Osservazione del I° caso affetto da Emiplegia

Osservazione d'ingresso del I. caso

Dall'anamnesi personale si rileva una probabile sofferenza perinatale. (Q.I. 73)
La bambina deambula autonomamente con piede dx in equino dinamico, effettua tutti i passaggi posturali mostrando una preferenza dell'emilato Sx: afferra gli oggetti con la mano Sx ed utilizza la Dx esclusivamente come appoggio (a Sx la prensione e di tipo pinza superiore a Dx e di tipo palmare).

L'utilizzo funzionale della mano paretica è limitato prevalentemente alla prensione e manipolazione d'oggetti di grosse dimensioni o come funzione di sostegno in compiti complessi (svitare, avvitare, stringere)
Durante la deambulazione o nel corso di movimenti complessi, nel tronco il braccio dx è mantenuto semiflesso, mentre abdotto ed extrarotato, in A.A.S.S. forza lievemente aumentata distalmente a Dx. ROT vivace a Dx > Sx, in A.A.I.I. tono lievemente a Dx ROT vivaci Dx > Sx
Sul piano psicomotorio la bambina appare poco disponibile allo scambio relazionale. Si presenta con atteggiamenti corporei di chiusura; la testa abbassata, le braccia lungo i fianchi, lo sguardo raramente incrocia quello dell'altro, la mimica facciale è caratterizzata dal sentimento di tristezza. I movimenti corporei sono lenti, si sposta con piccoli passi e in ogni modo sotto continue stimolazioni. 

Nell'interazione con l'altro non prende parte il linguaggio verbale, rare volte risponde utilizzando il “si”o “no”. Comunica i propri bisogni quando è strettamente necessario utilizzando prevalentemente un linguaggio di tipo mimico-gestuale (gestualità ditica ed indicativa). Il repertorio espressivo verbale è composto di 10-15 parole utilizzate in maniera referenziale.
La sua passività non fa evidenziare le sue capacità che solo in un secondo momento, in un contesto per lei rassicurante esprime la sua emotività in modo più chiaro.

Durante le attività senso-motorio, la bambina si mostra passiva, si ritiene necessario un continuo sollecitamento da parte del terapista e se l'avvicinamento corporeo dell'altro supera il suo spazio personale, lei si altera, mostra fastidio, reagisce con atteggiamenti di chiusura evitando sia la comunicazione sia lo sguardo.

Il livello cognitivo è offuscato quindi dalla poca tolleranza alle frustrazioni; (raggruppa oggetti di quattro colori diversi, conta fino a dieci, indica l'oggetto alto o basso).

Si nota l'esclusione dell'emisoma paretico anche nei suoi movimenti ad esempio nella deambulazione si evidenzia chiaramente l'andamento corporeo centrato soprattutto sulla parte Sx, che è quella che precede e trascina tutto il resto del corpo dalla spalla, bacino, piede, compreso la testa direzionata dallo sguardo che lascia dietro l'emisoma Dx.

Le autonomie personali della bambina sono ostacolate dalla compromissione motoria
La rappresentazione grafica è caratterizzata dallo scarabocchio con accenni di elementi disordinati fra loro a formare semplici strutture significanti un abbozzo di corpo.

Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi. (vedi Elenco di: aree d'Intervento, Metodologie, Obiettivi. )   

 

Ultima osservazione del I° Caso

Nell'area relazionale ed emotivo-comportamentale la bambina ha conseguito maggiore disponibilità affettivo-relazionale con maggiore sicurezza e capacità adattive con risoluzione delle condotte aggressive (la passività iniziale si è evolute passando attraverso atteggiamenti egocentrici oppositivi aggressivi questi erano rilevati anche dalla tonalità della voce).
Si evidenzia un rapporto di conflittualità con la figura materna I sentimenti di auto-svalutazione giustificano i frequenti atteggiamenti di rinuncia iniziali in seguito alle richieste prestazionali.

Attualmente la bambina si mostra più determinata nelle azioni e scelte di gioco, vuole dimostrare le proprie capacità, richiamando l'attenzione dell'altro verso le sue manifestazioni più adeguate.

Le sue preferenze sono verso le attività di tipo simboliche, queste risultano adeguate all'età cronologica sia dal punto di vista strutturale, sia per quello che riguarda il pensiero immaginario (in queste attività, la bambina ha avuto la possibilità di vivere sentimenti repressi, tramite l'aggressività, inizialmente rivolta verso l'altro successivamente è stata canalizzata verso oggetti ed in spazi predefiniti; attualmente è simulata).

Dopo l'intervanto chirurgico d'allungamento del tendine di achille dx, risulta migliorata la dinamica deambulatoria, mentre prima risultava più accentuato l'equinismo del piede, con tendenza alla deambulazione sulle punte.

Si apprezza un più valido impiego dell'arto paretico superiore alle attività motorie prassiche.

Si evidenzia una iniziale rotoscoliosi lombare sinistro-convessa con cresta iliaca sinistra più alta della controlaterale.
Recuperate anche le competenze percettive (gnosia per colori, forme e grandezze relative).

Le autonomie personali sono condizionate dalla debilità motoria, ma cerca di riuscire nel migliore dei modi a portare a termine le varie prassie (togliere un maglioncino, infilare le scarpe, sbottonare).

Nella rappresentazione grafica la figura umana si è evoluta passando da un omino completo nelle sue parti essenziali, ad una configurazione in cui testa, tronco, braccia, mani, gambe e piedi sono facilmente individuabili e trovano una loro giusta collocazione rispetto ad un ipotetico asse centrale, nonché contornato da elementi della natura (sole, cielo, mare, albero, etc.) e da semplici case.

Dalla visita psicologica si evidenziano eccessivi controlli dei comportamenti della bambina da parte della figura materna.
Si cerca di indirizzare le figure genitoriali ad assumere atteggiamenti psicoeducativi più opportuni.

Tratto da www.neuropsicomotricista.it  + Titolo dell'articolo + Nome dell'autore (Scritto da...) + eventuale bibliografia utilizzata

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