Riflesso di prensione della mano (Grasping reflex)
Riflesso di prensione della mano (Grasping reflex). Il grasping reflex comprende due componenti del riflesso: la prima è il riflesso esterocettivo di prensione della mano che viene provocato dalla stimolazione cutanea del palmo; la risposta evocata è una flessione successiva del medio , anulare, mignolo ed infine dell’indice. Il pollice non partecipa alla flessione. Questo riflesso è presente dalla nascita e scompare verso la fine del 3° mese. André-Thomas e Saint-Anne Dargassies (1952) hanno riconosciuto la seconda componente del riflesso, quello tonico dei flessori delle dita della mano che è provocato da stimoli pressori sulle guaine tendinee dei flessori delle dita. È un riflesso nettamente più forte del precedente, al punto tale che nel primo mese di vita è sufficiente a sostenere il peso del bambino. Tende a scomparire più tardivamente verso 10-12 mesi, diminuendo progressivamente di intensità e forza senza creare problemi alla prensione volontaria che compare tra il 3°-4° mese. Molto probabilmente l’atteggiamento delle mani a pugno durante i primi tre mesi di vita è sostenuto contemporaneamente dalla partecipazione della componente propriocettiva ed esterocettiva. Nella posizione supina, o nell’eretta sostenuta, il tono dei flessori delle dita presenta frequenti variazioni: nei primi tre mesi di vita, in condizioni di riposo, le mani assumono un atteggiamento a pugno semi-chiuso; questo tono di base viene frequentemente modificato da stimoli estero ed enterocettivi; i movimenti degli arti superiori tendono a provocare un’apertura delle mani; stimoli apportati sul polso o sulla mano rafforzano il tono dei flessori; la rotazione del capo verso un lato rafforza il tono flessorio della mano controlaterale e l’apertura di quella omolaterale; la suzione rafforza il tono flessorio delle dita di entrambe la mani.
Con la progressiva diminuzione dell’ipertono flessorio generale, verso il 2°-3° mese, tende a diminuire anche l’ipertono dei muscoli flessori delle dita, sia come intensità sia come durata nella giornata; pertanto tenderà a risolversi anche lo stimolo cutaneo portato dalle dita flesse sul palmo. Va distinto quindi l’atteggiamento delle mani chiuse a pugno, presente nei primi 2-3 mesi di vita, dal grasping reflex che è scatenato da uno stimolo esterocettivo. Il significato ipotizzabile di questo riflesso, sia per la sua componente cutanea sia per quella propriocettiva, è quello di fornire uno schema motorio di base per l’acquisizione della prensione.