INTRODUZIONE - L’importanza della condivisione con la famiglia di strategie neuropsicomotorie per favorire un’armonica integrazione delle caratteristiche sensoriali in nati prematuri e nati a termine a 9 e 12 mesi
ABSTRACT
Con la stesura di questa tesi si è voluta dimostrare la fondamentale importanza di intervenire precocemente in termini di promozione della relazione e dell’integrazione sensoriale, nella condivisione di strategie ad hoc con la famiglia, nei bambini, sia nati prematuri che nati a termine, in particolar modo nel bimbo prematuro che risulta essere più vulnerabile data l’immaturità del suo sistema nervoso alla nascita.
La nascita pretermine interrompe il fisiologico sviluppo dei processi di integrazione sensoriale e i diversi input sensoriali vengono percepiti dal neonato come fastidiose fonti di stress.
Infatti, immediatamente dopo la nascita, l’ambiente post-uterino del bambino prematuro, sarà la Terapia Intensiva Neonatale in cui per diverse settimane non si ricevono adeguate stimolazioni sensoriali (troppi input sensoriali visivi e uditivi, a causa delle troppe luci e dei rumori eccessivi provenienti dai macchinari).
La carenza o l’eccessiva stimolazione sensoriale postnatale è un fattore importante da considerare nello studio dello sviluppo del nato prematuro.
Per l’elaborazione della presente tesi è stata presa in considerazione una popolazione di 11 bambini nati a termine (parto tra la 37ª e la 40ª settimana di gestazione) e 17 bambini nati pretermine.
Il lavoro, effettuato durante la tesi, consta di un’iniziale osservazione del bambino, della relazione con la figura di riferimento e una successiva somministrazione a quest’ultima dei seguenti questionari ai 9 e ai 12 mesi del bambino:
- Sensory Profile 2.0: la sezione denominata Toddler Sensory Profile 2;
- il questionario Socioemozionale delle scale Bayley;
- La forma completa della scheda “Gesti e Parole” del primo vocabolario del bambino;
- La scheda “semeiotica nel primo anno di vita” (fascia 6-9 mesi; 9-12 mesi), del centro Brazelton di Firenze.
Questi strumenti hanno permesso di identificare gli specifici profili sensoriali di ciascun bambino.
Dal profilo sensoriale si può intuire il tipo di interazione presente tra la soglia neurologica di attivazione del cervello del bambino da parte dei singoli input sensoriali e la sua risposta di adattamento comportamentale. Essa può essere passiva, ossia in accordo con la soglia di attivazione, o attiva, ossia in opposizione alla soglia di attivazione.
Allo stesso modo si è valutato il profilo socio emozionale in merito alla relazione del bambino con i propri caregivers e con gli oggetti a disposizione, durante la loro quotidianità.
Inoltre, è stato possibile valutare le abilità psicomotorie emergenti e, grazie ad un’intervista ad hoc, la capacità di comprendere e produrre parole e gesti.
Una posizione di notevole rilievo nella mia tesi è stata, infatti, assunta dalla condivisione con la famiglia. Tale condivisione ha permesso ai genitori di avvicinarsi ulteriormente alle reali capacità del proprio bambino e al terapista di fornire consigli e/o suggerimenti per garantire un’armonica integrazione delle caratteristiche sensoriali di ciascun bambino.
Grazie ai consigli scambiati tra il terapista e i genitori si è evidenziato, nei bambini tra i 9 mesi e i 12 mesi, e quindi a distanza di tre mesi, un miglioramento, in quanto ciascun bambino, aiutato dai genitori ha potuto affinare i diversi processi di elaborazione ed integrazione sensoriale necessari per un adeguato sviluppo psicomotorio.
INTRODUZIONE
Questa tesi è stata progettata con l’intento di far comprendere quanto può essere fondamentale intervenire precocemente nei bambini, sia nati prematuri che nati a termine.
Si definisce parto “a termine” il parto che si verifica tra la 37ª e la 40ª settimana di gestazione; mentre, nel caso in cui avvenga prima delle 37 settimane viene definito “pretermine”.
La nascita prematura fa sì che il bambino prematuro, risulti essere più vulnerabile del bambino nato a termine in quanto al momento della nascita il sistema nervoso è immaturo e il fisiologico sviluppo dei processi di integrazione sensoriale è stato interrotto.
L’ambiente in cui il bambino vivrà i primi momenti subito dopo nascita, non è un ambiente adeguato dal punto di vista sensoriale per il bambino. I semplici interventi o stimoli esterni, che ivi subisce, apparentemente innocui come il cambio del pannolino o l’accensione delle luci vengono percepiti dal piccolo come fastidiose fonti di stress.
Durante il mio lavoro di tesi sono stati osservati 17 bambini prematuri e 11 bambini nati a termine sia all’età di 9 mesi che all’età di 12 mesi.
Ad entrambi i gruppi dei bambini sono stati somministrati i medesimi questionari:
- Sensory Profile 2.0: la sezione denominata Toddler Sensory Profile 2;
- il questionario Socioemozionale delle scale Bayley;
- La forma completa della scheda “Gesti e Parole” del primo vocabolario del bambino;
- La scheda “semeiotica nel primo anno di vita” (fascia 6-9 mesi; 9-12 mesi); centro Brazelton di Firenze.
Questi strumenti hanno permesso di identificare i diversi profili sensoriali di ciascun bambino, le abilità psicomotorie emergenti e la capacità di comprendere e produrre parole e gesti
La condivisione con la famiglia di strategie neuropsicomotorie è stato il fulcro di questo elaborato.
Indice |
INTRODUZIONE |
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CONCLUSIONI |
BIBLIOGRAFIA |
Tesi di Laurea di: Valentina VESCI |