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Valutazione dello sviluppo motorio dei bambini nati pretermine: Protocollo, Materiali e Metodi, Casistica e grafici Protocollo

Il progetto è stato condotto da una Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva insieme ad un allievo tesista, nel periodo che va da Aprile ad Ottobre 2018. Il lavoro è stato svolto all’interno dell’U.O. di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Giannina Gaslini di Genova.

Questo progetto si inserisce all’interno del programma di follow-up del neonato pretermine e a rischio, servizio gestito dal reparto di Patologia e Terapia Intensiva Neonatale, che prevede, in collaborazione con il reparto di Neuropsichiatria Infantile, valutazioni periodiche dello sviluppo del bambino al fine di una individuazione precoce delle eventuali difficoltà dello sviluppo globale del bambino e di una presa in carico tempestiva.

La ricerca scientifica ha potuto evidenziare la presenza di maggiori difficoltà nello sviluppo delle capacità motorie nei bambini nati pretermine, anche in assenza di patologie specifiche, come le Paralisi Cerebrali Infantili. Analizzando gli articoli presenti all’interno di Pubmed, scritti negli ultimi 15 anni, che includessero “motor skills” “fine motor function” e “preterm infant”, uno studio del 2013, ha evidenziato come le difficoltà fino e grosso motorie risultino essere le problematiche più frequenti nei bambini nati pretermine. L’incidenza di queste problematiche è di circa il 40% nei casi di disturbi tra lievi e moderati e il 20% in caso di una compromissione moderata. Questo studio evidenzia, in particolare, che i bambini nati pretermine presentano una deviazione standard inferiore di 0,62 rispetto ai bambini nati a termine nelle abilità di motricità fine valutati con Movement ABC. (Developmental of fine motor skills in preterm infants, 2013)

L’obiettivo primario di questo studio è la valutazione dello sviluppo motorio in bambini nati pretermine, con un’età compresa tra i 36 e i 60 mesi, attraverso la somministrazione del test Movement ABC-2.

Criteri d’inclusione

Tra i bambini giunti presso l’U.O. di Neuropsichiatria Infantile, sono stati inseriti solo coloro che presentavano i seguenti criteri:

  • Età maggiore o uguale a 36 mesi
  • Validità del test MABC-2
  • Assenza di patologie motorie complesse (PCI, Epilessia)
  • Assenza deficit sensoriali (ipovisione, ipoacusia)

Materiali e Metodi

Campione

Il campione comprende 60 bambini, di cui 28 maschi e 32 femmine. Il 53% del campione appartiene al sesso femminile, il restante 47% al sesso maschile.

Grafico n. 1 - Campione di popolazione divisa per genere

Grafico n. 1 - Campione di popolazione divisa per genere

Il campione è stato suddiviso anche secondo il parametro della lateralità, attraverso la somministrazione del Edinburgh Handedness Inventory si è proceduto nella suddivisione della popolazione in 3 gruppi:

  • Destrimani
  • Ambidestri
  • Mancini

La percentuale di bambini ambidestri risulta essere significativamente maggiore rispetto alla media della popolazione globale: si ritiene che il 70-95% della popolazione mondiali risulti destrimane, il 10-12% mancina e circa l’1% presenta una laterlità mista. (worldatlas.com)

Questo risultato può essere spiegato in quanto il processo di lateralizzazione si conclude intorno ai 5 anni e può finire di stabilizzarsi verso i 12. Perciò la condizione di ambidestrismo che si determina al test, verosimilmente, rappresenta un processo di lateralità ancora da concludersi. Alla luce di questo risultato anche la popolazione di destrimani e mancini risulta essere alterata in termini di percentuale globale. I bambini destrimani risultano il 50% (30 bambini), i mancini sono l’8% e i bambini ambidestri corrispondono al 42%.

Grafico n. 2 - Campione di popolazione divisa in base alla lateralità

Grafico n. 2 - Campione di popolazione divisa in base alla lateralità

Endinburgh Handedness Inventory

Il primo strumento che viene somministrato durante la visita è l’Edinburgh Handedness Inventory, questo test permette di identificare con una misura oggettiva la preferenza per l’emilato. Sono somministrati primariamente gli item che coinvolgono una attività motoria ridotta: usare le forbici, la spazzola, il coltello, cucchiaio e la forchetta, il cacciavite e il martello, svitare un coperchio, scrivere, disegnare, usare il pettine, usare lo spazzolino da denti, distribuire le carte, e la valutazione della dominanza oculare, attraverso un cartoncino con foro, in cui il bambino deve guardare attraverso; successivamente di propongono i compiti motori globali: calciare un pallone e impugnare una scopa.

Le prove, infilare un ago e lanciare un oggetto, vengono valutate durante l’esecuzione del Movement ABC-2, negli item di fare la collana e del lancio del sacchetto.

Per ogni item vengono assegnati due + quando la preferenza è talmente forte da non poter usare un’altra mano, un + se l’attività è svolta preferenzialmente con una mano, mentre si assegna un +, per ogni colonna, quando non vi è una preferenza netta. Dalla somma dei +, presenti nei singoli item, vengono individuati due valori numerici, i quali sono inseriti nella formula: (R-L)/(R+L).

Dalla formula si ottiene il punteggio globale al test che evidenzia tre fasce:

  • tra -1 e -0,5: Mancini
  • tra -0,5 e 0,5: Ambidestri
  • tra 0,5 e 1: Destrimani

In questo lavoro si è deciso di identificare i bambini che risultavano, al test, ambidestri, come soggetti che non avevano ancora acquisito una preferenza laterale.

I materiali necessari per l’esecuzione del Edinburgh Handedness inventory sono stati selezionati da materiali di uso quotidiano (forbici, palla, carte ecc).

Movement ABC-2

La somministrazione del test Movement ABC-2 è individuale. In questo lavoro è stata utilizzata la “Scheda 3 - 6 anni”. Le attività che sono state proposte vengono svolte in ambiente tranquillo, con uno spazio di movimento adeguato, sia per le attività a tavolino, sia per quelle che impegnano la motricità globale. La somministrazione del test ha una durata circa di 30 minuti; vengono eseguite inizialmente le attività a motricità ridotta e successivamente quelle a motricità maggiore. In ordine, gli item somministrati sono:

  • Infilare le monete
  • Fare collana
  • Percorso grafico
  • Afferrare il sacchetto
  • Lanciare il sacchetto
  • Salti sui tappetini
  • Equilibrio monopodalico
  • Deambulazione sulle punte

L’ordine di presentazione degli item non corrisponde alla scaletta presente all’interno della “Scheda 3-6 anni” per quanto riguarda le prove della sezione “Equilibrio” (salti sui tappetini, equilibrio monopodalico e deambulazione punte), è stato deciso di modificare la sequenza poiché la “deambulazione sulle punte” è risultata la prova più complessa da eseguire; la sua difficoltà spesso ha creato dei comportamenti di rinuncia all’attività e di conseguenza anche di rinuncia agli item mancanti. L’inversione dell’ordine delle prove, inserendo prima i salti sui tappetini e per ultima attività la deambulazione sulle punte, ha permesso di arginare questa problematica e completare il test, riducendo al minimo le modalità di evitamento e rinuncia del compito.

Tutti gli item del Movement ABC-2 sono preceduti da prove, in cui il bambino può sperimentare il gesto motorio da eseguire. Durante queste prove il terapista ha il compito di correggere il movimento, nel caso venga eseguito in maniera errata, ed evidenziare con più precisione le modalità di esecuzione dell’item: per esempio ricordare al bambino di aspettare il “via” nelle prove a tempo; stazionare sulla pedana senza uscire dai bordi nelle prove di lancio e afferramento e in generale correggere le modalità di movimento che risultano sbagliate.

La presentazione delle prove avviene attraverso comunicazione verbale, mentre laddove la comprensione del bambino risultasse ridotta, vengono presentati attraverso una comunicazione di natura gestuale-imitativo. Le prove di “infilare le monete”, “fare una collana” ed “equilibrio monopodalico”, vengono cronometrate, per questo il bambino viene motivato e spronato ad eseguire il movimento al meglio e nel caso delle prime due prove, nel minor tempo possibile, mentre nel caso del mantenimento dell’equilibrio per il maggior tempo possibile. Le restanti prove non sono sottoposte a misurazione del tempo impiegato.

Al termine della somministrazione del test si ottengono i punteggi grezzi dei singoli item, i quali sono trasformati in punteggi standard attraverso le tabelle di conversione, le quali si suddividono in diverse fasce, in base all’età del bambino: 3 – 3 anni e 6 mesi, 3 anni e 6 mesi – 4 anni, 4 anni – 4 anni e 6 mesi, 4 anni e 6 mesi – 5 anni e 5 anni – 6 anni. I punteggi standard così ottenuti vengono sommati per ottenere i punteggi standard relativi alle 3 sezioni: Destrezza Manuale, Mirare e Afferrare ed Equilibrio. I punteggi delle 3 sezioni così acquisiti sono confrontati nella tabella “punteggi standard ed equivalenti percentili per i punteggi delle tre aree di competenze” per ottenere sia il punteggio standard della singola sezione sia il percentile relativo alla sezione. La somma dei 3 punteggi grezzi determina il punteggio grezzo globale al test, il quale viene comparato nella tabella “punteggi standard ed equivalenti percentili per il punteggio totale al test” per evidenziare il punteggio standard globale e il percentile di riferimento.

I materiali necessari per la somministrazione del Movement ABC-2 sono: monete e salvadanaio, cubetti e filo per la collana, pennarello rosso e percorso grafico, sacchetto rosso per le prove di lancio e afferramento, tappetini per i salti, tappetino per il lancio del sacchetto, nastro adesivo giallo per tracciare la linea per la deambulazione sulle punte, cronometro, metro per la misurazione della distanza nelle prove di lancio e scheda di compilazione.

Questionario ai Genitori

Il Questionario ai Genitori, viene somministrato al termine del Movement ABC-2 e del Edinburgh Handedness Inventory. Questo strumento viene compilato dai genitori, o da chi ne fa le veci.

Il questionario si compone di 11 domande a risposta chiusa.

La raccolta dei dati avviene in forma anonima, e la compilazione del test ha una durata di circa 3-4 minuti, e avviene in presenza del terapista che, eventualmente, può spiegare le domande e guidare il genitore alla compilazione del questionario.

Prima della somministrazione, vengono spiegate le finalità del questionario. Il genitore ha la possibilità di rinunciare alla compilazione, nel caso non fosse disponibile a rilasciare i dati che vengono richiesti.

Non sono presenti materiali specifici per lo svolgimento del questionario.

 

Casistica e grafici

Il campione di 60 bambini, tra cui sono presenti 32 femmine e 28 maschi è stato sottoposto alla valutazione con MABC-2.

10.1 Fattori legati alla prematurità

I punteggi ottenuti sono stati confrontati con questi fattori legati alla prematurità: l’età gestazionale, il peso alla nascita e il punteggio Apgar al 1° minuto.

Sono state individuate 3 fasce d’età gestazionale:

  • Moderate Preterm, nati tra la 32° e la 37° settimana di gestazione
  • Very Preterm, nati tra la 28° e la 32° settimana di gestazione
  • Extremely Preterm, nati al di sotto della 28° settimana di gestazione

I bambini nati prima della 28° settimana corrispondono al 20% (12 bambini) del campione totale, i bambini nati tra la 28° e la 32° corrispondono al 67% (40 bambini) del campione e i bambini nati dopo la 32° settimana corrispondono al 13% (8 bambini).

Moderate Preterm

Grafico n. 3 - Bambini Moderate Preterm

Grafico n. 3 - Bambini Moderate Preterm

Very Preterm

Grafico n. 4 - Bambini Very Preterm

Grafico n. 4 - Bambini Very Preterm

Extremely Preterm

Grafico n. 5 - Bambini Extremely Preterm

Grafico n. 5 - Bambini Extremely Preterm

Sono state individuate 3 fasce di peso alla nascita:

  • Low Birth Weight: peso compreso tra 2500 - 1500 grammi
  • Very Low Birth Weight: peso compreso tra 1499 - 1000 grammi
  • Extremely Low Birth Weight: peso inferiore a 999 grammi

I bambini con un peso inferiore a 999 grammi corrispondono al 27% (16 bambini) del campione totale, i bambini con un peso compreso tra i 1000 e i 1499 grammi rappresentano il 56% (34 bambini) della popolazione, mentre il 17% (10 bambini) è rappresentato da bambini con un peso di almeno 1500 grammi.

Low Birth Weight

Grafico n. 6 - Bambini Low Birth Weight

Grafico n. 6 - Bambini Low Birth Weight

Very Low Birth Weight

Grafico n. 7 - Bambini Very Low Birth Weight

Grafico n. 7 - Bambini Very Low Birth Weight

Extremely Low Birth Weight

Grafico n. 8 - Bambini Extremely Low Birth Weight

Grafico n. 8 - Bambini Extremely Low Birth Weight

Sono state individuate tre fasce di punteggio per l’indice di Apgar:

  • Inferiore a 4
  • compreso tra 4 e 6
  • uguale e maggiore di 7

I bambini con un punteggio inferiore a 4 sono l’9% (5 bambini) del campione, il 42% (25 bambini) della popolazione ha un punteggio tra 4 e 6, un punteggio superiore o uguale a 7 è ottenuto dal 49% (29 bambini) del campione.

Per un bambino non è stato possibile recuperare le informazioni relative al punteggio Apgar.

Apgar < 4

Grafico n. 9 - Bambini con indice Apgar < 4 al primo minuto

Grafico n. 9 - Bambini con indice Apgar < 4 al primo minuto

Apgar 4 - 6

Grafico n. 10 - Bambini con indice Apgar 4-6

Grafico n. 10 - Bambini con indice Apgar 4-6

Apgar ≥ 7

Grafico n. 11 - Bambini con indice Apgar ≥ 7

Grafico n. 11 - Bambini con indice Apgar ≥ 7

Oltre ai parametri legati alla prematurità si è deciso di inserire i punteggi ottenuti al MABC-2 relativi alle seguenti categorie: Sesso, Dominanza laterale ed età alla somministrazione del test.

Sesso: Maschi

Grafico n. 12 - Punteggio globale MABC-2 maschi

Grafico n. 12 - Punteggio globale MABC-2 maschi

Sesso: Femmine

Grafico n. 13 - Punteggio globale MABC-2 femmine

Grafico n. 13 - Punteggio globale MABC-2 femmine

Dominanza laterale: il campione di bambini è stato suddiviso in bambini con una lateralità acquisita e bambini con lateralità ancora da acquisire.

Lateralità acquisita

Grafico n. 14 - Punteggi MABC-2 bambini con lateralità acquisita

Grafico n. 14 - Punteggi MABC-2 bambini con lateralità acquisita

Lateralità non ancora acquisita

Tabella n. 15 - Punteggio MABC-2 ambidestri 

Tabella n. 15 - Punteggio MABC-2 ambidestri 

Età alla somministrazione del test

Il campione è stato suddiviso in due fasce d’età:

  • 3 - 3 anni e 6 mesi: 34 bambini, 14 maschi e 20 femmine
  • 4 - 4 anni e 6 mesi: 26 bambini, 14 maschi e 12 femmine

Bambini con età compresa tra 3 anni e 3 anni e 6 mesi

Grafico n. 16 - Punteggio globale MBAC-2 in bambini di 3-3,6 anni

Grafico n. 16 - Punteggio globale MBAC-2 in bambini di 3-3,6 anni

Bambini con età compresa tra 4 anni e 4 anni e 6 mesi

Grafico n. 17 - Punteggio globale MABC-2 in bambini di 4-4,6 anni

Grafico n. 17 - Punteggio globale MABC-2 in bambini di 4-4,6 anni

10.2 Descrizione ed elaborazione dei dati

Di seguito sono presentati i risultati ottenuti dalla somministrazione del test, i dati sono analizzati seguendo i parametri che sono stati precedentemente elencati.

Età gestazionale:

Risulta che i bambini nati nella fascia Extremely Preterm nel 67% dei casi hanno un performance al test MABC-2 che risulta a rischio di difficoltà di movimento (il 34% < al 5° percentile, mentre il 33% compresa tra il 5° e 15° percentile), i bambini Very Preterm presentano dei valori molto simili, in quanto il 65% hanno una performance al MABC-2 a rischio (37% < al 5° percentile, il 28% compresa tra il 5° e il 15° percentile), il campione di bambini Moderate Preterm solo nel 44% dei casi presentano un punteggio che indica una performance a rischio (33% < al 5° percentile e 11% compreso tra 5° e 15° percentile).

Le prove che hanno maggiormente influenzato il risultato al test sono quelle di Destrezza Manuale e quelle di Equilibrio:

  • Destrezza Manuale: i bambini Extremely Preterm hanno ottenuto nel 75% dei casi una performance a rischio (42%< al 5° percentile e 33% compreso tra il 5° e il 15° percentile); i bambini Very Preterm hanno ottenuto una performance a rischio nel 67% dei casi (42% < al 5° percentile e 25% compreso tra 5° e 15 ° percentile); la fascia di Moderate Preterm ha ottenuto un punteggio a rischio nel 56% dei casi (22% inferiore al 5° percentile e 34 % compreso tra 5° e 15° percentile).
  • Equilibrio: nella fascia Extremely Preterm il 47% ha ottenuto un punteggio a rischio (5% < al %à percentile e il 42% compreso tra 5° e 15° percentile); i Very Preterm hanno ottenuto nel 50% un punteggio a rischio (20% < al 5° percentile e 30% compreso tra 5° e 15° percentile); i Moderate Preterm hanno ottenuto il 33% di risultati a rischio di cui risultano essere tutti punteggi inferiori al 5° percentile.

Peso alla nascita:

Si evidenzia che i bambini Extremely Low Birth Weight nel 87% dei casi hanno mostrato una performance a rischio (il 62% < al 5° percentile e il 25% compresa tra 5° e 15° percentile). i Very Low Birth Weight hanno ottenuto nel 53% dei casi un punteggio a rischio (27% inferiore al 5° percentile e 26% compreso tra 5° e 15° percentile); che i bambini Low Birth Weight hanno ottenuto al MABC-2 nel 54% dei casi un punteggio a rischio (36% < al 5° percentile e 18% compreso tra 5° e 15° percentile),

La performance alle prove di Destrezza Manuale non rispetta quelli che sono i risultati mostrati dal punteggio globale percentile al test. I bambini Extremely Low Birth Weight nel 94% dei ottengono un punteggio a rischio (63% < al 5° percentile e 31% compreso tra 5° e 15° percentile); i Very Low Birth Weight presentano nel 56% dei casi un risultato a rischio (29% < al 5° percentile e il 27% compreso tra 5° e 15° percentile), mentre a differenza da quello evidenziato con il punteggio globale i bambini Low Birth Weight nel 73% dei casi mostrano un punteggio a rischio (27% < al 5° percentile e 46% compreso tra 5° e 15° percentile).

Punteggio Apgar 1° minuto:

Il campione di bambini con un punteggio Apgar inferiore a 4 è rappresentato da 5 soggetti, perciò difficilmente può essere rappresentativo; nonostante ciò nel 60% ha ottenuto una performance a rischio (20% inferiore al 5° percentile e nel 40% compresa tra 5° e 15° percentile). I bambini con un indice di Apgar compreso tra 4 e 6 hanno ottenuto nel 77% dei casi un punteggio a rischio (50% < al 5° percentile e nel 27% compreso tra 5° e 15° percentile); I bambini con un indice di Apgar superiore o uguale a 7 nel 52% presentano una performance a rischio (28% < al 5° percentile e 24% compreso tra 5° e 15° percentile).

Considerando i soggetti con indice di Apgar inferiore o uguale a 6 si può evidenziare che: il 45% ottiene un punteggio al MABC-2 inferiore al 5° percentile, il 29% un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile e il 28% superiore al 15°.

Inoltre, sono stati presi in analisi i seguenti parametri non legati direttamente alla prematurità.

Sesso:

I maschi hanno ottenuto nel 32% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 25% dei casi un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile e nel 43% dei casi un punteggio superiore al 15° percentile.

Le femmine hanno ottenuto punteggio simili. Nel 38% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 28% dei casi un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile mentre nel 34% dei casi un punteggio superiore al 15° percentile.

Lateralità: chi ha dominanza acquisita e chi no

Il campione di bambini che sono risultati avere una lateralità acquisita ha ottenuto nel 43% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 28% dei casi un punteggio compreso tra il 5° e il 15° percentile, nel 29% dei casi un punteggio superiore al 15° percentile.

I bambini che non hanno ancora una lateralità ben definita hanno ottenuto nel 24% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 24% un punteggio compreso tra il 5° e il 15° percentile e nel 52% dei casi un punteggio superiore al 15° percentile.

Età alla somministrazione del test:

Fascia 3 - 3 anni e 6 mesi. Il campione di soggetti compreso in questa fascia d’età ha ottenuto nel 53% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 23% dei casi un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile e nel 24% dei casi un punteggio superiore al 15° percentile.

Fascia 4 - 4 anni e 6 mesi. Il campione di bambini in questa fascia ha ottenuto nel 15% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 27% dei casi un punteggio compreso tra il 5° e il 15° percentile e nel 58% dei casi un punteggio superiore al 15° percentile.

I risultati che sono stati evidenziati, rispetto al parametro dell’età di somministrazione, vanno ad essere sostenuti da uno studio che ha dimostrato come il Movement ABC-2 risulti essere un test fortemente sensibile nell’identificazione di DCD ai 3 anni ma poco specifico, con la presenza di molti falsi positivi. La ricerca evidenzia che il 61.8% dei bambini che ai 3 anni avevano ottenuto un punteggio inferiore o uguale al 5° percentile a 4 anni e 6 mesi non presentavano DCD. Da questo dato si sono comparati i punteggi al MABC-2 ai 3 anni con la diagnosi di DCD ai 4 anni e 6 mesi, da questa analisi è risultato che il Test Movement ABC-2 presentata una ottima sensibilità (89.7%) e una moderata specificità (69.1%) nell’individuazione di DCD a 4 anni e 6 mesi. Lo studio conclude evidenziando che il MABC-2 ha un’ottima confidenza nell’identificazione dei bambini che non sono a rischio di DCD, in conclusione risulta che ai 3 anni 1 bambino su 5 non è in grado di completare l’assessment richiesto dal test. Si ricorda che questo studio è stato svolto con un campione di bambini Very Preterm. (C Kwok et al; 2018)

Analisi dei risultati

I fattori con la maggiore influenza sulla performance al test sono stati l’età gestazionale e il punteggio Apgar.

L’età gestazionale.

Si dimostra un fattore determinante nell’individuare un risultato positivo al test. Il 23% dei bambini con un’età gestazionale inferiore alla 28° settimana (EPT) ha un punteggio superiore al 15° percentile, il 35% dei bambini con età gestazionale compresa tra 28° e 32° settimana presenta un punteggio superiore al 15° percentile, il 56% dei bambini nati dopo la 32° settimana ottiene un punteggio superiore al 15° percentile. Indagando i punteggi inferiori al 15° percentile, ovvero punteggi definiti a rischio di difficoltà di movimento si può evidenziare come i punteggi al di sotto del 5° percentile risultino distribuiti in uguale maniera in tutte le diverse età gestazionali EPT, VPT e MPT; mentre le performance che necessitano di un monitoraggio, ma non indicano una grave compromissione delle capacità motorie, punteggio compreso tra 5° e 15° percentile sono influenzate dall’età gestazionale: il 33% dei bambini EPT, il 28% di quelli VPT e l’11% di quelli MPT ottengono questo risultato.

Il peso alla nascita.

Risulta un fattore che non influenza fortemente la performance ad esclusione dei bambini ELBW: il 62% di questi bambini ottengono un punteggio inferiore al 5° percentile e il 25% un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile; solamente il 13% dei bambini ELBW ottiene un punteggio non a rischio di difficoltà motorie al MABC-2. I bambini VLBW nel 53% evidenziano difficoltà motorie al test; allo stesso modo i bambini LBW ottengono punteggi inferiori al 15° nel 54% dei casi. Questi dati dimostrano come il peso alla nascita, se non per pesi estremamente piccoli, non risulti essere un fattore predittivo per lo sviluppo di difficoltà motorie. Si evidenzia che dei 14 bambini ELBW che hanno ottenuto un punteggio inferiore al 15° percentile il 93% ha un’età gestazione uguale o inferiore alla 28° settimana.

L’indice di Apgar

I risultati evidenziati ci mostrano che i bambini con un punteggio inferiore o uguale a 6, valore che definisce un neonato a rischio, ottengono al MABC-2 nel 45% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile, nel 29% un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile. Bambini con un indice Apgar uguale o superiore a 7, ovvero bambini definiti nella norma, ottengono nel 28% dei casi un punteggio inferiore al 5° percentile e nel 24% un punteggio compreso tra 5° e 15° percentile. In questo studio si evidenzia che nella popolazione di bambini con Apgar inferiore o uguale a 6 solamente il 26% ottiene un risultato positivo al test MABC-2, mentre i bambini con un Apgar superiore ottengono nel 48% dei casi un punteggio positivo.

Sesso.

Riguardo all’analisi dei dati relativi al genere non è stata possibile evidenziare una significativa differenza tra maschi e femmine, infatti i primi ottengono nel 57% una performance a rischio mentre le femmine nel 66% dei casi presentano difficoltà motorie. Non si evidenzia una influenza nello sviluppo motorio legata al genere.

La lateralità.

Si è dimostrata essere un fattore condizionante nello svolgimento del test. Il 48% dei bambini che non avevano dimostrato una lateralità acquisita al test Endinbugh Handedness Inventory ha ottenuto un punteggio inferiore al 15° percentile al MABC-2; a differenza di quanto si potesse attendere il 71% dei bambini con una lateralità acquisita ha ottenuto un punteggio inferiore del 15° percentile. Si può osservare da questi dati ottenuti come la lateralità acquisita non sia un presupposto per una miglior performance nel test.

L’età di somministrazione del test

Come precedentemente evidenziato, risulta un fattore estremamente decisivo nel punteggio ottenuto al Movement ABC-2. Qui si vuole ricordare che ai 3 anni 1 bambino su 5 non è in grado di completare l’assessment richiesto dal test. (C Kwok et al; 2018)

Fattori ambientali

I punteggi ottenuti al MABC-2 sono stati confrontati con i dati raccolti attraverso il questionario ai genitori. Il questionario è stato compilato da 44 famiglie su un totale di 50; 6 famiglie non sono state disponibili a fornire i dati richiesti, mentre una famiglia non ha ritenuto opportuno rispondere alla domanda numero 4: indicare reddito familiare annuo. All’interno del campione di 50 famiglie sono presenti 10 famiglie con gemelli.

Nell’elaborazione dei dati ogni bambino è stato considerato indipendente e quindi il questionario, in presenza di gemelli, è stato inserito due volte nella raccolta dei dati, nonostante il nucleo familiare sia unico.

I dati così ottenuti sono stati analizzati suddividendo le informazioni raccolte attraverso il questionario, secondo i punteggi percentili ottenuti al Movement ABC-2: < 5° percentile, 5° - 15° percentile, > 15° percentile.

Bambini con punteggio al MABC-2 < 5° percentile.

Il campione è rappresentato da 21 casi, di cui 2 non hanno partecipato al questionario e 1 caso non ha fornito i dati relativi alla domanda numero 4 “Indicare il reddito familiare annuo”.

Indicare età (padre):

Grafico n. 18 - Questionario ai Genitori: età del padre

Grafico n. 18 - Questionario ai Genitori: età del padre

Indicare età (madre):

Grafico n. 19 - Questionario ai Genitori: età della madre

Grafico n. 19 - Questionario ai Genitori: età della madre

Indicare il livello di istruzione (padre):

Grafico n. 20 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione del padre

Grafico n. 20 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione del padre

Indicare il livello di istruzione (madre):

Grafico n. 21 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione della madre

Grafico n. 21 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione della madre

Indicare il reddito familiare annuo:

Grafico n. 22 - Questionario ai Genitori: reddito familiare

Grafico n. 22 - Questionario ai Genitori: reddito familiare

Il bambino frequenta asilo nido/materna, si-no?

Grafico n. 23 - Questionario ai Genitori: frequenta asilo si-no

Grafico n. 23 - Questionario ai Genitori: frequenta asilo si-no

A tutti i soggetti che hanno risposto in maniera negativa a questo quesito, è stato chiesto: “Il bambino frequenta luoghi con altri bambini (es: ludoteche, parco giochi, laboratori)?”. Tutte le famiglie hanno risposto “SI”.

Sono presenti fratelli e/o sorelle?

Grafico n. 24 - Questionario ai Genitori: presenza di fratelli si - no

Grafico n. 24 - Questionario ai Genitori: presenza di fratelli si - no

In 2 casi i fratelli sono fratelli maggiori con massimo 2 anni di differenza, inoltre sono presenti 4 bambini con fratello o sorella gemelli.

Indicare l’impiego (padre):

Grafico n. 25 - Questionario ai Genitori: impiego del padre

Grafico n. 25 - Questionario ai Genitori: impiego del padre

Indicare l’impiego (madre):

Grafico n. 26 - Questionario ai Genitori: impiego della madre

Grafico n. 26 - Questionario ai Genitori: impiego della madre

Ore che passate con il bambino (padre):

Grafico n. 27 - Questionario ai Genitori: ore passate con il padre

Grafico n. 27 - Questionario ai Genitori: ore passate con il padre

Ore che passate con bambino (madre):

Grafico n. 28 - Questionario ai Genitori: ore passate con la madre

Grafico n. 28 - Questionario ai Genitori: ore passate con la madre

E’ presente qualcuno che gestisca il bambino/a oltre ai genitori?

Grafico n. 29 - Questionario ai Genitori: è presente qualcuno che gestisca il bambino oltre ai genitori: si - no

Grafico n. 29 - Questionario ai Genitori: è presente qualcuno che gestisca il bambino oltre ai genitori: si - no

Indicare:

Età:

Grafico n. 30 - Questionario ai Genitori: indicare l’età

Grafico n. 30 - Questionario ai Genitori: indicare l’età

Livello di istruzione:

Grafico n. 31 - Questionario ai Genitori: indicare il livello d’istruzione

Grafico n. 31 - Questionario ai Genitori: indicare il livello d’istruzione

Frequenza con la quale gestiscono il bambino (ore alla settimana):

Grafico n. 32 - Questionario ai Genitori: indicare le ore settimanali

Grafico n. 32 - Questionario ai Genitori: indicare le ore settimanali

Bambini con punteggio al MABC-2 compreso tra il 5°-15° percentile.

Il campione è composto da 16 casi, di cui 2 non hanno partecipato al questionario.

Indicare età (padre):

Grafico n. 33 - Questionario ai Genitori: età del padre

Grafico n. 33 - Questionario ai Genitori: età del padre

Indicare età (madre):

Grafico n. 34 - Questionario ai Genitori: età della madre

Grafico n. 34 - Questionario ai Genitori: età della madre

Indicare il livello di istruzione (padre):

Grafico n. 35 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione del padre

Grafico n. 35 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione del padre

Indicare il livello di istruzione (madre):

Grafico n. 36 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione della madre

Grafico n. 36 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione della madre

Indicare il reddito familiare annuo

Grafico n. 37 - Questionario ai Genitori: reddito familiare

Grafico n. 37 - Questionario ai Genitori: reddito familiare

Il bambino frequenta asilo nido/materna, si-no?

Grafico n. 38 - Questionario ai Genitori: frequenta asilo si-no

Grafico n. 38 - Questionario ai Genitori: frequenta asilo si-no

Tutti i soggetti che hanno risposto negativamente, hanno risposto al quesito numero 10 “il bambino/a frequenta luoghi con altri bambini (es: ludoteche, parchi giochi, laboratori). Il 67% ha risposto in maniera affermativa, mentre il 33% in maniera negativa.

Sono presenti fratelli/sorelle:

Grafico n. 39 - Questionario ai Genitori: fratelli si - no

Grafico n. 39 - Questionario ai Genitori: fratelli si - no

In 2 casi sono presenti fratelli maggiori con un massimo di due anni di differenza, inoltre sono presenti 2 bambini con fratello o sorella gemelli.

Indicare l’impiego (padre):

Grafico n. 40 - Questionario ai Genitori: impiego del padre

Grafico n. 40 - Questionario ai Genitori: impiego del padre

Indicare l’impiego (madre):

Grafico n. 41 - Questionario ai Genitori: impiego della madre

Grafico n. 41 - Questionario ai Genitori: impiego della madre

Ore che passate con il bambino (padre):

Grafico n. 42 - Questionario ai Genitori: ore passate con il bambino

Grafico n. 42 - Questionario ai Genitori: ore passate con il bambino

Ore che passate con il bambino (madre):

Grafico n. 43 - Questionario ai Genitori: ore passate con la madre

Grafico n. 43 - Questionario ai Genitori: ore passate con la madre

E’ presente qualcuno che gestisca il bambino/a oltre ai genitori?

Grafico n. 44 - Questionario ai Genitori: è presente qualcuno che gestisca il bambino oltre ai genitori: si - no

Grafico n. 44 - Questionario ai Genitori: è presente qualcuno che gestisca il bambino oltre ai genitori: si - no

Indicare

Età:

Grafico n. 45 - Questionario ai Genitori: età

Grafico n. 45 - Questionario ai Genitori: età

Livello di istruzione:

Grafico n. 46 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione

Grafico n. 46 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione

Frequenza con la quale gestiscono il bambino/a (ore alla settimana):

Grafico n. 47 - Questionario ai Genitori: ore settimanali

Grafico n. 47 - Questionario ai Genitori: ore settimanali

Campione di popolazione con punteggio al MABC-2 superiore al 15° percentile. Il campione è rappresentato da 23 casi di cui 2 non hanno partecipato al questionario.

Indicare l’età (padre):

Grafico n. 48 - Questionario ai Genitori: età del padre

Grafico n. 48 - Questionario ai Genitori: età del padre

Indicare l’età (madre)

Grafico n. 49 - Questionario ai Genitori: età della madre

Grafico n. 49 - Questionario ai Genitori: età della madre

Indicare il livello d’istruzione (padre):

Grafico n. 50 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione del padre

Grafico n. 50 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione del padre

Indicare il livello d’istruzione (madre):

Grafico n. 51 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione della madre

Grafico n. 51 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione della madre

Indicare il reddito familiare annuo:

Grafico n. 52 - Questionario ai Genitori: reddito familiare

Grafico n. 52 - Questionario ai Genitori: reddito familiare

Il bambino frequenta asilo nido/materna, si-no?

Grafico n. 53 - Questionario ai Genitori: frequenta asilo si-no

Grafico n. 53 - Questionario ai Genitori: frequenta asilo si-no

Tutti i soggetti che hanno risposto in maniera negativa al questionario, hanno risposto alla domanda numero 10 “Il bambino/a frequenta luoghi con altri bambini (es: ludoteche/parco giochi/laboratori). La popolazione nel 67% dei casi ha risposto SI, nel 33% ha risposto NO.

Sono presenti fratelli e/o sorelle, si-no?

Grafico n. 54 - Questionario ai Genitori: fratelli si-no

Grafico n. 54 - Questionario ai Genitori: fratelli si-no

4 soggetti hanno fratelli maggiori con massimo due anni di differenza, 14 bambini hanno un fratello o sorella gemelli.

Indicare impiego (padre):

Grafico n. 55 - Questionario ai Genitori: impiego del padre

Grafico n. 55 - Questionario ai Genitori: impiego del padre

Indicare impiego (madre):

Grafico n. 56 - Questionario ai Genitori: impiego della madre

Grafico n. 56 - Questionario ai Genitori: impiego della madre

Ore che passate con il bambino (padre):

Grafico n. 57 - Questionario ai Genitori: ore passate con il padre

Grafico n. 57 - Questionario ai Genitori: ore passate con il padre

Ore che passate con il bambino (madre):

Grafico n. 58 - Questionario ai Genitori: ore passate con la madre

Grafico n. 58 - Questionario ai Genitori: ore passate con la madre

E’ presente qualcuno che gestisca il bambino/a oltre ai genitori?

Grafico n. 59 - Questionario ai Genitori: Questionario ai Genitori: è presente qualcuno che gestisca il bambino oltre ai genitori: si - no

Grafico n. 59 - Questionario ai Genitori: Questionario ai Genitori: è presente qualcuno che gestisca il bambino oltre ai genitori: si - no

Indicare

Età:

Grafico n. 60 - Questionario ai Genitori: età

Grafico n. 60 - Questionario ai Genitori: età

Livello di istruzione:

Grafico n. 61 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione

Grafico n. 61 - Questionario ai Genitori: livello d’istruzione

Frequenza con la quale gestiscono il bambino/a (ore alla settimana):

Grafico n. 62 - Questionario ai Genitori: ore alla settimana

Grafico n. 62 - Questionario ai Genitori: ore alla settimana

Descrizione ed elaborazione dei dati

Età dei genitori:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile nel 42% dei casi hanno il padre con un’età compresa tra 20-35 anni, nel 58% con età maggiore di 35 anni. Nel 53% dei casi l’età della madre è compresa tra 20 e 35 anni, nel restante 47% è superiore ai 35 anni.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile hanno nel 21% dei casi il padre con età compresa tra 20 e 35 e nel 79% dei casi un’età maggiore di 35 anni; la madre ha nel 29% dei casi un’età compresa tra 20 e 35 e nel 71% un’età superiore ai 35 anni.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 14% dei casi hanno un padre con un’età compresa tra 20 e 35 anni, nel restante 86% un’età superiore ai 35 anni. La madre ha, nel 24% dei casi un’età compresa tra 20 e 35 anni, nel 76% dei casi ha un’età superiore ai 35 anni.

Livello di istruzione:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile, nel 53% dei casi hanno il padre con un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di I grado, nel restante 47% ha raggiunto un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di II grado. La madre nel 63% ha un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di I grado, nel 32% un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di II grado, nel 5% un livello di istruzione universitaria.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile hanno nel 57% il padre con un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di I grado, nel 36% un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di II grado e nel 7% un livello di istruzione universitaria. La madre nel 29% ha un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di I grado, nel 50% un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di II grado, nel 21% un livello di istruzione universitaria.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 9% dei casi hanno il padre con un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di I grado, nel 62% un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di II grado e nel 29% un livello di istruzione universitaria. La madre nel 14% dei casi ha raggiunto un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di I grado, nel 38% un livello di istruzione pari alla scuola secondaria di II grado e nel 48% dei casi un livello di istruzione universitaria.

Reddito familiare annuo:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile presentano famiglie che nel 50% dei casi hanno un reddito inferiore o uguale a 15 000 € annui, nel 39% dei casi il reddito è compreso tra 15001 e 28000 € e nel 11% dei casi supera i 28 001 € annui.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile hanno nel 36% dei casi hanno un reddito inferiore o uguale a 15 000 € annui, nel 28% dei casi il reddito è compreso tra 15001 e 28000 € e nel 36% dei casi supera i 28 001 € annui.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 9% dei casi hanno un reddito inferiore o uguale a 15 000 € annui, nel 19% dei casi un reddito compreso tra 15001 e 28000 € e nel 72% dei casi un reddito superiore ai 28 001 € annui.

Presenza di fratelli e/o sorelle:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile nel 53% dei casi non presentano fratelli, nel 37% hanno un fratello o una sorella e nel 10% hanno 2 tra fratelli e/o sorelle. Nel 10% dei casi i bambini hanno un fratello maggiore con massimo due anni di età di differenza. Nel 20% sono presenti bambini con fratello o sorella gemelli.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile nel 36% dei casi non hanno fratelli o sorelle, nel restante 64% presentano un fratello o sorella. Nel 14% i bambini hanno un fratello o sorella maggiori con una differenza di età di massimo due anni. Nel 14% sono presenti bambini con fratelli o sorelle gemelli.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 14% dei casi non hanno fratelli o sorelle, nell’81% hanno un fratello o sorella e nel 5% due tra fratelli e/o sorelle. Nel 19% dei casi hanno un fratello o sorella maggiori con un’età di massimo 2 anni maggiore. Nel 73,7% sono presenti bambini con un fratello o sorella gemelli.

Frequenza di asilo nido/materna (in maniera costante):

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile nel 63% dei casi frequentano l’asilo per più di due giorni alla settimana, il restante 37% non frequenta l’asilo. La totalità di bambini che non frequenta l’asilo partecipa a ludoteche o parchi giochi.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile nel 79% dei casi frequentano l’asilo, di questi, il 18% lo frequenta per 2 o meno giorni alla settimana, mentre l’82% per più di 2 giorni alla settimana. Il 21% non frequenta l’asilo, il 67% di questi bambini partecipa a ludoteche o parchi giochi, mentre il 33% non ha possibilità di frequentare questi luoghi.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nell’81% dei casi frequentano l’asilo, il 12% di questi lo frequenta per un massimo di 2 giorni alla settimana, mentre nell’88% lo frequentano per più di 2 giorni alla settimana. Nel 19% dei casi non frequentano l’asilo; di questi il 75% partecipa a laboratori o parchi gioco mentre il 25% restante no.

Impiego dei genitori:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile nel 95% hanno il padre occupato (11% operaio, nel 47% lavoratore dipendente, nel 37% lavoratore autonomo), il 5% risulta disoccupato. Nel 47% la madre è occupata (22,2% operaia, nel 11,1% lavoratrice dipendente, nel 66,7% lavoratrice autonoma), il 53% risulta disoccupato.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile nel 93% dei casi hanno il padre occupato (15,4% operaio, il 61,5% risulta disoccupato e il 23,1% lavoratore autonomo), nel 7% dei casi risulta disoccupato. La madre nel 78% dei casi è occupata (il 9% operaia, l’82% lavoratrice dipendente, il 9% lavoratrice autonoma), mentre nel 22% risulta disoccupata.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 100% dei casi hanno il padre occupato (il 19% operaio, il 52% lavoratore dipendente, il 29% lavoratore autonomo). La madre nel 76% dei casi risulta occupata (l’87,5% lavoratrice dipendente, il 12,5% lavoratrice autonoma).

Ore passate con il bambino:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile passano nel 21% 2 ore o meno al giorno con il padre, nel 53% tra 2 e 4 ore al giorno e nel 26% passano più di 4 ore al giorno con il padre. Nel 11% passano tra le 2 e 4 ore con la madre e nel 89% dei casi passano più di 4 ore con la madre.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile nel 21% dei casi i bambini passano 2 o meno ore al giorno con il padre, nel 43% tra 2 e 4 ore e nel 36% più di 4 ore al giorno. Nel 14% dei casi passano tra le 2 e 4 ore al giorno con il bambino, mentre nell’86% dei casi più di 4 ore al giorno.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 14% dei casi trascorrono 2 o meno ore al giorno con il padre, nel 33% dei casi tra 2 e 4 ore e nel 53% dei casi più di 4 ore al giorno. Nel 14% dei casi trascorrono tra le 2 e 4 ore al giorno con la madre e nell’86% dei casi più di 4 ore al giorno.

Persone che gestiscono il bambino oltre ai genitori:

  • I bambini con un punteggio al test inferiore al 5° percentile nel 63% dei casi presentano una o due persone che trascorrono almeno 5 ore alla settimana con loro. Nel 10% dei casi hanno un’età inferiore ai 35 anni, nel 33% dei casi un’età compresa tra i 35 e i 60 anni e nel 57% dei casi superiore ai 60 anni. Nel 67% dei casi hanno un livello di istruzione pari a quella secondaria di primo livello, nel 29% istruzione secondaria di secondo livello e nel 4% un’istruzione universitaria. Nel 38% dei casi trascorrono 10 o meno ore alla settimana con il bambino, mentre nel 62% dei casi passano più di 10 ore con il bambino.
  • I bambini con un punteggio al test compreso tra il 5° e il 15° percentile nell’86% dei casi presentano una o due persone che trascorrono almeno 5 ore alla settimana con loro. Nel 26% dei casi hanno un’età compresa tra 35 e 60 anni, nel 74% un’età superiore ai 60 anni. Il 58% del totale ha un’istruzione secondaria di primo livello, il 37% un’istruzione secondaria di secondo livello e il 5% un’istruzione universitaria. Nel 42% dei casi il spende 10 o meno ore alla settimana, mentre nel 58% ne spende più di 10.
  • I bambini che hanno ottenuto un punteggio al test superiore al 15° percentile nel 73% dei casi presentano una o due persone che trascorrono almeno 5 ore alla settimana con loro. Nel 6% dei casi hanno un’età inferiore ai 35 anni, nel 27% un’età compresa tra 35 e 60 e nel 67% un’età maggiore di 60 anni. Il 60% ha un livello di istruzione secondaria di primo livello, nel 37% dei casi un’istruzione secondaria di secondo livello e nel 3% un’istruzione universitaria. Nel 50% dei casi trascorrono 10 o meno ore al giorno e nel restante 50% più di 10 ore alla settimana.


Analisi dei risultati

Per semplificare la lettura dell’analisi dei risultati si è scelto di suddividere i dati raccolti in base ai diversi parametri che sono stati indagati attraverso il Questionario ai Genitori.

Età dei genitori

I bambini che hanno ottenuto un punteggio non a rischio al MABC-2 nel 86% dei casi hanno il padre, e nel 76% dei casi la madre, con un’età maggiore di 35 di anni. I bambini che hanno ottenuto un punteggio a rischio presentano nel 68% dei casi per il padre e nel 59% per la madre, genitori con età superiore ai 35 anni. La forbice si amplia se paragoniamo i bambini con un punteggio non a rischio con i bambini che hanno un punteggio fortemente a rischio di difficoltà di movimento (< al 5° percentile); in questo caso la percentuale dei genitori con età superiore ai 35 anni si abbassa al 58% per i padri e al 47% per le madri. Da quello che risulta dalla ricerca si può sostenere che l’età parentale non risulta un fattore predittivo di difficoltà di movimento; poiché i bambini che ottengono punteggi migliori al test sono nati, nella quasi totalità dei casi, con genitori con un’età superiore ai 30 anni. 

Livello d’istruzione

I bambini che hanno raggiunto un punteggio superiore al 15° percentile al MABC-2 presentano nel 9% per il padre e nel 14% per la madre, un’istruzione secondaria di primo livello (elementari o medie); la percentuale di istruzione secondaria di primo livello si attesta al 44% per i padri e al 56% per le madri, di quei bambini che hanno ottenuto un punteggio inferiore al 15° percentile al test. L’istruzione universitaria è raggiunta nel 29% dei padri e nel 48% delle madri dei bambini con un punteggio non a rischio, mentre questa percentuale si riduce al 12% per i padri e al 23,5% per le madri di bambini che hanno un punteggio a rischio. Questa netta discrepanza tra le fasce di punteggio al test descrive come il livello di studio sia un fattore importante per lo sviluppo del bambino.


Reddito familiare

Per l’analisi dei dati si è deciso di individuare due fasce di reddito. La prima fino ad un massimo di 28000 € annui, la seconda a partire da 28001 €. I bambini che hanno ottenuto un punteggio superiore al 15° percentile nel 28% presentano un reddito familiare annuo massimo di 28000€, mentre i bambini con un punteggio inferiore al 15° percentile presentano nel 79% un reddito uguale o inferiore a 28000€. Le percentuali risultano praticamente ribaltate per il reddito superiore ai 28000€: il 72% per i bambini con una performance non a rischio e il 21% per i bambini con una performance a rischio. Si ritiene importante sottolineare che le famiglie con i bambini con un punteggio inferiore al 5° percentile, in un caso su due (48%), presentano un reddito familiare compreso tra 0 e 15000€ e che il 42% ne presenta uno compreso tra 15001 e 28000 €. Il 90% di queste famiglie vive con meno di 2000€ al mese; percentuale che si abbassa al 64% per i bambini che hanno ottenuto un punteggio tra il 5° e il 15° percentile e si riduce al 28% nei bambini con un punteggio superiore al 15° percentile.

Frequenza all’asilo nido/materna

I bambini con una frequenza all’asilo di almeno 2 giorni alla settimana sono risultati essere il 71,4% per i bambini con una performance al MABC-2 superiore al 15° percentile e del 64,7% per i bambini con un punteggio inferiore. Si ricorda che solamente il 5% dei bambini che hanno ottenuto un punteggio non a rischio al test non frequentano né asilo né ludoteche o parchi giochi mentre per i bambini con un punteggio a rischio solo il 3% non frequenta né asilo né ludoteche o parco giochi. Risulta evidente come la frequenza dell’asilo non sia un fattore influenzante la performance del bambino.

Presenza di fratelli

E’ stata indagata la presenza di fratelli e/o sorelle che avessero un’età maggiore con un massimo di due anni di differenza. Nel campione di bambini che hanno ottenuto un punteggio superiore al 15° percentile al test è risultato che l’85,7% ha un fratello e/o sorella con queste caratteristiche, mentre nei bambini che hanno ottenuto un punteggio inferiore al 15° percentile solamente il 29,4% ha un fratello e/o sorella con un’età maggiore di massimo 2 anni. Da questo dato risulta evidente come la presenza di un fratello con il quale giocare e interagire per molte ore al giorno sia un fattore esternamente importante nello sviluppo motorio del bambino.

Impiego dei genitori

Si è rilevato il tasso di occupazione e disoccupazione all’interno del campione di bambini con un punteggio superiore al 15° e in quello con un punteggio inferiore. E’ risultato che nel primo caso la disoccupazione risulta dello 0% per i padri e del 24% delle madri; nel secondo campione la disoccupazione si attesta sul 6% per i padri e sul 41% per le madri. Questo dato è in stretta connessione con il reddito familiare, poiché più alto è il tasso di disoccupazione minore è il reddito di cui può disporre una famiglia e di conseguenza, come già evidenziato nell’analisi dei dati relativi al reddito familiare annuo, questo fattore si correla con una probabilità maggiore di ottenere una performance minore al test MABC-2. Nonostante la differenza del tasso di disoccupazione e occupazione sia rilevante, soprattutto tra le madri, non si ritiene che la disoccupazione, considerata nella sua unicità, possa essere un fattore fortemente influenzante il bambino e la sua performance.

Ore che vengono passate con il bambino

Il campione di bambini non a rischio di difficoltà motorie, nel 53%, per quanto riguarda il padre, e nell’86%, per la madre, trascorre almeno 4 ore al giorno con i genitori. Questi risultati sono del 29,4%, per il padre e dell’88% per la madre, nel campione di bambini a rischio di difficoltà di movimento.

La differenza si evidenzia nella percentuale di padri che passano più tempo con il bambino; nell’interpretazione di questo dato si è ritenuto importante evidenziare che la disoccupazione femminile nella popolazione di bambini con un punteggio inferiore al 15° percentile è molto maggiore: questa condizione può determinare la necessità che il padre trascorra più ore al lavoro, di quante ne trascorra un padre che vive in un nucleo familiare in cui entrambi i coniugi lavorano. Si ricorda che questa è solo un’interpretazione e che la discrepanza tra le due percentuali, non può e non deve essere sottovalutata, poiché potrebbe evidenziare che la presenza di 2 figure che seguono più assiduamente il bambino possa risultare un fattore importante per la crescita del bambino.

C’è qualcuno che gestisce il bambino oltre ai genitori

Nel campione di bambini che hanno ottenuto un punteggio superiore al 15° percentile, il 73% dei casi è gestito anche da altre figure (prevalentemente nonni 83%) oltre ai genitori. Queste persone hanno nel 67% dei casi un’età superiore ai 60 anni, nel 40% un livello di istruzione pari o superiore alla scuola secondaria di secondo grado e nel 50% dei casi passano almeno 10 ore alla settimana con il bambino/a. Il campione di bambini con un punteggio che è risultato inferiore al 15° percentile presentano praticamente le stesse percentuali, infatti il 73,5% di questi bambini viene gestito da altre figure (nell’86% dei casi nonni) oltre ai genitori. Il 67% ha un’età maggiore di 60 anni, il 36% ha un livello di istruzione almeno di scuola secondaria di secondo grado e il 57% passa almeno 10 ore alla settimana con questi bambini. Questi dati ci confermano che la presenza di altre figure che gestiscono e che passano del tempo con il bambino hanno un’influenza minima su quello che è il suo sviluppo motorio. La maggioranza di queste persone hanno un’età superiore ai 60 anni e si può dedurre che abbiano limitate risorse di energia per giocare attivamente con il bambino e di conseguenza siano poco stimolanti per la crescita motoria del bambino.

 

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