RISULTATI - Sondaggio conoscitivo all'interno delle famiglie sulle Terapie Alternative e Complementari
Dall'elaborazione dei dati risulta che l'80% delle persone che hanno risposto al questionario conoscono in linea generale la medicina alternativa e complementare. (28 su 35)
Conoscenza generale di Terapie Alternative e Complementari
Di queste il 54% ne ha fatto uso in prima persona
Tra gli utilizzatori il 35% è ricorso all'automedicazione perché è venuto a conoscenza di queste terapie tramite conoscenti/parenti e internet; il 20% le ha conosciute e ne ha avuta prescrizione dai medici. I disturbi per cui sono state utilizzate da chi ne ha fatto uso sono per il 36% transitori, per il 17% cronici e solo il 6 % le ha usate per prevenzione. Le terapie più conosciute sono l'omeopatia, la terapia con animali, le cellule staminali, la musicoterapia, l'acquaticità, l'agopuntura ed osteopatia; tra le meno conosciute la medicina tradizionale cinese, la chiropratica e il metodo ADELI.
Il 37% dei genitori ha deciso di integrare qualche forma di terapia alternativa complementare alla riabilitazione ufficiale del figlio con PCI.
In questi casi (13 famiglie su 35) le terapie più utilizzate sono la terapia con animali (ippoterapia), l'acquaticità e l'osteopatia.
Le motivazioni per cui hanno preso questo tipo di scelta corrispondono nel 100% dei casi a migliorare la qualità di vita del bambino e a potenziare gli effetti della medicina tradizionale; nessuno crede che la medicina ufficiale non sia sufficiente; un commento interessante emerso dalla domanda è: “è un modo per non disperare, per esser certa di dare la terapia più completa possibile a mia figlia”. In tutti i casi i genitori hanno affermato che il loro medico di riferimento ne era a conoscenza. I genitori che si ritengono soddisfatti della decisione presa di integrare le due forme di terapia corrispondono al 100%.
Soddisfazione sull'utilizzo di TAC integrate alla terapia ufficiale
Tutti i genitori hanno riferito di notare dei miglioramenti, o comunque hanno la percezione che il figlio tragga dei benefici dall'integrazione terapeutica con le alternative e complementari. Questi riguardano nella maggior parte dei casi un miglioramento globale e nell'aspetto sociale ed emotivo.
Benefici e miglioramenti
Il 100% degli intervistati ne farebbe nuovamente uso, sia per sé che per il proprio figlio e consiglierebbe questo tipo di terapie ad altri.
Alla parte di coloro che non ha mai associato alla riabilitazione del figlio qualche forma di TAC è stato chiesto il motivo e quale sarebbe stata la loro decisione nell'ipotetico caso in cui qualcuno di fidato gliel'avesse suggerito e consigliato.
Motivi di inutilizzo TAC
Il 68% ha risposto che non ne ha mai fatto uso perché prima d'ora non gli era mai stato suggerito di farlo; il 18% che non ne era a conoscenza o comunque non sapeva nulla a riguardo e gli ultimi 3 intervistati si distribuiscono equamente tra: “non si fida”, “per motivi di costi” e “gli è stata sconsigliata”. Il 100% delle risposte riguardo l'utilizzo sotto consiglio fidato è stato di parere positivo. Infine è stato chiesto, nei casi in cui le conoscessero almeno per sentito dire, a quali terapie sarebbero più propensi di affidarsi ed integrare per la riabilitazione del figlio.
Utilizzo ipotetico di TAC
Anche in questo caso le terapie più gettonate sono l'acquaticità, la terapia con animali e l'osteopatia. Il dato che ha la stessa valenza e che è nuovo riguarda la terapia di cellule staminali, per la quale quasi il 35% ha espresso la propria curiosità ed interesse; probabilmente in questo caso sarebbe necessario per i genitori un approfondimento di carattere informativo.
Indice |
INTRODUZIONE |
PARTE TEORICA/DOCUMENTATA Cap 1 - La Medicina Alternativa e Complementare
Cap 2 - Le Paralisi Cerebrali Infantili
PARTE PRATICA DI SONDAGGIO Sondaggio conoscitivo all'interno delle famiglie sulle Terapie Alternative e Complementari
Cap 4 - DATI SUL CAMPO
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CONCLUSIONI |
BIBLIOGRAFIA |
Tesi di Laurea di: Ilaria PESAVENTO |