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Atteggiamenti

Gli atteggiamenti in età evolutiva si riferiscono alle opinioni, alle credenze e ai valori che un bambino o un adolescente ha nei confronti di persone, oggetti, eventi o idee. Gli atteggiamenti in età evolutiva possono influenzare la percezione, l'emozione e il comportamento del bambino o del ragazzo, e possono influenzare il suo benessere psicologico e la sua capacità di interagire con gli altri.

Gli atteggiamenti in età evolutiva possono essere positivi o negativi, e possono essere formati attraverso l'esperienza diretta, l'apprendimento sociale e la comunicazione verbale e non verbale. Ad esempio, gli atteggiamenti nei confronti delle persone possono essere influenzati dall'esperienza con i membri della famiglia, con i coetanei e con gli adulti significativi, mentre gli atteggiamenti nei confronti degli oggetti possono essere influenzati dall'apprendimento della loro funzione e del loro valore.

Gli atteggiamenti in età evolutiva possono essere suddivisi in diverse dimensioni, tra cui:

  • Cognitiva: la componente cognitiva degli atteggiamenti si riferisce alle credenze e alle opinioni che un bambino o un adolescente ha nei confronti di un oggetto o di una persona.
  • Emotiva: la componente emotiva degli atteggiamenti si riferisce alle emozioni che un bambino o un adolescente prova nei confronti di un oggetto o di una persona.
  • Comportamentale: la componente comportamentale degli atteggiamenti si riferisce alle azioni che un bambino o un adolescente compie nei confronti di un oggetto o di una persona.

La promozione degli atteggiamenti positivi in età evolutiva può essere utile per migliorare il benessere psicologico, l'interazione sociale e l'apprendimento del bambino o del ragazzo. La promozione degli atteggiamenti positivi in età evolutiva può essere effettuata attraverso diversi metodi, tra cui la formazione degli insegnanti, la formazione dei genitori, la promozione di programmi di educazione socio-emotiva e la promozione di programmi di mentoring.

In sintesi, gli atteggiamenti in età evolutiva si riferiscono alle opinioni, alle credenze e ai valori che un bambino o un adolescente ha nei confronti di persone, oggetti, eventi o idee. Gli atteggiamenti in età evolutiva possono influenzare la percezione, l'emozione e il comportamento del bambino o del ragazzo, e possono influenzare il suo benessere psicologico e la sua capacità di interagire con gli altri. Gli atteggiamenti in età evolutiva possono essere positivi o negativi e possono essere formati attraverso l'esperienza diretta, l'apprendimento sociale e la comunicazione verbale e non verbale. La promozione degli atteggiamenti positivi in età evolutiva può essere utile per migliorare il benessere psicologico, l'interazione sociale e l'apprendimento del bambino o del ragazzo, e può essere effettuata attraverso diversi metodi.

  • DSA - Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia, Disgrafia, Disortografia, Discalculia

    DSA - Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia, Disgrafia, Disortografia, Discalculia

    Definizione

    I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (acronimo

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  • Casi clinici, Valutazione testistica, Descrizione delle sedute, Analisi dei risultati - Dalla metacognizione all’intelligenza emotiva

    Casi clinici

    In questo capitolo, mi occuperò di presentare singolarmente i 4 bambini facenti parte al progetto; da ora in poi, li chiameremo Anna, Francesca, Giorgia e Paolo. Procederò attraverso una descrizione delle mie osservazioni, che vuole essere il più possibile chiara ed efficace e che permetta di crearsi un’immagine il più possibile veritiera del bambino. Per

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  • Cognizione, Metacognizione, Teoria della mente, Strategie di coping

    Parte prima: Inquadramento bibliografico

    In questa prima parte dello studio, riporterò alcuni concetti teorici, a cui sono giunto selezionando prima, e analizzando poi, una serie di libri ed articoli; la revisione della letteratura scientifica è stata effettuata utilizzando il motore di ricerca Pubmed. (2)

    Questa analisi mi consente di

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  • PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO - Confronto interculturale della comunicazione nella diade Mamma-Bambino

    SCOPO DELLO STUDIO

    Lo studio effettuato parte dalla necessità di analizzare le modalità di relazione all’interno di diadi mamma-bambino di culture diverse da quella italiana e di valutare se le modalità di interazione materne influenzano i comportamenti del bambino.

    Un primo obiettivo è quello di verificare la possibilità di utilizzo dello strumento Neuropsychomotor

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  • LE BASI TEORICHE DELLO STRUMENTO DI OSSERVAZIONE DELLA RELAZIONE MAMMA - BAMBINO

    Negli ultimi trent’anni sono stati messi a punto diversi strumenti che permettessero di valutare la sensibilità materna all’interno della relazione mamma-bambino nel corso della prima infanzia.

    La prima ad ideare una scala unidimensionale di valutazione della sensibilità materna, che permettesse di differenziare modalità di comportamento sensibili o non sensibili, fu Mary Ainsworth...

  • Descrizione di casi (SAT) e valutazione attaccamento

    SAT - Separation Anxiety Test

    Il Separation Anxiety Test(SAT) è uno degli strumenti usati nella pratica clinica per misurare i modelli operativi interni, rappresentazioni del legame tra il bambino e la figura di attaccamento principale, ossia la persona che si prende cura e accudisce il bambino, in particolare nei primi mesi di vita. Nella sua versione originale il

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  • Le teorie dell'ATTACCAMENTO

    ATTACCAMENTO

    L’essere umano, come gli altri esseri viventi, possiede una tendenza innata a ricercare e mantenere la vicinanza di un adulto in particolare in presenza di un pericolo, di paura o sofferenza (Bowlby, 1979).

    Uno dei bisogni fondamentali del bambino è la vicinanza della figura materna che comprende e risponde ai suoi bisogni, che gli dà protezione

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  • ADHD - Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI, nella letteratura italiana)

    Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (DDAI, nella letteratura italiana), conosciuto anche con l'acronimo inglese ADHD (attention deficit hyperactivity disorder), è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da problematiche nel mantenere l'attenzione,

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  • Il modello SCERTS (Comunicazione Sociale, Regolazione Emotiva, Supporto Transazionale)

    Introduzione al modello

    Lo SCERTS è un modello di intervento globale ed integrato per bambini e adulti con disordini dello spettro dell’autismo e per le loro famiglie.

    L’acronimo SCERTS si riferisce a tre aree di intervento principali:

    • “SC” Social Communication (Comunicazione Sociale), comprende lo sviluppo della comunicazione
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  • IL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

    Il Disturbo dello Spettro Autisticoè definito come un disordine complesso del neurosviluppo caratterizzato da compromissioni plurime nelle aree dell'interazione sociale reciproca e della comunicazione verbale e non-verbale, in presenza di un repertorio di comportamenti, attività ed interessi

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  • LO SVILUPPO MOTORIO: TIPICITÀ E PATOLOGIA

    LO SVILUPPO PSICOMOTORIO: DAL MOVIMENTO AL GESTO

    L’importanza dello sviluppo motorio risiede nel suo valore adattivo e nel suo indissolubile legame con l’evoluzione dell’intelligenza e dell’affettività: lo svilupparsi di abilità motorie sempre più raffinate e complesse può essere infatti descritto come un processo di dinamica interazione tra eredità e apprendimento, tra

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  • LO SVILUPPO SOCIO-RELAZIONALE DEL BAMBINO

    Sebbene le molteplici attività svolte dal bambino, comprese quelle ludiche, di esplorazione e scoperta del mondo esterno, siano importanti per lo sviluppo globale, in particolare quello cognitivo e neuropsicologico, un contributo fondamentale viene offerto dalle interazioni con gli altri. Difatti i bambini vengono al mondo con un’innata capacità e motivazione a stabilire una relazione sociale

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  • EMOZIONI E COMPORTAMENTO

    Le emozioni assumono un ruolo centrale nella vita degli esseri umani. Lo stato emotivo determina difatti la condizione di benessere o malessere delle persone e ne influenza le azioni, dunque il comportamento. La parola emozione ha in sé il significato di movimento, infatti deriva dal latino emotus, ossia portar fuori. Le emozioni hanno il compito di adattare il nostro comportamento al mondo

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  • PSICOPATOLOGIA GENITORIALE E INSORGENZA DI UN ATTACCAMENTO INSICURO

    In presenza di psicopatologia genitoriale, ciò che il bambino sperimenta è, in base al tipo di disturbo, un senso di disinteresse, negligenza fisica ed emotiva, un'assenza di cure da parte dei genitori, o al contrario un interesse morboso ed intrusivo nonché un eccessivo controllo ed ansia sul bambino. Quello che si verrà a delineare sarà, dunque, uno specifico pattern di attaccamento

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  • Il simbolo e il gioco nell'ambito dello sviluppo infantile

    Tesi di Laurea di: Maria PANZERI Attività e Gioco Simbolico in bambini con Disturbo Generalizzato dello Sviluppo. Presentazione di tre casi clinici. - Università degli Studi di Pavia - Anno Accademico 2007-2008....

  • Paralisi Cerebrale Infantile (PCI) - DIPLEGIA - GAIT ANALYSIS

    PARALISI CEREBRALE INFANTILE  (PCI)

    La paralisi cerebrale infantile (PCI) è definita come un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) che si è verificato nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. I disturbi

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  • CONCLUSIONI - Il ruolo del TNPEE tra clinica e prevenzione

    Mi sento di affermare che il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva sia la figura professionale più adatta da inserire all’interno di questo tipo di progetto.

    Il Tnpee per prima cosa, grazie alla sua formazione, conosce le principali tappe dello sviluppo psicomotorio del bambino. Lo sviluppo psicomotorio è un processo maturativo che nei primi anni di vita consente

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  • Participation and Environment Measure for Children and Youth (PEM-CY)

    Nonostante la diversità dei modi in cui l'ambiente può influenzare la partecipazione alle attività quotidiane attualmente ci sono relativamente pochi strumenti che misurano l'impatto dell'ambiente sulla partecipazione dei bambini, in particolare le misure che affrontino gli aspetti sociali e attitudinali, così come l' aspetto fisico dell'ambiente, come indicato nella ICF e ICF-CY. La maggior

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  • Storia e origini del termine "Sindrome di Down"

    Oggigiorno è molto diffusa la conoscenza di quella condizione genetica che comporta la presenza di un terzo cromosoma 21 nel genoma umano, che chiamiamo col nome di Sindrome di Down o Trisomia 21. Attualmente questa sindrome è classificata all’interno dell’ICD-10 come parte delle “Anomalie cromosomiche non classificate altrove” (classi da Q90 a Q99), tra le quali si distinguono: Trisomia 21

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  • La dimensione emotivo-affettiva

    Che cos’è un’emozione?

     

    “Tutti sanno cos’è un’emozione,

    finché non gli viene chiesto di darne una definizione”

    (Fehr & Russell, 1984)

     

    Le emozioni costituiscono un’importante componente nel percepire se stessi, le persone, l’ambiente e gli oggetti nella quotidianità (Camaioni, 2007 p.203) e sono patrimonio di

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  • Il caso clinico - dall'imitazione all'apprendimento

    Presentazione

    Il caso clinico affrontato all’interno della presente tesi è un bambino di cinque anni che presenta un ritardo psicomotorio generale con particolare compromissione della competenza imitativa, comunicativa ed emotiva, associata a un marcato deficit delle abilità visuo-percettive.

    Il bambino, infatti, non è in grado di imitare su richiesta esplicita dell’altra

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  • La Comunicazione

    Definizione

    La comunicazione può essere definita come l’attività che permette di trasmettere informazioni mediante simboli, scambio di idee, sentimenti, intenzioni, atteggiamenti. Comprende qualsiasi comportamento verbale o non verbale (intenzionale o non intenzionale) che influenza l’atteggiamento, le idee e le attitudini di un altro individuo. La comunicazione è fondamentale per

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  • INTRODUZIONE - Fai come me: imitazione ed ampliamento delle competenze comunicative

     Fai come me: imitazione ed ampliamento delle competenze comunicative - Giulia GASPERINI

    L’idea di questa tesi nasce quando, durante il mio tirocinio, conosco un bambino che, tra tutti

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  • Premi per Tesi di Laurea su Neuropsicomotricista.it - selezione del 1 ottobre 2018
    Gentile collega,
     

    Ti informiamo che, in collaborazione con Teseo Formazione abbiamo deciso di

    offrire periodicamente n°3 accessi ai corsi

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  • Discussione - Conclusione - Considerazioni personali - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY" in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa

    Discussione

    La griglia creata, favorisce il passaggio di informazioni tra gli operatori del centro, permette di monitorare il lavoro d’equipe ed i progressi di questi bimbi particolarmente compromessi, valorizzando il lavoro dell’intero team. La costituzione dello strumento ha rilevato ancora una volta quanto sia complesso trovare sistemi di valutazione/misurazione in bambini così

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  • Intervento riabilitativo - Le cerebro lesioni acquisite

    Prima del 1980, data nella quale il Consiglio Mondiale della Sanità ha dato una precisa definizione di “disabilità”, “menomazione” ed “handicap”, con il termine “disabilità”, si intendeva un puro problema riguardante gli organi e le funzioni correlate ad essi.(48) Il concetto di persona era ridotto a processi bio-funzionali tralasciando gli aspetti soggettivi, relazionali e motivazionali:

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  • LE CEREBROLESIONI ACQUISITE

    Cosa sono

    Con il termine “cerebrolesione acquisita” si intende una patologia cerebrale acuta avvenuta in epoca postnatale. Nei casi più gravi provoca uno stato di coma rilevato dalla scala di valutazione Glasgow Coma Scale (GCS) < 8 per una lasso di tempo superiore a 24 ore. Proprio la compromissione dello stato di coscienza costituisce un indice di gravità e di severità

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  • Basi emotive dell’apprendimento e risvolti in Terapia Neuropsicomotoria

    “ Un ambiente facilitante deve avere qualità umane, non perfezione meccanica”.

    (Winnicott - Dal luogo delle origini 1990; pag. 149)

    “Sperimentare i limiti del proprio vissuto corporeo aiuta a capire le nostre possibilità, con chi ci è consentito usarle e quando è necessario tirarsi indietro”…

    (Libera traduz. da: “La formazione in neuro e psicomotricità dell’età

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  • La Sindrome di Mowat Wilson: caratteristiche cliniche

    La sindrome di Mowat Wilson (MWS) è una sindrome congenita rara, caratterizzata da anomalie multiple e da un particolare fenotipo (Garavelli,2007).

    Fu descritta per la prima volta nel 1998 da due medici australiani, D.R. Mowat e M.J. Wilson e il gene responsabile della condizione, denominato ZEB2, è stato scoperto nel 2001 contemporaneamente da Cacheux in Francia e Wakamatsu in

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  • CASI CLINICI - Caratteristiche della relazione madre-bambino in bambini con disturbi del Neurosviluppo in corso di trattamento riabilitativo

    CASISTICA E METODOLOGIA

    Sono stati seguiti due casi, entrambi di sesso maschile, un bambino di 11 mesi e l’altro di 12 mesi. Al primo bambino è stata diagnosticata una Lissencefalia di tipo 1 con anomalie del gene LIS1, il secondo caso clinico è ancora in fase di accertamento diagnostico per la sindrome di Silver Russell.

    Entrambi i bambini sono stati valutati e seguiti

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  • Relazione: nascita prematura o patologica

    Aspettative genitoriali

    La gravidanza è il momento in cui il genitore, in relazione al vissuto emotivo personale, costruisce nella sua mente una immagine ipotetica del bambino atteso, inizia a farsi un’idea del piccolo corpo che stringerà tra le braccia e con il quale condividerà il tempo necessario perché diventi un individuo autosufficiente, dal punto di vista fisico e da quello

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  • Relazione: sviluppo emotivo-affettivo

    Interazione nel periodo prenatale

    La vita prenatale è il periodo di preparazione del feto, alla vita da neonato. Durante i nove mesi di gestazione, infatti, si assiste alla maturazione neurologica e fisica del feto, grazie alla cooperazione tra il background genetico trasmesso all’individuo dai genitori e le continue interazione ed esposizione del feto con l’ambiente intrauterino

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  • Il sistema qualità nell'azienda sanitaria

    L’evoluzione del concetto di qualità: dall’epoca dei fenici alla normativa UNI EN ISO 9001:2015

    Fin dall’antichità, l’uomo ha prestato particolare attenzione al concetto di qualità.

    Da allora, tale concetto è radicalmente mutato, insieme alle norme che ne derivano. La qualità venne considerata, per la prima volta, con la pratica del lavoro artigianale, dove l’esecutore

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  • Customer Satisfaction

    Definizione e applicazione

    Dagli anni ’90, si sono sviluppati un insieme di modelli e metodi di ricerca, basati sulla ricerca sociale, soprattutto nell’ambito delle imprese di mercato, per l’individuazione del grado di soddisfazione del cliente, assunta come misura della qualità di un prodotto o servizio. La soddisfazione del cliente è da considerarsi come la percezione dello stesso

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  • “Danzando lo spazio”: studio per verificare il contributo della pratica coreologica per lo sviluppo di fattori di protezione ai disturbi di organizzazione spaziale

    Martina SALA - “Danzando lo spazio”: studio per verificare il contributo della pratica coreologica per lo sviluppo di fattori di protezione ai disturbi di organizzazione spaziale

    Introduzione

    I disturbi di

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  • LO SVILUPPO COMUNICATIVO - SOCIALE: strumenti di screening e criteri semeiologici nel corso dei primi tre anni di vita.

    LO SVILUPPO COMUNICATIVO-SOCIALE

    Con il termine di sviluppo comunicativo-sociale viene indicato il processo mediante il quale il bambino acquisisce progressivamente quelle competenze che gli permettono di “capire” e di

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  • Caso Clinico - Le Mucopolisaccaridosi

    A.M. È un paziente affetto da Mucopolisaccaridosi I, nello specifico sindrome di Hurler.

    Nato il 07/05/2007 alla 38esima settimana di gestazione da parto cesareo con un peso di 3,150 kg, aveva già ricevuto diagnosi di piede torto bilaterale al quinto mese di gravidanza, risoltasi alla nascita con l'ausilio di plantari. I genitori hanno riferito che le tappe dello sviluppo psicomotorio

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  • Il lavoro e la somministrazione dei test - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali

    Il lavoro si è svolto presso l’ U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, diretta dal Dott. Paolo Moretti  e presso l’ U.O di Patologia Neonatale diretta dal Dott. Luca Antonio Ramenghi a partire dal mese di Maggio 2016 fino al mese di Ottobre 2016.

    Il lavoro ha incluso lo studio di 11 bambini nati a termine e 17 bambini

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  • Il lavoro e i materiali usati - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali

    Sensory Profile 2.0

    Sensory Profile 2.0

    Il profilo sensoriale è un questionario che deve essere  compilato dai genitori o da chi si prende cura del bambino. Esso è stato designato da Winnie Dunn,

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  • Disturbo dell'Integrazione Sensoriale

    Il disturbo dell’integrazione sensoriale o disfunzione dell’integrazione sensoriale (SID) è una condizione neurologica che deriva dall’incapacità del cervello di integrare le informazioni ricevute dai cinque sistemi sensoriali base del corpo.

    La parola disfunzione equivale a “malfunzionamento”; il cervello non ha maturato la capacità di processare in modo naturale ed

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  • Orientamento al contesto - la Clnica di Oncoematlogia Pediatrica

    La struttura

    La Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova è un centro avanzato per la diagnosi e la cura delle malattie emato-oncologiche dell’infanzia. Si tratta di una struttura facente parte del Dipartimento Strutturale Aziendale Salute della Donna e del Bambino; non solo prende in cura i pazienti affetti da patologie emato-oncologiche per il periodo

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  • L’ESPERIENZA - L’intervento del TNPEE in Oncoematologia Pediatrica

    I casi trattati

    Nel corso dei 6 mesi durante i quali è stato svolto questo progetto è stato possibile interagire con un totale di 8 bambini. Di questi otto bambini, quattro hanno potuto compiere un percorso psicomotorio completo, composto da almeno tre sedute iniziali di valutazione, un ciclo di almeno cinque sedute di trattamento neuropsicomotorio e una valutazione

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  • ALLEGATI - L’intervento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età Evolutiva in Oncoematologia Pediatrica

    Allegato 1

    Scheda di Osservazione/Valutazione Neuropsicomotoria “S. O. N.”.Per una conoscenza più approfondita rimandiamo al testo originale: Una testimonianza del percorso, Erikson, Trento, 2007 di Gison, Minghelli e Di Matteo edito dalla casa editrice Erikson.

     

    Allegato 2

    Scheda di Osservazione Psicomotoria.Per una

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  • La Terapia Interattiva nei bambini

    La Terapia Neuropsicomotoria di Gruppo: cos’è ?

    La terapia psicomotoria di gruppo si basa su incontri settimanali con un gruppo costituito da 2 fino ad un massimo di 6 bambini, aventi caratteristiche e bisogni compatibili tra loro, per i quali sembra indicato un intervento basato sull’attività di gruppo piuttosto che individuale.

    È bene sottolineare che, nella maggior parte

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  • Valutazione e trattamento dei casi clinici - Le Funzioni Esecutive in Età Evolutiva

    I casi clinici presi in esame sono rappresentati da tre soggetti di sesso maschile che comprendono una fascia di età che va dai 6 agli 8 anni.

    Due bambini (Caso A e Caso B) hanno frequentato la classe prima elementare nell’anno scolastico 2015/2016 e pertanto da settembre si trovano in seconda, mentre il terzo soggetto (Caso C) è entrato in prima elementare a partire da settembre del

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  • Il Disturbo dell'Apprendimento Non Verbale (DANV o NLD)

    Cos’è

    Il disturbo dell’apprendimento non verbale, DANV, si caratterizza per cadute specifiche in compiti di natura visuospaziale, associate a prestazioni sufficienti in compiti verbali. La sua incidenza, secondo recenti studi, è di circa uno su mille ( i ). Nel DSM IV, V e nell’ICD 10 questo disturbo non è contemplato, vengono citate alcune caratteristiche ma non sono considerate

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  • Correlazione tra le forme di Paralisi Cerebrale Infantile e il gioco

    All’interno della paralisi cerebrale infantile sono presenti forme cliniche con caratteristiche molto diverse tra di loro, le quali possono raggiungere un livello di sviluppo del gioco differente. Di seguito, partendo dalla classificazione proposta dal gruppo Ferrari-Cioni (2010), vengono illustrate tre tabelle riassuntive gli elementi connotativi delle tre diverse forme di paralisi cerebrale

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  • “Equitazione Terapeutica” - Dal mito alla Terapia

    Essere meraviglioso difficilmente domabile, almeno nella propria essenza, è facilmente comprensibile come abbia conquistato un posto così rilevante nel corso dei secoli: che sia bianco come la luce a rispecchiare la divinità che incarna, oppure nero come gli inferi di cui pure si fa talvolta messaggero, che sia quindi legato all’acqua, al fuoco oppure all’aria nella quale vola

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  • Requisiti necessari all’applicazione dell’Equitazione Terapeutica

    Nell’Equitazione Terapeutica le varie modalità riabilitative, spesso fra loro intersecate, non possono prescindere dalla valutazione di alcuni prerequisiti necessari alla sua applicazione, e che sono rappresentati dalle caratteristiche del cavallo, dal maneggio e dalle attrezzature speciali, all’equipe riabilitativa e dalla patologia specifica del paziente.

     

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  • Ippoterapia e riabilitazione equestre: La relazione Paziente - Cavallo - Terapista

    La terapia psicomotoria si basa su tecniche di comunicazione non verbale che favoriscono l’espressione del corpo, in quanto le sue posizioni, i suoi movimenti, le sue tensioni e la sua mimica possono costruire un linguaggio innato, immediatamente compreso dall’altro che può aiutare il soggetto ad esprimersi. Si cerca quindi di migliorare l’interazione tra il corpo e le attività mentali ed

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  • Ippoterapia - Il punto di vista delle terapiste

     

    Grazie all’esperienza, quasi annuale, svolta presso il Centro “Geo Agriturmo” è stato possibile osservare i possibili benefici della Riabilitazione Equestre da un punto di vista più professionale. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione e l’aiuto di Giusy e Dalila, due Psicomotriciste, e Giusy, una Psicologa, tutte e tre specializzate in Riabilitazione equestre tramite i

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  • Descrizione del lavoro e Casistica - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio

     

    Materiale e metodo di valutazione

    colore rosaLa casistica in osservazione per tale studio, svolto nel Centro di Riabilitazione e Prevenzione dell’età evolutiva “Il Cucciolo”, comprende 15 soggetti di età compresa tra 3 e 6 anni (età

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  • La valutazione e il trattamento riabilitativo neuropsicomotorio e respiratoria nell' Atrofia Muscolare Spinale (SMA)

    La valutazione riabilitativa neuropsicomotoria e respiratoria nella SMA I

    Alcune linee guida rispetto alla valutazione generale dei bambini con SMA I parlano di ulteriori ambiti di intervento (Tabella 1), come l'area gastrointestinale e dell'alimentazione, del linguaggio e quella cognitiva (17,19,26), aspetti da tenere in forte considerazione all'interno di un approccio che deve

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  • Lo sviluppo del bambino secondo la psicologia genetica

    Questo sviluppo può essere misurato con procedimenti diversi ed essere inserito nelle scale di sviluppo equivalenti a quelle che Binet e Simon hanno realizzato per l’intelligenza. Le scale più conosciute sono quelle di Charlotte Biìhler e di A. Gesell, sistematizzate per mesi o per anni di età. Esse ci forniscono un valore statistico che permette di misurare nel bambino, con relativa

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  • Corporea-Mente in relazione

    La nascita di un’idea

    Ho sempre pensato sin dall’inizio del percorso di tirocinio universitario che, indipendentemente dal quadro clinico a carico del bambino considerato, tutto quello che accade nella sala di neuropsicomotricità non può e non dove prescindere dal contesto esterno, quello familiare e quello sociale in particolare.

    Mi spiego: il bambino in sala deve avere la

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  • Esperienza uditiva, definizioni di rumori, teorie dello sviluppo e prevenzione

    ESPERIENZA UDITIVA

    L’udito è “la funzione sensoriale specifica relativa alla percezione di suoni e rumori, avendo per organo di ricezione degli stimoli l’orecchio” (Devoto Oli, 2013).

    Dal punto di vista fisiologico, “l’udito è la nostra percezione dell’energia delle onde sonore, che sono onde pressorie che alternano zone di aria compressa e rarefatta”.

    La sensazione

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  • La variazione dello stato comportamentale del bambino, in risposta agli stimoli sonori in TIN - PROGETTAZIONE E ATTUAZIONE DELLO STUDIO e RISULTATI

    SCOPO DELLO STUDIO

    Basandoci sui dati forniti dalla letteratura, infatti, è stato possibile cogliere le conseguenze alle quali inevitabilmente va incontro lo sviluppo del sistema uditivo del neonato prematuro, esposto a stimoli sonori eccessivi, trovandosi in un ambiente extrauterino.

    Scopo dello studio è quello di misurare, in prima battuta, l’intensità sonora che

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  • AGGRESSIVITÀ - Introduzione Teorica

    Definizioni a confronto

    Il concetto di aggressività è stato da sempre oggetto di studio nei più svariati campi della ricerca. A livello semantico il termine include un ampio insieme di idee e una vasta gamma di fenomeni che a loro volta riflettono gli orientamenti,  talvolta contrastanti dei vari ricercatori. Definirla come mero comportamento caratterizzato da

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  • Laboratorio di esposizione alla LETTURA AD ALTA VOCE di libri in simboli

    All’interno della U.O.N.P.I.A. di Como, a seguito della realizzazione del “Progetto Pilota” promosso nell’Ottobre 2013, è nato il progetto “Laboratorio di lettura libri in simboli: una risorsa e 360 gradi” che è stato portato avanti durante l’anno 2013-2014 ed è stato riproposto anche nell’anno 2014-2015.      

    All’interno di questo laboratorio si sono re-inseriti alcuni dei bambini

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  • Ambiente e generalizzazione degli apprendimenti

    Il successo di un qualsiasi sistema di comunicazione, e quindi anche della CAA, dipende dall’attuazione costante e spontanea di questo sistema in tutte le situazioni, le funzioni e i partner. Ciò implica il fatto che l’ambiente gioca un ruolo fondamentale in una significativa integrazione della persona con disabilità comunicativa all’interno nella società. I genitori, coniugi, insegnanti e

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  • I Disturbi dello Spettro Autistico

    Definizione dei Disturbi dello Spettro Autistico

    L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita.

    Le aree prevalentemente interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione sociale, all’interazione sociale reciproca, al gioco funzionale

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  • Principali Modelli di Intervento nei Disturbi dello Spettro Autistico

    Non è possibile individuare un intervento esclusivo e specifico per tutti i bambini affetti da DSA a causa della variabilità e della complessità dei sintomi.

    Il percorso terapeutico deve evolversi e modificarsi in funzione dell’evoluzione e dei cambiamenti, in itinere, del disturbo. Dovrebbe anche prevedere l’attivazione di una serie di interventi finalizzati ad arricchire

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  • I Nervi Cranici

    I Nervi Cranici

    Definizione dei Nervi Cranici

    Nuclei

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  • INTRODUZIONE - Comportamenti non sociali nei Disturbi dello Spettro Autistico

    copertina-tesi-cristiana-pacilio

    Definizioni

    La parola autismo deriva dal greco autòs che significa “se stesso” proprio perché, come modello particolare di struttura

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  • Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (DGS)

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  • Presa in carico dei Comportamenti non sociali

    Presa in carico

    Il processo diagnostico permette di raccogliere una serie di informazioni che vengono utilizzate, da un lato, per inserire i sintomi presentati dal bambino in una definita categoria nosografia (diagnosi nosografia), e, dall’altro, per conoscere i punti di forza e quelli di debolezza del bambino (diagnosi funzionale), e per costruire su di esse il progetto

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  • La classificazione ICF

    Parte prima: Inquadramento teorico

     

    Dall’ICIDH all’ICF

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità, da adesso chiamata in breve OMS, a partire dalla seconda metà del ‘900, inizia ad elaborare differenti strumenti di classificazione delle patologie organiche, psichiche e comportamentali.

    Dopo la pubblicazione nel 1970 dell’ ”International Classification of

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  • ICF-CY CHECKLIST 0-3 ANNI - Progettazione e attuazione dello studio

    Parte seconda: Progettazione e attuazione dello studio


    Materiali e metodi

    Campione

    Per l’applicazione della ICF-CY checklist 0-3 anni si è individuato un campione di bambini di età compresa tra 0 anni e 2 anni e 11 mesi, con presa in carico abilitativa/riabilitativa neuromotoria presso i poli territoriali di Monza e di Lissone dell’U.O.N.P.I.A. dell’Azienda

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  • Elenco degli allegati - Applicazione di una ICF-CY checklist 0-3 anni

     

    • Allegato 1a: linee guida per la compilazione dell’ICF-CY checklist
    • Allegato 1b: ICF-CY checklist 0-3 anni
    • Allegato 1c: parallelo protocollo osservativo neuropsicomotorio - codici ICF-CY( 0-3 anni)
    • Allegato 2: tabella VI – Bambini entro il primo anno di vita
    • Allegato 3: tabella VII – Bambini oltre il primo anno di vita
    • Allegato
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  • Ricerca - azione, gruppo preventivo 0 - 3 anni

    Conduzione del gruppo: metodologia e setting

    Entriamo ora nel merito della questione andando ad analizzare il funzionamento e lo svolgimento di un progetto di prevenzione psicomotoria nella fascia 0-3 anni.

    Il progetto si colloca all’interno di un pensiero sulla prevenzione così come è stato presentato nei capitoli precedenti; punto di partenza l’accoglienza del bambino e

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  • Racconti che nascono all’interno di un setting psicomotorio - Autore Luciano Montefusco

    PRESENTAZIONE


    Questi racconti nascono all’interno di un setting psicomotorio, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato dal terapista (autore dei racconti) per la riabilitazione di soggetti in età evolutiva. Le caratteristiche dei protagonisti delle storie riflettono, in qualche modo, quelle dei piccoli pazienti che le hanno

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  • L' AUTISMO

    DEFINIZIONE DI AUTISMO

    L'autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita (Linee Guida Nazionali, 2011). La decima revisione della classificazione ICD (International Classification of Disease) proposta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità si riferisce all'autismo nei termini di

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  • PREMESSE TEORICHE - Oltre la diagnosi

    Processo diagnostico e diagnosi nosografica

    Roberto Militerni (2009) sottolinea che quando ci si trova di fronte a un bambino in difficoltà è necessario porsi una serie di quesiti, dalla cui risposta ha inizio l'organizzazione di un complesso procedimento che ha per risultato la diagnosi e, in un momento immediatamente successivo, la pianificazione dei provvedimenti terapeutici da

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  • Il trattamento neuropsicomotorio di G.

    Perseguire l'integrazione

    Chi è G., dunque, a cavallo tra Marzo e Aprile 2013? Di fronte a questo interrogativo, apparentemente elementare e già risolto dalle informazioni riportate nel capitolo precedente, ci sembra tuttavia opportuno reintegrare in un tutto coerente e sintetico ciò che altrimenti rischierebbe di rimanere frammentario e disincarnato. G. non è una sequenza di parole

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  • CONCLUSIONI - Oltre la diagnosi: il circolo virtuoso del gioco

    Precisazioni metodologiche

    Per sette mesi ho assistito e partecipato alla terapia neuropsicomotoria individuale di G., condividendone i progressi, le regressioni transitorie, lo spazio e il tempo della seduta. Ho cercato di cogliere, con occhio vigile e mente attenta, ogni cambiamento intervenuto, di carpire i dettagli del processo che andava definendosi e dispiegandosi. Se,

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  • Il caso clinico di G. - L'impatto dell'utenza straniera nei servizi di Neuropsichiatria Infantile

    Presentazione del caso clinico

    E' sembrato interessante fornire un esempio concreto in cui si entra direttamente in contatto con la realtà transculturale in ambito Neuropsicomotorio. Si intende riportare il caso clinico di G, una bambina nata in Italia da genitori provenienti dalla Cina, che è attualmente in

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  • Sindrome di Down - Un Caso Clinico

    Il contesto operativo e la presa in carico

    Il luogo dell’intervento psicomotorio è quello di uno studio professionale privato ove, oltre alla psicomotricista referente del caso presentato, opera anche una logopedista con competenze specifiche in ambito neuropsicologico e psicomotorio. L’orientamento degli

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  • La Programmazione Neuro Linguistica (PNL) in sanità, un nuovo approccio per una comunicazione efficace - 11 ottobre 2014 - Reggio Emilia

    2014-10-11-reggio-emilia

     

    La Programmazione Neuro Linguistica (PNL) in sanità, un nuovo approccio per una comunicazione efficace

    Data Inizio: 11 10 2014

    Tipologia

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  • Il tono

    “Il tono è la trama su cui tessono i gesti, le attitudini, le pose, la mimica; esso prepara alle rappresentazioni mentali ed il suo ruolo è preponderante nella presa di coscienza di sé e nella conoscenza del mondo e dell’altro” (Wallon). 

    Il tono rappresenta la struttura più arcaica ed essenziale della

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  • Lo schema corporeo

    Il primo oggetto che il bambino percepisce è il proprio corpo: benessere e dolore, attuazione di movimenti e di spostamenti, sensazioni visive e uditive ecc., e questo corpo è il mezzo dell’azione, della conoscenza e della relazione. 

    La costruzione dello schema corporeo, ossia l’organizzazione delle sensazioni

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  • Esercizi di percezione del proprio corpo

    Esercizi di percezione del proprio corpo: controllo tonico; scoperta e presa di coscienza delle diverse parti del corpo con verbalizzazione; giochi d’imitazione di gesti e atteggiamenti; orientamento del corpo proprio. 

    Per quanto riguarda la percezione del proprio corpo, il fanciullo delimita il suo corpo

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  • Casi Clinici - La valutazione del funzionamento adattivo nei bambini con disabilità intellettiva

    Nell’ultimo anno ho avuto la possibilità di seguire 3 bambini con disabilità intellettiva presso la struttura di Neuropsichiatria Infantile della ASL 4 di Rapallo. Nello specifico, si tratta di bambini in età pre-scolare con ritardo cognitivo e scarso funzionamento adattivo. Ho somministrato le scale Vineland alla terapista che ha in carico i bambini al fine

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  • Strumenti visivi per la comunicazione

    Gli ausili visivi hanno la funzione di fornire l'informazione in una forma logica, strutturata e sequenziale. L'informazione data in forma visiva concreta aiuta le persone con bisogni comunicativi speciali a gestire meglio molti eventi che, durante la giornata, sono fonte di confusione e frustrazione. Pertanto, si è visto che presentare l'informazione in

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  • Revisioni su alcune delle principali Terapie Alternative e Complementari nella riabilitazione delle PCI

    Nel capitolo seguente verranno presentate alcune delle principali terapie alternative e complementari utilizzate nella riabilitazione delle PCI, analizzando per ciascuna le basi teoriche e le prove di efficacia; il tutto è attinto dalla letteratura scientifica e dal Congresso intersocietario SINPIA-SIMFER tenuto a Bologna nel giugno 2010.

     


     

    Metodo ADELI suit

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  • Flessibilità mentale e presa di prospettiva

    L'empatia può essere causata da una varietà di situazioni, per esempio nel vedere un'altra persona in difficoltà o in disagio, immaginando il comportamento di qualcun altro, nella lettura di un racconto in un libro di narrativa o nel vedere un report TV movimentato. Tuttavia, in queste condizioni, l'empatia richiede alla persona di adottare più o meno consapevolmente il punto soggettivo di

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  • Disturbi di personalità

    Il termine “personalità” deriva dal latino “persona”, cioè maschera. Etimologicamente, dunque, la personalità sarebbe un’amplificazione delle caratteristiche individuali del personaggio rappresentato dall’attore, in modo che il pubblico sapesse quali atteggiamenti e comportamenti aspettarsi da lui.

    Alcuni tratti del nostro modo di pensare, di fare esperienza e di comportarci tendono a

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  • Modalità di approccio ai disordini dell’empatia e strategie terapeutiche

    Aspetti generali della riabilitazione nel bambino

    “ La parola neuropsicomotricità si presenta affascinante nella sua intenzione di conciliare i due termini estremi della concezione dualistica della persona umana. Concezione che la cultura di questo secolo stempera via via sotto l'impulso di esperienze e fenomeni che hanno visto riproporsi sempre più energicamente l'interazione

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  • Genitorialità, famiglia e disabilità

    La nascita di un bambino e, di conseguenza, la trasformazione della coppia coniugale a quella genitoriale, comporta quasi sempre un periodo di crisi, poiché questo evento richiede di mettere in gioco le capacità di adattamento dei singoli individui e della precedente relazione.

    Il modo in cui la coppia affronta tale cambiamento e riesce a riorganizzarsi, includendo nel proprio mondo

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  • Osservazione e valutazione - Il caso di N.

    Il bambino presenta un quadro funzionale di ritardo globale dello sviluppo associato ad un importante disturbo del linguaggio espressivo e recettivo.

    La funzione attentiva risulta piuttosto fragile ed incostante: è sempre necessario il contenimento dell’adulto per aiutare il bambino a concentrarsi su un compito e a portarlo a termine senza

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  • Osservazione e valutazione - Relazione madre-bambino

    La presa in carico di un bambino deve trovare il suo fondamento in uno sguardo “panoramico” verso la persona, facendo in modo che l’attenzione al dettaglio (che deve sempre esserci) non lasci sfuggire la totalità, cioè la globalità di un individuo che non deve essere frammentato ma che, con il nostro aiuto, possa rafforzare la sua integrità. È per questo che,

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  • Postura

    E' forse il più arcaico canale di comunicazione extraverbale, infatti, in essa è grande la componente innata. La postura rappresenta il modo di porsi verso l'altro, o meglio il modo di disporsi. La psicologia sperimentale si è occupata molto del ruolo della postura rispetto alla presentazione dello status e come indicatore dell'atteggiamento più o meno positivo nei confronti dell'altro. Molti

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  • Il Ritardo Psicomotorio - Aspetti Clinico-Descrittivi

    Il ritardo di sviluppo psicomotorio può essere definito in termini generici come la mancata acquisizione di adeguate competenze posturali, cognitive, affettive e/o linguistiche in rapporto all'età cronologica.

    Tale quadro di ritardo molto spesso rappresenta la manifestazione iniziale, il sintomo precoce, di sindromi complesse, quali Insufficienze Mentali, Kinesipatie encefaliche,

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  • Il Ritardo Psicomotorio - Il Processo Diagnostico

    Nel percorso diagnostico, in genere, riveste fondamentale importanza il processo di presa in carico, il quale indica un complesso di interventi finalizzati a conoscere e capire il bambino e il suo disturbo. Si tratta, pertanto, di un processo di conoscenza:

    • conoscenza del disturbo, si tratta di definire il tipo, le caratteristiche, la frequenza e l'intensità del
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  • Dalla dipendenza alla autonomia

    Possiamo considerare che tutto lo sviluppo e la crescita verso la maturità può essere visto come un graduale passaggio dalla dipendenza verso l’autonomia, che nei soggetti normali ha un approssimativo consolidamento e compimento nell’età adulta.
    Nel soggetto disabile questo percorso è molto più complesso e accidentato e va premesso che pur rimanendo l’autonomia l’obiettivo finale ci si

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  • I Caso - Iperattività o ADHD - Presa in carico e colloqui con la famiglia

    Dopo la presentazione iniziale della sala di psicomotricità, quindi degli oggetti che poteva trovare, G. presentava incordinazione motoria poiché saltava sui materassi in continuazione, si muoveva da un posto all'altro facendo capriole. Il suo era un agire molto velocizzato, caratterizzato da difficoltà d'attenzione e mancanza di contatto visivo con la terapista.

    G. mostrava buone

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  • Il caso di K.

    K., che attualmente ha 17 anni, ha trascorso un’infanzia  normale in seno ad una famiglia serena e dinamica: era una bambina spigliata e sportiva, una vera leader a scuola e nel suo gruppo di amici. Piena di energia,  si cimentava spesso e con successo in sport più propriamente maschili. Era molto brava a scuola, le piaceva moltissimo studiare e s’ impegnava con profitto.

    A 12 anni,

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  • MOVIMENTO E SVILUPPO DELLA PERSONA - Introduzione alla Psicomotricità Funzionale - 20 e 27 febbraio 2012 - Milano

    2012-02-20-milano

     

    MOVIMENTO E SVILUPPO DELLA PERSONA - Introduzione alla Psicomotricità Funzionale

    20 e 27 febbraio 2012 - Milano

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  • Prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari - 04 marzo 2012 - Cosenza

    2012-03-04-cosenzaTitolo del corso:Prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari

    Data Inizio: 04 03 2012

    Sede dell'Evento: ROSSANO (CS) - Hotel San Luca, via

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  • Prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari - 03 marzo 2012 - Catanzaro

    2012-03-03-catanzaroTitolo del corso: Prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari

    Data Inizio: 03 03 2012

    Sede dell'Evento:CATANZARO LIDO - Grand Hotel

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  • Prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari - 19 febbraio 2012 - Crotone

    2012-02-19-crotoneTitolo del corso: Prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari

    Data Inizio:19 02 2012

    Sede dell'Evento:CROTONE - HOTEL LIDO DEGLI SCOGLI

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