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Riflesso tonico - asimmetrico del collo

Riflesso tonico - asimmetrico del collo - Questo riflesso, descritto per la prima volta nel lattante da Magnus e De Kleijn nel 1919, spesso evidenzia risposte incomplete o atipiche. Le ricerche di questi autori sono state fatte prevalentemente sugli animali dove il riflesso è più tipico e costante. Magnus lo evidenziò per la prima volta nel gatto decerebrato nel 1909. Secondo gli autori, negli animali adulti il riflesso compare quando cessa il controllo corticale sui centri sottocorticali.

Riflesso tonico - asimmetrico del colloIl riflesso si ottiene nel bambino supino, ruotando bruscamente il capo da un lato, fatto che provoca una flessione degli arti dal lato occipitale ed estensione degli arti dal lato frontale (postura dello schermitore). Alcuni autori hanno supposto, in questa lateralizzazione spontanea del riflesso, una iniziale predominanza emisferica.

Saint-Anne Dargassies ha distinto un riflesso lento di Magnus e De Kleijn, o di attitudine, ed un riflesso rapido che corrisponde al vero riflesso descritto da Magnus; il primo è lento, spesso incompleto o atipico, nella maggior parte dei casi assente, il secondo si riscontra con maggior frequenza nell’immaturo rispetto al nato a termine. Secondo la maggioranza degli autori la presenza del riflesso è massima nei prematuri e si riscontra nel  50% circa dei neonati a termine nei primi 15 giorni; tende in seguito a diminuire fino a scomparire tra il 45° e il 60° giorno. Verso il 2°/ 3° mese, dopo un primo accenno alla tipica postura, si evidenzia un’attività motoria oppositiva spesso associata al pianto. Le strutture di competenza funzionale del riflesso, tenendo in considerazione gli esperimenti sugli animali decerebrati e la presenza della postura a schermitore in alcune gravi paralisi cerebrali, possono essere localizzate solo ad un livello molto basso (tronco dell’encefalo e midollo spinale). Questo riflesso può essere riconosciuto come schema-guida per la realizzazione dello striscio e della marcia carponi. Nella evoluzione ontogenetica ben presto il capo si libera dalla dipendenza di questi schemi arcaici , pertanto, non condizionerà più coi suoi movimenti di rotazione laterale, atteggiamenti asimmetrici degli arti.

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