Iniziare a camminare - muovere i primi passi
Iniziare a camminare è una pietra miliare nello sviluppo motorio del bambino. Di solito, i bambini iniziano a muovere i primi passi intorno ai 9-12 mesi di età, ma il momento esatto può variare in base ai singoli bambini.
Prima di iniziare a camminare, i bambini passano attraverso una serie di fasi di sviluppo motorio. Iniziano a girarsi da soli, a sedersi senza supporto e a strisciare sul pavimento. Successivamente, iniziano a cercare di alzarsi in piedi, appoggiandosi a oggetti vicini per sostegno.
Durante questa fase, i bambini sviluppano gradualmente la forza muscolare necessaria per sostenere il proprio peso e iniziano a fare i primi tentativi di camminare. Inizialmente, i bambini si reggono a oggetti vicini e fanno piccoli passi, ma col tempo diventano sempre più sicuri e iniziano a camminare da soli.
In questo processo, la coordinazione degli arti inferiori e il controllo del bilanciamento sono fondamentali. I bambini imparano a coordinare i movimenti delle gambe e dei piedi per avanzare senza cadere, e ad adattarsi alle variazioni del terreno.
Una volta che i bambini imparano a camminare, questo diventa il loro mezzo principale di movimento, permettendo loro di esplorare il mondo intorno a loro in modo più autonomo.
È importante notare che l'inizio della camminata può variare da un bambino all'altro, e che alcuni bambini possono iniziare a camminare prima o più tardi rispetto alla media. Inoltre, i bambini possono avere bisogno di tempo e di pratica per acquisire la coordinazione e la sicurezza necessarie per camminare in modo autonomo.
In sintesi, iniziare a camminare è una pietra miliare nello sviluppo motorio del bambino. I bambini passano attraverso una serie di fasi di sviluppo motorio prima di iniziare a camminare, sviluppando gradualmente la forza muscolare e la coordinazione degli arti inferiori necessarie per sostenere il proprio peso e avanzare senza cadere. Una volta che i bambini imparano a camminare, questo diventa il loro mezzo principale di movimento e di esplorazione del mondo intorno a loro.
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Il progetto “Parent-Mediated intervention”
L’idea del nostro progetto consiste nell’analizzare le valutazioni di sviluppo di alcuni dei bambini arruolati nel progetto “EPISTOP” e di altri bambini in follow-up già da prima che il progetto partisse, identificando le aree di sviluppo deficitarie e i profili di sviluppo non omogenei.
Partendo da queste osservazioni è stato proposto alle famiglie un progetto di “parent- mediated
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IN TERAPIA NEUROPSICOMOTORIA - Dal senso di onnipotenza al principio di realtà
Indagare sullo sviluppo del bambino e della relazione precoce, in particolare del passaggio da un’illusione onnipotente ad una progressiva disillusione che porta a tener conto della mente dell’altro, delle regole di gioco e di quelle sociali, mi ha portato a chiedermi quali conseguenze possano esserci se una o più delle tappe suddette venga a mancare o se, a causa di gravi patologie, vengano
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Madre "sufficientemente buona”, nascita del desiderio, nuove acquisizioni motorie, i divieti, i capricci, il “no”
UNA PROGRESSIVA DISILLUSIONE
Le risposte non immediate che rientrano nell’essere “sufficientemente buona” da parte della madre
Se in un primo periodo l’onnipotenza del bambino (volere e ottenere tutto subito) è alimentata da quella che si potrebbe definire onnipotenza materna (poter dare tutto subito), in un secondo tempo (indicativamente tra le 6 e le 8
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Disturbo dello spettro dell’autismo
Disturbo dello spettro dell’autismo 299.00 (F84.0)
Criteri diagnostici
- Deficit persistenti] delia comunicazione sociale e deli interazione sociale in molteplici contesti, come manifestato dai seguenti fattori, presenti attualmente o nel passato (gli esempi sono esplicativi,
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Storia e origini del termine "Sindrome di Down"
Oggigiorno è molto diffusa la conoscenza di quella condizione genetica che comporta la presenza di un terzo cromosoma 21 nel genoma umano, che chiamiamo col nome di Sindrome di Down o Trisomia 21. Attualmente questa sindrome è classificata all’interno dell’ICD-10 come parte delle “Anomalie cromosomiche non classificate altrove” (classi da Q90 a Q99), tra le quali si distinguono: Trisomia 21
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Materiali e Metodi - dall'imitazione all'apprendimento
Il Metodo
I materiali e i metodi che ho deciso di utilizzare durante il trattamento del bambino sono stati studiati e pensati per il raggiungimento dell’obiettivo posto in principio.
Mi sono trovata di fronte ad un ritardo psicomotorio che mostrava in particolar modo deficit a livello della competenza comunicativa, imitativa ed emotiva, con il coinvolgimento di una notevole
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Le funzioni esecutive
Cosa sono?
“Una serie di abilità che permettono alle persone di creare obiettivi, conservarli in memoria,controllare le azioni, prevedere gli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi” (Stuss, 1992)
“Capacità che consentono alla persona la messa in atto con successo di comportamentiindipendenti, intenzionali ed utili” (Lezak,
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Disturbi di Regolazione in bambini con Autismo - Esperienze personali - Le scale di valutazione - Il trattamento - I pazienti
Esperienze personali
Introduzione
L’obiettivo di questo lavoro è quello di evidenziare la presenza di disturbi della regolazione e la loro evoluzione in bambini affetti da DPS. A questo scopo è stata somministrata una checklist dei sintomi che valuta il funzionamento in alcune aree, che possono essere deficitarie in questa patologia, di cinque piccoli pazienti che svolgono
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Discussione - Conclusione - Considerazioni personali - "VALUTAZIONE FUNZIONALE SECONDO ICF-CY" in una casistica di bambini con cerebrolesione acquisita severa
Discussione
La griglia creata, favorisce il passaggio di informazioni tra gli operatori del centro, permette di monitorare il lavoro d’equipe ed i progressi di questi bimbi particolarmente compromessi, valorizzando il lavoro dell’intero team. La costituzione dello strumento ha rilevato ancora una volta quanto sia complesso trovare sistemi di valutazione/misurazione in bambini così
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Relazione: sviluppo emotivo-affettivo
Interazione nel periodo prenatale
La vita prenatale è il periodo di preparazione del feto, alla vita da neonato. Durante i nove mesi di gestazione, infatti, si assiste alla maturazione neurologica e fisica del feto, grazie alla cooperazione tra il background genetico trasmesso all’individuo dai genitori e le continue interazione ed esposizione del feto con l’ambiente intrauterino
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Descrizione dello sviluppo e dell’acquisizione delle competenze prescolari raggiunte nei bambini di età compresa tra 5 e 6 anni con particolare riferimento agli indicatori di rischio per una difficoltà di apprendimento scolastico
- Competenze linguistiche
- Competenze motorio-prassiche
- Competenze visuo-percettive
- Competenze numeriche
- Funzioni esecutive
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Difficoltà e deficit visuo-spaziali
I deficit visuo-spaziali possono essere definiti come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti, che riguardano il rapporto tra la persona e
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Analisi del pattern di deambulazione di bambini con disabilità neuromotoria attraverso un sensore magnetico/inerziale G-SENSOR ®
Introduzione
Scopo di questo studio era quello di verificare se attraverso un sensore commerciale (G-SENSOR ® BTS Italia) a basso costo era possibile valutare l’efficacia, l’efficienza ed il consumo energetico durante la deambulazione in un gruppo eterogeneo di bambini affetti da differenti forme e tipi di patologie neuromotorie.
Strumentazione
Il G-SENSOR ® è un
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Il consumo energetico nella normalità e nella patologia
Il metabolismo ed i substrati energetici
La definizione di metabolismo è comunemente intesa come l’insieme delle reazioni biochimiche che si svolgono all’interno di un organismo. Il metabolismo intracellulare (unità fondamentale del metabolismo di un individuo) è costituito sia da reazioni cataboliche, riguardanti la degradazione dei substrati energetici come carboidrati, lipidi e
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Cenni teorici sulle patologie neuromotorie in età evolutiva - La Paralisi Cerebrale Infantile: definizione e principali fattori causali
L’attuale definizione di Paralisi Cerebrale Infantile elaborata da Rosenbaum nel 2006, ci parla di “un gruppo di disturbi permanenti dello sviluppo del movimento e della postura, che causano una limitazione delle attività, attribuibili ad un danno permanente (non progressivo) che si è verificato nell’encefalo nel corso dello sviluppo cerebrale del feto, del neonato o del lattante. I
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Progettazione e attuazione dello studio: Materiale e Metodi, Strumenti, Disegno dello studio, Analisi statistiche
Scopo dello studio
Dato il notevole flusso migratorio che ha caratterizzato l’utenza dei servizi U.O.N.P.I.A. negli ultimi anni, si è resa evidente la necessità di approfondire la condizione psicosociale del bambino migrante e delle possibili fragilità correlate alla sua integrazione.
Lo scopo di questo studio è indagare il Comportamento Adattivo in bambini nativi italiani e
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Inquadramento teorico: Il comportamento adattivo; Il flusso migratorio negli ultimi anni; La paralisi cerebrale infantile
Il comportamento adattivo
Il costrutto teorico del Comportamento Adattivo esprime l’interazione dell’individuo con il proprio ambiente. Esso riguarda le attività che un soggetto deve quotidianamente
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Il Disturbo di Apprendimento con compromissione della lettura - Dislessia: Teorie e Modelli
In questo capitolo verrà presentata la dislessia, cui è diretto il lavoro sperimentale che indaga i possibili effetti provocati dall’utilizzo dei videogiochi d’azione sulle abilità di lettura. Verrà presentato il disturbo, i diversi modelli interpretativi e di intervento, con particolare attenzione alle nuove frontiere che si avvalgono dell’utilizzo degli action
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Riabilitazione Neuromotoria
Nella riabilitazione neurologica di un paziente sono fondamentale tre obiettivi: l'indipendenza, la buona qualità della vita e il ritorno in famiglia, alle attività sociali e al lavoro. L'effetto delle terapie riabilitative è tuttora un argomento di notevole discussione, spesso molto accesa, fra i sostenitori della loro validità e gli scettici. I primi hanno dalla loro parte il conforto
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Il ruolo sociale dell’imitazione
Ci sono elementi di prova che l’imitazione passiva ha effetti sociali, e che l'imitazione di azioni di un bambino può essere utilizzata come strategia per promuovere l'impegno sociale. L'osservazione di qualcuno che ci imita interessa, infatti, le aree neurali coinvolte nella cognizione sociale. La strategia dell’imitazione passiva migliora gli sguardi sociali, i comportamenti sociali
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Il lavoro e la somministrazione dei test - Favorire un’armonica integrazione delle Caratteristiche Sensoriali
Il lavoro si è svolto presso l’ U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, diretta dal Dott. Paolo Moretti e presso l’ U.O di Patologia Neonatale diretta dal Dott. Luca Antonio Ramenghi a partire dal mese di Maggio 2016 fino al mese di Ottobre 2016.
Il lavoro ha incluso lo studio di 11 bambini nati a termine e 17 bambini
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La condivisione con la famiglia di strategie neuropsicomotorie
I genitori, giocano un ruolo essenziale come partecipanti attivi nell’ambito dell’ intervento precoce e per l’individualizzazione degli obiettivi del trattamento e dei bisogni specifici dei loro bambini (Humphry, 1989; Majnemer, 1998; Simeonsson et al,; 1995).
La famiglia deve essere vista come l’elemento basilare e costante all’interno della vita di un bambino. I genitori sono
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Disturbo dell'Integrazione Sensoriale
Il disturbo dell’integrazione sensoriale o disfunzione dell’integrazione sensoriale (SID) è una condizione neurologica che deriva dall’incapacità del cervello di integrare le informazioni ricevute dai cinque sistemi sensoriali base del corpo.
La parola disfunzione equivale a “malfunzionamento”; il cervello non ha maturato la capacità di processare in modo naturale ed
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Sviluppo dell’Integrazione Sensoriale
Il processo dell'Integrazione Sensoriale, come è già stato detto, incomincia nelle prime settimane di vita fetale e il suo sviluppo più intenso dura fino alla prima fase
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Sindrome di Dravet - Esperimento Clinico: applicabilita’ dell’ipotesi
Applicabilita’ dell’ipotesi
Quanto espresso nei capitoli precedenti è frutto di un attento studio della letteratura scientifica, rielaborato creativamente in relazione alla maggiore esperienza Neuropsicomotoria. Secondo il metodo scientifico, però, ad ogni ipotesi deve seguire un esperimento riproducibile ed infine una tesi conclusiva, in modo che il risultato sia provato,
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Ipotesi Riabilitativa nelle Epilessia Mioclonica Severa dell'Infanzia (EMSI) - Sindrome di Dravet
Perché la riabilitazione?
In assenza di una concreta possibilità di controllare l’epilessia né di comprendere –e conseguentemente correggere- lo specifico meccanismo alla base dell’encefalopatia di Dravet, a causa dei disturbi Neurosensoriali, Neuromotori, Neuropsicologici e Neurocognitivi che frequentemente si associano alla Sindrome, si devono necessariamente aprire le frontiere
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Le caratteristiche della Sindrome di Dravet
Nonostante la scarsità di materiale scientifico riguardante l’aspetto clinico della Sindrome di Dravet, è comunque possibile individuare in letteratura i punti di debolezza e i punti di forza che stabilmente si trovano in questo tipo di pazienti e che è fondamentale conoscere prima di intraprendere un percorso Riabilitativo. Come il Medico infatti deve sapere cosa aspettarsi dal paziente
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La Sindrome di Dravet (SD)
Definizione
La Sindrome di Dravet è una rara ma grave forma di encefalopatia epilettica, che ha un forte impatto sullo sviluppo Neurologico e psicomotorio. L’esordio avviene in età infantile ed è caratterizzato da differenti tipi di crisi epilettiche, che possono prolungarsi fino ad episodi di status epilepticus. Secondo la classificazione dell’International League Against Epilepsy
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Valutazione e trattamento dei casi clinici - Le Funzioni Esecutive in Età Evolutiva
I casi clinici presi in esame sono rappresentati da tre soggetti di sesso maschile che comprendono una fascia di età che va dai 6 agli 8 anni.
Due bambini (Caso A e Caso B) hanno frequentato la classe prima elementare nell’anno scolastico 2015/2016 e pertanto da settembre si trovano in seconda, mentre il terzo soggetto (Caso C) è entrato in prima elementare a partire da settembre del
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Il DANV e il Metodo S.a.M: presentazione di un caso clinico
Introduzione
In questo capitolo vorrei approfondire le modalità di valutazione ed impostazione del trattamento del disturbo di apprendimento non verbale con il metodo S.a.M. Presenterò quindi un caso clinico osservato durante il mio tirocinio presso il centro riabilitativo Ronzoni-Villa di Seregno della Fondazione Don Carlo Gnocchi
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Descrizione del lavoro e Casistica - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Materiale e metodo di valutazione
La casistica in osservazione per tale studio, svolto nel Centro di Riabilitazione e Prevenzione dell’età evolutiva “Il Cucciolo”, comprende 15 soggetti di età compresa tra 3 e 6 anni (età
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Trattamento neuropsicomotorio: Introduzione - Dalla valutazione del profilo motorio all’intervento neuropsicomotorio
Le capacità coordinative sono influenzate da condizioni neurologiche, ambientali e psicologiche, da qui la necessità di offrire al bambino tutti gli stimoli necessari affinché si verifichi un buon funzionamento del sistema nervoso e in particolare dell’apparato senso-motorio e un’adeguata integrazione delle informazioni dei diversi sistemi percettivi. Ciò si traduce attraverso un’educazione
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Profili di Sviluppo Motorio nello Sviluppo Atipico
Disturbi dello Spettro dell’Autismo
Definizione
“L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative alla comunicazione sociale, all’interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico”. (ISS-SNLG,
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Test per la Valutazione Motoria
Un’attenta valutazione delle competenze del bambino consente di avere un quadro evolutivo di partenza del soggetto che abbiamo di fronte, sia per stilare un profilo psicomotorio del bambino utile a inquadrare meglio le problematiche manifestate contribuendo ad una eventuale diagnosi, sia quale fondamentale passo di approfondita conoscenza delle stesse al fine di predisporre un progetto di
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Lo sviluppo motorio dai 3 ai 6 anni
Il movimento è l’espressione vitale per eccellenza, permette lo spostamento, la conoscenza di ciò che ci circonda, di quello che possiamo fare e delle possibilità di relazione, ed è il motore del nostro comportamento, poiché implicato in ogni attività percettiva (Colina, 2015).
Studi neurofisiologici vanno a dimostrare che disponiamo di recettori-anticipatori capaci di produrre
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L’ Atrofia Muscolare Spinale (SMA, Spinal Muscular Atrophy)
L’atrofia muscolare spinale (SMA, Spinal Muscular Atrophy) è una malattia neuromuscolare ereditaria autosomica recessiva che comporta la degenerazione dei motoneuroni presenti nelle corna anteriori del midollo spinale. Il quadro clinico è caratterizzato da atrofia muscolare e debolezza simmetrica progressiva che colpisce gli arti inferiori (AAII) più dei superiori (AASS), i muscoli prossimali
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AGGRESSIVITÀ - I casi clinici
Metodologia di lavoro
Ai fini di individuare e sviluppare un progetto riabilitativo globale ma contemporaneamente centrato sull’approfondimento dei comportamenti aggressivi, si è scelto di analizzare i casi di G., K., e M..
I tre bambini, già in carico al servizio età evolutiva di Este, partecipano settimanalmente alle sedute di neuropsicomotricità, e mi è
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Elenco degli allegati - Applicazione di una ICF-CY checklist 0-3 anni
- Allegato 1a: linee guida per la compilazione dell’ICF-CY checklist
- Allegato 1b: ICF-CY checklist 0-3 anni
- Allegato 1c: parallelo protocollo osservativo neuropsicomotorio - codici ICF-CY( 0-3 anni)
- Allegato 2: tabella VI – Bambini entro il primo anno di vita
- Allegato 3: tabella VII – Bambini oltre il primo anno di vita
- Allegato
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Disprassia e disabilità intellettiva
Introduzione: prassia e disprassia
Prima di poter parlare di disprassia è necessario introdurre il termine "prassia".
Secondo la definizione di Piaget, ripresa successivamente da altri autori come Ajuriaguerra e Stamback, "le prassie non sono semplicemente movimenti, ma sistemi di movimenti coordinati in funzione di un'interazione e di un risultato." Gli autori francesi
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Lo sviluppo del bambino da 0 a 3 anni nella letteratura scientifica in relazione a diversi autori
Prima della nascita della Psicologia dello sviluppo l’infanzia non era pensata come una fase autonoma dell’età evolutiva e i bambini venivano considerati degli adulti
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IL CASO DI G. - Oltre la diagnosi
Anamnesi
Il caso di G. viene sottoposto all'attenzione di Davide e Golia Onlus nel Settembre 2011, su indicazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e della Neuropsichiatria Infantile di Firenze. I motivi dell'invio riguardano la presenza di un ritardo psicomotorio nel contesto della Sindrome di Sturge Weber (SSW), associata a sospetta Sindrome di Klippel
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Il caso clinico di G. - L'impatto dell'utenza straniera nei servizi di Neuropsichiatria Infantile
Presentazione del caso clinico
E' sembrato interessante fornire un esempio concreto in cui si entra direttamente in contatto con la realtà transculturale in ambito Neuropsicomotorio. Si intende riportare il caso clinico di G, una bambina nata in Italia da genitori provenienti dalla Cina, che è attualmente in
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Sindrome di Down - Un Caso Clinico
Il contesto operativo e la presa in carico
Il luogo dell’intervento psicomotorio è quello di uno studio professionale privato ove, oltre alla psicomotricista referente del caso presentato, opera anche una logopedista con competenze specifiche in ambito neuropsicologico e psicomotorio. L’orientamento degli
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CONCLUSIONI - La Psicomotricità come unione inscindibile dell’affettività, della motricità e della cognitività
La psicomotricità ha nei suoi codici fondamentali lo sviluppo della capacità empatica sia nella formazione del conduttore sia tra gli obiettivi per lo “star bene”, empatia per capire e farsi capire, per aiutare gli adulti a crescere e ad aiutare i bambini a fiorire.
In questo lavoro si è visto come la
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Motricità fine: dallo scarabocchio al grafema
Classicamente, l’esercizio grafico ha innanzitutto, come finalità, la preparazione alle conoscenze scolastiche, più in particolare alla scrittura ed alla lettura. Tale supporto è uno degli aspetti dell’attività psicomotoria. Esso prolunga, sul piano della coordinazione motoria, ciò che già è stato sollecitato nell’esercizio di coordinazione globale. Le
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Esercizi di percezione del proprio corpo
Esercizi di percezione del proprio corpo: controllo tonico; scoperta e presa di coscienza delle diverse parti del corpo con verbalizzazione; giochi d’imitazione di gesti e atteggiamenti; orientamento del corpo proprio.
Per quanto riguarda la percezione del proprio corpo, il fanciullo delimita il suo corpo
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Terzo stadio: dal nono al diciottesimo mese
Il periodo dai nove ai diciotto mesi è dominato dall’acquisizione della deambulazione autonoma. Con questa viene definitivamente superata la “schiavitù della stasi”. Il bambino diventa padrone del suo corpo e della sua motricità e si lancia alla conquista dello spazio intorno a lui e anche più lontano. Finalmente il mondo circostante, perennemente tentatore e
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Caso clinico F - Strategie Visive e CAA in diversi casi clinici: Autismo e Disabilità Intellettiva
Caso clinico F.
F. è un bambino di 11 annidi nazionalità equadoregna figlio di genitori sposati e poi separati, con diagnosi di Autismo in carico alla struttura dall'età di 5 anni.
Dalla storia personale e
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Revisioni su alcune delle principali Terapie Alternative e Complementari nella riabilitazione delle PCI
Nel capitolo seguente verranno presentate alcune delle principali terapie alternative e complementari utilizzate nella riabilitazione delle PCI, analizzando per ciascuna le basi teoriche e le prove di efficacia; il tutto è attinto dalla letteratura scientifica e dal Congresso intersocietario SINPIA-SIMFER tenuto a Bologna nel giugno 2010.
Metodo ADELI suit
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Emozioni: correlazione neuroanatomica
Le emozioni sono risposte complesse dell’organismo a stimoli adeguati, che si manifestano con specifici repertori di azioni e con modificazioni dello stato interno, che è possibile osservare e misurare. Sono considerate emozioni primarie la paura, la rabbia, la sorpresa, la tristezza, il disgusto e la felicità.
La percezione dello stimolo emotivo genera una serie di risposte complesse
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LO SVILUPPO PSICOMOTORIO - Aspetti Descrittivi
Per un corretto approccio alla diagnosi precoce risulta evidente la necessità di conoscere il bambino e il suo
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Il Metodo Feldenkrais ®
Fondamento del Metodo è una concezione – unica e avanzata – del modo in cui organizziamo le nostre potenzialità per il movimento e le diverse abilità per la coscienza e il pensiero, e per stabilire un rapporto autentico ed effi cace con il mondo in cui viviamo. Con modalità specifi che ed
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Il setting
Il setting è lo spazio/tempo definito da regole che delimitano e rendono significativo l’intervento di un qualsiasi professionista e che qualificano esattamente chi opera in quel contesto. Ogni professione è tale per il suo setting (Boscaini, 1992), espressione dell'offerta professionale, un luogo dal quale il paziente cerca di comprendere cosa aspettarsi.
Il setting psicomotorio
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Atassie – Plasticità cerebrale – Riabilitazione – Funzioni cognitive. Mai dire: “Non c’è nulla da fare!” – Sentieri di riabilitazione cognitiva
I saperi clinici, la Neurologia e la Medecina Riabilitativa,
continuano a utilizzare metodi superati, costosi e poco efficaci.
É una tragedia che rinchiude molti ammalati nel loro handicap.
P. BACH-Y-RITA
Benché completamente ignaro di
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Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Psicomotricità e Comunicazione. Efficacia della terapia psicomotoria nel trattamento della triade sintomatologica dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Carmela Giordano, Psicomotricista, TNPEE
Premessa
Un argomento come la comunicazione, studiato ed approfondito da diverse discipline, racchiude in sé il desiderio e la volontà dell’essere umano di
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IL “WALKED CORSI TEST” si ispira a uno degli strumenti più utilizzati per la valutazione della memoria di lavoro visuo-spaziale in ambito clinico, il test di Corsi (Corsi P., 1972)
Il “Walked Corsi Test” si ispira a uno degli strumenti più utilizzati per la valutazione della memoria di lavoro
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LE FORME SPASTICHE - La tetraplegia, La diplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche), L'emiplegia (Segni clinici caratteristici, Forme cliniche)
La tetraplegia
Nelle forme tetraparetiche il disturbo del tono e del movimento è di solito molto grave, interessa in egual modo sia gli arti inferiori che quelli superiori e si rende manifesto fin dalla nascita.Lo sviluppo posturo-motorio presenta un notevole ritardo e la prognosi è sfavorevole. Sono frequenti i disturbi visivi ( agnosia visiva, paralisi di sguardo, strabismo e
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Integrazione sensoriale, di Cindy Hatch-Rasmussen
Integrazione Sensoriale
Cindy Hatch-Rasmussen, M.A., OTR/L
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Therapy Northwest, P.C. -
Buon giorno a tutti, mia figlia di 19 mesi e' affetta da sclerosi tuberosa la mia piccola ha avuto a 13 mesi delle leggere convulsioni ...
Riporto qui sotto una richiesta da parte di un genitore. Contribuisci inserendo un commento. Grazie !
Buon giorno a tutti, mia figlia di 19 mesi e' affetta da sclerosi tuberosa la mia piccola ha avuto a 13 mesi delle leggere convulsioni (torsione del capo e sguardo fisso) che duravano dai 20 ai 30 secondi ne aveva al
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Il Corpo e il suo Linguaggio - Il corpo come strumento sonoro
Nei primi mesi di vita, il movimento del neonato, è generalizzato, spezzettato, caotico, non finalizzato; non ha il significato di azione sul mondo esterno degli oggetti, ma è reazione riflessa a sensazioni indifferenziate e non localizzate sul corpo.
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Esso più che elemento “impressivo”( azione sull’esterno), è elemento “espressivo”, espressione di uno stato tonico di -
Riflesso della Marcia automatica (Stepping Reflex)
Riflesso della Marcia automatica (Stepping Reflex)
Al secondo giorno, il bambino riesce
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La POSIZIONE ERETTA (stare in piedi), il CRUISING (Navigazione costiera), i PRIMI PASSI e il CAMMINARE: un mondo nuovo per il bambino
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Tappe fondamentali dello sviluppo neuropsicomotorio riferito ad un’età compresa tra i 0 -12 mesi.
Qui sotto è riportata una tabella delle tappe fondamentali
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I disturbi del sonno
Il sonno è una funzione complessa, in cui sono implicati molteplici strutture encefaliche. I disturbi del sonno vengono abitualmente suddivisi in primari e secondari.
I disturbi
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