INTRODUZIONE - La mediazione del CANE a sostegno delle abilità di autoregolazione emotivo-comportamentale e del sistema attentivo nella terapia neuropsicomotoria: studio osservazionale in bambini con disturbo del neurosviluppo
La relazione tra l’uomo e il cane si è evoluta da tempi antichissimi fino ad oggi. Gli animali domestici hanno assunto un ruolo centrale nella vita degli esseri umani e i benefici della loro compagnia per l’uomo sono stati evidenziati e dimostrati nel tempo. A partire da questo presupposto sono nati e si sono evoluti gli Interventi Assistiti con gli Animali, che comprendono tutte quelle attività terapeutiche e non, caratterizzate dalla presenza dell’animale in supporto a diversi professionisti. Il cane, in particolare, grazie alle sue caratteristiche e peculiarità, si presta ad essere inserito in interventi terapeutici. Si sono osservati numerosi aspetti di sovrapposizione e di integrazione tra le Terapia Assistita con gli Animali e la professione del TNPEE: gli animali si rivelano degli utili mediatori per il raggiungimento degli obiettivi riabilitativi anche nel contesto neuropsicomotorio. Questa tesi si propone in particolare di verificare, indagare ed approfondire benefici e vantaggi della Terapia Assistita con il cane in un setting specifico di potenziamento delle risorse attentive e delle capacità di autoregolazione emotivo-comportamentale. La presenza dell’animale appare particolarmente utile in tale contesto in quanto richiede intrinsecamente al bambino di regolarsi e di sostenere l’attenzione in presenza di distrattori e di doppi compiti.
A supporto di quanto ipotizzato sono stati presentati tre casi clinici di pazienti in carico presso il Centro A.I.A.S.- Città di Monza. I bambini hanno età e diagnosi differenti ma sono accomunati da difficoltà nell’utilizzo funzionale delle risorse attentive e di regolazione. Non è semplice dimostrare con dati scientificamente significativi l’efficacia del trattamento proposto, in quanto non esistono protocolli o strumenti di valutazione standardizzati riguardanti la terapia neuropsicomotoria assistita con il cane; ci si propone, però, di portare delle evidenze qualitative sul funzionamento dei bambini in seguito a sei mesi di trattamento e di osservazione analitica. Ad ulteriore verifica degli effetti della presenza dell’animale, sono state somministrate due prove testali all’inizio e alla fine dello studio. Non si vuole dimostrare un incremento delle capacità attentive o di autoregolazione direttamente ed esclusivamente conseguenti alla terapia assistita con il cane, quanto osservare se le gratificazioni estrinseche fornite dall’animale possano facilitare la messa in atto di tali risorse.
L’augurio è che questo contributo favorisca la conoscenza dei benefici di questa modalità d’intervento e conduca ad ulteriori approfondimenti verso la creazione di protocolli operativi e strumenti di valutazione condivisi.
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INTRODUZIONE |
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CONCLUSIONI |
BIBLIOGRAFIA |
Tesi di Laurea di: Elena COLOMBO |