Introduzione - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo: classificazione secondo la Scala PIR-GAS
Durante il percorso di studio e in particolar modo grazie all’esperienza clinico-pratica del tirocinio, ho potuto osservare quanto la diade madre-bambino costituisca l’elemento primario da cui il riabilitatore deve partire per raggiungere una stabilità all’interno del setting e così facilitare il raggiungimento di obiettivi comuni alla triade terapista-caregiver-bambino.
In questo lavoro si è voluto verificare con quali modalità e quanto influisca l’aspetto interattivo-relazionale tra madre e bambino in condizioni patologiche, nello specifico in bambini affetti da disturbi del neurosviluppo, sullo sviluppo del bambino e sulle modalità con le quali il bambino può modificarsi durante il percorso terapeutico.
Nel primo capitolo del lavoro, si descrivono le caratteristiche dell’interazione precoce tra madre e bambino (intersoggettività primaria e secondaria) e la costituzione di una relazione solida tra le due parti della diade in condizioni di assenza di patologia.
Nel secondo capitolo si passa a descrivere quali siano le complicazioni che si possono verificare all’interno della diade in caso di una rottura precoce del legame tra il genitore e il bambino con patologia. In questo capitolo sono descritti i pattern interattivi e le problematiche relazionali che ne derivano identificati dal Manuale di classificazione 0-3, che classifica nell’Asse II i Disturbi della Relazione, fornendo gli strumenti per una osservazione e valutazione oggettiva della relazione che sottende la diade madre-bambino. Strumenti che sono stati utilizzati nella parte clinica del lavoro per valutare appunto quali caratteristiche di interazione ha assunto la diade. Tali strumenti sono: la Checklist dei Problemi della Relazione (RPCL) e la Scala per la Valutazione globale della Relazione Genitore-Bambino (PIR-GAS) (CD: 0-3R).
Nei successivi capitoli e nella parte dedicata alle conclusioni, vi è l’analisi dei casi clinici trattati, degli obiettivi prefissati e analizzati in relazione ai risultati ottenuti dalla valutazione della relazione prima e dopo il trattamento terapeutico.