Inibizione

L'inibizione in età evolutiva si riferisce alla capacità di controllare le proprie azioni e di sopprimere le risposte automatiche in favore di quelle più appropriate. L'inibizione è una delle principali funzioni esecutive, che permettono di pianificare, organizzare e regolare le attività quotidiane in modo efficace e adattativo.

L'inibizione in età evolutiva può essere influenzata da diversi fattori, tra cui l'età, lo sviluppo cerebrale, l'esperienza individuale e l'ambiente familiare e sociale. Ad esempio, l'inibizione può essere influenzata dalla qualità dell'ambiente familiare, dalla qualità dell'istruzione e dalle esperienze di vita.

L'inibizione in età evolutiva può essere valutata attraverso diversi strumenti, tra cui i task di inibizione come la Go/No-Go task, la Simon task e la Stroop task. Questi task richiedono al bambino o all'adolescente di sopprimere una risposta automatica in favore di una risposta più appropriata.

La promozione dell'inibizione positiva in età evolutiva può essere utile per migliorare l'apprendimento, il benessere emotivo e sociale e la regolazione del comportamento. La promozione dell'inibizione positiva in età evolutiva può essere effettuata attraverso diversi metodi, tra cui la formazione degli insegnanti, la formazione dei genitori, la promozione di programmi di educazione socio-emotiva e la promozione di programmi di gioco strutturato.

In sintesi, l'inibizione in età evolutiva si riferisce alla capacità di controllare le proprie azioni e di sopprimere le risposte automatiche in favore di quelle più appropriate. L'inibizione è influenzata da diversi fattori come l'età, lo sviluppo cerebrale, l'esperienza individuale e l'ambiente familiare e sociale. L'inibizione può essere valutata attraverso diversi strumenti e la promozione dell'inibizione positiva in età evolutiva può essere utile per migliorare l'apprendimento, il benessere emotivo e sociale e la regolazione del comportamento.

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  • Corso annuale di secondo livello sull’intervento psicomotorio – metodo di A.M.Wille ” - 7 febbraio 2010

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  • INTRODUZIONE - Il “Medium Sonoro” come strumento per sollecitare il movimento e sostenere l’interazione nella pratica neuropsicomotoria

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    La spontanea mobilità di un bambino affetto da PCI, è ridotta, limitata, alterata, e non sempre il bambino riesce: sia a comunicare ciò che vorrebbe che gli altri sentissero, sia a muoversi nello spazio come preferirebbe. Si creano, incongruenza, incomprensioni, l'insoddisfazione del bisogno di comunicare porta al bambino a vivere frustrazioni e l'insufficienza tolleranza di questa genera

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    L'attitudine di iniziare l'intervanto riabilitativo in epoche precoci ha certamente migliorato la prognosi dei bambini con PCI, sia per quanto riguarda il raggiungimento di migliori livelli d'autonomia, sia per quanto riguarda la prevenzione delle deformità e quindi degli interventi chirurgici Autonomie Personali

    • Mio figlio non vuole vestirsi da solo.
    • Quando dobbiamo uscire, ci fa perdere tempo e puntaulmente facciamo tardi agli appuntamenti.

    Molte volte i genitori pongono questi quesiti.

    Le domande che bisognerebbe porsi di fronte a questi interrogativi, secondo il mio parere, sono:

    • Della richiesta del genitore, quanto è stato recepito dal
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  • La comunicazione non verbale in terapia neuropsicomotoria

    La comunicazione non verbale in terapia neuropsicomotoria

    Il corpo è l’elemento su cui si innesta la comunicazione non verbale in terapia neuropsicomotoria.

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  • Lo Sviluppo Neuro e Psicomotorio

    Lo Sviluppo Neuro e Psicomotorio  Attraverso gli atteggiamenti corporei e  dei movimenti, l’individuo diventa essere sociale

    L’impostazione psico-cinetica dello sviluppo motorio di Jean Le Boulch differisce da quella di

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  • Mio figlio presenta disturbi nell'area della NEURO e PSICOMOTRICITÀ - Che cosa devo fare?

    Mio figlio presenta disturbi nell'area della della Neuro e Psicomotricità - Che cosa devo fare?

    Disturbi dello sviluppo motorio e neuropsicomotorio in età evolutiva - Che

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