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Schema Corporeo

Lo schema corporeo si riferisce alla rappresentazione mentale del proprio corpo, che comprende le dimensioni, la forma, la posizione delle parti del corpo e le capacità motorie. Lo schema corporeo è una componente importante della percezione sensoriale e della consapevolezza corporea.

Lo sviluppo dello schema corporeo inizia fin dall'infanzia e continua durante tutta la vita. Durante l'infanzia, i bambini sviluppano un'immagine mentale del proprio corpo attraverso l'esplorazione sensoriale e motoria. In particolare, i bambini apprendono a riconoscere le parti del corpo, a muoversi e a percepire le sensazioni tattili e proprioceptive.

Lo schema corporeo è influenzato da diversi fattori, tra cui l'età, l'esperienza di vita e l'ambiente circostante. Ad esempio, l'esposizione a una varietà di attività motorie e sensoriali può contribuire allo sviluppo di uno schema corporeo più preciso e accurato.

Lo schema corporeo può essere valutato attraverso diversi strumenti, tra cui i task di localizzazione corporea, i task di discriminazione corporea e i task di immagine corporea. Questi task richiedono al soggetto di identificare o di descrivere la posizione o la forma di diverse parti del corpo.

La promozione della consapevolezza corporea e dello sviluppo dello schema corporeo può essere utile per migliorare l'apprendimento motorio, la salute mentale e il benessere emotivo e sociale. La promozione della consapevolezza corporea può essere effettuata attraverso diversi metodi, tra cui la promozione di attività motorie e sensoriali, la promozione di programmi di educazione motoria e la promozione di programmi di mindfulness.

In sintesi, lo schema corporeo si riferisce alla rappresentazione mentale del proprio corpo, che comprende le dimensioni, la forma, la posizione delle parti del corpo e le capacità motorie. Lo schema corporeo è influenzato da diversi fattori e può essere valutato attraverso diversi strumenti. La promozione della consapevolezza corporea e dello sviluppo dello schema corporeo può essere utile per migliorare l'apprendimento motorio, la salute mentale e il benessere emotivo e sociale.

  • VALUTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO - I disturbi dello schema corporeo

    Generalmente per valutare lo schema corporeo viene richiesto al bambino di denominare le varie parti del corpo su di sé, sull’altro e su una bambola o anche di disegnare la figura umana. Queste prove ci informano sulla conoscenza del corpo che ha il bambino; però bisogna tener presente che questa conoscenza è dovuta all’insegnamento ricevuto e quindi può esserci anche un apprendimento

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  • CHE COSA COMPORTANO TALI DISTURBI - I disturbi dello schema corporeo

    Possono determinarsi difficoltà percettive, motorie e relazionali: un soggetto che percepisce in maniera distorta il proprio corpo sarà anche incapace di percepire correttamente gli oggetti; e se non è capace di usare i rapporti spazio-temporali correttamente su di sé, sarà anche incapace di stabilire corrette relazioni spaziali e temporali tra sé e il mondo. Ne risente il piano

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  • COME CLASSIFICARE - I disturbi dello schema corporeo

    I disturbi dello schema corporeo possono essere ordinati fondamentalmente secondo il tipo e la causa.

    In merito alle cause, esse sono contemplate nei tre ambiti: neurologico, neuropsicologico e  psicopatologico. R.C. Russo ne  individua diverse ponendole all’interno di tre gruppi o tipi principali (R.C. Russo, 2000):

    1. Disturbi dello schema corporeo
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  • STUDI SULLO SVILUPPO DELLO SCHEMA CORPOREO - Evoluzione dello schema corporeo

    La questione sullo schema corporeo non è stata esaustivamente chiarita. Il suo studio, in passato, è stato condotto su bambini a partire da tre-quattro anni, usando il disegno della figura umana  e su bambini di età inferiore ai tre anni soprattutto attraverso osservazioni da cui sono state tratte delle ipotesi. Niente tecniche sperimentali dirette né scale di sviluppo.

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  • LATERALITA’ E LATERALIZZAZIONE - Evoluzione dello schema corporeo

    LATERALITA’ E  LATERALIZZAZIONE - Evoluzione dello schema corporeo

    Nell’evoluzione dello schema corporeo è integrata la lateralità che è anche connessa

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  • ALCUNI ASPETTI DELL’ EVOLUZIONE - Evoluzione dello schema corporeo

    Un bambino di pochi mesi di vita riceve numerose sensazioni dovute alle varie afferenze tattili, propriocettive, enterocettive legate alla funzione alimentare, e poi visive, uditive, olfattive, ma non vi è ancora una coscienza di unità corporea. Gli psicanalisti riguardo a questo periodo parlano di “corpo spezzettato”. Del resto sappiamo che il bambino di questa età investe

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  • LE FASI DELLA STRUTTURAZIONE - Evoluzione dello schema corporeo

    L’organizzazione dello schema corporeo inizia a partire dal corpo della madre e dal proprio corpo che uniti nel periodo della gravidanza, alla nascita si presentano separati e saranno percepiti così dal bambino non subito ma dopo un periodo di iniziale indifferenziazione.

    Ma nulla vieta di immaginare tale esordio già nell’embrione, ai confini con i primissimi stadi della

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  • PSICOLOGIA - Evoluzione dello schema corporeo

    Dal lato psicologico lo schema corporeo si va strutturando nella mente del bambino come il più arcaico fondamento del Sè e si acquisisce lentamente, per tramite della mediazione materna.

    Tutte le principali teorie, ad orientamento psicoanalitico e non, riconoscono come fatto inconfutabile che il Sè, all’origine, è fatto esclusivamente di esperienze corporee. Lo stesso Freud, nella sua

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  • NEUROANATOMIA - Evoluzione dello schema corporeo

    Dal punto di vista neurologico lo schema corporeo viene situato nella corteccia del lobo parietale destro, in una zona piuttosto estesa che comprende le aree 5, 7, 39 e 40 di Brodmann. Nelle aree delle circonvoluzioni prerolandica e postrolandica esiste una ben precisa somatotopia, cioè a determinate zone del corpo corrispondono determinati gruppi di neuroni cerebrali. Tale constatazione ha

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  • IL VISSUTO CORPOREO - Concetto di "schema" e di "immagine"

    La comparsa della malattia o l'esperienza di essa fa emergere, in tutte le persone, sentimenti e pensieri non sempre consapevoli che modificano il rapporto individuale sia con il mondo esterno che con se stessi.

    La persona umana quando è ammalata lo è  nella sua totalità, pertanto reagisce anche affettivamente a qualunque modificazione del suo stato fisiologico di base: la malattia

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  • ALTRI TERMINI DA DEFINIRE - Concetto di "schema" e di "immagine"

    Che cosa vogliamo indicare con le parole sensazione e percezione ? Per alcuni non sono separabili, per altri c’è una differenza importante. Il termine SENSAZIONE indica gli elementi della conoscenza sensibile provocati da stimoli esterni agenti sugli organi sensoriali. Il nostro corpo  continuamente riceve stimoli che provengono dal mondo

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  • IN SINTESI - Concetto di "schema" e di "immagine"

    La nozione di schema corporeo, nelle sue prime definizioni di inizio XX secolo, risulta essere inadeguata, almeno nel suo significato tradizionale” (Guaraldi, 1990).

    Inoltre, certamente ingiustificato è l'uso dei terminischema corporeo edimmagine del corpo come sinonimi, perché, anche solo riferendoci agli studi meno recenti e

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  • ALCUNE DEFINIZIONI - Concetto di "schema" e di "immagine"

    Dalla sterminata letteratura sull’argomento, si evince la difficoltà ad utilizzare in maniera univoca diversi termini quali schema corporeo, immagine corporea, vissuto corporeo ecc. Il termine schema corporeo, nella sostanza è equivalente a immagine del corpo, immagine di sé, schema posturale, ed è affrontato con impostazioni teoriche diverse secondo la prospettiva di

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  • CENNI STORICI - Concetto di "schema" e di "immagine"

    Il concetto di schema corporeo è molto utilizzato in campo riabilitativo ed educativo. E’ un concetto importante nello sviluppo di un individuo e nell’organizzarsi del suo agire, ma è anche un concetto ambiguo. Nel corso del tempo ha via via coagulato vari significati fino al punto che oggi con difficoltà riesce ad essere racchiuso  in un’unica definizione.

    Nasce nell’800 all’interno

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  • PREMESSA - Immagine di sè e schema corporeo

    copertina-tesi-luciano-monfefusco

    Tesi di Laurea di: ...

  • Corso ECM - Scala A.P.Mt.: la valutazione psicomotoria in acqua

    Il corso, rivolto prevalentemente a terapisti della neuropsicomotricità e fisioterapisti, si propone di presentare le modalità di osservazione e di valutazione della psicomotricità in acqua mediante l’utilizzo di uno strumento standardizzato, la scala A.P.Mt.

    L’attività formativa si svolge in 3 weekend, il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 18.00. Sono previste differenti modalità

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  • IL BAMBINO NELLA VALUTAZIONE PSICOMOTORIA: Osservazione del comportamento spontaneo, prove dell' esame psicomotorio e test standartizzati a confronto nella definizione del progetto terapeutico - 27-28 febbraio - 20-21 marzo - 2010 - ROMA

    IL BAMBINO NELLA VALUTAZIONE PSICOMOTORIA: Osservazione del comportamento spontaneo, prove dell' esame psicomotorio e test standartizzati a confronto nella definizione del progetto terapeutico.

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  • Sviluppo e organizzazione dello schema corporeo

    L’organizzazione spaziale non può essere separata dalla conoscenza del corpo e dall’organizzazione dello schema corporeo.


    “Immagine che ogni individuo ha di sé e del proprio corpo; con l’espressione immagine del corpo intendo il quadro mentale che ci facciamo del nostro corpo, vale a dire il modo in cui il corpo appare a noi stessi”.

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  • Corso annuale sull’intervento psicomotorio di base secondo il metodo di Anne-Marie Wille - 16 gennaio 2010

    [Titolo del corso]CORSO ANNUALE SULL’INTERVENTO PSICOMOTORIO DI BASE secondo il metodo di Anne-Marie Wille

    [Data Inizio]Sabato 16 gennaio 2010

    [Obiettivi]Proporre un metodo psicomotorio da integrare al proprio

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  • Il Corpo e il suo Linguaggio - Il bambino, il suo corpo

     Il bambino, il suo corpoLa prima fondamentale scoperta che il bambino fa è  quella del corpo. Ciò avviene attraverso una scrupolosa investigazione delle parti del proprio corpo:  un mese, porta le mani alla bocca, due mesi, comincia a

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  • Ultima osservazione del II° Caso

    Osservazione d'ingresso del II° caso

    Il bambino può mantenere la relazione per tempi brevi. Presenta microencefalia, disgenesia dei padiglioni auricolari, (RM medio-grave)
    Tono: lievemente aumentato in emisoma sx; ipertono in emisoma dx con prevalenza all'arto inferiore, (accorciamento relativo dell'arto); piede in equinismo. Rigidità dell'articolazione tibio-tarsico dx. lieve

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  • Aspetti Clinici delle Paralisi Cerebrale Infantile

    La descrizione delle manifestazioni cliniche ha posto e pone tuttora rilevanti problemi a causa della complessità e della notevole varietà dei sintomi, che caratterizzano i vari quadri morbosi, ciascuno dei quali a sua volta può presentare configurazioni talora molte variegate.

    Classicamente le PCI sono classificate in base ai sistemi encefalici coinvolti nel danno; esse sono distinte

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  • Comunicazione non verbale nei bambini - INTRODUZIONE

    Nella vita di tutti i giorni, nei rapporti con gli altri, viviamo momenti in cui siamo consapevoli di come stiamo, come agiamo, ed altri in cui invece le motivazioni o i sentimenti che ci spingono ad agire rimangono nel nostro inconscio. Il corpo registra emozioni di tutti i tipi e risponde attraverso messaggi non verbali che vengono chiaramente recepiti dagli altri, anche se non sono emessi

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  • Lo Sviluppo Neuro e Psicomotorio

    Lo Sviluppo Neuro e Psicomotorio  Attraverso gli atteggiamenti corporei e  dei movimenti, l’individuo diventa essere sociale

    L’impostazione psico-cinetica dello sviluppo motorio di Jean Le Boulch differisce da quella di

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  • Mio figlio presenta disturbi nell'area della NEURO e PSICOMOTRICITÀ - Che cosa devo fare?

    Mio figlio presenta disturbi nell'area della della Neuro e Psicomotricità - Che cosa devo fare?

    Disturbi dello sviluppo motorio e neuropsicomotorio in età evolutiva - Che

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