Applicazione del metodo Terzi nei soggetti con deficit temporale - PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO

INDICE PRINCIPALE

INDICE

SCOPO DELLO STUDIO

Lo studio effettuato nasce dalla volontà di dimostrare come il Metodo Terzi influisca sul miglioramento dell’organizzazione temporale del bambino e come ciò possa determinare, di conseguenza, un miglioramento anche nelle altre funzioni. Con lo scopo di indagare questa possibile correlazione tra lo sviluppo dell’organizzazione temporale e le altre funzioni del soggetto sono stati somministrati pre e post il trattamento con il Metodo Terzi:

  • il  protocollo  di  Valutazione  del  Metodo  Terzi  per  analizzare qualitativamente il livello di organizzazione temporale e ritmica del soggetto;
  • La figura complessa di Rey per valutare le competenze visuo-spaziali del paziente, la sua organizzazione percettiva, la memoria visiva e di lavoro;
  • il test della figura umana per evidenziare la correlazione tra l’evoluzione del disegno infantile e lo sviluppo mentale del paziente;
  • il test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria (TPV) per valutare le capacità visuo-percettive e di integrazione visuo-motoria;
  • ed infine, la griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali per valutare il livello di organizzazione temporale e ritmica del soggetto.

INDICE

MATERIALE E METODI

Campione: caso clinico

Per lo studio effettuato è stato individuato il caso clinico di T.G., nata da gravidanza fisiologica e parto eutocico all’età gestazionale di 41 settimane. L’indice Apgar era di 9 al primo minuto e 10 al quinto minuto, il peso di 3500 g e la lunghezza di 52 cm. La bambina ha gattonato, la deambulazione è comparsa dai 12 mesi, lo sviluppo successivo è riferito nella norma. Il controllo sfinterico diurno e notturno è stato raggiunto a 34 mesi. La lallazione è comparsa verso i 4 mesi, le prime parole agli 8 mesi, le frasi verso i 2 anni e mezzo, e lo sviluppo successivo è riferito nella norma. Il sonno e l’alimentazione sono riferiti regolare. A 2 anni ha iniziato a frequentare l’asilo nido, a 3 la scuola dell’Infanzia. Quando la bambina ha effettuato l’ingresso alla scuola primaria si sono evidenziate difficoltà a carico dell’ambito matematico, nell’area dell’attenzione con iperattività, difficoltà nella gestione educativa per tendenza della minore a dirigere la relazione sia con gli adulti che con i pari. I genitori si sono quindi rivolti al servizio su invio delle insegnanti con richiesta di sostegno scolastico per le difficoltà di apprendimento e della condotta, a partire dai 6 anni e 9 mesi, quando la bambina frequentava la seconda elementare. La minore ha effettuato le valutazioni cognitiva, neuropsichiatrica, logopedica e con il Metodo Terzi. Di seguito sono riportati le sintesi degli esiti delle valutazioni effettuate.

  • Valutazione neurologica (6 anni e 10 mesi): la bambina si presenta disponibile e collaborante. L’EON evidenzia difficoltà nell’interiorizzazione dei concetti di destra e sinistra e disorganizzazione spazio-temporale. I NN cranici sono app. indenni, la coordinazione dinamica generale è discreta, l’inseguimento visivo è adeguato. Emerge fatica a fare le corrette inferenze per porre in sequenza una storia.
  • Valutazione cognitiva (6 anni, 11 mesi e 26 giorni): si è proposta la somministrazione del test WISC III che ha evidenziato un quoziente intellettivo nella norma: QIT: 98, QIV: 93, QIP: 104.
  • Valutazione degli apprendimenti scolastici (lettura, scrittura, calcolo): la lettura è risultata globalmente corretta e rapida, la rapidità di lettura delle non parole del brano è inferiore alla media, ma in maniera non significativa. La comprensione del testo valutata tramite la capacità di rispondere a domande a scelta multipla è risultata adeguata. Sono emerse come adeguate anche le competenze ortografiche rilevate attraverso il dettato di parole, non parole e frasi. Le difficoltà si rilevano nel dettato di brano e nella produzione scritta su tema e spontanea. In ambito numerico e di calcolo la minore presenta difficoltà nella lettura dei numeri a 5 cifre, ha importanti difficoltà nel recupero delle tabelline e moltiplicazioni a mente, nel calcolo mentale e soprattutto nelle procedure di calcolo scritto. Sono presenti difficoltà nella capacità di attivare strategie utili alla soluzione dei problemi aritmetici.
  • Osservazione  del  suo  comportamento  comunicativo  spontaneo (consapevolezza del problema, eloquio spontaneo): emerge che si esprime con un linguaggio sintatticamente e lessicalmente adeguato e comprensibile. È consapevole delle sue potenzialità rispetto alle competenze della lettura e della comprensione della stessa e delle sue difficoltà relative al calcolo orale e scritto e al problem solving.
  • Competenze  mnestiche,  attentivo,  visuo-spaziali:  si  evidenziano difficoltà a carico dell’attenzione e dell’organizzazione spazio- temporale, difficoltà a cogliere le inferenze a sequenziare, tendenza all’iperattività.
  • Valutazione dell’area affettivo-relazionale e comportamentale: emerge che la bambina manifesta insicurezza e sfiducia, difficoltà di distacco dalla madre. Sembra non poter prevedere e ragionare sugli elementi a sua disposizione. Appare rigida e schematica nel pensiero, con una marcata impulsività nella condotta. La madre riferisce che è necessario essere molto severi con lei “altrimenti è un vulcano”.
  • Infine, si effettua una valutazione con il Metodo Terzi (8 anni e 9 mesi) dalla quale emergono le seguenti conclusioni
  • spazio personale: marcata difficoltà di organizzazione e controllo del movimento, dispercezione arti inferiori, prevalente percezione dell’emilato destro rispetto al controlaterale, alternanza della percezione e rappresentazione dell’asse corporeo, difficoltà di integrazione degli emicorpi
  • spazio peripersonale: prevalente rispetto al precedente;
  • spazio extrapersonale: fortemente prevalente rispetto ai precedenti, evidente difficoltà di rappresentazione visuospaziale;
  • organizzazione temporale: marcata alterazione dell’organizzazione ritmica (problema principale), alterazioni sequenziali, difficoltà di quantificazione e di sincronica;
  • inoltre: fatica a rispettare i tempi di consegna e di esecuzione degli esercizi, irrequietezza motoria, facile distraibilità, utilizzo del verbale a supporto del pensiero spaziale.

Da quanto emerso dalla valutazione si ritiene indicato proporre un trattamento riabilitativo con il Metodo Terzi per aiutare la bambina nell’organizzazione ritmica e temporale ed armonizzare la percezione corporea per strutturare corretti riferimenti corporei, basi indispensabili per un’adeguata elaborazione e rappresentazione visuo-spaziale dello spazio extrapersonale. Si inizia perciò un ciclo di terapia con il Metodo Terzi (8 anni e 11 mesi) a cadenza bisettimanale e con un lavoro specifico nelle seguenti aree:

  • spazio personale e schema corporeo: favorire la distinzione e integrazione degli emicorpi, favorire la percezione e rappresentazione dell’asse corporeo, miglioramento dell’organizzazione e del controllo del movimento;
  • spazio euclideo: distinzione qualitativa e relativa rappresentazione;
  • organizzazione temporale: miglioramento dell’organizzazione ritmica e della sequenzialità, raggiungimento della quantificazione e della sincronia.

Parallelamente al trattamento con il Metodo Terzi, la bambina ha effettuato terapia logopedica.

INDICE

Strumenti

Protocollo di Valutazione del Metodo Spazio-Temporale Terzi,2009

Il protocollo di Valutazione offre una valutazione qualitativa degli esercizi proposti dal Metodo Terzi ed è stato stilato dall’Associazione Italiana Ricerche Metodo Terzi (A.I.R.M.T.) che si propone di approfondire la ricerca e divulgare Il Metodo Terzi. La valutazione base si compone di cinque schede:

  • Scheda 1. Ritmo
  • Scheda 2. Atteggiamenti
    • Dal Vissuto alla Rappresentazione
    • Dalla Rappresentazione al Vissuto
  • Scheda 3. Tocchi: dal Vissuto alla Rappresentazione
  • Scheda 4. Spazio metrico: distinzione qualitativa
    • Traslazioni rettilinee
    • Rotazioni
    • Traslazioni curvilinee
  • Scheda 5. Conclusioni: che riassumono una sintesi della Valutazione e danno indicazioni circa il programma da svolgere col paziente

In ciascuna scheda viene indicata la consegna che l’operatore utilizza e le tipologie di esercizi proposti. È poi riportata una tabella con vari items riguardanti gli aspetti temporali e spaziali da valutare in modo qualitativo; è infine inserito uno spazio per le osservazioni.

Questa struttura del protocollo permette una valutazione ordinata dell’esercizio, evidenziando e permettendo all’operatore di descrivere i singoli elementi che lo compongono ed arrivando a comprendere la logica dell’errore.

Test della figura umana, Florence Goodenough, 1920

Questo test permette di quantificare il quoziente intellettivo dei piccoli dai 2 ai 14 anni di età. Si chiede al bambino di disegnare un omino rivolto verso di lui e a ciascun dettaglio rappresentato viene assegnato un punteggio. I dettagli valutati sono 47, alcuni esempi sono: l’uomo ha la testa, ha due gambe, ha le braccia (entrambe); fino a dettagli più ricercati come la qualità del tratto del

contorno della testa, del tronco, degli arti. Infine, si valutano dei particolari: le sopracciglia e le ciglia, le pupille, le proporzioni degli occhi.

Per stabilire il QI, calcolando il rapporto tra l'età mentale e l'età cronologica, e poi moltiplicandolo per cento, bisogna seguire un’apposita tabella.

Test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria (TPV) Hammill, Pearson & Voress, 1993

Il TPV si basa sulla concezione della percezione non come fattore unitario, ma come interazione di diversi fattori che si sviluppano in maniera relativamente indipendente tra di loro. Ognuno degli otto subtest del test misura un tipo di abilità percettiva è classificato come ad elevato o limitato coinvolgimento motorio. I subtest sono: coordinazione occhio-mano, posizione nello spazio, copiatura e riproduzione, discriminazione figura-sfondo, rapporti spaziali, completamento di figure, velocità visuo-motoria, costanza della forma.

Viene somministrato a bambini da 4 a 10 anni e restituisce tre indici riepilogativi:

  • quoziente di percezione visiva generale (QPVG)
  • quoziente di integrazione visuo-motoria (QIVM)
  • quoziente di percezione visiva a motricità ridotta (QPVMP)

Test della figura complessa di Rey, di Rey (1941)-Osterrieth (1944)

Il test si propone di valutare: le abilità visuo-costruttive spaziali, la memoria visiva e altri processi cognitivi come: pianificazione, capacità organizzative e strategie di soluzioni di problemi così come funzioni percettive, motorie e di memoria. La figura (Immagine 5) prescelta riunisce le seguenti caratteristiche: assenza di significato, facile realizzazione grafica, struttura nell’insieme assai complicata per sollecitare un’attività percettiva analitica ed organizzatrice.

Si somministra a bambini dai 4 ai 7 anni. Il materiale testale consta di una riproduzione della figura complessa, di carta formato A4 e di 5-6 matite colorate. L’istruzione data al paziente è quella di copiare la figura tenendo il foglio in senso orizzontale, così come il disegno e non è consentito ruotare il foglio. Ogni volta che il soggetto completa una sezione del disegno, porge una matita dal colore differente ed annota l’ordine dei colori. La figura viene poi richiesta a memoria dopo 3 minuti (senza preavviso). La fase della copia è importante per stabilire il livello di percezione della figura. L’uso di matite di colori differenti permette di giudicare se i problemi di percezione sono dovuti a deficit di strategie. Il punteggio è dato dal numero di elementi correttamente riprodotti, sia nella copia sia nella rievocazione, secondo lo schema degli elementi fondamentali della figura:

  • 2 punti: elemento corretto per forma e posizione;
  • 1 punto: elemento corretto per forma, ma non per posizione o viceversa;
  • 0.5 punti: elemento deformato o incompleto, ma riconoscibile e scorrettamente posizionato;
  • 0 punti: elemento irriconoscibile o assente.

Nella figura (Immagine 5) sono presenti 18 elementi, il punteggio massimo ottenibile è di 36. Una volta eseguito lo scoring, ed ottenuti i punteggi grezzi, si procede con la conversione in punteggi percentili.

Immagine 5- Figura complessa di Rey (Rey A)

Immagine 5- Figura complessa di Rey (Rey A)

Griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali

La griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali (Immagine 6) ha come obiettivo quello di valutare il livello di organizzazione temporale e quindi ritmica del bambino. È stata costruita selezionando nel protocollo di Valutazione del Metodo Terzi, gli aspetti temporali, presenti in tutti gli esercizi. A ciascun item è stato assegnato un quantificatore, riportato in tabella (Immagine 7).

TAVOLA II

VALUTAZIONE QUANTITATIVA DEGLI ASPETTI TEMPORALI

 

VALUTAZIONE INIZIALE

VALUTAZIONE FINALE

Data:

Età:

Data:

Età:

 

ESERCIZI PREDEAMBULATORI

ESERCIZI PREDEAMBULATORI

 

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

1. RITMO

1. RITMO

A. Ritmo a un canale (AASS)

A. Ritmo a un canale (AASS)

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

B.Ritmo a un canale (AAII)

B.Ritmo a un canale (AAII)

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

C. Ritmo a due canali omolaterale

C. Ritmo a due canali omolaterale

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

D. Ritmo a due canali crociato

D. Ritmo a due canali crociato

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

Pausa in abbandono

0

1

2

Abbandono

0

1

2

Abbandono

0

1

2

Sincronia dei canali

0

1

2

Sincronia dei canali

0

1

2

 

 

2. ATTEGGIAMENTI

2. ATTEGGIAMENTI

A. Dal vissuto corporeo alla rappresentazione

A. Dal vissuto corporeo alla rappresentazione

Ordine di successione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

B. Dalla rappresentazione al vissuto corporeo

B. Dalla rappresentazione al vissuto corporeo

Ordine di succesione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di succesione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

 

 

3. TOCCHI

3. TOCCHI

Ordine di successione cranio-caudale

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione cranio-caudale

0

1

2

0

1

2

 

 

ESERCIZI DEAMBULATORI

ESERCIZI DEAMBULATORI

 

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

1. TRASLAZIONI RETTILINEE

1. TRASLAZIONI RETTILINEE

A. Avanti

A. Avanti

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

B. Indietro

B. Indietro

Quantificazione del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

C. Destra

C. Destra

Quantificazione del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

D. Sinistra

D. Sinistra

Quantificazione del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

 

 

2. ROTAZIONI

2. ROTAZIONI

A. Rotazione a destra

A. Rotazione a destra

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

B. Rotazione a sinistra

B. Rotazione a sinistra

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

 

 

3. TRASLAZIONI CURVILINEE

3. TRASLAZIONI CURVILINEE

A. Circonferenza in senso orario

A. Circonferenza in senso orario

Quantificazione della circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione della circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

B. Cirocnferenza in senso antiorario

B. Cirocnferenza in senso antiorario

Quantificazione della  circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione della  circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

Immagine 6 – Griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali

TAVOLA 111

QUANTIFICATORI RITMO

Costanza del ritmo

o

il soggetto non rispetta da subito la costanza delritmo (ritmo accelerato o rallentato)

1

il soggetto rispetta in modo incostante il ritmo (per es: mantiene il ritmo inizialmente, poi accelera/ rallenta)

2

il soggetto rispetta la costanza del ritmo

Pausa in elevazione

o

la pausa in elevazione è assente

1

la pausa in elevazione è presente in modo saltuario

2

la pausa in elevazione presente

Pausa in abbandono

o

la pausa in abbandono è assente

1

la pausa in abbandono è presente in modo saltuario

2

la pausa in abbandono è presente

Abbandono

o

l'abbandono degli artiè assente

1

l'abbandono degli artiè presente in modo saltuario

2

l'abbandono degli artiè presente

Sincronia dei canali

o

la sincronia deicanali è assente

1

la sincronia deicanali è presente in modo saltuario

2

la sincronia deicanali è presente

QUANTIFICATORI ATTEGGIAMENTI

Ordine di successione nel fare

o

l'ordine di successione non è rispettato

1

l'ordine di successione è rispettato solo parzialmente (1-2-4-3; 4-3-2-1)

2

l'ordine di successione è rispettato

Ordine di successione nel disfare

o

l'ordine di successione non è rispettato

1

l'ordine di successione è rispettato solo  parzialmente (1-2-4-3; 4-3-2-1)

2

l'ordine di successione è rispettato

QUANTIFICATORI TOCCHI

o

l'ordine di successione non è rispettato

1

2

l'ordine di successione è rispettato solo  parzialmente

l ordinA cii ··  'o"" À    

QUANTIFICATORI TRASLAZIONI RETTIUNEE

Codifica del Vissuto

o

il soggetto non quantifica la traslazione (va contro la parete)

1

ilsoggetto quantifica la traslazione ma è insicuro nelfermarsi al punto di arrivo

2

ilsoggetto quantifica la traslazione

Codifica della Rappresentazione

o

ilsoggetto rappresenta dei tratti distinti ma non ordinati

1

ilsoggetto rappresenta dei tratti distinti ed ordinati

2

il soggetto rappresenta una  linea integrata e quantificata

QUANTIFICATORI ROTAZIONI

Codifica del Vissuto

o

ilsoggetto fa più rotazioniconsequenzialmente a destra/ a sinistra

1

il soggetto fa poco più/poco meno diuna rotazione a destra/a sinistra

2

il soggetto fa una  sola  rotazione intera a destra/a sinistra

Codifica della Rappresentazione

o

ilsoggetto rappresenta dei tratti distinti ma non ordinati

1

ilsoggetto rappresenta dei tratti distinti e ordinaticircolarmente

2

ilsoggetto rappresenta un punto rotatorio integrato e quantificato

QUANTIFICATORI TRASLAZIONI CURVILINEE

Codifica del Vissuto

o

il soggetto fa più traslazionicurvilinee consequenzialmente in senso orario/antiorario

1

il soggetto fa poco più/ poco meno diuna traslazione curvilinea in senso orario/antiorario

2

ilsoggetto fa una  sola  traslazione curvilinea in senso orario/antiorario

Codifica della  Rappresentazione

o

ilsoggetto rappresenta dei tratti distinti ma non ordinati

1

ilsoggetto rappresenta dei tratti distinti e ordinaticircolarmente

2

il soggetto rappresenta una  linea circolare integrata e quantificata

 

Immagine 7- quantificatori della griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali

INDICE

Disegno dello studio

Tempo 0

 

(T0)

 

Scelta del caso clinico

Tempo 1

 

(T1)

Valutazione dell’organizzazione temporale e ritmica attraverso la

 

somministrazione del protocollo di valutazione Terzi

Tempo 2

 

(T2)

Valutazione aggiuntiva mediante somministrazione di: test della figura

 

umana, TPV, test della figura complessa di Rey

Tempo 3

 

(T3)

Costruzione della griglia di valutazione quantitativa degli aspetti

 

temporali e conseguente somministrazione al caso clinico

Tempo 4

 

(T4)

 

Ciclo di trattamento con il Metodo Terzi

 

 

Tempo 5 (T5)

Concluso il trattamento con il Metodo Terzi valutazione finale del caso

 

clinico con somministrazione di: protocollo di valutazione Terzi, test della figura umana, TPV, test della figura complessa di Rey, griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali

Tempo 6

 

(T6)

 

Analisi dei risultati

Tabella 1 – descrizione della procedura e disegno dello studio

Tempo 0 (T0)

Al tempo T0 si seleziona il caso clinico, fra gli utenti del servizio territoriale, ricercando un bambino con difficoltà di organizzazione ritmica.

Tempo 1 (T1)

Si esegue la valutazione dell’organizzazione temporale e ritmica tramite somministrazione del protocollo di valutazione Terzi. La valutazione ha la durata complessiva di un incontro da un’ora.

Tempo 2 (T2)

Si esegue un’ulteriore valutazione tramite somministrazione di diversi test: test della figura umana (8 anni e 9 mesi), TPV (8 anni e 9 mesi), test della figura complessa di Rey (8 anni e 9 mesi). I test vengono somministrati al soggetto in incontri differenti.

Tempo 3 (T3)

Si costruisce la griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali, selezionando nel protocollo di Valutazione del Metodo Terzi, gli aspetti temporali e ritmici, assegnando poi a questi dei quantificatori. La griglia è poi compilata in base ai risultati del protocollo di Valutazione Terzi somministrato precedentemente al soggetto.

Tempo 4 (T4)

Il paziente è sottoposto ad un ciclo di trattamento con il Metodo Terzi (8 anni e 11 mesi).

Tempo 5 (T5)

Al termine del ciclo di trattamento (9 anni e 2 mesi) il paziente è sottoposto ad una valutazione finale dei medesimi test eseguiti prima dell’inizio del trattamento con il Metodo Terzi; in particolar modo: il protocollo di valutazione Terzi. Successivamente è sottoposto anche al test della figura umana (9 anni e 2 mesi), il TPV (9 anni e 10 mesi), il test della figura complessa di Rey (9 anni e 10 mesi) ed infine, la griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali.

Tempo 6 (T6)

Al termine della raccolta dati effettuata in T1, T2, T3 e T5 si esegue l’analisi e la comparazione degli stessi.

RISULTATI

INDICE

Disegno della figura umana pre e post trattamento Metodo Terzi

Si illustra di seguito quanto realizzato dalla bambina come disegno di sé pre (Immagine 8) e post trattamento (Immagine 9) con il Metodo Terzi.

Si riporta poi il grafico dei dati ottenuti dalla somministrazione del test della figura umana che evidenzia come post trattamento con il Metodo Terzi la bambina abbia saputo includere maggior elementi descrittivi nella rappresentazione di sé (Grafico 1).

Dalla somministrazione del test è stato possibile ricavare l’età mentale della bambina, in modo da poter calcolare, essendo a conoscenza della sua età cronologica, anche il Quoziente Intellettivo (QI). I dati sono riportati in tabella (Tabella 2) e in grafico (Grafico 2).

TAVOLA IV

Disegno di sé pre trattamento con il Metodo Terzi

Immagine 8- Disegno di sé pre trattamento con il Metodo Terzi

Immagine 9- Disegno di sé post trattamento con il Metodo Terzi

Immagine 9- Disegno di sé post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA V

Rappresentazioni grafica dei punteggi di QI dipendenti dall’età mentale ottenuta

Grafico 1- Rappresentazione grafica dei punteggi ottenuti dalla somministrazione del test della figura umana pre e post trattamento con il Metodo Terzi

 

Età mentale

Età cronologica

QI

Pre trattamento

7 anni

8 anni e 9 mesi

87,5

Post trattamento

11 anni

9 anni e 2 mesi

122

Tabella 2 - Dati ottenuti in riferimento ai punteggi ottenuti nel test della figura umana e alle corrispettive età mentali, paragonati alle età cronologiche e ai QI pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Dati ottenuti in riferimento ai punteggi ottenuti nel test della figura umana e alle

Grafico 2- Rappresentazioni grafica dei punteggi di QI dipendenti dall’età mentale ottenuta dalla somministrazione del test della figura umana pre e post trattamento con il Metodo Terzi

INDICE

TPV pre e post trattamento Metodo Terzi

Si riportano di seguito diverse tabelle di dati ottenuti dalla somministrazione del test di percezione visiva (TPV) pre e post trattamento con il Metodo Terzi: i punteggi grezzi (Tabella 3), i punteggi standard (Tabella 4) e i quozienti (Tabella 5).

I seguenti dati sono poi stati rappresentati graficamente: i punteggi grezzi (Grafico 3), i punteggi standard (Grafico 4) e i quozienti (Grafico 5) evidenziando una notevole evoluzione della bambina successivamente al ciclo di trattamento con il Metodo Terzi.

TAVOLA VI

Punteggi grezzi

Subtest

Pre trattamento

Post trattamento

coordinazione occhio-mano

153

177

posizione nello spazio

17

22

copiatura/riproduzione

35

37

figura-sfondo

9

14

rapporti spaziali

21

36

completamento di figura

9

4

velocità visuo-motoria

14

20

costanza della forma

12

16

Tabella 3- Dati ottenuti nei protocolli TVP in riferimento ai punteggi grezzi pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica dei punteggi grezzi ottenuti dalla somministrazione del

Grafico 3- Rappresentazione grafica dei punteggi grezzi ottenuti dalla somministrazione del test TPV pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Punteggi standard

Subtest

Pre trattamento

Post trattamento

coordinazione occhio-mano

8

12

posizione nello spazio

7

10

copiatura/riproduzione

13

13

figura-sfondo

6

11

rapporti spaziali

4

6

completamento di figura

7

2

velocità visuo-motoria

10

11

costanza della forma

9

11

Tabella 4- Dati ottenuti nei protocolli TVP in riferimento ai punteggi standard pre e post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA VII

Rappresentazione grafica dei punteggi standard ottenuti dalla somministrazione

Grafico 4- Rappresentazione grafica dei punteggi standard ottenuti dalla somministrazione del test TPV pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Quozienti

Pre trattamento

Post trattamento

QPVG (percezione visiva generale)

86

97

QPVMR (percezione visiva a motricità ridotta)

 

82

 

90

QIVM (integrazione visuo-motoria)

92

103

Tabella 5- Dati ottenuti nei protocolli TVP in riferimento ai quozienti pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica dei quozienti ottenuti dalla somministrazione del test

Grafico 5- Rappresentazione grafica dei quozienti ottenuti dalla somministrazione del test TPV pre e post trattamento con il Metodo Terzi

INDICE

Test della figura complessa di Rey pre e post trattamento Metodo Terzi

Si illustra di seguito quanto realizzato dalla bambina come prova di copia pre (Immagine 10) e post trattamento (Immagine 11) e come prova di memoria pre (Immagine 12) e post trattamento (Immagine 13) con il Metodo Terzi.

Per la prova di copia è stata riportata di seguito una tabella (Tabella 6) che mette a confronti i punteggi ottenuti nei singoli items (18 items totali con un punteggio da un minimo di 0 a un massimo di 2) pre e post trattamento con il Metodo Terzi.

In un grafico è stato riportato il punteggio totale ottenuto nella medesima prova (Grafico 6) confrontando quanto ottenuto pre e post trattamento con il Metodo Terzi.

Infine, utilizzando le tabelle standardizzate si è convertito il punteggio totale ottenuto nella prova di copia in punteggio percentile, considerando l’età cronologica della bambina. I seguenti dati sono illustrati in tabella (Tabella 7) e successivamente riportati in grafico (Grafico 7).

Quanto è stato fatto per la prova di copia, allo stesso modo è stato svolto per la prova di memoria. Di seguito sono riportati: la tabella (Tabella 8) che mette a confronto i punteggi ottenuti nei singoli items pre e post trattamento con il Metodo Terzi ed il grafico con il punteggio totale (Grafico 8) della stessa prova. Infine, nuovamente utilizzando le tabelle standardizzate si è convertito il punteggio totale ottenuto nella prova di memoria in punteggio percentile, considerando l’età cronologica della bambina. I seguenti dati sono illustrati in tabella (Tabella 9) e successivamente riportati in grafico (Grafico 9).

Per concludere si riporta di seguito una tabella (Tabella 10) che mette a confronto il punteggio percentile ottenuto nella prova di copia con quello ottenuto nella prova di memoria, pre e post trattamento con il Metodo Terzi. Il medesimo confronto è poi rappresentato graficamente (Grafico 10).

TAVOLA VIII

Prova di copia della Figura di Rey A pre trattamento con il Metodo Terzi

Immagine 10- Prova di copia della Figura di Rey A pre trattamento con il Metodo Terzi

Prova di copia della Figura di Rey A post trattamento con il Metodo Terzi

Immagine 11- Prova di copia della Figura di Rey A post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA IX

Prova di memoria della Figura di Rey A pre trattamento con il Metodo Terzi - 1

Immagine 12- Prova di memoria della Figura di Rey A pre trattamento con il Metodo Terzi

Prova di memoria della Figura di Rey A post trattamento con il Metodo Terzi

Immagine 13- Prova di memoria della Figura di Rey A post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA X

Copia

Item

Pre trattamento

Post trattamento

1

2

2

2

1

2

3

1

2

4

2

2

5

2

2

6

2

2

7

0

2

8

1

1

9

1

2

10

0

2

11

0,5

2

12

0,5

2

13

1

2

14

2

2

15

0,5

1

16

2

2

17

2

2

18

2

2

Totale

22,5

34

Tabella 6 - Dati ottenuti nei protocolli della figura complessa di Rey in riferimento ai punteggi della prova di copia pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Grafico 6- Rappresentazione grafica del punteggio totale ottenuto nella prova di copia pre e

Grafico 6- Rappresentazione grafica del punteggio totale ottenuto nella prova di copia pre e post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA XI

Copia

 

Pre trattamento

Post trattamento

Punteggio totale

22,5

34

Percentili

20

90

Età

8 anni e 9 mesi

9 anni e 10 mesi

Tabella 7 - Dati ottenuti nei protocolli della figura complessa di Rey in riferimento ai punteggi della prova di copia e ai punteggi percentili in riferimento all’età del paziente pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica del punteggio totale e dei percentili ottenuti nella prova

Grafico 7- Rappresentazione grafica del punteggio totale e dei percentili ottenuti nella prova di copia pre e post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA XII

Memoria

Item

Pre trattamento

Post trattamento

1

0

2

2

1

2

3

0,5

2

4

2

2

5

2

2

6

1

2

7

0

2

8

0,5

1

9

0,5

2

10

0

2

11

1

2

12

0

2

13

2

2

14

0

1

15

0

0

16

2

2

17

2

2

18

1

1

Totale

15,5

31

Tabella 8 - Dati ottenuti nei protocolli della figura complessa di Rey in riferimento ai punteggi della prova di memoria pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica del punteggio totale ottenuto nella prova di memoria pre

Grafico 8- Rappresentazione grafica del punteggio totale ottenuto nella prova di memoria pre e post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA XIII

Memoria

 

Pre trattamento

Post trattamento

Punteggio

15,5

31

Percentili

20

100

Età

8 anni e 9 mesi

9 anni e 10 mesi

Tabella 9 - Dati ottenuti nei protocolli della figura complessa di Rey in riferimento ai punteggi della prova di copia e ai punteggi percentili in riferimento all’età del paziente pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica del punteggio totale e dei percentili ottenuti nella prova

Grafico 9- Rappresentazione grafica del punteggio totale e dei percentili ottenuti nella prova di memoria pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Percentili

 

Pre trattamento

Post trattamento

Copia

20

90

Memoria

20

100

Età

8 anni e 9 mesi

9 anni e 10 mesi

Tabella 10 - Dati ottenuti nei protocolli della figura complessa di Rey in riferimento ai punteggi percentili della prova di copia di quella di memoria pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Grafico 10- Rappresentazione grafica dei percentili ottenuti nella prova di copia e in quella di

Grafico 10- Rappresentazione grafica dei percentili ottenuti nella prova di copia e in quella di memoria pre e post trattamento con il Metodo Terzi

INDICE

Griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali pre e post trattamento Metodo Terzi

Si illustra di seguito la griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali (Immagine 14) compilata a partire dalla valutazione qualitativa del Protocollo di Valutazione del Metodo Terzi pre e post trattamento con il Metodo Terzi.

È poi riportata una tabella (Tabella 11) che illustra il punteggio ottenuto dalla bambina nella parte di Vissuto dei diversi items temporali, pre e post trattamento con il Metodo. Gli aspetti temporali sono valutati con un punteggio che va da un minimo di 0 a un massimo di 2; se il medesimo aspetto compare in più di un esercizio del Metodo, è stata fatta una media tra i punteggi ottenuti. Questa sezione di Vissuto è raffigurata anche graficamente (Grafico 11). Anche per la parte di Rappresentazione è di seguito riportata una tabella (Tabella 12) e un grafico (Grafico 12) che mostrano il punteggio ottenuto nei diversi items temporali della griglia di valutazione.

TAVOLA XIV

VALUTAZIONE QUANTITATIVA DEGLI ASPETTI TEMPORALI

 

VALUTAZIONE INIZIALE

VALUTAZIONE FINALE

Data: 19/06/2014

Età: 8 anni e 9/12

Data: 09/2014

Età: 9 ani e 10/12

 

 

ESERCIZI PREDEAMBULATORI

ESERCIZI PREDEAMBULATORI

 

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

1. RITMO

1. RITMO

A. Ritmo a un canale (AASS)

A. Ritmo a un canale (AASS)

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

B.Ritmo a un canale (AAII)

B.Ritmo a un canale (AAII)

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

C. Ritmo a due canali omolaterale

C. Ritmo a due canali omolaterale

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

Pausa in abbandono

0

1

2

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

D. Ritmo a due canali crociato

D. Ritmo a due canali crociato

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Costanza del ritmo

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa di elevazione

0

1

2

 

Pausa in abbandono

0

1

2

Pausa in abbandono

0

1

2

Abbandono

0

1

2

 

Abbandono

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

Sincronia dei canali

0

1

2

 

 

 

2. ATTEGGIAMENTI

2. ATTEGGIAMENTI

A. Dal vissuto corporeo alla rappresentazione

A. Dal vissuto corporeo alla rappresentazione

Ordine di successione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

B. Dalla rappresentazione al vissuto corporeo

B. Dalla rappresentazione al vissuto corporeo

Ordine di succesione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di succesione nel fare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione del disfare

0

1

2

0

1

2

 

 

3. TOCCHI

3. TOCCHI

Ordine di successione cranio-caudale

0

1

2

0

1

2

Ordine di successione cranio-caudale

0

1

2

0

1

2

 

 

ESERCIZI DEAMBULATORI

ESERCIZI DEAMBULATORI

 

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

 

VISSUTO

RAPPRESENTAZIONE

1. TRASLAZIONI RETTILINEE

1. TRASLAZIONI RETTILINEE

A. Avanti

A. Avanti

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

B. Indietro

B. Indietro

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

C. Destra

C. Destra

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

D. Sinistra

D. Sinistra

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

Quantificazione  del percorso rettilineo

0

1

2

0

1

2

 

 

2. ROTAZIONI

2. ROTAZIONI

A. Rotazione a destra

A. Rotazione a destra

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

B. Rotazione a sinistra

B. Rotazione a sinistra

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione di una rotazione intera

0

1

2

0

1

2

 

 

3. TRASLAZIONI CURVILINEE

3. TRASLAZIONI CURVILINEE

A. Circonferenza in senso orario

A. Circonferenza in senso orario

Quantificazione della circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione della circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

B. Cirocnferenza in senso antiorario

B. Cirocnferenza in senso antiorario

Quantificazione della circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

Quantificazione della circonferenza intera

0

1

2

0

1

2

 

Immagine 14 – Griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali

TAVOLA XV

Vissuto

Items temporali

Pre trattamento

Post trattamento

Costanza del ritmo

1

2

Pausa di elevazione

0

2

Pausa in abbandono

0

2

Abbandono

0

2

Sincronia dei canali

0

1

Ordine di successione nel fare

1,5

2

Ordine di successione del disfare

1,5

2

Ordine di successione cranio-caudale

2

2

Quantificazione del percorso rettilineo

1

2

Quantificazione di una rotazione intera

1

2

Quantificazione della circonferenza intera

0

2

Tabella 11 – Dati ottenuti nei protocolli della griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali in riferimento ai punteggi del vissuto pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica della media dei punteggi ottenuti nei singoli items

Grafico 11- Rappresentazione grafica della media dei punteggi ottenuti nei singoli items temporali della parte di Vissuto della griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali somministrata pre e post trattamento con il Metodo Terzi

TAVOLA XVI

Rappresentazione

Items temporali

Pre trattamento

Post trattamento

Costanza del ritmo

 

 

Pausa di elevazione

Pausa in abbandono

Abbandono

Sincronia dei canali

Ordine di successione nel fare

1,5

2

Ordine di successione del disfare

1,5

2

Ordine di successione cranio-caudale

2

2

Quantificazione del percorso rettilineo

1

2

Quantificazione di una rotazione intera

0,5

2

Quantificazione della circonferenza intera

0

2

Tabella 12 - Dati ottenuti nei protocolli della griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali in riferimento ai punteggi della Rappresentazione pre e post trattamento con il Metodo Terzi

Rappresentazione grafica della media dei punteggi ottenuti nei singoli items

Grafico 12- Rappresentazione grafica della media dei punteggi ottenuti nei singoli items temporali della parte di Rappresentazione della griglia di valutazione quantitativa degli aspetti temporali somministrata pre e post trattamento con il Metodo Terzi

INDICE

DISCUSSIONE DEI RISULTATI

Confrontando i risultati ottenuti pre e post trattamento con il Metodo Terzi, emersi dalla valutazione qualitativa stilata a conclusione del ciclo di trattamento con il Metodo Terzi ed evidenziati dall’analisi quantitativa con la griglia di valutazione degli aspetti temporali, si possono sottolineare notevoli progressi nell’organizzazione temporale. La bambina, infatti, presentava precipitosità esecutiva con conseguente alterazione sequenziale, sovrapposizione o perdita di alcuni elementi dell’esercizio, sia in fase di consegna, che di vissuto e di rappresentazione. A conclusione del ciclo di trattamento si è evidenziato il raggiungimento della corretta sequenzialità e della quantificazione, mentre la sincronia tra due o più canali permane saltuaria e necessita di grande controllo e attenzione da parte della bambina. Il lavoro si è concentrato soprattutto sull’organizzazione ritmica, assai deficitaria ed elemento condizionante negativamente tutti gli esercizi proposti. La sperimentazione ed interiorizzazione di un modello ritmico corretto ha favorito l’ingresso ordinato delle informazioni propriocettive e spaziali, riducendo così notevolmente la precipitosità, permettendo alla bambina di elaborare con più esattezza i compiti richiesti. Questi miglioramenti hanno portato ad un’evoluzione parallela a livello dell’organizzazione spaziale: nell’ambito dello spazio personale e dello schema corporeo, la distinzione propriocettiva degli emicorpi è stata raggiunta velocemente, mentre l’integrazione degli stessi appare ancora incostante (per esempio nello schema crociato) e talvolta supportata dal pensiero verbale. Anche la percezione e la rappresentazione dell’asse corporeo è stata rapidamente acquisita, con netto miglioramento dell’assetto posturale, sia in statica che in dinamica, e conseguente acquisizione e rappresentazione dei corretti assi e piani corporei. Questa corretta percezione e rappresentazione corporea ha permesso un’evoluzione positiva della coordinazione e del controllo del movimento, specie negli schemi ritmici, ma soprattutto ha consentito alla bambina di sviluppare in modo corretto ed integrato lo spazio metrico euclideo, con una elaborazione più valida delle immagini mentali motorie sia propriocettive che visuo-spaziali. In particolare, si è lavorato sulla distinzione qualitativa e quantitativa e, successivamente, sono stati proposti esercizi sull’elaborazione modale dello spazio metrico. Sono stati anche proposti esercizi per l’identificazione con la squadretta relativi all’integrazione sé- spazio extrapersonale, che hanno migliorato la percezione e rappresentazione di sé rispetto allo spazio esterno.

Quest’evoluzione della bambina, dettato dall’acquisizione di una maggior organizzazione a livello temporale, e di conseguenza da un miglioramento a livello delle altre funzioni, emerge in modo significativo anche nei diversi test e retest che le sono stati somministrati. In particolare, nel test della figura complessa di Rey è emerso come la riduzione del disturbo attentivo, legato alla precipitosità e che all’inizio del percorso interferiva nel permettere alla bambina la buona riuscita del compito, le ha permesso a conclusione del percorso di prestare la sufficiente attenzione ai singoli elementi presenti nella figura, così da poterli riprodurre nella fase di copiatura e al tempo stesso poterli memorizzare per la fase seguente di memoria. Inoltre, la valida capacità di memoria di lavoro, e a lungo termine, le ha permesso di portare a termine la seconda fase del test senza difficoltà. Il miglioramento a livello delle funzioni attentive, cognitive e mnemoniche è stato evidenziato anche nel test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria (TPV): confrontando i punteggi standard ed i quozienti ottenuti pre e post test, si evidenzia un miglioramento della bambina da una valutazione sotto la media ad una nella media ed in alcuni aspetti anche sopra la media.  Infine, la corretta percezione e rappresentazione dell’asse corporeo e degli emicorpi, ha portato ad una maggior integrazione dello schema corporeo con conseguente miglioramento ed evoluzione nel test del disegno della figura umana.

In generale alla conclusione del percorso riabilitativo si sono evidenziati i seguenti aspetti:

  • disturbo attentivo che si è notevolmente ridotto durante il percorso terapeutico;
  • buone capacità cognitive, con intuizione anticipatorie risolutive del compito;
  • valida memoria di lavoro e a lungo termine;
  • progressivo aumento della capacità di cogliere l’errore e di analizzare in modo critico e costruttivo il suo operato, con conseguente aumento dell’autostima.

INDICE

LIMITI E OBIETTIVI FUTURI

Alla luce dei risultati ottenuti, si individuano dei limiti allo studio che possono essere lo spunto per alcuni obiettivi futuri.

Innanzitutto, la griglia è stata somministrata ad un singolo caso; per evidenziarne la validità è necessario estendere il campione di somministrazione per poter trarre conclusioni definitive. Si ritiene pertanto necessario ripetere lo studio con un campione più numeroso.

Un obiettivo futuro potrebbe essere quello di costruire una griglia di valutazione anche degli aspetti spaziali, da poter affiancare alla griglia da me proposta sugli aspetti temporali per fornire uno strumento di quantificazione del protocollo di valutazione del Metodo Terzi e mostrare ancora una volta come l’aspetto temporale e quello spaziale risultino intimamente e indissolubilmente legati.

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