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Perché il termine “NEUROPSICOMOTRICISTA” viene associato al "Terapista della NEURO e PSICOMOTRICITÀ dell’Età Evolutiva" ?

Movement ABC-2 

Movement ABC-2 

La batteria Movement ABC-2 rappresenta l’apice di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo che è iniziato nel 1966. La prima batteria nota come TOMI (Stott et al., 1972-1984) nasce in un periodo in cui la “goffaggine” dei bambini, intellettualmente competenti, non era ancora misurabile oggettivamente. Il secondo gruppo di ricercatori guidati da Jack Keogh e successivamente da David Sugden si concentrarono su un obiettivo di natura pratica: allertare gli insegnanti riguardo l’esistenza di bambini con difficoltà di movimento. Per questo intento costruirono una checklist che oggi è nota come checklist della batteria Movement ABC. (Sugden, Reynard)

Nel 1992 Sugden e Henderson decisero di unire test e checklist in un unico pacchetto che prese il nome di Movement ABC.

Nel 2005 Anna Barnett viene nominata direttore generale del progetto di revisione e ristandardizzazione delle componenti di valutazione della batteria Movement ABC che ha portato alla pubblicazione del Movement ABC-2 nel 2007 (Barnett, Sugden e Henderson). Oggi la batteria si compone di un test standardizzato, una checklist e un manuale che descrive l’approccio ecologico all’intervento nei bambini che presentano difficoltà di movimento: Movement ABC-2. Un intervento Ecologico per bambini con difficoltà di movimento – manuale IE. Il test e la checklist identificano e descrivono la presenza di problemi delle funzioni motorie in bambini e adolescenti.

 

Popolazione clinica

La popolazione clinica alla quale è dedicata la batteria Movement ABC-2 si compone di soggetti che presentano difficoltà di movimento accertate o per i quali è riconosciuta la presenza di problemi nel dominio motorio. Questi individui possono essere divisi in 4 gruppi differenti:

  • GRUPPO 1. Questo gruppo presenta soggetti che in assenza di difetti genetici riconosciuti, deficit biochimici, anatomici, sensoriali, significativi segni di danno neurologico e dotati di un’intelligenza nella norma e ambiente familiare positivo, presentano notevoli difficoltà nell’acquisizione di abilità motorie adeguate per rispondere alle richieste ambientali. 
  • GRUPPO 2. Questo gruppo è composto da soggetti per i quali le difficoltà motorie rappresentano solo uno dei problemi. Si identificano 2 sottogruppi; il primo composto da bambini che presentano problemi prioritari rispetto alle difficoltà motorie; il secondo formato da bambini in cui i problemi più importanti rispetto agli altri sono di difficile identificazione.
  • GRUPPO 3. Questo gruppo comprende soggetti che vengono definiti “a rischio”. Tra questi bambini vi sono: nati pretermine, LBW e bambini che soffrono di FASD (Foetal Alcohol Spectrum Disorder).
  • GRUPPO 4. Questo gruppo è rappresentato da un’eterogeneità accentuata. I bambini possono essere affetti da condizioni estremamente variabili come: Sindrome di Tourette, S. di Williams, S. di Turner, S. dell’X fragile, S. di Marfan.

 

Il Test

Il test della batteria Movement ABC-2 è uno strumento standardizzato che richiede lo svolgimento di compiti motori rigorosamente specificati. Fornisce informazioni qualitative rispetto a come il soggetto affronta e svolge i compiti. Viene utilizzato, ad oggi, da psicologi, terapisti occupazionali, fisioterapisti e pediatri.

Il test si suddivide in tre fasce d’età:

  • Fascia d’età 1: 3-6 anni
  • Fascia d’età 2: 7-10 anni
  • Fascia d’età 3: 11-16 anni

Per ognuna delle fasce descritte sono previsti otto compiti suddivisi in tre sezioni: DESTREZZA MANUALE, MIRARE E AFFERRARE ed EQUILIBRIO. La somministrazione di questi otto compiti necessita di un tempo di circa 20-40 minuti, a seconda dell’età del soggetto, dell’esperienza dell’esaminatore o anche dal grado di difficoltà. Per ogni compito sono definiti punteggi standard che si suddividono per semestre tra i 3 e 4 anni, mentre si suddividono per anno d’età tra i 5 e 16 anni.

Per ogni sezione del test e per il punteggio totale, sono forniti punteggi standardizzati corretti per età e percentili; inoltre è presente un sistema “a semaforo” che permette di interpretare il punteggio ottenuto. Questo sistema descrive tre zone: la zona VERDE (punteggio totale superiore a 67 o un percentile superiore al 15°) indica prestazioni nella norma, la zona GIALLA (punteggio totale compreso tra 57 e 67 inclusi o percentile compreso tra 6° e 15° inclusi) definisce una categoria “a rischio” e indica la necessità di un attento monitoraggio, la zona ROSSA (punteggio totale uguale o inferiore a 56 o percentile uguale o inferiore al 5°) indica la presenza di un problema motorio significativo.

Oltre ai dati quantitativi derivati dalla somministrazione formale del test è possibile descrivere qualitativamente e sistematicamente le modalità con le quali il soggetto esegue ciascun compito. Sono ad esempio incluse annotazioni in merito alla postura del bambino, al controllo adeguato o meno della forza.

Infine, l’esaminatore è invitato a prendere in considerazione l’eventuale presenza di fattori non motori che avrebbero potuto influenzare la prestazione, tra cui: mancanza di concentrazione, mancanza di motivazione, timore per le richieste del compito.

In questo progetto si è lavorato con bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, utilizzando i materiali e i compiti descritti nella scheda “Fascia d’età 1: 3-6 anni”. All’interno di questa fascia viene richiesto ai bambini di svolgere i seguenti compiti:

 

Destrezza Manuale

L’importanza delle funzioni della mano è fondamentale nello sviluppo del bambino; “Lo sviluppo motorio è stato troppo spesso considerato come un insieme di tappe di poco significato per la psicologia del bambino. Nulla di più sbagliato […] lo sviluppo motorio è il cuore dello sviluppo”. (Von Hofsten C., 2004)

Nella sezione Destrezza manuale vengono distinti tre aspetti di funzionamento:

  • Velocità e sicurezza del movimento compiuto con ciascuna mano
  • Coordinazione delle due mani nell’esecuzione di una singola operazione
  • Coordinazione occhio-mano così come richiesto nel controllo dello strumento grafico

All’interno di questa sezione vengono presentati i seguenti items:

1) Salvadanaio.

Il bambino, tenendo fermo il salvadanaio con una mano, posiziona l’altra sul tappetino. Al segnale di VIA, il bambino prende una moneta alla volta e le inserisce nella fessura del salvadanaio il più velocemente possibile. L’esaminatore inizia a cronometrare quando la mano lascia il tappetino e ferma il tempo quando l’ultima moneta tocca il fondo del salvadanaio. Vengono valutate entrambe le mani, avendo cura di identificare quella preferita.

Per i bambini di 3-4 anni sono usate 6 monete, suddivise in 2 file da 3 monete ciascuna, posizionate a lato del salvadanaio in corrispondenza della mano che il bambino userà. I bambini di 5-6 anni utilizzeranno 12 monete suddivise in 4 file da 3 monete ciascuna posizionate nella medesima modalità.

2) Infilare i cubi.

Quando il materiale è pronto, si fanno posizionare le mani del bambino sul tappetino. Al VIA il bambino può iniziare il compito prendendo il laccio e infilando i cubetti uno alla volta il più velocemente possibile. Durante il tentativo può essere assunta qualsiasi posizione di braccio e mano. Si inizia a cronometrare quando la prima mano si stacca dal tappetino e si ferma il tempo quando l’ultimo cubetto è passato oltre la punta di metallo del laccio. Per i bambini tra 3-4 anni, vengono utilizzati 6 cubetti disposti su un’unica fila orizzontale, parallela e distante 5 cm dal bordo del tappetino, con i buchi rivolti verso l’alto. Per i bambini di 5-6 anni, vengono utilizzati 12 cubetti posizionati con le stesse modalità. Il laccio viene posizionato in modo che la punta formi un angolo retto con la linea descritta dai cubetti.

3) Percorso 1.

Partendo dalla posizione delle biciclette, viene chiesto al bambino di tracciare una linea continua seguendo il percorso senza attraversarne i bordi. Il bambino non viene penalizzato se solleva la penna purché ricominci esattamente dallo stesso punto. Il foglio può essere ruotato fino a 45°. Viene valutata solo la mano preferita.

 

Mirare e Afferrare

Mirare e afferrare sono abilità che hanno una forte componente evoluzionistica. Poiché molte attività che coinvolgono il lancio o l’intercettazione di un oggetto in movimento, dipendono da un’istruzione formale, più che essere acquisite spontaneamente, si è ritenuto che questo tipo di azioni fosse più sensibile a fattori di genere, culturali e di esperienza rispetto ad altre attività presenti nella prima edizione della batteria. Al fine di ridurre al minimo l’influenza dell’esperienza sono state selezionate forme base di queste abilità e sono state permesse più prove pratiche per questi compiti. In questa sezione vengono considerate due componenti:

  • accuratezza nel ricevere un oggetto in movimento lanciato sia da chi valuta sia dal bambino
  • accuratezza nel mirare e colpire un bersaglio.

All’interno di questa sezione vengono presentati i seguenti item:

1) Afferrare il sacchetto.

Il bambino e l’esaminatore sono disposti, uno di fronte all’altro, ad una distanza di 1.8 m. L’esaminatore, adeguando la sua altezza a quella del bambino, lancia il sacchetto in modo tale che giunga a livello delle mani estese del bambino, che deve cercare di afferrarlo con due mani. I bambini di 3-4 anni possono aiutarsi con il corpo per prendere il sacchetto, mentre i bambini di 5-6 anni devono afferrare il sacchetto con precisione tra le 2 mani. Nel caso in cui il bambino si muovesse prima del lancio il tentativo viene dato fallito.

2) Lanciare il sacchetto dentro il tappeto.

Viene posizionato il bersaglio sul terreno ad una distanza di 1.8 metri, il bambino lancia il sacchetto con una mano cercando di farlo atterrare in un qualsiasi punto del tappeto bersaglio. Viene considerato valido il lancio solo se il sacchetto tocca il bersaglio come primo atterraggio. Se il bambino esce dal tappeto di lancio prima del tiro il tentativo è dato fallito.

 

Equilibrio

“[…] una completa comprensione dell’equilibrio implica molto più di una semplice descrizione di muscoli, torsioni e leva delle braccia. Coinvolge anche le funzioni psicologiche di base di percepire la disposizione, scoprire le proprie capacità […]”. (K E Adolph, 2000)

In quest’ottica omnicomprensiva dello sviluppo dell’equilibrio si sviluppano le prove presenti nella batteria. L’equilibrio statico si riferisce alle abilità di mantenere il centro di gravità del corpo sopra la base di supporto in situazioni di quiete; al contrario l’equilibrio dinamico coinvolge il mantenimento dell’equilibrio mentre la base d’appoggio e il centro di gravità sono in movimento. In questa sezione vengono rappresentati tre aspetti dell’equilibrio:

  • Equilibrio statico, dove il bambino deve mantenere una posizione specifica il più a lungo possibile
  • Equilibrio dinamico che coinvolge movimenti lenti e accurati
  • Equilibrio dinamico che coinvolge movimenti veloci ed esplosivi, come saltare

All’interno di questa sezione sono presenti i seguenti compiti:

1) Equilibrio su una gamba (statico).

Il bambino deve rimanere, per un tempo massimo di 30 secondi, su un piede con le braccia tenute libere. La gamba sollevata può essere tenuta in qualsiasi posizione, a condizione che il piede libero non venga agganciato attorno alla gamba in appoggio. Il tempo viene cronometrato appena un piede si stacca dal suolo. Il tentativo termina quando il piede sollevato tocca il suolo. Il bambino può scegliere con quale piede iniziare. Vengono valutate entrambe le gambe. Quando il piede di appoggio viene mosso dalla posizione di partenza il tentativo è considerato terminato.

2) Camminare con i talloni sollevati (dinamico).

Il bambino deve percorrere una linea, posta sul pavimento, lunga 4,5 metri camminando con i talloni sollevati. Il bambino deve porre attenzione a camminare sopra la linea. Il numero massimo di passi consecutivi che possono essere eseguiti è di 15. Se il bambino cammina senza sollevare il tallone o esce dalla linea il passo non è considerato valido.

3) Saltare sui tappeti (dinamico).

Il bambino deve saltare sopra 5 tappeti, di colore alternato, posti in sequenza. I bambini di 3-4 anni possono saltare e atterrare come vogliono purché stacchino entrambi i piedi dal suolo nel salto. I bambini di 5-6 anni devono eseguire i salti continui e consecutivi avendo cura di saltare e atterrare con i piedi uniti. In tutte le età il salto sull’ultimo tappeto deve terminare con una posizione di equilibrio. Se durante i salti si oltrepassano i bordi del tappetto, si perde vistosamente l’equilibrio o si appoggiano le mani al suolo, il salto non è valido.

La scelta di questi specifici item parte da un razionale di natura pragmatica in quanto la maggior parte dei bambini sembra avere difficoltà nella maggior parte dei compiti motori piuttosto che difficoltà limitate ad azioni fino motorie o grosso motorie.

L’obiettivo principe nella costruzione del test è stato, quello di produrre uno strumento che offrisse una visione del funzionamento globale del bambino. La selezione dei compiti inseriti nel Movement ABC-2 si è basata su alcuni principi tra cui:

  • la possibilità di essere somministrati facilmente in modo standardizzato.
  • usare strumenti semplici e standardizzati che per ragioni pratiche siano facili da assemblare, da trasportare e che provochino interesse nel bambino.
  • Essere semplici da quantificare in un modo oggettivo e che siano quindi affidabili
  • Essere ugualmente familiari per maschi e femmine. Alcune differenze emergono comunque in certe circostanze, ma questi effetti non sono così sostanziali da suggerire la necessità di norme separate in base al sesso (Chow et al., 2001)
  • Essere rilevanti in tutti i contesti culturali. Alcuni studi (Chow et al., 2006 Rosblad et al., 1998) hanno evidenziato differenze tra bambini di diverse culture. Nella creazione del test sono stati scelti compiti che presentassero componenti di attività motorie presenti in ogni cultura.

Un aspetto che deve essere sottolineato riguarda le istruzioni fornite ai bambini. Non sono presenti vincoli per la spiegazione degli item: l’assenza di istruzioni verbali standardizzate e di indicazioni “fisse”, permette di concentrarsi sugli aspetti del compito che devono essere maggiormente enfatizzati durante la dimostrazione. Questi aspetti risultano decisivi nella comunicazione efficace con il bambino. La flessibilità nel modo di presentare le attività permette di aiutare i bambini nella comprensione del compito e delle modalità con cui devono svolgerlo (es. è possibile utilizzare il linguaggio dei segni quando si lavora con bambini che hanno difetti dell’udito).

 

La Standardizzazione

La batteria Movement ABC-2 è stata standardizzata utilizzando un campione rappresentativo di bambini residenti nel Regno Unito. Per garantire che nel campione di validazione fossero incluse proporzioni di bambini rappresentative di ciascun gruppo demografico, è stato utilizzato un campionamento stratificato. Questi strati sono stati identificati considerando 12 livelli per la regione geografica, 2 per il sesso, 16 per l’età, 4 per il gruppo etnico di appartenenza e 5 per il livello di istruzione dei genitori. Il campione si compone di 1172 bambini compresi tra i 3 e 16 anni e 11 mesi.

  • Regione geografica: il censimento del 2001 ha suddiviso il regno unito in 12 regioni (Midland orientali, est dell’Inghilterra, Londra, nord-est, nord-ovest, Irlanda del nord, scozia, sud est, sud-ovest, Galles, Midland occidentali, Yorkshire e Humberside). All’interno di ciascuna regione sono state individuate le aree con diversa densità popolativa, ovvero rurale, sub-urbana e urbana.
  • Sesso ed età: lo strato relativo alle età dei 3 e dei 4 anni è stato diviso in due fasce (3-3,5; 3,6-3,11; 4-4,5; 4,6-4,11). Mentre è stato individuato un solo strato relativamente al sesso.
  • Etnia: sono stati identificati 4 macro-gruppi di appartenenza: bianchi, neri (africani, caraibici e altri), asiatici (indiani, pakistani, del Bangladesh e altri) e altri (cinesi e gruppi misti).
  • Livello di scolarizzazione dei genitori: in ognuna delle regioni identificate è stato stratificato il livello di studio sulla base dei risultati del censimento del 2001. Nei casi in cui il padre vivesse con il figlio è stato utilizzato il suo titolo di studio, nel caso vivesse con la madre, è stato usato il suo titolo di studio.

I dati che sono stati raccolti mostrano che, per il criterio di stratificazione selezionato, il campione del regno unito ha strettamente approssimato i dati del Censimento UK del 2001. Questo dato rassicura sul fatto che i dati normativi, presenti in questo test, riflettano in maniera sufficientemente adeguata la situazione della popolazione generale del Regno Unito. (Sheila E. Henderson et al., 2016)

 

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