aumentare l'ipotonia;
• sviluppare le normali reazioni posturali;
• prevenzione e riduzione delle contratture e delle deformità;
• facilitazione dei patterns funzionali, attraverso le manipolazioni ed il gioco, utili nella vita quotidiana e per l'autonomia.

Inibizione e facilitazione possono susseguirsi e combinarsi in modo vario nel corso del trattamento in rapporto all'evoluzione del bambino.

Con il tempo la metodica Bobath ha tentato sempre più “ di eliminare l'uso delle mani del terapista” per dargli al bambino un suo controllo del movimento, pur non eliminando le manovre inibitorie dove il tono è troppo alto.

Per il motivo che il bambino non solo ha paura di cadere ma anche di muoversi,è indispensabile che venga coinvolto direttamente in attività funzionali, anche nell'ambito familiare e nella scuola.